Faccio i complimenti a tutti quelli che hanno immobili in affitto ed hanno la sensibilità di non toccare niente. Mi complimento anche con chi ha deciso di farlo ma concordando con anticipo e discutendo la somma. Sono tutti segni di grande intelligenza.
A me è arrivata una freddissima mail che è estremamente coerente con la pochezza della proprietaria di casa, una giovane ragazza di nemmeno 40 anni mollata dal padre nella gestione del loro patrimonio immobiliare (circa 300 apt). Non sono affatto un maschilista ed ho da sempre una grande considerazione delle donne e delle loro infinite qualità ma questa è proprio un disastro. Pensate che 4 anni fa, in altro appartamento, mi adeguò l'ISTAT per un totale di 3€/mese. Credo questo parli per lei.
Ad ogni modo ho chiesto spiegazione sulla base di calcolo poi cercherò mediazione (che, conoscendola, non verrà concessa).
Permettetemi un pensiero generale: non trovate estremamente sbagliata questa clausola? E' vero che potevo "trattarla" (ammesso fosse possibile ed ammesso non mi costasse l'immobile) ma mi sfugge l'aggravio di costi che un proprietario ha sull'immobile in affitto alla luce dell'aumento ISTAT. Potete spiegarmelo?