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2020 Yaris/Vitz

2020 Yaris/Vitz | Pagina 10 - opinioni e discussioni sul Forum di Quattroruote

  1. paulein118

    paulein118

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    Probabilmente ho perso un po' l'occhio negli ultimi anni, ma 20 mila per una segmento B base.....
     
  2. XPrience74

    XPrience74

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    PRIMO CONTATTO
    Toyota Yaris Hybrid
    Al volante della nuova generazione.

    Al di là delle forme, inedite e grintose, la Toyota Yaris di quarta generazione è una sorpresa sotto tanti punti di vista. Certo, l’immagine e la qualità percepita risaltano al volo, ma bisogna mettere sul tavolo anche e soprattutto le accresciute qualità dinamiche, dovute all’adozione dell’esordiente variante compatta della piattaforma Tnga e ulteriori innovazioni tecniche, riguardanti il powertrain. Andando a toccare così la strategica voce dei consumi e delle emissioni, che è stata, finora, uno dei fiori all’occhiello della compatta giap.

    Tante chicche. Per conoscere da vicino la Yaris Hybrid – è questa la variante più richiesta dalla stragrande maggioranza della clientela italiana – siamo andati in Portogallo, per una full immersion tecnica e per ricavare le prime impressioni di guida. Si trattava, è giusto dirlo, di esemplari di pre-produzione (e con una camuffatura super light, essendo un primo test), più vicini alla versione definitiva sul fronte della componente dinamica. Il modello di serie sarà commercializzato in giugno, insieme alla versione 1.0 benzina. Molte, dicevamo, sono le news tecniche della Yaris Hybrid, tanto che qui il sistema arriva alla quarta generazione “plus”, un passo ulteriore rispetto alla pur recente Corolla. E questo perché tutto il pacchetto è stato rivisitato, a partire dal motore termico, sempre un 1.5 a ciclo Atkinson a iniezione indiretta, ma ora a tre cilindri, quindi più compatto, leggero e dotato di apprezzabile coppia in basso, grazie anche alla corsa molto lunga (97,6 mm). L’unità a benzina, che eroga 91 CV e 120 Nm, vanta quattro valvole per cilindro e la doppia fasatura variabile, di tipo elettrico lato aspirazione e idraulico lato scarico. Molto elevato il rapporto di compressione, ben 14:1, dovuto a camere di scoppio speciali e alla combustione ad “alta velocità”. Il tutto, ovviamente, per ottenere il miglior rendimento termodinamico e quindi consumi ed emissioni ridotti (in sede di pre-omologazione, la Casa dichiara rispettivamente 27 km/l e 86 g/km di CO2 nel ciclo Wltp). Ma questo non è che l’inizio, perché la parte elettrica riserva diverse novità, col motore Mg2 sincrono a magneti permanenti che lavora a 580 Volt, erogando 79 CV e 141 Nm (la potenza totale del sistema è di 116 CV, 15 in più rispetto a quella della serie attuale). Anche la batteria, ovviamente, contribuisce al salto di qualità, perché non è più realizzata al nichel metallo-idruro, ma agli ioni di litio. La capacità non è dichiarata, anche se potrebbe essere di 1,2 kWh: comunque sia, è più piccola e leggera di 12 chili dell’attuale, è raffreddata ad aria e si trova sotto al divano, di fianco all’accumulatore tradizionale. Anche per questo – sostengono i tecnici Toyota – il volume del bagagliaio è rimasto praticamente lo stesso di prima (valore dichiarato, 286 litri).

    La base conta. Sotto la carrozzeria troviamo dunque la nuova piattaforma Tnga (GA-B), che verrà utilizzata, con le opportune modifiche, anche sulla futura B-Suv della Toyota, chiamata alla prima apparizione, sotto forma di concept, al Salone di Ginevra. Molto più rigida della precedente, rinforzata in vari punti nevralgici, la piattaforma ha consentito di disegnare un’auto più larga (di 5 cm), dal passo più lungo (idem), più bassa (di 4 cm) e con un baricentro a sua volta ribassato (1,2 cm). La taglia non aumenta, anzi si ferma a 3,94 metri, confermando a tutto tondo la vocazione urbana. Anche la seduta è stata abbassata di 2,1 cm e arretrata di sei, per centrare le masse. Lo si nota subito, una volta entrati nell’abitacolo: oltretutto il volante, più piccolo di diametro, è pure più verticale, a tutto vantaggio del feeling di guida. La strumentazione digitale a “cannocchiale”, con al centro un display per la verità un po’ troppo incassato, visualizza i dati eco e i classici flussi di energia. Volendo, poi, c’è un sontuoso head-up display a colori da 10”, visto finora solo su modelli di categoria superiore.

    Più vivace. Nella marcia normale, si apprezzano subito la buona insonorizzazione e la consueta fluidità di marcia, impreziosita, però, da uno spunto e da una risposta all’acceleratore quasi fulminea. Un’altra cosa, insomma, rispetto alla Yaris attuale: merito del sensibile apporto del motore elettrico, che affianca nel lavoro l’efficiente tre cilindri. E quando si chiede tutto al powertrain, si ottengono prestazioni convincenti, confermate dal netto miglioramento nello 0-100, che scende a 10,5 secondi. In più, con un ridottissimo effetto di trascinamento della trasmissione e-Cvt: un po’ per la maggiore spinta combinata; un po’ per i meriti dell’isolamento acustico; un po’ perché l’automatico lavora bene (ed è completo di funzione Auto hold). Il tutto, sulla scia di quanto abbiamo notato sulla Corolla ibrida più potente. L’altra faccia della Yaris Hybrid affiora quando cominciano le curve: la due volumi, infatti, si inserisce con sicurezza e una buona precisione. In fase di percorrenza l’appoggio è sincero e caratterizzato da un rollio contenuto. Quindi, a voi la scelta: se viaggiare a ritmo regolare oppure alzando un po’ il ritmo, alla ricerca di una guida intuitiva e vivace. Davvero non poco, per una vettura che sembra aver ampliato il suo raggio d’azione in modalità elettrica o, comunque, in zona consumi ridotti. Ribadendo in toto la sua anima green.




    https://www.quattroruote.it/news/pr..._al_volante_della_compatta_elettrificata.html
     
    Ultima modifica: 10 Febbraio 2020
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  3. ALGEPA

    ALGEPA Moderatore Membro dello Staff

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    viene confermato quello che da mesi si vociferava,ovvero che questa nuova Yaris ibrida diventerà probabilmente la migliore finalizzazione dell'ibrido in casa Toyota ,con tutti i passi avanti già visti con la Corolla e qualcosa ancora di più
     
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  4. der blume

    der blume

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    Anche un altra conferma che Toyota riesce fare macchine economiche senza risparmiare sulla tecnologia impiegata.
    Decisamente perdonabile che ci siano poi un po di economie su cose secondarie che non compromettono la funzionalità e la lunga vita della vettura...come da sempre il lato migliore delle Toyota.
    La nostra attuale Yaris con i sue quasi 8 anni e 130.000km per il momento non ha dato il minimo segno...tutto é ancora originale (tre lampadine fari a parte).
    La nuova finalmente ha fari LED (illumineranno meglio supongo)e spero che il ragio sterzante ora sia buona per tutti gli allestimenti, perché la nostra con i cerchi da 16" é un disastro nei posti stretti.

    Come concorrenza per il momento vedo solo la nuova Clio hybrid e la Honda Jazz. E se la alleanza Renault/Nissan riprende sul serio, potrebbe uscirne anche una Nissan Micra col sistema della Clio.

    I Tedeschi al momento non offrono nulla e poco fa credere che questo cambiarà. Puntano tutto sul mildhybrid come anche la Fiat o sulle elettriche pure...ma da vedere quanto queste saranno compettitivi perché zero emmissioni non sono nemmeno queste col mix attuale della corrente.

    La Clio lo trovo molto carino e da tutti punti di vista diretta concorrente della Yaris, quando invece la Jazz é quasi un monovolume con una estetica poco gradevole (parere ovviamente personale) ma forte vantaggi riguarda abitabilità e versatilità.

    Toyota ha indubbitamente il vantaggio del inventore ibrido con la lunga esperienza. La Honda con la ultima Jazz ibrida non ha avuto campo nonostante le sue doti di abitabilità e in piu soffre di una rete vendità limitata. La Clio invece ancora da vedere come saranno i dati effettivi (prestazioni/prezzo) e se la gente si fida su un campo dove l'affidabilità ha un certo peso.
     
  5. XPrience74

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    Altro "primo contatto"(art. diviso in due per questioni di capienza).

    Toyota Yaris: più precisione, meno carburante

    Linee grintose, guida precisa e netti miglioramenti in consumi, emissioni, sprint e sicurezza. Questa è la nuova Toyota Yaris Hybrid, che però ha qualche dettaglio interno fatto in economia.

    Toyota Yaris 1.5 Hybrid Style
    Tutto un altro stile


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    I primi esemplari della nuova Toyota Yaris arriveranno in Italia solo nel mese di giugno del 2020, ma, dopo averne scoperto le caratteristiche tecniche (vedi qui) adesso abbiamo potuto guidare un’auto di pre-serie: lievemente camuffata, con dettagli di messa a punto non ancora definitivi, ma del tutto simile alle auto che vedremo nelle concessionarie fra qualche mese. Della nuova Yaris arriverà anche una 1.0 a benzina da 72 cavalli (con prezzi di partenza attorno ai 15-16.000 euro), ma noi abbiamo provato il modello più interessante dal punto di vista tecnico, e non solo: ovverosia, quello ibrido. Per questa versione, ipotizziamo un listino “base” di 21-22.000 euro.

    La Toyota Yaris è tutta nuova, e cambia profondamente già nella linea: le forme squadrate lasciano spazio a una carrozzeria molto più sinuosa, filante e personale, che mantiene la stessa lunghezza (con 394 cm rimane una delle più compatte della categoria) ma con una larghezza superiore di 5 cm e un'altezza inferiore di 4. Modifiche radicali riguardano anche l’abitacolo: addio alla posizione di guida rialzata, per fare posto a una seduta più bassa e a un volante di piccolo diametro (36,5 cm), quasi verticale e con un'ampia escursione in profondità. Insieme al sedile piuttosto avvolgente e non troppo morbido, questi elementi consentono di ottenere un'impostazione quasi sportiva, in sintonia con le forme esterne e, come vedremo, con il comportamento dell’auto.

    Tecnologica, con qualche economia


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    Piacevole la plancia della Toyota Yaris, dalle forme morbide e che incorpora un cruscotto digitale suddiviso in tre parti; molte delle indicazioni sono piccole, ma si leggono abbastanza bene. Nella consolle centrale spicca il display “touch” di 8” del sistema multimediale, che è ben visibile, ha Apple CarPlay e Android Auto (entrambi utilizzabili via cavo) ed è rapido nella risposta. Gli rimproveriamo una grafica un po' vecchio stile, un navigatore non ancora a punto (capitava che le indicazioni fossero approssimative) e l'assenza di controllo a distanza dello stato dell'auto tramite smartphone. In compenso, si possono avere l'utile sistema di ricarica wireless dei cellulari predisposti e una finezza più unica che rara in questa categoria: l'head-up display a colori, che proietta su una superficie di ben 10” del parabrezza i dati più importanti, così che il guidatore li abbia sott'occhio senza doversi distrarre. Nel complesso, è un abitacolo accogliente, moderno e, già in questi primi esemplari, assemblato con attenzione; a dettagli raffinati, come i quattro alzavetro elettrici automatici e il “clima” bizona (ormai una rarità nelle piccole) si affianca, però, qualche economia, come il rivestimento del padiglione “povero” e la plafoniera solo nella zona anteriore; gli ampi inserti in feltro nelle porte sono originali ed eleganti, ma avremmo gradito un minimo di imbottitura in corrispondenza dei braccioli.
     
  6. XPrience74

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    Discreta quanto a spazio


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    La Toyota Yaris è piuttosto corta e ha una coda filante; logico non aspettarsi uno spazio da record. In realtà, lavorando anche sullo spessore e sulla forma dei sedili, i progettisti della Toyota Yaris hanno realizzato una piccola adatta anche per quattro adulti di statura medio-alta: dietro, caso mai, si fatica un po' a entrare, e in tre si viaggia proprio stretti (al divano mancano un po' di centimetri in larghezza rispetto alle principali concorrenti). Sono piccoli il cassetto nella plancia e le tasche nelle porte, e anche il bagagliaio non è enorme (in attesa dei dati ufficiali, lo stimiamo sui 280 litri); in compenso, ha una soglia di carico comoda (a 68 cm da terra) e il pianale posizionabile su due livelli (ma per spostarlo rapidamente occorre un po' di pratica).

    Si muove leggera


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    Scocca irrigidita, sospensioni riviste, baricentro abbassato, sistema ibrido più potente (116 cavalli, 16 in più): ci sono tutte le premesse per una guida più precisa, dinamica e coinvolgente, e in effetti è così. La prima impressione, nelle viuzze cittadine, è di un'auto piacevolmente leggera e comodissima, grazie allo sterzo che a bassa velocità richiede uno sforzo minimo e alla trasmissione automatica molto fluida. Premendo poco l'acceleratore (o inserendo la modalità EV con il tasto fra i sedili) la Toyota Yaris si muove usando solo la corrente (nelle condizioni più favorevoli si percorre così anche qualche chilometro, secondo la casa) con solo un sottile ronzio a rompere il silenzio nell'abitacolo, e una spinta facile da dosare ma anche energica. In effetti, il motore elettrico da 79 cavalli, abbinato alla batteria agli ioni di litio da circa 1 kWh, più rapida nel fornire potenza di quella precedente al nichel metallo-idruro, garantiscono riprese pronte anche senza far intervenire il motore a benzina. E quando quest'ultimo entra in gioco, lo fa in modo inaspettato: pur avendo tre soli cilindri, il rombo è sommesso e “rotondo”, e di vibrazioni proprio non se ne parla: un gran bel risultato.

    Lo scatto c’è


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    Oltre a quella puramente elettrica si può scegliere fra altre tre modalità di guida, via via più adatte alle andature grintose: Eco, “normale” e Power. In ogni caso, le riprese sono piuttosto rapide, e certo più di prima (per lo “0-100” la casa dichiara 10,5 secondi, con un miglioramento di 2 secondi). Rimane l’“effetto scooter”, tipico delle ibride della Toyota: nelle accelerate decise il motore a benzina si posiziona a un regime elevato, non proporzionale all’aumento della velocità, ed emette un rumore monotono. Ma questa caratteristica è meno evidente: la si nota più che altro nella guida aggressiva e in salita. La rumorosità, poi, non è mai troppo forte, e in modalità Power si ottiene anche un certo freno motore, che rende più intuitiva la guida brillante. In effetti, la nuova Toyota Yaris è gradevole pure nei percorsi impegnativi: si notano con piacere la risposta rapida all'accelerata, la precisione dello sterzo, la fluidità con cui l'auto si inserisce in curva e il ridotto rollio. Facile da gestire anche la frenata, con un pedale dalla risposta lineare; in pratica, è un'auto che risponde sempre come ci si aspetta, e quindi facile da condurre in ogni situazione. Anche in autostrada, dove è molto stabile.

    Consuma poco? No, pochissimo


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    Ma uno degli argomenti più importanti, per chi sceglie una Toyota Yaris ibrida, sono i consumi: da sempre una dote indiscussa del modello. E adesso? Il fatto di disporre dell'auto per un tempo limitato ci ha portato a guidare con decisione, per poter verificare il comportamento un po’ in tutte le situazioni. Così facendo, dopo una trentina di km il computer di bordo indicava circa 16 km/litro; ma è una percorrenza che non ha niente a che vedere con quanto ci si può aspettare normalmente. E infatti, nell'ultimo tratto di strada, affrontato con una guida “normale”, siamo arrivati a 24 km/litro: un consumo vicino ai 27,7 km/l dichiarati nel ciclo di omologazione WLTP e (anche se aspettiamo di sottoporre l'auto ai nostri test strumentali per fornire il verdetto definitivo) irraggiungibile per qualunque altra utilitaria, anche diesel, oggi in vendita.

    Del resto, la stessa casa dichiara un miglioramento del 20% nei consumi, e con la vecchia Toyota Yaris ibrida avevamo percorso oltre 19 km/l in media: i conti tornano. E lo stesso miglioramento si ha nelle emissioni: per ora siamo a 64 g/km di CO2, e prima dell'omologazione in Toyota cercheranno di affinare ulteriormente la messa a punto, per scendere ancora un po'. In ogni caso, questo valore (il migliore in assoluto, se si escludono le ibride ricaricabili dall’esterno e le auto elettriche) farebbe rientrare la Toyota Yaris nei modelli che godono dell'ecobonus statale (1.500 euro, o 2.500 se si rottama un'auto da Euro 0 a Euro 4).

    Sicura e autonoma


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    Mancando ancora quattro mesi al debutto ufficiale, la Toyota non ha ancora comunicato allestimenti e dotazioni. Di serie, comunque, dovrebbe esserci parecchio, con un’attenzione particolare dedicata alla sicurezza. Dotata di telecamera frontale e radar nella mascherina, la Toyota Yaris disporrà infatti di serie della frenata automatica d’emergenza a tutte le velocità, che tiene conto anche dei pedoni e (solo nelle ore di luce) dei ciclisti, nonché del cruise control adattativo con fermata e ripartenza automatica nelle code e del mantenimento automatico nel centro della corsia; quella che si definisce guida autonoma di livello 2. Inoltre, ci sarà l’assistenza alle manovre di emergenza (aiuterà a tenere sotto controllo la traiettoria in caso di brusco scarto effettuato con lo sterzo), le ibride disporranno anche dei fari full led e tutte monteranno un’innovazione assoluta nel campo degli airbag: due “cuscini” che sbucano fra i sedili anteriori in caso di urto laterale, evitando contatti violenti fra le teste degli occupanti anteriori. Con tutto questo, i tecnici della casa puntano a raggiungere le cinque stelle nei test dell’Euro NCAP: un risultato per nulla scontato per un’utilitaria.

    Secondo noi
    PREGI
    > Maneggevolezza. L’auto è facilissima da guidare nel traffico, oltre che svelta e precisa fra le curve.
    > Rapporto prestazioni/consumi. Ci sono le premesse per un record nei consumi, abbinato a uno sprint niente male.
    > Sicurezza. Oltre alle doti di guida, c’è una dotazione davvero molto ricca. E non solo per un’utilitaria.

    DIFETTI
    > Dettagli interni. Si nota qualche elemento poco curato o pratico.
    > Divano. La larghezza è appena discreta.
    > Effetto scooter. L’impennata del regime del motore termico è meno evidente di prima, ma in salita e nella guida briosa si nota ancora: a qualcuno può dare fastidio.
     
  7. der blume

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    Il effetto Scooter é inevitabile come é fatto il sistema Toyota, ma tutto dipende da chi lo guida, perché con un po di esperienza si po limitare al minimo. Il problema é quando si sghiaccia troppo il accelleratore invece di farlo progressivamente come lo chiede il sistema...tutto a contrario ad un sistema tradizionale.
    Strano la cosa del divano, visto che la nuova é 5cm piu larga...tutto somato é un diffetto secondario, almeno non credo che si viaggia spesso in 5...anzi, quasi non vedo mai nessuno che viaggia in 5.
    Il casetto porta oggetti mi sebra nella buona media, ma in effetti le tasche nelle porte sembrano poco prattico...un peccato davvero, perché farlo meglio non costa nulla, ma nella vita quotidiana hanno tanto senso. Secondo me, sono cose che un progettista dovrebbe sapere...particolarmente quando si tratta di una utilitaria.
     
  8. XPrience74

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    Da quel che si apprende pare esserne uscito fuori un discreto gioiellino...
     

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