Ho trovato in rete queste ultimisime:
Opel, Fiat rassicura sugli esuberi
Ma la Germania preferisce Magna
+ "Tagli del 20% alla produzione"
+ Fiat, il piano Opel tra tagli e garanzie
Governo e amministratori riuniti per valutare le offerte. Il vice Merkel: «Piano Magna l'unico sostenibile». Borsa, crolla General Motors: -23,44%
BERLINO
Nella partita per Opel, l?ago della bilancia sembra pendere per Magna. Al termine di un incontro in cancelleria tra rappresentanti dell?esecutivo e i governatori dei lander che ospitano fabbriche della casa tedesca, il vicecancelliere e ministro delle Finanze, Frank-Walter Steinmeier, ha definito il piano di Magna «l?unico sostenibile» e ha invitato il suo staff ad approfondirlo. Meno netto il ministro dell?Economia, Karl-Theodor Zu Guttenberg, che ha chiarito che nessuno dei pretendenti è stato escluso e che una decisione preliminare dovrà essere presa la settimana prossima.
Per Juergen Ruettgers, governatore del Nord Reno-Vestfalia, il taglio di 10mila posti di lavoro in tutta Europa previsto da Magna è inaccettabile e va rivisto. Il lander ospita l?impianto di Bochum che dovrebbe essere colpito da 2.200 tagli. Kurt Beck, governatore della Renania-Palatinato, contraddice invece Marchionne, che ha parlato di meno di 10mila esuberi in tutta Europa. Secondo Beck, Fiat prevede 12mila esuberi, mentre Magna ne pianifica 10mila, offrendo inoltre «una prospettiva migliore sul futuro di Opel». Anche per Roland Koch, governatore dell?Assia, l?offerta di Magna è la «più interessante».
La Fiat precisa che la riduzione degli organici prevista nel piano Opel è inferiore a 10 mila posti in Europa. «Da tempo - si legge in una nota del Lingotto - stanno circolando notizie errate che indicano in 18 mila il numero degli esuberi in Germania nel caso in cui l?offerta Fiat per la Opel fosse accolta. Si tratta di un?informazione totalmente falsa. In realtà - precisa la nota - il piano Fiat prevede che la riduzione degli organici, distribuita in tutta Europa e in maniera progressiva nel tempo, sarà complessivamente inferiore a 10 mila. L?impatto in Germania sarà quindi relativamente più basso di questa cifra».
Ma intanto Magna emerge come la favorita per l?acquisizione della compagnia automobilistica tedssca. E anche se Berlino ufficialmente ribadisce di non avere preferenze nel governo c?è chi tifa per il gruppo austro-canadese, visto che un funzionario rivela che nell? esecutivo sta emergendo una chiara preferenza in quel senso.
Magna entra nel dettaglio della sua offerta e spiega che non intende chiudere nessun impianto tedesco di Opel, che a Berlino chiederà garanzie per 4-5 miliardi di euro e che, se riuscirà a ottenere l?azienda tedesca, tempo due anni la riporterà in utile. Inoltre il co-ceo di Magna, Siegfried Wolf, fa sapere che in caso di vittoria Gm avrà il 35% della futura Ope, magna il 20%, i suoi partner russi il 35% e i lavoratori della casa tedesca il 10%. Emerge poi che il 35% russo andrà interamente alla banca Serbank, mentre Gaz sarà solo un partner industriale. La decisione finale spetterà a General Motors (che in giornata ha chiuso con un tonfo in Borsa: -23,44%)
Opel, Fiat rassicura sugli esuberi
Ma la Germania preferisce Magna
+ "Tagli del 20% alla produzione"
+ Fiat, il piano Opel tra tagli e garanzie
Governo e amministratori riuniti per valutare le offerte. Il vice Merkel: «Piano Magna l'unico sostenibile». Borsa, crolla General Motors: -23,44%
BERLINO
Nella partita per Opel, l?ago della bilancia sembra pendere per Magna. Al termine di un incontro in cancelleria tra rappresentanti dell?esecutivo e i governatori dei lander che ospitano fabbriche della casa tedesca, il vicecancelliere e ministro delle Finanze, Frank-Walter Steinmeier, ha definito il piano di Magna «l?unico sostenibile» e ha invitato il suo staff ad approfondirlo. Meno netto il ministro dell?Economia, Karl-Theodor Zu Guttenberg, che ha chiarito che nessuno dei pretendenti è stato escluso e che una decisione preliminare dovrà essere presa la settimana prossima.
Per Juergen Ruettgers, governatore del Nord Reno-Vestfalia, il taglio di 10mila posti di lavoro in tutta Europa previsto da Magna è inaccettabile e va rivisto. Il lander ospita l?impianto di Bochum che dovrebbe essere colpito da 2.200 tagli. Kurt Beck, governatore della Renania-Palatinato, contraddice invece Marchionne, che ha parlato di meno di 10mila esuberi in tutta Europa. Secondo Beck, Fiat prevede 12mila esuberi, mentre Magna ne pianifica 10mila, offrendo inoltre «una prospettiva migliore sul futuro di Opel». Anche per Roland Koch, governatore dell?Assia, l?offerta di Magna è la «più interessante».
La Fiat precisa che la riduzione degli organici prevista nel piano Opel è inferiore a 10 mila posti in Europa. «Da tempo - si legge in una nota del Lingotto - stanno circolando notizie errate che indicano in 18 mila il numero degli esuberi in Germania nel caso in cui l?offerta Fiat per la Opel fosse accolta. Si tratta di un?informazione totalmente falsa. In realtà - precisa la nota - il piano Fiat prevede che la riduzione degli organici, distribuita in tutta Europa e in maniera progressiva nel tempo, sarà complessivamente inferiore a 10 mila. L?impatto in Germania sarà quindi relativamente più basso di questa cifra».
Ma intanto Magna emerge come la favorita per l?acquisizione della compagnia automobilistica tedssca. E anche se Berlino ufficialmente ribadisce di non avere preferenze nel governo c?è chi tifa per il gruppo austro-canadese, visto che un funzionario rivela che nell? esecutivo sta emergendo una chiara preferenza in quel senso.
Magna entra nel dettaglio della sua offerta e spiega che non intende chiudere nessun impianto tedesco di Opel, che a Berlino chiederà garanzie per 4-5 miliardi di euro e che, se riuscirà a ottenere l?azienda tedesca, tempo due anni la riporterà in utile. Inoltre il co-ceo di Magna, Siegfried Wolf, fa sapere che in caso di vittoria Gm avrà il 35% della futura Ope, magna il 20%, i suoi partner russi il 35% e i lavoratori della casa tedesca il 10%. Emerge poi che il 35% russo andrà interamente alla banca Serbank, mentre Gaz sarà solo un partner industriale. La decisione finale spetterà a General Motors (che in giornata ha chiuso con un tonfo in Borsa: -23,44%)