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&#34;18&#34;

Tutto il caos nasce in contemporanea con la manovra di aggiramento dell'articolo 18 dello statuto dei lavoratori.

Forse è un caso, forse no.
(A pensar male si fa peccato diceva Andreotti, ma ci si azzecca)

In ogni caso un sacco di pubblicità gratuita su tutti i media all'affaire elettorale,
mentre l'aggiramento del "18" passa sotto silenzio.

Un nuovo passo verso la precarizzazione di tutto il mondo del lavoro italiano.

Quello che non tutti hanno capito, è che se si rompe il patto che regge la società italiana sotto il profilo economico cade tutto quanto.

Il posto fisso è ciò che consente al sistema Italia di stare in piedi. Se lo si precarizza il sistema Italia crolla annichilendo su se stesso, e con esso anche tutte le aziende italiane pubbliche o private che siano, Industriali o di servizi.

http://parma.repubblica.it/dettaglio/decreto-salva-pdl-casini:-brutto-giorno-per-litalia/1879859

?Oggi non è una buona giornata. I cittadini devono fare la fila per un concorso pubblico e devono rispettare le regole. I partiti invece passano davanti a tutti. In particolare il Pdl, senza nemmeno sentire il dovere, elementare, di chiedere scusa agli italiani per i pasticci fatti?. Sono le parole pronunciate da Pierferdinando Casini prima dell?ingresso all?hotel San Marco, dove ha tenuto a battesimo la campagna elettorale dell?Udc a Parma. Sul palco, accanto a lui, l?onorevole Mauro Libè, il candidato presidente per l?Emilia Romagna Gianluca Galletti e il segretario provinciale Giuseppe Pellacini.
 
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birillo21 ha scritto:
Quello che non tutti hanno capito, è che se si rompe il patto che regge la società italiana sotto il profilo economico cade tutto quanto.

Il posto fisso è ciò che consente al sistema Italia di stare in piedi.
Mah. Permettimi di non essere d'accordo; soprattutto sull'ultima affermazione ho seri dubbi.........ma molto seri (soprattutto se parliamo di posto pubblico).
Poi per carità non sono per la precarizzazione ma la rigidità assoluta (impossibilità sostanziale di licenziare anche in presenza di giusta causa) porta a cambiamenti di rotta di 180 gradi.
 
birillo21 ha scritto:
Tutto il caos nasce in contemporanea con la manovra di aggiramento dell'articolo 18 dello statuto dei lavoratori.

Forse è un caso, forse no.
(A pensar male si fa peccato diceva Andreotti, ma ci si azzecca)

In ogni caso un sacco di pubblicità gratuita su tutti i media all'affaire elettorale,
mentre l'aggiramento del "18" passa sotto silenzio.

Un nuovo passo verso la precarizzazione di tutto il mondo del lavoro italiano.

Quello che non tutti hanno capito, è che se si rompe il patto che regge la società italiana sotto il profilo economico cade tutto quanto.

Il posto fisso è ciò che consente al sistema Italia di stare in piedi. Se lo si precarizza il sistema Italia crolla annichilendo su se stesso, e con esso anche tutte le aziende italiane pubbliche o private che siano, Industriali o di servizi.

http://parma.repubblica.it/dettaglio/decreto-salva-pdl-casini:-brutto-giorno-per-litalia/1879859

?Oggi non è una buona giornata. I cittadini devono fare la fila per un concorso pubblico e devono rispettare le regole. I partiti invece passano davanti a tutti. In particolare il Pdl, senza nemmeno sentire il dovere, elementare, di chiedere scusa agli italiani per i pasticci fatti?. Sono le parole pronunciate da Pierferdinando Casini prima dell?ingresso all?hotel San Marco, dove ha tenuto a battesimo la campagna elettorale dell?Udc a Parma. Sul palco, accanto a lui, l?onorevole Mauro Libè, il candidato presidente per l?Emilia Romagna Gianluca Galletti e il segretario provinciale Giuseppe Pellacini.

Il falso mito del posto fisso non e' cio' che consente all'Italia di stare in piedi: e' cio' che l'ha ridotta in ginocchio.
Il posto fisso non esiste piu' nemmeno in Giappone, dove era (li' si') alla base stessa della cultura della nazione.
In Italia il posto fisso era alla base di ogni forma di lottizzazione e clientelismo.
Posto fisso per una ridotta elite di "lavoratori" politicamente utili, tutelati al 1000%, ben oltre quanto corretto, e tutti gli altri a calci in qlo.
Il "posto fisso" oggi significa l'illicenziabilita' a priori dei lavoratori, non importa quanto inetti, rubastipendio, fannulloni o, semplicemente, inadatti alla mansione fossero. Un estremo assurdo, vergognoso e deleterio. Questo deve finire, e finira', per fortuna. Perche' o finisce, o andiamo tutti a ramengo, compresi gli oligarchi, e questo non lo vogliono.

D'altro canto, la sparizione dell'estremo del "posto fisso" a priori non deve necessariamente significare il cadere nell'estremo opposto, ossia il ritorno a una massa di disperati sfruttati e incapaci di far valere i propri diritti propria dell'epoca proto-industriale.
Ma ben difficilmente nella societa' moderna si arrivera' a tanto, e questo spauracchio paventato serve a nascondere ben altra verita' assai peggiore.

La realta' e' che oggi da un lato una classe di pseudo-lavoratori che han vissuto di rendita alle spalle del sistema impegnandosi il "minimo sindacale" (termine divenuto sinonimo della piu' bassa qualita' possibile) temono di doversi veramente impegnare mettendosi in gioco per la prima volta in un mondo che e' competitivo, cosa che non han mai fatto, non sanno fare e non hanno voglia di fare, perche' il sistema attuale, diciamolo, e' molto piu' comodo, per lo meno se sei tra coloro attaccati a una delle mammelle della grande vacca da mungere. Gente che teme, anzi, ha il terrore del licenziamento perche' sa bene di essere senza arte ne' parte e, se perde il posto, chi trovera' mai cghe glie ne dia un altro, in un contesto che pretenda dei risultati?
E se si lascia mano libera a questi, la societa' va a catafascio, perche' non ci sono risorse per mantenere un simile sistema e, soprattutto, mentre questi ciucciano, il mondo (competitivo) va avanti e ci lascia indietro.
Dall'altro esiste una categoria di giovani e meno giovani ultra-ambiziosi d'assalto, disposti a rinunciare ad avere una vita, una famiglia e quant'altro per la carriera. Gente che si fa 5 ore di straordinario (non pagato) al giorno per farsi bella agli occhi del capo e mostrare che loro si' che lavorano, non come gli altri scaldasedie che escono alle 17:30 solo perche' han voglia di tornarsene a casa dalle loro inutili mogli e inutili figli che li distraggono dal perseguire l'unica cosa sacra: il bene dell'azienda.
E se si da' mano libera a questi, la societa' va ugualmente a catafascio.
In mezzo c'e' una moltitudine, una larga moltitudine, di lavoratori veri, di gente che si mette in gioco, cerca di dare al meglio, non si preoccupa piu' di quanto sia ragionevolmente dovuto di venire eventualmente licenziata perche' comunque sa di avere delle qualita' che gli permetteranno, con piu' o meno difficolta', di trovare un altro lavoro, sbattendosi, ovviamente, e con un po' di impegno magari addirittura di migliorare le sue condizioni.
Una vasta moltitudine che lavora duro mantenendo le grige larve della prima categoria e cercando di evitare che gli stronzetti senza una vita della seconda gli rovinino la vita a loro, che una vita al di fuori del lavoro ce l'hanno.

In questo complesso scenario, come giustamente si faceva notare e, peraltro, si osserva quotidianamente, uno Stato composto da oligarchi che, a destra come a sinistra fan le leggi per gli altri e poi fan quel che gli pare non lascia ben sperare.
Non lascia sperare per niente... :rolleyes:
 
birillo21 ha scritto:
Tutto il caos nasce in contemporanea con la manovra di aggiramento dell'articolo 18 dello statuto dei lavoratori.

Forse è un caso, forse no.
(A pensar male si fa peccato diceva Andreotti, ma ci si azzecca)

In ogni caso un sacco di pubblicità gratuita su tutti i media all'affaire elettorale,
mentre l'aggiramento del "18" passa sotto silenzio.

Un nuovo passo verso la precarizzazione di tutto il mondo del lavoro italiano.

Quello che non tutti hanno capito, è che se si rompe il patto che regge la società italiana sotto il profilo economico cade tutto quanto.

Il posto fisso è ciò che consente al sistema Italia di stare in piedi. Se lo si precarizza il sistema Italia crolla annichilendo su se stesso, e con esso anche tutte le aziende italiane pubbliche o private che siano, Industriali o di servizi.

http://parma.repubblica.it/dettaglio/decreto-salva-pdl-casini:-brutto-giorno-per-litalia/1879859

?Oggi non è una buona giornata. I cittadini devono fare la fila per un concorso pubblico e devono rispettare le regole. I partiti invece passano davanti a tutti. In particolare il Pdl, senza nemmeno sentire il dovere, elementare, di chiedere scusa agli italiani per i pasticci fatti?. Sono le parole pronunciate da Pierferdinando Casini prima dell?ingresso all?hotel San Marco, dove ha tenuto a battesimo la campagna elettorale dell?Udc a Parma. Sul palco, accanto a lui, l?onorevole Mauro Libè, il candidato presidente per l?Emilia Romagna Gianluca Galletti e il segretario provinciale Giuseppe Pellacini.

Vero e' che Tremonti esalta di giorno il posto fisso...
...e di notte Sacconi gli smonta il tutto.
Ciao
P.S. poveri Costa e Turati :!: :!: :!: :!:
 

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