<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ago, 80 voglia di correre... | Il Forum di Quattroruote

Ago, 80 voglia di correre...

Anche se in ritardo di 2 giorni, apro questo 3ad per fare gli auguri ad un monumento, italianissimo, del motorsport, il grande Ago. 15 titoli mondiali, record non solo imbattuto, ma anche inavvicinabile, direi... uno che disse di no al Drake, preferendo le 2 alle 4 ruote...
 
Era il mio idolo quando mio padre mi comprò la mia prima moto, un Cimatti 50 (motore 2 tempi Franco Morini). Lo vedevo in TV e poi “divoravo” la rivista Motociclismo.
Allora non era obbligatorio il casco, ma io me lo mettevo sempre per sentirmi un po’ Ago…..

Per me resta il più grande, e non solo statisticamente. L’aneddoto più incredibile quando a Daytona, senza averla mI vista prima, sbaragliò il campo e lo sconfitto Kenny Roberts disse: “Agostini non è un umano”…..
Bravo anche come team manager e commentatore TV.

Forse Marquez, senza i terribili infortuni, avrebbe potuto batterlo come titoli, ma ormai ha perso il treno.

Auguroni mitico Ago! :emoji_thumbsup::emoji_ok_hand:
 
Ultima modifica:
Finalmente oggi ho visto il programma televisivo (di Sky) dal titolo proprio “Ago, 80 voglia di correre”, che avevo provveduto a registrare.
Un’ora in compagnia del mitico Giacomo, il quale, presso il suo mini-museo, racconta la sua storia sia umana, sia, soprattutto, di pilota-leggenda della moto.

Lo fa con la consueta modestia, ma con dovizia di particolari e aneddoti a volte tristi (quando correva lui molti morivano) e a volte anche divertenti. Interessante quando racconta come aveva imparato a memoria il TT. Si era recato in loco in macchina e poi aveva noleggiato una moto, con la quale per giorni e giorni aveva girato per impararlo a memoria.
Ebbene poi lo vinse ben 10 volte……

Auguri ancora grande Ago.
 
giorni e giorni aveva girato per impararlo a memoria
Talento, passione, metodo e professionalità sono le parole chiave della sua carriera, nulla lasciato all'improvvisazione.
E, visto dal vivo fino a pochi anni fa, va ancora davvero forte con moto d'epoca e moderne, con semplice disponibilità verso noi semplici commissari. 50 anni fa ero suo fan sfegatato, oggi gli auguro lunga e felice vita.
 
Talento, passione, metodo e professionalità sono le parole chiave della sua carriera, nulla lasciato all'improvvisazione.
E, visto dal vivo fino a pochi anni fa, va ancora davvero forte con moto d'epoca e moderne, con semplice disponibilità verso noi semplici commissari. 50 anni fa ero suo fan sfegatato, oggi gli auguro lunga e felice vita.

Fan sfegatato anche io e sono contento che sia sempre rimasto nell’ambiente, in tutte le forme possibili. A testimonianza di una passione incrollabile.
In quella trasmissione tra le altre cose ha detto che fatto i 250 all’ora provando una moto. A 80 anni….
 
Il povero Mike Hailwood si può dire che è stato quasi asfaltato tanto da rifugiarsi in corse per auto.

Il bello dei pomeriggi in TV era che oltre alla gara delle 500 c'era anche quella delle 350 e quindi si godeva doppio!
 
Il povero Mike Hailwood si può dire che è stato quasi asfaltato tanto da rifugiarsi in corse per auto.

Il bello dei pomeriggi in TV era che oltre alla gara delle 500 c'era anche quella delle 350 e quindi si godeva doppio!
Beh, insomma, che Hailwood si sia rifugiato nelle auto, è molto discutibile, è stato un grande campione antagonista.

Le classi prevedevano anche 250, 125 e.i pare anche 50, mi pare di ricordare una Honda a 20 marce.
 
Le classi prevedevano anche 250, 125 e.i pare anche 50, mi pare di ricordare una Honda a 20 marce.

Penso che Marost si riferisse al fatto che i grandi campioni dell'epoca correvano sia nella 500 che nella 350, quindi un fan di Ago, per esempio, godeva 2 volte guardando le due gare. Oggi invece ok, c'è la Moto2, ma ci corrono altri piloti..............
Infatti ho messo il like per questa sua seconda frase, non la prima.

Quanto al mitico Mike Hailwood infatti, nella chiacchierata con Meda & C. ad Ago hanno chiesto: "Se devi indicare un solo pilota che ti ha veramente dato del filo da torcere, chi vuoi citare?" Lui non ha avuto dubbi: "Mike Hailwood".
 
Oggi invece ok, c'è la Moto2, ma ci corrono altri piloti...
È una consuetudine relativamente recente, dovuta alla depauperazione delle classi, prima erano almeno una mezza dozzina, e c'erano pure i side.

In realtà c'erano diversi specialisti pluriclasse, che vincevano in diverse cilindrate, chi in piccole e chi in grandi cilindrate. Credo che l'ultimo magnifico esempio di campione nella mezzo e quarto di litro sia stato il grande Freddie Spencer, negli anni '80.

In realtà le moto più simili per prestazioni alla MotoGP, resta la SBK, infatti c'è una frequente osmosi di piloti tra le due classi, e non mancano i casi di campioni tra le derivate che risultano vincenti anche tra i prototipi. Adesso le classi minori sono concepite quasi esclusivamente come propedeutiche per la classe regina, in passato erano molti i campioni specialisti, come l'indimenticato Fausto Gresini, o Angel Nieto, etc
 
E questo ne conferma la caratura sportiva umana, non solo di pilota, oltre a grande team manager per Yamaha per molti e vittoriosi anni.

Si, infatti, non so se hai visto quella trasmissione, alla fine hanno detto proprio questo, quanto Ago sia sempre stato "alla mano, disponibile, sempre gentile con tutti". E tutti i presenti si sono commossi, tanto che hanno fatto sfumare questa ultima immagine..........
 
In realtà c'erano diversi specialisti pluriclasse, che vincevano in diverse cilindrate, chi in piccole e chi in grandi cilindrate.

Si, certo, mica solo Agostini, tanti facevano lo stesso e anche di più. Ora c'è una grande specializzazione, e ci sono ovviamente molte meno "classi".
 
Infatti ho messo il like per questa sua seconda frase, non la prima.
Infatti non capisco perché essere tifosi di un pilota occorra denigrare gli avversari. Hailwood passò alle auto, perché, comunque guidato dalla passione per i motori (come Rossi oggi, e tanti altri in passato), le 4 ruote garantivano, allora come oggi, maggiori guadagni, prestigio e visibilità. Infatti, come scrissi ne post di apertura, il Mino nazionale vi rinunciò per la passione delle cavalcature motorizzate, nonostsnte le allettanti offerte per la F1 proprio sulla rossa di Maranello, fortemente voluto dal Drake.
 
Infatti non capisco perché essere tifosi di un pilota occorra denigrare gli avversari. Hailwood passò alle auto, perché, comunque guidato dalla passione per i motori (come Rossi oggi, e tanti altri in passato), le 4 ruote garantivano, allora come oggi, maggiori guadagni, prestigio e visibilità. Infatti, come scrissi ne post di apertura, il Mino nazionale vi rinunciò per la passione delle cavalcature motorizzate, nonostsnte le allettanti offerte per la F1 proprio sulla rossa di Maranello, fortemente voluto dal Drake.

Peraltro anche Ago tra il 1979 e il 1980 corse ben 23 gara in "Formula Aurora", ovvero il Campionato britannico di F.1, che si correva se ricordo bene con vetture dell'anno precedente, con buoni risultati, tra cui un 2° posto e due terzi nel 1979. Nel 1980 giunse 5° nel campionato.
 
Si, infatti, non so se hai visto quella trasmissione,
Non l'ho vista, casualmente ho concepito il titolo de thread nello stesso modo. Che Ago sia un gentleman, anche molto spiritoso, ho avuto modo di constatarlo di persona. Sempre sorridente, anche se in competizione con tutti, anche con sé stesso, un perfezionista ma gioviale, senza essere caciarone come Rossi, pilota a lui molto simile, ma caratterialmente diverso... beh, uno marchigiano ma romagnolo nei modi allegri, l'altro lavoratore compito bergamasco. Benvenga la diversità.
 
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