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&#34;La ruota gira&#34; e Chrysler potrebbe diventare &#34;il salvatore&#34; di Fiat...

Dal sito de "Il Sole 24 Ore" che riprende a sua volta il Wall Street Journal, vi riporto l'articolo seguente che trovo interessante...

"La ruota gira" e Chrysler potrebbe diventare "il salvatore" di Fiat. Lo scrive il Wall Street Journal, sottolineando l'ironia della sorte: nemmeno tre anni fa il gruppo americano è uscito dalla bancarotta, salvato dalla casa torinese. Oggi, la più piccola delle Big Three di Detroit traina gli utili della Fiat e "potrebbe dare il cash flow" per il suo rilancio.
Fiat ha ormai il 58,5% di Chrysler, dopo che, il mese scorso ? ricorda il WSJ - "semplicemente mandando una lettera" al Tesoro Usa, ha promesso di fabbricare nel 2013 una Dodge Dart a basso consumo, ottenendo così un altro 5% di Chrysler.
I risultati annuali diffusi mercoledì (oggi) sono i primi con il consolidamento dei conti del produttore americano. Chrysler ? nota il WSJ - ha dato un contributo "chiave" di circa un miliardo di euro al trading profit, avendo registrato un aumento delle vendite del 26,2%.
"Sfortunatamente", continua l'articolo di Spencer Jakab, "gli analisti sono più preoccupati della situazione patrimoniale di Fiat che del suo conto economico". Il debito industriale netto di 5,8 miliardi di euro, un rating creditizio debole e un mercato interno dove i titoli pubblici hanno rendimenti intorno al 6% rendono "duro" fare grandi investimenti di capitale, rileva il WSJ. E sull'azienda pesano i problemi economici dell'Italia.
"Afferrare il resto di Chrysler", che appartiene al fondo sanitario gestito dal sindacato UAW, "è per ora al di là dei mezzi di Fiat". "E questo è un peccato", osserva il WSJ, "poiché la scommessa migliore per Fiat sarebbe di agganciare il suo carro ancora più saldamente all'America con una fusione piena". E' vero che Chrysler ha solo una quota del 10,7% del mercato Usa, "ma la Fiat è ancora più mingherlina" con una quota del mercato europeo del 6,5% nel terzo trimestre (e il 29,9% del mercato italiano), appena abbastanza per avere il settimo posto. Un grafico che mostra le quote di mercato Fiat definisce il gruppo italiano "il malato d'Europa".
Chrysler, comunque, argomenta Jakab, "è solo un pezzo del puzzle". Con due milioni di veicoli venduti ogni anno, il gruppo Fiat-Chrysler resta sottodimensionato. Lo stesso Sergio Marchionne dice che per sopravvivere una casa automobilistica globale deve essere grande almeno il triplo.
La migliore chance per Fiat sarebbe quindi di metter su peso e tagliare drasticamente i costi, eventualmente con un'alleanza con il gruppo francese Peugeot-Citroen, "se Parigi permettesse una cosa del genere".
Tagliare i costi in modo così spietato tuttavia "non è molto europeo", nota Jakab. "Di qui le voci che Fiat potrebbe abbracciare l'America ancora di più facendo l'importante passo di trasferire il suo domicilio negli Stati Uniti". La conclusione (in forma interrogativa) è un saluto in italiano: "Ciao Italia?".
 
gentle-man ha scritto:
....Con due milioni di veicoli venduti ogni anno, il gruppo Fiat-Chrysler resta sottodimensionato...
Qui il WSJ ha preso una bella cantonata :evil: :
solo Chrysler nel 2011 ha venduto oltre 1,8 milioni di veicoli come si desume appunto dai risultati appena pubblicati.
A questi vanno aggiunti tutti i veicoli Fiat.
I dati 2011 non sono ancora disponibili ma nel 2010 erano oltre 2 milioni.
Quindi il Gruppo nel 2011 non dovrebbe essere troppo lontano dai 4 milioni di veicoli, il doppio di quanto afferma frettolosamente il WSJ...
 
gentle-man ha scritto:
"....Chrysler ha solo una quota del 10,7% del mercato Usa, "ma la Fiat è ancora più mingherlina" con una quota del mercato europeo del 6,5% nel terzo trimestre (e il 29,9% del mercato italiano), appena abbastanza per avere il settimo posto. Un grafico che mostra le quote di mercato Fiat definisce il gruppo italiano "il malato d'Europa".....
Questo è il vero punto debole del Gruppo :cry:
 
Beh, tutto sommato è l'attuale situazione della JV Renault-Nissan, 10 anni fa i jappi erano alla canna del gas mentre ora, dopo una ristrutturazione pesante e una buona iniezione di tecnologia, son loro a tenere in piedi la baracca perchè se fosse per Renault...
 
e' l'economia americana che ha fatto la svolta,non i prodotti.In america tutti i costruttori sono tornati positivi.
Questo positivo non e' stato fatto grazie ad un incremento dei prodotti U.s.a in europa.
galupp in cina
 
scusatemi ma faccio finta di non capire il senso di fierezza US che trasuda nelle parole dell'articolo e il solito tafazzismo italico nei commenti, ma
Fiat e Chrysler sono una sola impresa, fanno parte dello stesso gruppo, che senso ha dire che una salva l'altra?
La Fiat ha acquistato la maggioranza della ditta americana, INSIEME i risultat salvano il GRUPPO
Dov'è che sbaglio :D
cordialmnte m.
 
tolo52meo ha scritto:
scusatemi ma faccio finta di non capire il senso di fierezza US che trasuda nelle parole dell'articolo e il solito tafazzismo italico nei commenti, ma
Fiat e Chrysler sono una sola impresa, fanno parte dello stesso gruppo, che senso ha dire che una salva l'altra?
La Fiat ha acquistato la maggioranza della ditta americana, INSIEME i risultat salvano il GRUPPO
Dov'è che sbaglio :D
cordialmnte m.

a livello di fatturato ti do ragione.Devi considerare sche senza quell'acquisizione la fiat ora sarebbe ridotta al lumicino.Ed e' ovvio come pochi che sara' il pesce americano a mangiarsi quello italiano,dal momento che e' piu grosso,piu redditizio.
galup dalla cina
 
tolo52meo ha scritto:
scusatemi ma faccio finta di non capire il senso di fierezza US che trasuda nelle parole dell'articolo e il solito tafazzismo italico nei commenti, ma
Fiat e Chrysler sono una sola impresa, fanno parte dello stesso gruppo, che senso ha dire che una salva l'altra?
La Fiat ha acquistato la maggioranza della ditta americana, INSIEME i risultat salvano il GRUPPO
Dov'è che sbaglio :D
cordialmnte m.

Caro Tolo vedrai le risate quando Maglionne comincerà a mordere le chiappe ai poveri crucchetti "so tutto io" :D :D :D :D :D
 
BufaloBic ha scritto:
Caro Tolo vedrai le risate quando Maglionne comincerà a mordere le chiappe ai poveri crucchetti "so tutto io" :D :D :D :D :D
Quali poveri crucchetti? Con quali denti?

Produzione mondiale 2011.
1) Gm 9.025.000 + 7,6%
2) Volkswagen 8.160.000 +14,3%
3) Renault-Nissan 8.022.000 +10,2%
4) Toyota 7.950.000 -5,6%
5) Hyundai/kia 6.531.000 +14,5%
6) Ford 5.695.000 +7,2%
7) Fiat/chrysler 4.061.000 +10,6%
8 ) Psa 3.549.000 -1,5%
9) Honda 3.095.000 -12,9%
10) Suzuki 2.726.000 -5,8%
 
a me pare di capire, invece, che la mossa Chrysler sia stata la migliore possibile, proprio perché entrambe avevano bisogno una dell'altra.
 
L'ho scritto in tempi non sospetti (ovvero alla fusione) su questo forum che alla fine sarà tutto in mano americana ... con Marchionne traghettatore del viaggio.
 
gentle-man ha scritto:
Dal sito de "Il Sole 24 Ore" che riprende a sua volta il Wall Street Journal, vi riporto l'articolo seguente che trovo interessante...

"La ruota gira" e Chrysler potrebbe diventare "il salvatore" di Fiat. Lo scrive il Wall Street Journal, sottolineando l'ironia della sorte: nemmeno tre anni fa il gruppo americano è uscito dalla bancarotta, salvato dalla casa torinese. Oggi, la più piccola delle Big Three di Detroit traina gli utili della Fiat e "potrebbe dare il cash flow" per il suo rilancio.
Fiat ha ormai il 58,5% di Chrysler, dopo che, il mese scorso ? ricorda il WSJ - "semplicemente mandando una lettera" al Tesoro Usa, ha promesso di fabbricare nel 2013 una Dodge Dart a basso consumo, ottenendo così un altro 5% di Chrysler.
I risultati annuali diffusi mercoledì (oggi) sono i primi con il consolidamento dei conti del produttore americano. Chrysler ? nota il WSJ - ha dato un contributo "chiave" di circa un miliardo di euro al trading profit, avendo registrato un aumento delle vendite del 26,2%.
"Sfortunatamente", continua l'articolo di Spencer Jakab, "gli analisti sono più preoccupati della situazione patrimoniale di Fiat che del suo conto economico". Il debito industriale netto di 5,8 miliardi di euro, un rating creditizio debole e un mercato interno dove i titoli pubblici hanno rendimenti intorno al 6% rendono "duro" fare grandi investimenti di capitale, rileva il WSJ. E sull'azienda pesano i problemi economici dell'Italia.
"Afferrare il resto di Chrysler", che appartiene al fondo sanitario gestito dal sindacato UAW, "è per ora al di là dei mezzi di Fiat". "E questo è un peccato", osserva il WSJ, "poiché la scommessa migliore per Fiat sarebbe di agganciare il suo carro ancora più saldamente all'America con una fusione piena". E' vero che Chrysler ha solo una quota del 10,7% del mercato Usa, "ma la Fiat è ancora più mingherlina" con una quota del mercato europeo del 6,5% nel terzo trimestre (e il 29,9% del mercato italiano), appena abbastanza per avere il settimo posto. Un grafico che mostra le quote di mercato Fiat definisce il gruppo italiano "il malato d'Europa".
Chrysler, comunque, argomenta Jakab, "è solo un pezzo del puzzle". Con due milioni di veicoli venduti ogni anno, il gruppo Fiat-Chrysler resta sottodimensionato. Lo stesso Sergio Marchionne dice che per sopravvivere una casa automobilistica globale deve essere grande almeno il triplo.
La migliore chance per Fiat sarebbe quindi di metter su peso e tagliare drasticamente i costi, eventualmente con un'alleanza con il gruppo francese Peugeot-Citroen, "se Parigi permettesse una cosa del genere".
Tagliare i costi in modo così spietato tuttavia "non è molto europeo", nota Jakab. "Di qui le voci che Fiat potrebbe abbracciare l'America ancora di più facendo l'importante passo di trasferire il suo domicilio negli Stati Uniti". La conclusione (in forma interrogativa) è un saluto in italiano: "Ciao Italia?".
Sono la stessa cosa. Ormai il gruppo è uno.
 
modus72 ha scritto:
Beh, tutto sommato è l'attuale situazione della JV Renault-Nissan, 10 anni fa i jappi erano alla canna del gas mentre ora, dopo una ristrutturazione pesante e una buona iniezione di tecnologia, son loro a tenere in piedi la baracca perchè se fosse per Renault...
Vero, non cia avevo pensato. Situazione speculare.
 
Maxetto ha scritto:
gentle-man ha scritto:
Dal sito de "Il Sole 24 Ore" che riprende a sua volta il Wall Street Journal, vi riporto l'articolo seguente che trovo interessante... cut
cut

Chrysler, comunque, argomenta Jakab, "è solo un pezzo del puzzle". Con due milioni di veicoli venduti ogni anno, il gruppo Fiat-Chrysler resta sottodimensionato. Lo stesso Sergio Marchionne dice che per sopravvivere una casa automobilistica globale deve essere grande almeno il triplo.
Sono la stessa cosa. Ormai il gruppo è uno.

:D dovrebbe essere un fatto acclarato, ma ogni settimana è necessario ribadire il concetto qui nel forum... ma, forse il Wall Street Journal ne avrebbe ancora più bisogno.. agli ammeregani sta storia proprio non riesce ad andare giù :D
da nessuna parte si legge che la fiat ha comprato chrysler e adesso sono una sola ditta .. non ce la fanno.. ( fortunatamente hanno deciso che serghio è ammeregano pure lui.. e sopportano :rolleyes: ma non lo dicono :lol: :lol: )
cordialemnte tolo
 
tolo52meo ha scritto:
:D dovrebbe essere un fatto acclarato, ma ogni settimana è necessario ribadire il concetto qui nel forum... ma, forse il Wall Street Journal ne avrebbe ancora più bisogno.. agli ammeregani sta storia proprio non riesce ad andare giù :D
da nessuna parte si legge che la fiat ha comprato chrysler e adesso sono una sola ditta .. non ce la fanno.. ( fortunatamente hanno deciso che serghio è ammeregano pure lui.. e sopportano :rolleyes: ma non lo dicono :lol: :lol: )
cordialemnte tolo
Oddio, a me pare che nel forum il concetto che vada per la maggiore sia "Fiat ha comprato e salvato Chrysler", alcuni si sono pure spinti a dire che l'ha presa con soldi suoi...
 
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