<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> 2011 Honda CR-V 2.2 i-DTEC Automatica, domande sul DPF | Il Forum di Quattroruote

2011 Honda CR-V 2.2 i-DTEC Automatica, domande sul DPF

Salve a tutti,
scusatemi se chiedo quasi tutto sulla nuova CR-V, mi attrae e vorrei valutarla sempre di più :D

Ho delle curiosità sul DPF della nuova Honda CR-V 2.2 i-DTEC. Ho saputo che tale DPF ha portato molte noie al vecchio motore 2.2 i-CDTI, adesso dovrebbe essere migliorata la situazione?

A quali conseguenze mi porterebbe il DPF sulla nuova CR-V visto che percorro 10.000 km l'anno in città con velocità inferiori ai 60/70km/h e con qualche gita nei week-end?
Qualcuno di voi saprebbe qualcosa in merito?

PS. Visti i miei pochi km annui, so già che il motore i-VTEC è più indicato al mio caso, ma per pura curiosità vorrei capire se anche il motore i-DTEC potrebbe fare pochi km senza problemi vari.
 
Golden-West ha scritto:
... percorro 10.000 km l'anno in città ...

su i-DTEC mi pare nessuno mai si sia particolarmente lamentato.

Bisogna, tuttavia, considerare le ineliminabili rogne che questo sciagurato accrocchio porta inevitabilmente con sé: rigenerazioni del filtro ben più frequenti nel traffico urbano (possono arrivare anche a una ogni 300/350 km!!!), diluizione dell'olio più accentuata in relazione al maggior numero di rigenerazioni avvenute, rischio di accensioni spia motore più o meno immotivate, con eventuali soste in conce per rigenerazione forzata e conseguenti costi di intervento e degrado immediato dell'olio, rischio di danneggiamento e/o malfunzionamento del componente stesso e degli accessori con relativi costi (non proprio trascurabili) di sostituzione/manutenzione, emissione dallo scarico di nanoparticelle (in pratica, il PM10 durante le rigenerazioni viene bruciato e triturato in particelle ben più piccole e potenzialmente dannose, che però non figurano tra quelle rilevabili al momento dalle centraline anti-smog :rolleyes: ) non certo benefiche per l'ambiente e per le persone, maggiori consumi di gasolio variabili in ragione del tipo di percorso in cui avviene la rigenerazione stessa, etc. etc.

Le problematiche del DPF sul motore i-CTDi risalgono a qualche anno addietro, al 2007 circa, cioè al primissimo periodo di introduzione del famigerato accrocchio. In buona sostanza, era tarato in maniera eccessivamente prudenziale, quindi le rigenerazioni erano lunghissime e frequenti, molto più di ora, e non di rado qualche (poco) simpatica spia si ti accendeva all'improvviso. Poi, dopo qualche aggiornamento del software, la situazione già nel 2008 si poteva considerare nella norma, sempre tenendo ben presenti le possibili evenienze di cui sopra.

Nonostante ciò, e a maggior ragione visto il tuo tipo di percorrenza abituale, non dovrebbe essere ipotizzato nemmeno per scherzo, imho, l'acquisto di un'auto diesel + dpf ;) :D :D
 
così al volo:la posizione della turbina è stata spostata piu vicina alla testata proprio per avere il riscaldamento del DPF in tempi molto piu brevi.
quindi non sussiste piu il problema dei kilometri!

buona giornata a tutti!

:D
 
Grazie rosmarc, molto gentile nel darmi informazioni davvero complete :D grazie anche agli altri.

Infatti è ovvio che punterei sul parco 2.0 i-VTEC oltre ad essere uno dei migliori motori benzina al mondo, però vista la stazza del CR-V non vorrei che venga affaticato.

Recentemente postai una domanda sul motore 2.0 i-VTEC chiedendo se fosse "sottodimensionato", e molti mi risposero che non lo è, è brillante al punto giusto però non è molto "vivace" soprattutto con il cambio automatico (che voglio io).
 
allora,nel ictdi che montò honda i primi modelli furono senza dpf(accord cl/cn).
con l'andare del temppo nei crv (rd) si poteva montare come optional il dpf MA attenzione non era che un normalissimo catalizzatore a tre vie.
poi con l'avvento di normative sempre piu restrittive si arrivò al dpf vero e proprio.
il problema quando vi sorge ai tratti brevi giusto???
per il fatto che il DPF non raggiunge la temperatura di combustione all'interno del catalizzatore in brevi tratti.
ora,come fare per ovviare ai gas che si raffreddano prima di arrivare al DPF e far bruciare il PM10?
spostiamo la turbina piu vicina allo scarico e subito dopo alla turbina gli attachiamo il DPF!
ruotando il motore,altrimenti avreste avuto il turbo tra i comandi del riscaldamento e la radio(scherzo)
se ci fate caso nel ictdi avete la turbina rivolta vesro il fondo della macchina,ne idtec l'avete subito in fronte vettura (sarà piu veloce la sostituzione della stessa.)
scusate gli errori ma vadi di fretta!!
buona serata
 
cristianhonda ha scritto:
allora,nel ictdi che montò honda i primi modelli furono senza dpf(accord cl/cn).
con l'andare del temppo nei crv (rd) si poteva montare come optional il dpf MA attenzione non era che un normalissimo catalizzatore a tre vie.
poi con l'avvento di normative sempre piu restrittive si arrivò al dpf vero e proprio.
il problema quando vi sorge ai tratti brevi giusto???
per il fatto che il DPF non raggiunge la temperatura di combustione all'interno del catalizzatore in brevi tratti.
ora,come fare per ovviare ai gas che si raffreddano prima di arrivare al DPF e far bruciare il PM10?
spostiamo la turbina piu vicina allo scarico e subito dopo alla turbina gli attachiamo il DPF!
ruotando il motore,altrimenti avreste avuto il turbo tra i comandi del riscaldamento e la radio(scherzo)
se ci fate caso nel ictdi avete la turbina rivolta vesro il fondo della macchina,ne idtec l'avete subito in fronte vettura (sarà piu veloce la sostituzione della stessa.)
scusate gli errori ma vadi di fretta!!
buona serata

Scusa la mia ignoranza, quindi secondo te il DPF sul nuovo motore i-DTEC non darebbe problemi e si potrebbe usare come un motore i-VTEC in città? Ciè nel senso che si potrebbe usare l'i-DTEC per pochissimi spostamenti cittadini senza noie?

Sono curiosissimo :shock:

Ciao!
 
io cmq ti consiglio il benzina per un fatto di costi di manutenzione ordinaria.

poi è ovvio che meno uno ci si sposta e meglio và col benzina.

io starei dallaperte della benza,se ne hai la possibilità provali tutti e due.

ciaooo
 
Golden-West ha scritto:
cristianhonda ha scritto:
allora,nel ictdi che montò honda i primi modelli furono senza dpf(accord cl/cn).
con l'andare del temppo nei crv (rd) si poteva montare come optional il dpf MA attenzione non era che un normalissimo catalizzatore a tre vie.
poi con l'avvento di normative sempre piu restrittive si arrivò al dpf vero e proprio.
il problema quando vi sorge ai tratti brevi giusto???
per il fatto che il DPF non raggiunge la temperatura di combustione all'interno del catalizzatore in brevi tratti.
ora,come fare per ovviare ai gas che si raffreddano prima di arrivare al DPF e far bruciare il PM10?
spostiamo la turbina piu vicina allo scarico e subito dopo alla turbina gli attachiamo il DPF!
ruotando il motore,altrimenti avreste avuto il turbo tra i comandi del riscaldamento e la radio(scherzo)
se ci fate caso nel ictdi avete la turbina rivolta vesro il fondo della macchina,ne idtec l'avete subito in fronte vettura (sarà piu veloce la sostituzione della stessa.)
scusate gli errori ma vadi di fretta!!
buona serata

Scusa la mia ignoranza, quindi secondo te il DPF sul nuovo motore i-DTEC non darebbe problemi e si potrebbe usare come un motore i-VTEC in città? Ciè nel senso che si potrebbe usare l'i-DTEC per pochissimi spostamenti cittadini senza noie?

Sono curiosissimo :shock:

Ciao!
io ho fatto x 2 anni tragiti da 15km(andata+ritorno=30km) in città e mai avuto problemi di dpf. :rolleyes:
 
Golden-West ha scritto:
... pochissimi spostamenti cittadini senza noie?

purtroppo no, temo, sempre che non siano pochissimi spostamenti da 15 o più km l'uno, ma ihmo con 15km siamo proprio al limite minimo minimo...
il fatto è che il traffico cittadino, come detto nel mio precedente post, intensifica la frequenza delle rigenerazioni addirittura fino a una ogni 300/350km.

Tieni presente che ogni rigenerazione dura in media 15 minuti e che sarebbe consigliabile non spegnere il motore durante le rigenerazioni, per non avere problemi di intasamenti e/o spia motore che si accende.

Ora, se fai in media 3, 5 o anche 10 km (tra l'accensione e lo spegnimento del motore), di norma non sono assolutamente sufficienti affinché il processo di rigenerazione dello stramaledettissimo accrocchio arrivi a conclusione, quindi ogni santa volta che una rigenerazione è in atto, ti ritroverai a dover prolungare la marcia con la macchina in moto finché l'accrocchio non finisce, e ti garantisco che non è affatto bello... oppure, spegni il motore senza far finire la rigenerazione, che poi parte in automatico alla successiva riaccensione del motore, ma se fai questo giochetto 3/4 volte di fila, è altamente probabile che centralina vada in protezione ed è una rogna ;)

Quindi, in sintesi, se i tuoi spostamenti abituali non sono di almeno 15 km (ininterrotti), possibilmente più di 20, imho lascia perdere i diesel + dpf, di gran lunga meglio il benzina.

In ogni caso, come già ti ha consigliato cristian, in casi analoghi solo una prova in prima persona può fugare i tuoi eventuali dubbi sul benza. A leggere i forum sperando di trovare la soluzione, in casi simili, imho non si fa altro che arrovellarsi inutilmente il cervello ;)
 
Grazie tante, credo che a breve ci sarà anche un cambiamento di programma che mi costringerebbe a fare circa 30km al giorno, ma visti i frequentissimi Stop & Go è sempre meglio un motore a benzina!

Ciao! :D
 
cristianhonda ha scritto:
allora,nel ictdi che montò honda i primi modelli furono senza dpf(accord cl/cn).
con l'andare del temppo nei crv (rd) si poteva montare come optional il dpf MA attenzione non era che un normalissimo catalizzatore a tre vie.
poi con l'avvento di normative sempre piu restrittive si arrivò al dpf vero e proprio.

ciao.
Ci sono delle sigle motore per il CR-V III pre-restyling che individuano:
- versione senza DPF
- versione con catalizzatore a 3 vie
- versione con DPF

Questo per la valutazione di un prossimo acquisto

grazie
Luca
 
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