C'è chi paragona l'11 settembre all'attacco di Pearl Harbor: come quell' evento segnò l'ingresso degli USA nella seconda guerra mondiale, l'attentato alle torri ha dato inizio alla lotta al terrorismo, allora rappresentato da Al Qaeda, con leader Osama Bin Laden.
Non saprei se sono fonti ufficiali, ma si riporta che finora sono stati spesi dagli USA ben 5000 miliardi di dollari per questa guerra al terrorismo.
5000 miliardi di $!
Soldi che sono stati utilizzati di certo non solo nell'intraprendere un programma di riarmo USA coi fiocchi, ma pure scendendo in campo (Afghanistan, Iraq in primis) coi risultati che tutti conosciamo.
Solo un evento di portata enorme (e qui mi riallaccio a Pearl Harbor) poteva, creando un consenso generale nel popolo americano e grazie a questo, generare un tale atteggiamento aggressivo e di vendetta, umanamente compresibile se si parla di persone ferite nel sentimenti ed affetti, ma pericoloso se intrapreso dagli stati che, si sa, sono governati dalla politica, mai come oggi più sensibile agli interessi che agli ideali.
Di certo, nonostante "l'investimento" da 5000 miliardi di $, magari in armi fantascientifiche o caccia F35, che poco possono contro un nemico "liquido" come i terroristi, mi sembra che il terrorismo, oltre a continuare a colpire fisicamente, si sia pure evoluto nel campo mediatico (internet soprattutto) e li operi con grande efficacia.
Coi risultati che purtroppo tutti conosciamo.
