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Accademia della Crusca

https://www.tgcom24.mediaset.it/cro...ambino-ed-esci-il-cane-_3188119-201902a.shtml

Senza volerne fare una diatriba tra regioni,visto che le espressioni scorrette che sono state sdoganate sono più frequenti al sud,io sono rimasto basito.
Già petaloso mi era rimasto indigesto.

Ai miei tempi si diceva "Scendimi il cane che lo piscio" oppure "A me mi piace scancellare la lavagna con i diti perchè è più meglio",erano quasi delle filastrocche irriverenti che si facevano beffa della grammatica e delle sue regole.

Considerando che,nonostante il fatto che mediamente si studia più a lungo rispetto al passato,le nuove generazioni spesso hanno lacune grammaticali evidentissime,figlie della tecnologia fatta di abbreviazioni e correttori automatici,a me sembra controproducente riabilitare delle espressioni palesemente scorrette,anche se diffuse.


Quando ti trovi davanti un ragazzo di 20 anni che dice "Se sarebbe come dici tu..." ti cascano le braccia e non solo quelle,e io mi chiedo come cavolo avrà fatto a prendere la licenza media o il diploma.
Forse anche certi professori,adeguatisi all'ignoranza generalizzata,parlano così?

Io ricordo che qualche anno fa' mi si è guastata la lavastoviglie,ho chiamato un tecnico,un omino sulla sessantina.
Ha inclinato la lavastoviglie e mi ha spiegato che un eccesso di schiuma aveva probabilmente intasato un filtro.
Ho pagato quanto dovuto e l'omino prima di andarsene mi ha raccomandato "Se dovrebbe farlo di nuovo mi chiami,non inclini la lavastoviglie come ho fatto io perchè potrebbe esserci un problema più serio".

In quel caso non mi sono scandalizzato,a cannare quel congiuntivo non è stato un ragazzo giovane fresco di diploma,ne un accademico cultore della lingua italiana,ma un artigiano che probabilmente aveva messo da parte i libri all'età di 13 anni per prendere in mano una chiave inglese.
Ci sta in certi casi qualche scivolone.

Ma che gli scivoloni vengano sdoganati,lasciando presagire future dispute tra studenti e insegnanti che non potranno più correggerli nemmeno se messi per iscritto durante un compito in classe,secondo me è un grosso passo indietro.

La nostra lingua,complicata per carità,viene spesso massacrata e andrebbe insegnata meglio.
Invece sempre più spesso viene storpiata in nome della fretta,si usano espressioni scorrette per fare prima o per farsi capire meglio.
E le regole,forse,si rispettano solo quando si scrive mentre quando si parla tutto è lecito.

Secondo quanto racconta mia madre io ho imparato presto a leggere e a parlare bene e ho saltato a piedi pari la fase in cui i bambini hanno un linguaggio tutto loro,fatto di parole apparentemente incomprensibili per le orecchi di un adulto,ma che nella loro testa hanno un significato ben preciso.
Per mio fratello è stato diverso,però crescendo tutti e due abbiamo imparato a parlare come si deve.
Pur avendo frequentato scuole diverse in regioni diverse.

Evidentemente tante persone non ci tengono,imparano a esprimersi in un certo modo e se qualcuno li corregge alzano le spalle e continuano a parlare a modo loro.
O si impara entro la fine delle scuole elementari,o medie al massimo,oppure non si impara più.

Io preferisco continuare a parlare come ho sempre fatto e non usare espressioni che oggi vengono ammesse ma ai miei tempi costavano una tirata d'orecchi.
 
Ultima modifica:
https://www.tgcom24.mediaset.it/cro...ambino-ed-esci-il-cane-_3188119-201902a.shtml

Senza volerne fare una diatriba tra regioni,visto che le espressioni scorrette che sono state sdoganate sono più frequenti al sud,io sono rimasto basito.
Già petaloso mi era rimasto indigesto.

Ai miei tempi si diceva "Scendimi il cane che lo piscio" oppure "A me mi piace scancellare la lavagna con i diti perchè è più meglio",erano quasi delle filastrocche irriverenti che si facevano beffa della grammatica e delle sue regole.

Considerando che,nonostante il fatto che mediamente si studia più a lungo rispetto al passato,le nuove generazioni spesso hanno lacune grammaticali evidentissime,figlie della tecnologia fatta di abbreviazioni e correttori automatici,a me sembra controproducente riabilitare delle espressioni palesemente scorrette,anche se diffuse.


Quando ti trovi davanti un ragazzo di 20 anni che dice "Se sarebbe come dici tu..." ti cascano le braccia e non solo quelle,e io mi chiedo come cavolo avrà fatto a prendere la licenza media o il diploma.
Forse anche certi professori,adeguatisi all'ignoranza generalizzata,parlano così?

Io ricordo che qualche anno fa' mi si è guastata la lavastoviglie,ho chiamato un tecnico,un omino sulla sessantina.
Ha inclinato la lavastoviglie e mi ha spiegato che un eccesso di schiuma aveva probabilmente intasato un filtro.
Ho pagato quanto dovuto e l'omino prima di andarsene mi ha raccomandato "Se dovrebbe farlo di nuovo mi chiami,non inclini la lavastoviglie come ho fatto io perchè potrebbe esserci un problema più serio".

In quel caso non mi sono scandalizzato,a cannare quel congiuntivo non è stato un ragazzo giovane fresco di diploma,ne un accademico cultore della lingua italiana,ma un artigiano che probabilmente aveva messo da parte i libri all'età di 13 anni per prendere in mano una chiave inglese.
Ci sta in certi casi qualche scivolone.

Ma che gli scivoloni vengano sdoganati,lasciando presagire future dispute tra studenti e insegnanti che non potranno più correggerli nemmeno se messi per iscritto durante un compito in classe,secondo me è un grosso passo indietro.

La nostra lingua,complicata per carità,viene spesso massacrata e andrebbe insegnata meglio.
Invece sempre più spesso viene storpiata in nome della fretta,si usano espressioni scorrette per fare prima o per farsi capire meglio.
E le regole,forse,si rispettano solo quando si scrive mentre quando si parla tutto è lecito.

Secondo quanto racconta mia madre io ho imparato presto a leggere e a parlare bene e ho saltato a piedi pari la fase in cui i bambini hanno un linguaggio tutto loro,fatto di parole apparentemente incomprensibili per le orecchi di un adulto,ma che nella loro testa hanno un significato ben preciso.
Per mio fratello è stato diverso,però crescendo tutti e due abbiamo imparato a parlare come si deve.
Pur avendo frequentato scuole diverse in regioni diverse.

Evidentemente tante persone non ci tengono,imparano a esprimersi in un certo modo e se qualcuno li corregge alzano le spalle e continuano a parlare a modo loro.
O si impara entro la fine delle scuole elementari,o medie al massimo,oppure non si impara più.

Io preferisco continuare a parlare come ho sempre fatto e non usare espressioni che oggi vengono ammesse ma ai miei tempi costavano una tirata d'orecchi.

Tutto condivisibile, specie la battuta sul cane. Meno prolissità-:) sarebbe meglio
 
Mio padre mangiava la crusca per aiutare la motilità intestinale.

La mia motilità si é scatenata al solo leggere l'articolo citato da ZInzan.

Sarà una cosa di famiglia, ma evidentemente a noi la crusca fa un effetto progressivamente crescente.
 
Dunque, da un lato espressioni come scendi il cane a pisciarlo mi fanno venire l'orticaria alle mani, perché le associo ad una tipologia di persona ben particolare che disprezzo abbastanza. Si tratta di quella categoria di miei coetanei che ogni semestre cambiano modi di dire per stare dietro alle mode più bislacche e che riempiono di ashtagqualcosa i social.

Dall'altra però va fatto un ragionamento, la lingua non é fissa e immutabile ma é un'entitá creata dall'uomo per l'uomo, ha come scopo principale far comunicare più persone in modo inequivocabile e rapido. E devo ammettere che ormai espressioni come scendi/sali qualcosa sono universalmente riconosciute a livello italiano, quindi hanno raggiunto il loro scopo.
Del resto un totale immobilismo non é proponibile, se l'italiano furebbe :)emoji_astonished::emoji_astonished:) stato mantenuto come l'originale del 1200 saremmo ancora al "altissimu,onnipotente, bon signore, tue so' le laude, la gloria e, honore et onne, benedictione"
 
Dunque, da un lato espressioni come scendi il cane a pisciarlo mi fanno venire l'orticaria alle mani, perché le associo ad una tipologia di persona ben particolare che disprezzo abbastanza. Si tratta di quella categoria di miei coetanei che ogni semestre cambiano modi di dire per stare dietro alle mode più bislacche e che riempiono di ashtagqualcosa i social.

Dall'altra però va fatto un ragionamento, la lingua non é fissa e immutabile ma é un'entitá creata dall'uomo per l'uomo, ha come scopo principale far comunicare più persone in modo inequivocabile e rapido. E devo ammettere che ormai espressioni come scendi/sali qualcosa sono universalmente riconosciute a livello italiano, quindi hanno raggiunto il loro scopo.
Del resto un totale immobilismo non é proponibile, se l'italiano furebbe :)emoji_astonished::emoji_astonished:) stato mantenuto come l'originale del 1200 saremmo ancora al "altissimu,onnipotente, bon signore, tue so' le laude, la gloria e, honore et onne, benedictione"

Però in questo caso io non le vedo come innovazioni.
Coniare un nuovo termine è un'innovazione,l'abbandono del passato remoto (almeno nella lingua parlata) in favore dell'imperfetto e del passato prossimo è un'evoluzione.
Invece dire che quello che è sempre stato uno strafalcione da oggi in poi non lo è più per me è una regressione che non rende le lingua più moderna,la rende solo meno rigida.
La nostra lingua ha tante regole,cosa che la rende particolarmente ostica da imparare per chi ha una lingua madre differente,però non è impossibile rispettarle.
Invece sembra quasi che serva cancellare qualche regola per fare in modo che la lingua italiana sia più facile da usare.
 
Stando seri questo è il risultato dell’ignoranza in parecchie scuole, pardon “squole” .
La maestra delle elementari del figlio di una mia amica (siamo a Mi) sbaglia regolarmente le doppie, le mette dove non servono e non le mette dove servono e in più le sc “corregge” ai bambini quando le fanno giuste!!! (Ovviamente i genitori ora sono sul piede di guerra)

Dove vogliamo andare con situazioni del genere!? Come dice Andrea, adesso con la crusca si va solo in bagno!:emoji_grimacing:
 
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Però in questo caso io non le vedo come innovazioni.
Coniare un nuovo termine è un'innovazione,l'abbandono del passato remoto (almeno nella lingua parlata) in favore dell'imperfetto e del passato prossimo è un'evoluzione.
Invece dire che quello che è sempre stato uno strafalcione da oggi in poi non lo è più per me è una regressione che non rende le lingua più moderna,la rende solo meno rigida.
La nostra lingua ha tante regole,cosa che la rende particolarmente ostica da imparare per chi ha una lingua madre differente,però non è impossibile rispettarle.
Invece sembra quasi che serva cancellare qualche regola per fare in modo che la lingua italiana sia più facile da usare.
non è innovazione.. la lingua non è cambiata nei secoli perchè innovata ma perchè si è adeguata al parlato volgare.
Purtroppo a volte il parlato fa pietà ma tant'è.
Anche I congiuntivi, io li uso ma sembrano in via di abolizione… e da un lato lo capisco.
Molte volte non si capisce chi compie l'azione… è meglio che vada (chi io, te o lui?)
E' ora che scenda.. idem, a meno di non usare il pronome
Ad ogni modo, ogni volta che sentivo la mia vicina dire "esco la macchina" mi veniva da correre in bagno
 
non è innovazione.. la lingua non è cambiata nei secoli perchè innovata ma perchè si è adeguata al parlato volgare.
Purtroppo a volte il parlato fa pietà ma tant'è.
Anche I congiuntivi, io li uso ma sembrano in via di abolizione… e da un lato lo capisco.
Molte volte non si capisce chi compie l'azione… è meglio che vada (chi io, te o lui?)
E' ora che scenda.. idem, a meno di non usare il pronome
Ad ogni modo, ogni volta che sentivo la mia vicina dire "esco la macchina" mi veniva da correre in bagno

E' proprio così.
La lingua parlata diventa sempre più imprecisa e una ad una le cose che ci hanno insegnato le maestre delle elementari,correggendo con la penna rossa gli errori sui nostri quaderni,vanno nel dimenticatoio.
E la lingua scritta resta sempre più in disparte,anche se in teoria è quella più vera e più corretta.
E' un'involuzione in piena regola.
 
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