<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> 75 3,5 litri V6 | Il Forum di Quattroruote

75 3,5 litri V6

E' un busso a cui e' stato tolto il cassoncino di aspirazione e sono stati messi dei tromboncini con appicati sopra i filtri......peccato che non si senta il rombo.
 
75TURBO-TP ha scritto:
E' un busso a cui e' stato tolto il cassoncino di aspirazione e sono stati messi dei tromboncini con appicati sopra i filtri......peccato che non si senta il rombo.

http://www.youtube.com/watch?v=JBBzVFDbIy0&feature=related

eccolo!!! :twisted:

75 mi confermi che questo Busso da 3,5 l non è lo stesso della 164 Savali vero?

Quindi possiamo argomentare che sia il Busso "tradizionale" sia quello da montare trasversalmente sono stati portati ai 3500 cm cubi...mi domando chi materialmente ci abbia messo le mani e soprattutto sarebbe bello sapere in che modo sono intervenuti sul motore, in un caso e nell'altro :twisted:

Di certo c'è che sul V6 di Giuseppe Busso si scoprono sempre cose nuove e interessanti! E' davvero un motore immortale! :twisted:
 
Ciao Reuccio,confermo che e' il Busso longitudinale perche quello per la 164 e poi messo trasversalmente sulle Alfa successive avevano l'aspirazione modificata,fu necessario eliminare il cassonetto perche' non ci entrava essendo a sbalzo,con notevoli perdite di carico e di alcuni CV.

Quando fu messo per la prima volta sull'ALFA 6 nel 1979 il motore che era gia' pronto alla fine degli anni 60(crisi petrolifera ritardo' i programmi) era in assoluto la piu' potente vettura quattro porte di 2.500 cc.

Ti riporto alcune discussioni da me aperte tempo fa di cui si parla di busso,le due turbine furono messe dalla Callaway senza modificare nulla se non la fresatura della testa pistoni,che su un turbo e' una parte delicata,si poteva andare oltre ma si preferi' mantenere una ottima elasticita' e basse emissioni.

E? un motore da 200 CV? - disse Giuseppe Busso - che del sei cilindri a V da 2,5 litri montato sotto il cofano dell?Alfetta GTV6 è stato il padre. Sottintendendo, con questo, che il motore era stato volutamente limitato a 160 CV per privilegiare la progressione a basso numero di giri e il contenimento dei consumi. Per dare a questo coupé Alfa Romeo il tono di una vera Gran Turismo, capace di tirar fuori le unghie quando occorre, ma docile quanto basta per essere guidata con scioltezza e nel comfort durante i viaggi di lavoro o di piacere. La GTV6 2,5 è il punto d?arrivo di un progetto nato con l?Alfetta Gt del 1974 ed evoluto fino ad avere sotto il cofano un motore capace di sfruttare in modo completo le grandi potenzialità del telaio. Ad orientare i vertici della Casa verso l?aumento di cilindrata fu, nel 1979, l?arrivo dell?Alfa 6, dalla quale la GTV6 mutuò il motore con la variante dell?alimentazione ad iniezione elettronica anziché a carburatori.

Il sei cilindri da 2492 cm3 dell?ammiraglia fu ritenuto (a parità di prestazioni) una soluzione migliore rispetto al quattro cilindri di due litri sovralimentato: e questo per la maggiore facilità e souplesse di guida. L?ipotesi del turbo fu così accantonata, con soddisfazione dei motoristi Alfa Romeo che verso questa soluzione non avevano mai nutrito troppa simpatia. Le uniche perplessità erano di tipo commerciale: oltre i due litri di cilindrata (per vetture a benzina) scattava l?IVA pesante che faceva lievitare a dismisura il prezzo d?acquisto, per di più su di un modello che era sulla scena da sei anni. Perplessità, comunque, che svanirono ben presto: il coupé Alfetta vantava una schiera di affezionati estimatori i quali, superate le incertezze della seconda crisi energetica del 1979, manifestavano un crescente gradimento verso un modello che in fatto di stile ha fatto scuola. L?accoglienza del mercato verso questa 2 litri e mezzo fu quindi calorosa, superiore persino alle aspettative della stessa Casa specialmente all?estero, dove la sovrattassa d?acquisto non c?era. Oltre che nei Paesi di lingua tedesca, le GTV 6 furono richieste specialmente negli Stati Uniti, in Australia, in Inghilterra, in Sud Africa e persino in Francia, terreno da sempre ostico per i nostri modelli.

Topic le" Alfa americane"

Due piccoli turbo di tipo IHI RHB5 sono stati greffati sul V6 Alfa con l'aggiunta di un intercooler e dei nuovi pistoni sono stati disegnati per accettare un tasso di compressione piu debole (7,5 : 1). Gli ingegneri speravano ottenere 200 hp et 200 lb ft di coppia ma finalmente, sono 230 hp e 245 lb ft di coppia a 2500 giri/min che furono estratti! Bornaschella pensava che il V6 Alfa poteva arrivare senza problemi a una potenza di 300 hp con l'ausilio di turbo piu grandi senza per altro andare a rosicare l'affidabilità della meccanica. In una celebre prova della rivista "Road & Track", la GTV6 Callaway raggiunse le prestazioni seguenti : 0-60 mph in 5.9 s, il quarto di miglia in 14,3 secondi (98 mph) e una velocità massima di 137 mph. Il tutto resistendo ai test piu severi in materia di affidabilità. Il suo prezzo era di circa 24500 $ e cioé 7000 $ in più della GTV6 versione "base". solo 35 esemplari della GTV6 Callaway furono prodotti perché il progetto inizió praticamente alla fine della carriera della GTV6, nel 1986.
 
75TURBO-TP ha scritto:
Ciao Reuccio,confermo che e' il Busso longitudinale perche quello per la 164 e poi messo trasversalmente sulle Alfa successive avevano l'aspirazione modificata,fu necessario eliminare il cassonetto perche' non ci entrava essendo a sbalzo,con notevoli perdite di carico e di alcuni CV.

Quando fu messo per la prima volta sull'ALFA 6 nel 1979 il motore che era gia' pronto alla fine degli anni 60(crisi petrolifera ritardo' i programmi) era in assoluto la piu' potente vettura quattro porte di 2.500 cc.

Ti riporto alcune discussioni da me aperte tempo fa di cui si parla di busso,le due turbine furono messe dalla Callaway senza modificare nulla se non la fresatura della testa pistoni,che su un turbo e' una parte delicata,si poteva andare oltre ma si preferi' mantenere una ottima elasticita' e basse emissioni.

E? un motore da 200 CV? - disse Giuseppe Busso - che del sei cilindri a V da 2,5 litri montato sotto il cofano dell?Alfetta GTV6 è stato il padre. Sottintendendo, con questo, che il motore era stato volutamente limitato a 160 CV per privilegiare la progressione a basso numero di giri e il contenimento dei consumi. Per dare a questo coupé Alfa Romeo il tono di una vera Gran Turismo, capace di tirar fuori le unghie quando occorre, ma docile quanto basta per essere guidata con scioltezza e nel comfort durante i viaggi di lavoro o di piacere. La GTV6 2,5 è il punto d?arrivo di un progetto nato con l?Alfetta Gt del 1974 ed evoluto fino ad avere sotto il cofano un motore capace di sfruttare in modo completo le grandi potenzialità del telaio. Ad orientare i vertici della Casa verso l?aumento di cilindrata fu, nel 1979, l?arrivo dell?Alfa 6, dalla quale la GTV6 mutuò il motore con la variante dell?alimentazione ad iniezione elettronica anziché a carburatori.

Il sei cilindri da 2492 cm3 dell?ammiraglia fu ritenuto (a parità di prestazioni) una soluzione migliore rispetto al quattro cilindri di due litri sovralimentato: e questo per la maggiore facilità e souplesse di guida. L?ipotesi del turbo fu così accantonata, con soddisfazione dei motoristi Alfa Romeo che verso questa soluzione non avevano mai nutrito troppa simpatia. Le uniche perplessità erano di tipo commerciale: oltre i due litri di cilindrata (per vetture a benzina) scattava l?IVA pesante che faceva lievitare a dismisura il prezzo d?acquisto, per di più su di un modello che era sulla scena da sei anni. Perplessità, comunque, che svanirono ben presto: il coupé Alfetta vantava una schiera di affezionati estimatori i quali, superate le incertezze della seconda crisi energetica del 1979, manifestavano un crescente gradimento verso un modello che in fatto di stile ha fatto scuola. L?accoglienza del mercato verso questa 2 litri e mezzo fu quindi calorosa, superiore persino alle aspettative della stessa Casa specialmente all?estero, dove la sovrattassa d?acquisto non c?era. Oltre che nei Paesi di lingua tedesca, le GTV 6 furono richieste specialmente negli Stati Uniti, in Australia, in Inghilterra, in Sud Africa e persino in Francia, terreno da sempre ostico per i nostri modelli.

Topic le" Alfa americane"

Due piccoli turbo di tipo IHI RHB5 sono stati greffati sul V6 Alfa con l'aggiunta di un intercooler e dei nuovi pistoni sono stati disegnati per accettare un tasso di compressione piu debole (7,5 : 1). Gli ingegneri speravano ottenere 200 hp et 200 lb ft di coppia ma finalmente, sono 230 hp e 245 lb ft di coppia a 2500 giri/min che furono estratti! Bornaschella pensava che il V6 Alfa poteva arrivare senza problemi a una potenza di 300 hp con l'ausilio di turbo piu grandi senza per altro andare a rosicare l'affidabilità della meccanica. In una celebre prova della rivista "Road & Track", la GTV6 Callaway raggiunse le prestazioni seguenti : 0-60 mph in 5.9 s, il quarto di miglia in 14,3 secondi (98 mph) e una velocità massima di 137 mph. Il tutto resistendo ai test piu severi in materia di affidabilità. Il suo prezzo era di circa 24500 $ e cioé 7000 $ in più della GTV6 versione "base". solo 35 esemplari della GTV6 Callaway furono prodotti perché il progetto inizió praticamente alla fine della carriera della GTV6, nel 1986.

Grazie delle info! :twisted:
 

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