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http://www.omniauto.it/magazine/12802/lacceleratore-fiat-il-problema-non-sussiste
riporto solo le conclusioni e il link per chi volesse leggerselo tutto
DOBBIAMO PROPRIO FARLO APPOSTA
Allora, come ha fatto Autobild a bloccare il pedale? La domanda a questo punto sorge spontanea, perchè guidando le abbiamo provate tutte. Quindi ora ci fermiamo e cerchiamo di "emulare" il lavoro dei colleghi tedeschi. Arriviamo a fondo corsa, ma niente... premiamo ulteriormente, ma niente... il pedale è lì, regolare nel suo movimento. Bisogna applicare, mantenendolo a fondo corsa, una forza laterale tale da spostarlo trasversalmente di alcuni centimetri, fino a farne fuoriuscire la staffetta inferiore dal bordo del piattello fisso sul pavimento dell'auto. Insomma, bisognerebbe applicare al pedale dell'acceleratore la stessa energia che si scarica sul freno in caso di frenate d'emergenza, di alcuni ordini di grandezza superiore a quella usata nel più repentino uso dell'acceleratore ed abbinarla ad un secondo movimento. Fisicamente, bisogna mettere in moto la muscolatura della coscia e, mantenendo mobile l'articolazione della caviglia (che viene quindi sottoposta ad uno stress innaturale), con quest'ultima applicare una forza trasversale. Ed ecco che... OPS! ...e l'acceleratore si blocca. Ma la natura di questa manovra è evidente: dal punto di vista concettuale equivale a chi va a sbattere volontariamente contro un muro per vedere se dopo l'urto le porte si aprono. Non ha senso.
BRAKE OVERRIDE SYSTEM, COME FUNZIONA
Tra l'altro, per dovizia, ricordiamo che le Fiat sono dotate da anni di "Brake Override System", ovvero un sistema di sicurezza - basato sulla tecnologia "drive by wire" - che permette di escludere tutti i comandi che agiscano in contrasto con l'azionamento del freno. Ovvero, se si procede ad una qualsiasi velocità con l'acceleratore premuto e si aziona il freno, quest'ultimo comando viene interpretato dal controllo di gestione dell'autoveicolo come prioritario e disattiva l'impulso che proviene dall'acceleratore (che nelle auto sotto esame non comanda fisicamente le componenti nel motore, ma è un banale potenziometro che dialoga col computer). Praticamente, è lo stesso processo che permette di disattivare istantaneamente il cruise control, nel momento in cui viene sfiorato il freno. Insomma... se per qualche assurda dinamica comportamentale qualcuno decidesse in marcia "di bloccare" l'acceleratore nel modo illustrato in alto, sarebbe sufficiente una banale pressione sul freno per arrestare il veicolo.
LE NOSTRE CONCLUSIONI
Abbiamo preso contatto con il problema, l'abbiamo esaminato ed abbiamo capito che non c'è. Non si può definire "difetto" un comportamento del genere, perchè si tratta di un uso inappropriato, inopportuno ed assolutamente fuori da ogni logica, di un comando del veicolo. Sarebbe come infilarsi la chiave in un occhio, farsi male e denunciare pomposamente "le chiavi delle auto danneggiano gli occhi" oppure, senza scomodare troppo il "nonsense", guidare un'auto a ruote sgonfie e poi denunciare che ha una tenuta di strada precaria: e torna immediatamente alla luce la questione della Dacia Logan, sollevata nel 2005 proprio da Autobild, amplificata dall'ADAC (e sulla quale OmniAuto.it espresse apertamente i suoi dubbi), infine risoltasi in una sorta di "mea culpa" da parte dell'Automobil Club tedesco, per una "certa imperizia" nell'effettuare i test. Premesso che Fiat si è fatta comunque carico della questione, iniziando dalla Giulietta un protocollo di aggiornamenti per garantire al massimo la trasparenza nei confronti degli utenti, sorge spontaneo chiedersi quali processi comunicativi ci siano alla base di questo polverone. A questo, professionalmente, non rispondiamo, ma solleviamo il quesito perchè - forse - merita d'essere preso in considerazione più della notizia inesistente dell'artificioso blocco di un acceleratore.
riporto solo le conclusioni e il link per chi volesse leggerselo tutto
DOBBIAMO PROPRIO FARLO APPOSTA
Allora, come ha fatto Autobild a bloccare il pedale? La domanda a questo punto sorge spontanea, perchè guidando le abbiamo provate tutte. Quindi ora ci fermiamo e cerchiamo di "emulare" il lavoro dei colleghi tedeschi. Arriviamo a fondo corsa, ma niente... premiamo ulteriormente, ma niente... il pedale è lì, regolare nel suo movimento. Bisogna applicare, mantenendolo a fondo corsa, una forza laterale tale da spostarlo trasversalmente di alcuni centimetri, fino a farne fuoriuscire la staffetta inferiore dal bordo del piattello fisso sul pavimento dell'auto. Insomma, bisognerebbe applicare al pedale dell'acceleratore la stessa energia che si scarica sul freno in caso di frenate d'emergenza, di alcuni ordini di grandezza superiore a quella usata nel più repentino uso dell'acceleratore ed abbinarla ad un secondo movimento. Fisicamente, bisogna mettere in moto la muscolatura della coscia e, mantenendo mobile l'articolazione della caviglia (che viene quindi sottoposta ad uno stress innaturale), con quest'ultima applicare una forza trasversale. Ed ecco che... OPS! ...e l'acceleratore si blocca. Ma la natura di questa manovra è evidente: dal punto di vista concettuale equivale a chi va a sbattere volontariamente contro un muro per vedere se dopo l'urto le porte si aprono. Non ha senso.
BRAKE OVERRIDE SYSTEM, COME FUNZIONA
Tra l'altro, per dovizia, ricordiamo che le Fiat sono dotate da anni di "Brake Override System", ovvero un sistema di sicurezza - basato sulla tecnologia "drive by wire" - che permette di escludere tutti i comandi che agiscano in contrasto con l'azionamento del freno. Ovvero, se si procede ad una qualsiasi velocità con l'acceleratore premuto e si aziona il freno, quest'ultimo comando viene interpretato dal controllo di gestione dell'autoveicolo come prioritario e disattiva l'impulso che proviene dall'acceleratore (che nelle auto sotto esame non comanda fisicamente le componenti nel motore, ma è un banale potenziometro che dialoga col computer). Praticamente, è lo stesso processo che permette di disattivare istantaneamente il cruise control, nel momento in cui viene sfiorato il freno. Insomma... se per qualche assurda dinamica comportamentale qualcuno decidesse in marcia "di bloccare" l'acceleratore nel modo illustrato in alto, sarebbe sufficiente una banale pressione sul freno per arrestare il veicolo.
LE NOSTRE CONCLUSIONI
Abbiamo preso contatto con il problema, l'abbiamo esaminato ed abbiamo capito che non c'è. Non si può definire "difetto" un comportamento del genere, perchè si tratta di un uso inappropriato, inopportuno ed assolutamente fuori da ogni logica, di un comando del veicolo. Sarebbe come infilarsi la chiave in un occhio, farsi male e denunciare pomposamente "le chiavi delle auto danneggiano gli occhi" oppure, senza scomodare troppo il "nonsense", guidare un'auto a ruote sgonfie e poi denunciare che ha una tenuta di strada precaria: e torna immediatamente alla luce la questione della Dacia Logan, sollevata nel 2005 proprio da Autobild, amplificata dall'ADAC (e sulla quale OmniAuto.it espresse apertamente i suoi dubbi), infine risoltasi in una sorta di "mea culpa" da parte dell'Automobil Club tedesco, per una "certa imperizia" nell'effettuare i test. Premesso che Fiat si è fatta comunque carico della questione, iniziando dalla Giulietta un protocollo di aggiornamenti per garantire al massimo la trasparenza nei confronti degli utenti, sorge spontaneo chiedersi quali processi comunicativi ci siano alla base di questo polverone. A questo, professionalmente, non rispondiamo, ma solleviamo il quesito perchè - forse - merita d'essere preso in considerazione più della notizia inesistente dell'artificioso blocco di un acceleratore.