fisico2K ha scritto:
Ciao a tutti,
data la competenza e la disponibilità che trovo sempre sul forum, mi permetto di postarvi ben tre richieste di consigli:
- qualche post fa parlavo della frizione della mia Jazz nuova che dopo 1000 km di montagna sembra essersi allungata. Il conce giustamente mi dice che essendo idraulica non può essere successo... sta di fatto che non mi trovo benissimo con una frizione che stacca a metà corsa... la preferirei che staccasse quasi subito. La domanda è: è possibile o no regolarla?
- quando accendo l'aria condizionata noto che la ventola si accende in maniera decisamente molto frequente (anche ogni minuto)... succede anche a voi? E' normale? Può essere un problema di surriscaldamento?
- ho notato che le pastiglie freno sono molto dure, infatti rispetto a quelle della mia vecchia alfa 147 sono più sottili. Inoltre il disco anteriore al tatto pare già dopo 5000 km più consumato del posteriore. Avete notato anche voi la stessa cosa?
Salve, fisico2k, e buona domenica. Vedrò di riponderti come meglio posso.
1) di solito, le frizioni "idrauliche" sono autoregolanti. In realtà, anche le frizioni "meccaniche" hanno un certo grado di autoregolazione. Uso le virgolette perché in realtà la distinzione tra idraulica e meccanica si riferisce solo al sistema di comando del dispositivo. La frizione in sé e per sé è invece del tutto similare. Ritenendo che tu intenda con il termine "staccare" il punto in cui la frizione libera il cambio per poter effettuare il cambio di marcia, la variazione della posizione di questo punto è dovuta ad un assestamento, o al limite usura, se il chilometraggio è piuttosto elevato, dello spingidisco e alla variazione dello spessore del materiale di attrito del disco. Di solito, si preferisce regolare la cosa in modo che l'innesto della frizione - cioè il punto in cui la medesima consente di trasmettere il moto - avvenga un po' prima del completo rilascio del pedale; questo perché rimane un certo movimento residuo del meccanismo che permette di prolungare la funzionalità del medesimo anche quando i componenti sono sensibilmente usurati, ovvero affinché funzionino fino al quasi completo esaurimento degli stessi. Se la frizione "attaccasse" quando il pedale è quasi completamente rilasciato, potrebbe bastare una piccola usura per innescare lo slittamento.
2) l'accensione della ventola durante l'uso del climatizzatore è, ovviamente, normale. La frequenza di tale accensione dipende dalla temperatura esterna, dal grado di irraggiamento che subisce l'abitacolo da parte della luce solare e da come viene regolato il climatizzatore. Se si imposta la temperatura sul minimo, esso è chiamato a lavorare in continuazione e quindi lo scambiatore deve funzionare di continuo; da qui, la frequente accensione della ventola. Il frangente può dipendere anche da altri fattori; per esempio, se si lasciano i finestrini parzialmente aperti, il raffreddamento dell'abitacolo è più stentato e questo porta ad un superlavoro dell'impianto di climatizzazione; bene sarebbe tenere i finestrini chiusi e, per un certo periodo, usare il ricircolo in modo che si possa raggiungere la temperatura impostata che sarebbe bene fosse tale da non essere troppo bassa. E' bene poi tenere in considerazione che in presenza di climi molto caldi e temperature regolate molto basse dell'abitacolo, il sistema si trova in condizioni limite; in tal caso, è normale avvertire una notevole frequenza dell'innesco della ventola, specie se il compressore del clima non è dimensionato generosamente, come sovente accade per cercare di limitare i consumi della vettura in concomitanza con l'uso del climatizzatore (è il caso dei motori con cubatura ridotta).
Tutto ciò, come è ovvio, vale se l'officiosità del dispositivo è corretta; sarebbe bene quindi controllare lo stato di carica del gas e la pulizia del filtro antipolline, che può limitare anche notevolmente la portata di aria all'interno della vettura.
3)I dischi anteriori si consumano in maniera decisamente più rapida di quelli posteriori, anche se quest'ultimi sono più piccoli e più sottili. L'adozione di pastiglie a mescola dura è un'iniziativa che viene presa per limitarne l'usura. Talvolta si esagera e questo può portare a problemi ai dischi, specie se questi non sono di eccelsa qualità.
Non prenderei a paragone l'impianto frenante della 147 per la valutazione di quello di jazz. Le vetture sono troppo diverse come peso e prestazioni; inoltre, il dimensionamento dei componenti risente anche della costituzione dei medesimi. Possono, infatti, variare i materiali di cui sono fatti, cosicché a geometrie analoghe si possono riscontrare tenori di usura differenti o viceversa. L'essenziale è che quanto rilevato rientri nelle specifiche di progetto e che non si riscontrino anomalie sensibili, tenendo però in primissima considerazione la tipologia di uso (carico, guida e percorsi). Mille km di montagna possono ragionevolmente rappresentare una condizione gravosa, specie se le pendenze sono rilevanti e la condotta di guida tende ad impegnare i freni.