<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> 6 Agosto 1945 | Il Forum di Quattroruote

6 Agosto 1945

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Chiusa ad ulteriori risposte.
80 anni come oggi. Per non dimenticare.

https://www.rainews.it/articoli/202...rti-4af5acd6-55df-4256-afe5-f423c69ff655.html

P.S. dieci anni fa, per il 70esimo anniversario, un mio topic analogo mi causò un'indecente aggressione da parte di una banda di facinorosi, per motivi ideologico-politici e forse di odio personale (era un periodo particolare del forum). Oggi, guarda caso e fortunatamente, i suddetti individui non infestano più il forum, quindi spero che si possa operare un po' di memoria senza pregiudizi, polemiche e secondi fini. In ogni caso, se i mod ritengono sia meglio, possiamo chiudere già qui ad ulteriori interventi.
 
Io sono sinceramente preoccupato che possa succedere di nuovo.
Non che ci sia tanta differenza tra bombardare per 3 anni e causare lo stesso numero di morti e la stessa devastazione un po' per volta.
Non si fa altro che parlare di evitare l'escalation ma a me sembra che dallo scoppio della guerra in Ucraina la tensione non abbia fatto che aumentare.
 
Secondo me è sempre necessario contestualizzare gli avvenimenti a seconda del periodo storico nel quale sono avvenuti.

A discolpa di Truman, quindi, indicherei almeno:
- Pearl Harbour
- il trattamento assicurato dai giapponesi sia nei confronti delle popolazioni dei Paesi occupati, sia dei prigionieri di guerra alleati
- cinque anni di guerra durissima
- la disperata (agli occhi degli occidentali: fanatica) difesa dei giapponesi, anche a guerra ormai palesemente perduta (ad esempio i kamikaze)
- le stime delle enormi perdite che avrebbero subito gli americani nell'invadere il Giappone.

Sinceramente, io se fossi stato il Presidente degli Stati Uniti nel 1945, quella bomba l'avrei sganciata.
 
Sinceramente, io se fossi stato il Presidente degli Stati Uniti nel 1945, quella bomba l'avrei sganciata.
Non entro nella logomachia politico-storica-teattoco-strategica.

Scientificamente parlando, i grandissimi scienziati del progetto Manhattan, non erano sprovveduti, non solo per il fenomeno della fissione incontrollata della bomba, anzi, delle bombe (erano differenti tra Horoshima e Nagasaki) ma degli effetti susseguenti a breve, medio e lungo termine e raggio.

Se si sono prestati, non erano cooptati, al progetto, pur con le ritrosie etiche e le riserve morali, è perchè, da quanto erano stati informoati (indottrinati? Ma non lo ritengo, non erano faciloni propensi a credere a propaganda di guerra o di altra sorta), avevano soppesato pro e contro. Del resto, anche i loro avversari (pur se alleati come i sovietici) come i nemii (nazisti) i stavano lavorando e, presto o tardi ci sarebbero arrivati, e, come sappiamo, più potenze rivali dotate di armi nucleari, avrebbero potuto innescare una escalation nel conflitto mondiale.
 
Temo che i motivi per cui la bomba atomica è stata usata in guerra solo quelle due volte e dopo di che è stata impiegata solo come minaccia o dimostrazione di forza siano già stati ampiamente dimenticati.
E che nel contesto storico attuale ci siano molte, troppe,persone potenti a cui prudono le mani.
 
Se c'è una cosa che mi dà veramente fastidio è prendersela con i civili. Bombardare città piene di donne, bambini vecchi. E' una cosa che non concepisco.

Tanto poi basta dire noi bombardiamo solo obiettivi militari.
Sui libri di storia tra mezzo secolo temo che verrà data una versione molto di parte dei conflitti che sono in atto adesso.
E che la maggioranza della popolazione mondiale imparerà quella.
 
80 anni come oggi. Per non dimenticare.

https://www.rainews.it/articoli/202...rti-4af5acd6-55df-4256-afe5-f423c69ff655.html

P.S. dieci anni fa, per il 70esimo anniversario, un mio topic analogo mi causò un'indecente aggressione da parte di una banda di facinorosi, per motivi ideologico-politici e forse di odio personale (era un periodo particolare del forum). Oggi, guarda caso e fortunatamente, i suddetti individui non infestano più il forum, quindi spero che si possa operare un po' di memoria senza pregiudizi, polemiche e secondi fini. In ogni caso, se i mod ritengono sia meglio, possiamo chiudere già qui ad ulteriori interventi.
Noto, con grande piacere, che è da un po' di tempo che non vedo più "in giro" uno di questi "facinorosi", come li chiami tu (anche se il termine corretto da usare è molto più semplice quanto scurrile).
 
Ultima modifica:
Non entro nella logomachia politico-storica-teattoco-strategica.

Scientificamente parlando, i grandissimi scienziati del progetto Manhattan, non erano sprovveduti, non solo per il fenomeno della fissione incontrollata della bomba, anzi, delle bombe (erano differenti tra Horoshima e Nagasaki) ma degli effetti susseguenti a breve, medio e lungo termine e raggio.

Se si sono prestati, non erano cooptati, al progetto, pur con le ritrosie etiche e le riserve morali, è perchè, da quanto erano stati informoati (indottrinati? Ma non lo ritengo, non erano faciloni propensi a credere a propaganda di guerra o di altra sorta), avevano soppesato pro e contro. Del resto, anche i loro avversari (pur se alleati come i sovietici) come i nemii (nazisti) i stavano lavorando e, presto o tardi ci sarebbero arrivati, e, come sappiamo, più potenze rivali dotate di armi nucleari, avrebbero potuto innescare una escalation nel conflitto mondiale.
Oppenheimer ed Einstein ebbero parecchi ripensamenti e tormenti dal punto di vista etico, specie il primo. Quello che, pare, non si pose mai problemi di tale natura fu Teller. Sopravvalutare la razionalità e l'indipendenza di tali scienziati sarebbe controproducente, erano uomini con i loro pregi e i loro difetti, le loro glorie e le loro miserie, inoltre non è affatto detto fossero così scaltri dal punto di vista politico e strategico. Senza dubbio, lo spauracchio dell'atomica nazista o nipponica (ma quanto era realistico? oggi sappiamo che non lo era più di tanto, specie la seconda...) deve aver convinto la maggioranza di loro, probabilmente avrei fatto anche io lo stesso.
 
Il fatto e' che....

Dimenticare / ricordare

??

Noi siamo e possiamo essere solo spettatori.

Da quando ci sono
2 galletti
al comando del mondo....
C'e' poco da
dimenticare / ricordare

Non essendo piu' arbitri del nostro destino
come mai dai tempi di Cuba....

Non ci resta che

SPERARE
SPERARE
SPERARE
 
Se c'è una cosa che mi dà veramente fastidio è prendersela con i civili. Bombardare città piene di donne, bambini vecchi. E' una cosa che non concepisco.
Nella Seconda Guerra mondiale i bombardamenti a tappeto furono la normalità.
Iniziarono i tedeschi (dalla totale distruzione di Coventry è nato addirittura il termine 'coventrizzare') con la battaglia d'Inghilterra, ma poi soprattutto gli inglesi si affidarono alla dottrina che bombardando (soprattutto di notte per ridurre le perdite... ma anche ovviamente rinunciando a sganciare di precisione su obiettivi mirati) avrebbero portato il nemico alla resa.

Gli effetti di alcuni bombardamenti a tappeto con ordigni incendiari sulle città tedesche, infatti, non furono molto diversi da quelli prodotti dalle due bombe atomiche...

Gli americani lanciarono quello che avevano in quel momento per due motivi: impedire al Giappone di difendersi fino all'ultimo kamikaze, dimostrare ai russi che loro quella tecnologia ce l'avevano e funzionava. La guerra fredda, qualcuno lo aveva capito un po' prima (Churchill) qualcuno un po' dopo (gli USA) era già cominciata, e a metà del '45 era chiaro che negli anni successivi non sarebbero state rose e fiori tra Occidente e URSS.

C'è da dire che gli effetti di quelle due atomiche hanno dato, fino ad oggi, maggiore forza alla deterrenza nucleare, facendo sì che poi nessuno ne sganciasse più per paura di vedersene arrivare addosso in risposta.
E se non arriva un pazzo incosciente, la deterrenza dovrebbe funzionare ancora. Mi fanno più paura i movimenti terroristici che possono costruire una bomba 'sporca'...
 
Secondo me è sempre necessario contestualizzare gli avvenimenti a seconda del periodo storico nel quale sono avvenuti.

A discolpa di Truman, quindi, indicherei almeno:
- Pearl Harbour
- il trattamento assicurato dai giapponesi sia nei confronti delle popolazioni dei Paesi occupati, sia dei prigionieri di guerra alleati
- cinque anni di guerra durissima
- la disperata (agli occhi degli occidentali: fanatica) difesa dei giapponesi, anche a guerra ormai palesemente perduta (ad esempio i kamikaze)
- le stime delle enormi perdite che avrebbero subito gli americani nell'invadere il Giappone.

Sinceramente, io se fossi stato il Presidente degli Stati Uniti nel 1945, quella bomba l'avrei sganciata.
forse bastava solo la prima, o magari un avvertimento facendo esplodere un ordigno in una zona visibile ai giapponesi ma disabitata. Non lo so. Di certo le bombe atomiche attuali sono molto più potenti di quelle del 1945.
 
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