<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> È finita, anche da un punto di vista contabile, per la piattaforma Giorgio | Page 9 | Il Forum di Quattroruote

È finita, anche da un punto di vista contabile, per la piattaforma Giorgio

Molto probabilmente Marchionne perseguiva una doppia strategia: da una parte voleva rafforzare Alfa Romeo per crescere e competere, dall'altra, consapevole della complessità del mercato, lasciava aperta la porta a differenti scenari industriali futuri, fra cui un eventuale coinvolgimento di investitori esterni. L'investimento sul pianale giorgio base di Giulia e Stelvio serviva sia a migliorare la performance industriale sia eventualmente a valorizzare Alfa Romeo per una futura trattativa di vendita, forse anche su pressione degli Agnelli e di Elkann in primis. Ma alla alta performance tecnica non è corrisposta quella delle vendite (le famose 400.000 Alfa/anno mai raggiunte), forse i potenziali compratori hanno offerto poco, e così è finita come dici tu, spesi tutti gli ultimi soldi finito tutto.

Un eventuale coinvolgimento di investitori esterni
( quasi certo.....Come dicevo, di sicuro, c'e' solo la morte ),
visto le casse presso che vuote.
( A Giorgio relizzato, l' ultimo tocco di genio ).

I mirabolanti programmmi....
??
Per far salire il titolo....

A ulteriore prova della mia divinazione ....
La nascita di Cupra....
 
@mg27
Be' almeno mi rispondi, è già qlcs. In questo Forum dove il 90% ne sa meno di me c'è una spiccata tendenza a non rispondermi, e mi girano veramente le balle. Te invece mi rispondi, grazie.

io credo di aver intuito AntonioS intenda che ad Alfa non servano prodotti basati su meccaniche premium e costosi ma prodotti innovativi cose che non ci sono sul mercato oggi...come diceva un mio ex titolare..."hai detto salsiccia"...
Cioè ci vorrebbe un'intuizione geniale che salvasse il marchio senza rincorrere il passato.
Quindi non è più tempo per Alfa Romeo, molto semplice. Quello che dice Lui potrebbe avere un senso solo dal pdv industriale... cioè fa utili = buona cosa; ma non è più AR. Dal momento che il Marchio ha una heritage di tipo meccanico-emozionale non può "diventare Apple" e mettersi a vendere mobilità digitale, autonoma e connessa. Al massimo può fare come BMW o Porsche e fare il top sulla strada con contenuti tecnologici al passo coi tempi.
Mazda, son d'accordo, non è altro che una BMW alla Giapponese, basta vedere cosa provano a fare col 3.3d V6 TP/longi.
 
@mg27
Be' almeno mi rispondi, è già qlcs. In questo Forum dove il 90% ne sa meno di me c'è una spiccata tendenza a non rispondermi, e mi girano veramente le balle. Te invece mi rispondi, grazie.


Quindi non è più tempo per Alfa Romeo, molto semplice. Quello che dice Lui potrebbe avere un senso solo dal pdv industriale... cioè fa utili = buona cosa; ma non è più AR. Dal momento che il Marchio ha una heritage di tipo meccanico-emozionale non può "diventare Apple" e mettersi a vendere mobilità digitale, autonoma e connessa. Al massimo può fare come BMW o Porsche e fare il top sulla strada con contenuti tecnologici al passo coi tempi.
Mazda, son d'accordo, non è altro che una BMW alla Giapponese, basta vedere cosa provano a fare col 3.3d V6 TP/longi.
Ci mancherebbe, a parte che a mio parere sei una persona che ne sa quindi è un piacere confrontarsi ma lo fare comunque per cortesia.

Per il resto la penso come te. Inutile pensare a stravolgimenti, è un marchio legato a qualità forse oggi in secondo piano. Innovazione sì ma senza rinnegare il passato. Altrimenti è solo un'auto qualsiasi simile alle tante (saremo tra poco sommersi da miriade di marchi cinesi sconosciuti) con lo stemma del biscione attaccato.
 
@mg27
Be' almeno mi rispondi, è già qlcs. In questo Forum dove il 90% ne sa meno di me c'è una spiccata tendenza a non rispondermi, e mi girano veramente le balle. Te invece mi rispondi, grazie.


Quindi non è più tempo per Alfa Romeo, molto semplice. Quello che dice Lui potrebbe avere un senso solo dal pdv industriale... cioè fa utili = buona cosa; ma non è più AR. Dal momento che il Marchio ha una heritage di tipo meccanico-emozionale non può "diventare Apple" e mettersi a vendere mobilità digitale, autonoma e connessa. Al massimo può fare come BMW o Porsche e fare il top sulla strada con contenuti tecnologici al passo coi tempi.
Mazda, son d'accordo, non è altro che una BMW alla Giapponese, basta vedere cosa provano a fare col 3.3d V6 TP/longi.
La mia risposta e' nel post #113.
Che l'heritage di Alfa Romeo sia nel meccanico-tradizionalista e' una limitazione solo se pensi che il mondo cambia e tu non sei in grado di farlo. Il discorso Alfa non diventera' mai Apple e' esattamente il modello di pensiero che ha spazzato via il tessuto industriale italiano, mai disposto a mettersi in discussione e a cambiare a meno che non si tratti di realta' piccole. L'errore e' credere in modo dogmatico che sportività vada a braccetto solo ed esclusivamente con il piegare lastre di metallo e fare le molle come si deve; non e' cosi', come ha dimostrato Tesla, che ha sostanzialmente fatto un sistema operativo basato su linux e delle app che governano quei pezzi di metallo, creando non un'auto ma una rivoluzione. E va pure come un missile. E, al netto delle sclerate nazi di Musk, e' pure stata molto apprezzata dai clienti veri (non di vari -isti), che l'hanno comprata perché' era, ed e', un prodotto dirompente che, bonus, va forte.

Ci tengo a sottolineare che questa non e' una questione di automobili: i settori industriali funzionano tutti cosi'; emergono poche aziende dominanti che sono scalzate o perché fanno cappellate clamorose o perché qualcuno, tipicamente un outsider ma non sempre, si inventa qualcosa di nuovo. Non e' neanche detto che questo qualcosa di nuovo debba essere uno sconvolgimento radicale come l''iPhone o la Model S; basta una piu' umile Qashqai, che pone fine al dominio e alla rilevanza della Golf semplicemente proponendo un nuovo fattore di forma, una nuova tipologia di carrozzeria.
Queste sono le durissime regole del gioco; se si ritiene che non si possa giocare, l'alternativa e' godersi Cassino e Grugliasco su immobiliare.it, perché' ai competitor non interessa nulla del museo di Arese e delle foto in bianco e nero: quelli vogliono vivere adesso, non nel passato
 
La mia risposta e' nel post #113.
Che l'heritage di Alfa Romeo sia nel meccanico-tradizionalista e' una limitazione solo se pensi che il mondo cambia e tu non sei in grado di farlo. Il discorso Alfa non diventera' mai Apple e' esattamente il modello di pensiero che ha spazzato via il tessuto industriale italiano, mai disposto a mettersi in discussione e a cambiare a meno che non si tratti di realta' piccole. L'errore e' credere in modo dogmatico che sportività vada a braccetto solo ed esclusivamente con il piegare lastre di metallo e fare le molle come si deve; non e' cosi', come ha dimostrato Tesla, che ha sostanzialmente fatto un sistema operativo basato su linux e delle app che governano quei pezzi di metallo, creando non un'auto ma una rivoluzione. E va pure come un missile. E, al netto delle sclerate nazi di Musk, e' pure stata molto apprezzata dai clienti veri (non di vari -isti), che l'hanno comprata perché' era, ed e', un prodotto dirompente che, bonus, va forte.

Ci tengo a sottolineare che questa non e' una questione di automobili: i settori industriali funzionano tutti cosi'; emergono poche aziende dominanti che sono scalzate o perché fanno cappellate clamorose o perché qualcuno, tipicamente un outsider ma non sempre, si inventa qualcosa di nuovo. Non e' neanche detto che questo qualcosa di nuovo debba essere uno sconvolgimento radicale come l''iPhone o la Model S; basta una piu' umile Qashqai, che pone fine al dominio e alla rilevanza della Golf semplicemente proponendo un nuovo fattore di forma, una nuova tipologia di carrozzeria.
Queste sono le durissime regole del gioco; se si ritiene che non si possa giocare, l'alternativa e' godersi Cassino e Grugliasco su immobiliare.it, perché' ai competitor non interessa nulla del museo di Arese e delle foto in bianco e nero: quelli vogliono vivere adesso, non nel passato
In sintesi?

La solita minestra.

Alfa Romeo è morta, meglio chuderla o innovare con CMP di Polonia e Pure tech di Francia, che sono un'innovazione eccezionale, la rivoluzione dell'auto, che tutti aspettavamo con ansia.

Si perchè l'auto è tale se ha un sistema operativo.

Poi che questo sistema governi un tre cilindri in linea nato con cinghia a bagno d'olio e poi convertito a catena, speriamo dall'ing. Bagnasco poco importa.

Rassegniamoci, Cassino è morta e faremo fare a chi ci lavora i camerieri ed affittacamere, se ne hanno da fittare, ai cinesi.

Candy è la loro, Bialetti pure, aspettiamo fermi immobili nelle noste convizioni e luoghi comuni.

"le Alfa Romeo stanno sempre in officina".

Le mie lo sono state solo per i tagliandi di manutenzione programmata in rete ufficiale, mai un problema.

Anzi posso dire che montano ancora la frizione di primo impianto.

Con la scomparsa del Signor GIORGIO Armani ieri, speriamo non si comprino anche quella maison, anche se quella l'abbiamo abbandonata da tempo in favore dei venditori di fast fashion cinese.

Poveri noi!

Attenti al futile e non all'utile!

A Marchionne, quella di FCA, quello che comprò Chrysler, quando la crisi del 2008 la aveva portata fuori dall'orbita Daimler, va dato atto, che quando tutti cantavano il de profundis, decise di uscire dal coro ed inestire forte su Alfa Romeo come non si faceva dal 1972, da Alfetta ed Alfa sud che hanno retto le sorit dell'azienda sino al 1992, quando quella meccanica in parte fu pensionata con la Alfa 155.

Ora la cura non è investire in sostanza, ma in giocattoli elettronici, del resto i quadri strumenti ricordamo molto i video games di corse di autovetture in pista, rally, formula degli anni 90 del secolo scorso.

Grandissima innovazione prendere dalla soffitta le grafiche e portarle in pompa magna ai questi appassionati del bel giudare.

Ancora una volta il ragionamento pecca di ragionevolezza perchè equipara situazioni dissimili.

Tesla marchio full electric con Alfa Romeo endotermica.

Tesla ha avuto un calo di vendite per le idee politiche del suo rivoluzionario inventore?

Mica le ha progettate lui, ha solo comprato la fabbrica che aveva quella tecnologia e diamo a Cesare quel che è di Cesare!
 
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La mia risposta e' nel post #113.
Che l'heritage di Alfa Romeo sia nel meccanico-tradizionalista e' una limitazione solo se pensi che il mondo cambia e tu non sei in grado di farlo. Il discorso Alfa non diventera' mai Apple e' esattamente il modello di pensiero che ha spazzato via il tessuto industriale italiano, mai disposto a mettersi in discussione e a cambiare a meno che non si tratti di realta' piccole. L'errore e' credere in modo dogmatico che sportività vada a braccetto solo ed esclusivamente con il piegare lastre di metallo e fare le molle come si deve; non e' cosi', come ha dimostrato Tesla, che ha sostanzialmente fatto un sistema operativo basato su linux e delle app che governano quei pezzi di metallo, creando non un'auto ma una rivoluzione. E va pure come un missile. E, al netto delle sclerate nazi di Musk, e' pure stata molto apprezzata dai clienti veri (non di vari -isti), che l'hanno comprata perché' era, ed e', un prodotto dirompente che, bonus, va forte.

Ci tengo a sottolineare che questa non e' una questione di automobili: i settori industriali funzionano tutti cosi'; emergono poche aziende dominanti che sono scalzate o perché fanno cappellate clamorose o perché qualcuno, tipicamente un outsider ma non sempre, si inventa qualcosa di nuovo. Non e' neanche detto che questo qualcosa di nuovo debba essere uno sconvolgimento radicale come l''iPhone o la Model S; basta una piu' umile Qashqai, che pone fine al dominio e alla rilevanza della Golf semplicemente proponendo un nuovo fattore di forma, una nuova tipologia di carrozzeria.
Queste sono le durissime regole del gioco; se si ritiene che non si possa giocare, l'alternativa e' godersi Cassino e Grugliasco su immobiliare.it, perché' ai competitor non interessa nulla del museo di Arese e delle foto in bianco e nero: quelli vogliono vivere adesso, non nel passato
Il tuo punto di vista estremo è anche condivisibile ragionando in modo estremo.

Ma dimentichi una cosa.

Che se l'evoluzione non ce la hai o non la puoi fare perchè non puoi e non vuoi spendere.....

allora la clientela devi "coccolarla" o farne di nuova......(questa più difficile)....

Ma se non "coccoli" o fai un marketing molto efficace.....

Avrai quello che accade nella realtà....

Ponendo tutti sotto lo stesso guscio e sotto lo stesso tetto talvolta capita che la politica dell'uno vale l'altro, dell'uno simile all'altro poi sulla sommatoria faccia sempre zero.....ossia se ci sono due prodotti gemelli e poco differenziati difficile vedere sentire quella "passione" che trasuda e spinge unilateralmente verso il prodotto a piuttosto che quello b o viceversa....

E questo non accadeva chessò nel 1987 laddove a pochi metri di distanza Fiat e un grosso concessionario Alfa Romeo troneggiavano in una grossa metropoli lombarda.....nessuna indecisione chessò tra una Marea 100WE e una 75 1,6.....perchè erano due auto diverse, profondamente diverse....

Oggi io potrei volendo entrare in un Village interessato alla Junior e invece poi esco col 20008
 
La mia risposta e' nel post #113.
Che l'heritage di Alfa Romeo sia nel meccanico-tradizionalista e' una limitazione solo se pensi che il mondo cambia e tu non sei in grado di farlo. Il discorso Alfa non diventera' mai Apple e' esattamente il modello di pensiero che ha spazzato via il tessuto industriale italiano, mai disposto a mettersi in discussione e a cambiare a meno che non si tratti di realta' piccole. L'errore e' credere in modo dogmatico che sportività vada a braccetto solo ed esclusivamente con il piegare lastre di metallo e fare le molle come si deve; non e' cosi', come ha dimostrato Tesla, che ha sostanzialmente fatto un sistema operativo basato su linux e delle app che governano quei pezzi di metallo, creando non un'auto ma una rivoluzione. E va pure come un missile. E, al netto delle sclerate nazi di Musk, e' pure stata molto apprezzata dai clienti veri (non di vari -isti), che l'hanno comprata perché' era, ed e', un prodotto dirompente che, bonus, va forte.

Ci tengo a sottolineare che questa non e' una questione di automobili: i settori industriali funzionano tutti cosi'; emergono poche aziende dominanti che sono scalzate o perché fanno cappellate clamorose o perché qualcuno, tipicamente un outsider ma non sempre, si inventa qualcosa di nuovo. Non e' neanche detto che questo qualcosa di nuovo debba essere uno sconvolgimento radicale come l''iPhone o la Model S; basta una piu' umile Qashqai, che pone fine al dominio e alla rilevanza della Golf semplicemente proponendo un nuovo fattore di forma, una nuova tipologia di carrozzeria.
Queste sono le durissime regole del gioco; se si ritiene che non si possa giocare, l'alternativa e' godersi Cassino e Grugliasco su immobiliare.it, perché' ai competitor non interessa nulla del museo di Arese e delle foto in bianco e nero: quelli vogliono vivere adesso, non nel passato
Il problema per me, non è tanto quello che scrivi, che può esser condivisibile, è che da anni anzi da decenni, se si esclude lo skunk team che ha dato origine a Giorgio, non esiste una fase in cui si è investito per Alfa in ricerca se non per la creazione del nuovo modello in lista. Peraltro da quando c'è Stellantis il tutto si è ridotto a modifica della linea e messa a punto. E' stato chiuso il Maserati Innovation Lab. Non vedo l'intenzione, qualcuno parla addirittura di studi di ingegneria nei paesi emergenti per risparmiare.
Magari stanno lavorando tutto all'oscuro e tra qualche anno spunterà una novità rivoluzionaria...
 
Magari stanno lavorando tutto all'oscuro e tra qualche anno spunterà una novità rivoluzionaria...
Ma anche nò....idrogeno fermato, della mitica collaborazione con ZF per un superibrido non si sa più nulla e la loro versione di questo è su base Punch (che poi è stato internalizzato....boh ....anche lì....mistero....) l'ibrido che sembrerebbe "buono" per ora è solo per l'America e da noi vanno orgogliosi di quell'unicorno che è DS numeròotto da cui deriveranno (o meglio ricarrozzeranno con modifiche in abitacolo) la Gamma, anche ibrida col milledue 145......

Non vedo tutto sto lavoro, vedo la continuazione ostinata di un progetto industriale che ebbe il suo apice in un marketing avulso e autoreferenziale prima di schiantarsi in una debacle sui fatti.......
 
Ma anche nò....idrogeno fermato, della mitica collaborazione con ZF per un superibrido non si sa più nulla e la loro versione di questo è su base Punch (che poi è stato internalizzato....boh ....anche lì....mistero....) l'ibrido che sembrerebbe "buono" per ora è solo per l'America e da noi vanno orgogliosi di quell'unicorno che è DS numeròotto da cui deriveranno (o meglio ricarrozzeranno con modifiche in abitacolo) la Gamma, anche ibrida col milledue 145......

Non vedo tutto sto lavoro, vedo la continuazione ostinata di un progetto industriale che ebbe il suo apice in un marketing avulso e autoreferenziale prima di schiantarsi in una debacle sui fatti.......
si è quello che intendo io.

Il bello è che ricordo anni fa che FCA fu una delle prime case che si era accordata con ZF per la sua versione elettrificata del cambio ad 8 marce per motori longitudinali, viste le applicazioni Alfa/Maserati e USA.
Poi il nulla.
 
Il problema per me, non è tanto quello che scrivi, che può esser condivisibile, è che da anni anzi da decenni, se si esclude lo skunk team che ha dato origine a Giorgio, non esiste una fase in cui si è investito per Alfa in ricerca se non per la creazione del nuovo modello in lista. Peraltro da quando c'è Stellantis il tutto si è ridotto a modifica della linea e messa a punto. E' stato chiuso il Maserati Innovation Lab. Non vedo l'intenzione, qualcuno parla addirittura di studi di ingegneria nei paesi emergenti per risparmiare.
Magari stanno lavorando tutto all'oscuro e tra qualche anno spunterà una novità rivoluzionaria...
Questa e' la fotografia di Fiat e dell'Italia. I nostri mali vengono da qua: pensare che se hai sempre fatto seggiole e tavolini, non potrai, e soprattutto non vorrai, mai fare altro che seggiole e tavolini come li hai sempre fatti. Stellantis non pare proprio essere diversa, d'altronde il pesce puzza dalla testa e alla testa sappiamo chi c'e' (aspettando che lo stato francese eserciti il suo potere).
Per puntualizzare, ed e' una puntualizzazione importante, nel suo famoso libro Confessioni di un malato di Capitale, il santificato Marchionne, quello di Innovation lab e Giorgio, diceva che piattaforme e motori sono elementi non caratterizzanti. Altra dimostrazione che il futuro non si gioca sulla meccanica.

Per la cronaca, la iX3 appena presentata fa 15kWh per 100km; sono, molto a spanne, un litro e mezzo per cento chilometri. Giusto perché l'elettrico e' in crisi, quindi non si investe
 
mah, il problema non so se è non voler innovare in sè, sull'elettrico a ragione ho torto hanno puntato più di altri, quanto il voler risparmiare il più possibile
 
"le Alfa Romeo stanno sempre in officina".

Le mie lo sono state solo per i tagliandi di manutenzione programmata in rete ufficiale, mai un problema.

Anzi posso dire che montano ancora la frizione di primo impianto.

Su questo concordo assolutamente. Io ne ho avute 8 e non ho avuto problemi (nè di motori, nè di componentistica), altri amici miei ne hanno avute e anche loro solo ordinaria amministrazione.

Ma che "le Alfa stanno sempre in officina" non so chi l'abbia detto, Antonios credo di no, perchè lui ha parlato sempre di componentistica, non dei motori, che sono stati (quelli nati Alfa, ma anche i Pratola Serra) sempre affidabili.
 
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Questa e' la fotografia di Fiat e dell'Italia. I nostri mali vengono da qua: pensare che se hai sempre fatto seggiole e tavolini, non potrai, e soprattutto non vorrai, mai fare altro che seggiole e tavolini come li hai sempre fatti. Stellantis non pare proprio essere diversa, d'altronde il pesce puzza dalla testa e alla testa sappiamo chi c'e' (aspettando che lo stato francese eserciti il suo potere).
Per puntualizzare, ed e' una puntualizzazione importante, nel suo famoso libro Confessioni di un malato di Capitale, il santificato Marchionne, quello di Innovation lab e Giorgio, diceva che piattaforme e motori sono elementi non caratterizzanti. Altra dimostrazione che il futuro non si gioca sulla meccanica.

Per la cronaca, la iX3 appena presentata fa 15kWh per 100km; sono, molto a spanne, un litro e mezzo per cento chilometri. Giusto perché l'elettrico e' in crisi, quindi non si investe
Marchionne però secondo me è santificato da un certo tipo di stampa, quelli un po' più appassionati sanno anche che Giorgio a parte (che poi fu un fulmine a ciel sereno, fatto per far vendere) tagliò quanto di più. Anche perché il suo piano di acquisizione opel e fusione con GM non si concretizzò.

Marchionne fu anche quello che bocciò più volte l'auto elettrica tant'è che Fiat arrivò con enorme ritardo in quel settore.
 
Marchionne però secondo me è santificato da un certo tipo di stampa, quelli un po' più appassionati sanno anche che Giorgio a parte (che poi fu un fulmine a ciel sereno, fatto per far vendere) tagliò quanto di più. Anche perché il suo piano di acquisizione opel e fusione con GM non si concretizzò.

Marchionne fu anche quello che bocciò più volte l'auto elettrica tant'è che Fiat arrivò con enorme ritardo in quel settore.

Le cose non andarono così. A quanto ne so io, era la proprietà di Fiat (ovvero la famiglia Agnelli) che aveva un preaccordo con GM (che possedeva già il 20% del gruppo Fiat) per l'incorporazione di Fiat dentro GM.

Poi però la casa americana fece marcia indietro, volle rinunciare ad acquisire Fiat. Fu quello il momento in cui Fiat ingaggiò Marchionne (già esperto top manager, molto bravo in finanza), proprio per far pagare un'adeguata penale a GM. Marchionne riuscì ad ottenere 1.5 miliardi di euro dal gruppo americano, e così, con quella somma e con un altro investimento economico da parte degli Agnelli, nonchè un intervento finanziario bancario (ora non ricordo se un pool o una singola banca) Fiat incorporò Chrysler. Così Fiat da probabile acquisita fu "salvata" e divenne acquirente...

Quindi Marchionne fu decisivo per la fusione per incorporazione di Chrysler (che era in grande crisi), non mi pare che fu chiamato per l'eventuale fusione con GM.

Giusto dire invece che Marchionne bocciò l'elettrico, ma non con ritardo, direi con un certo anticipo, infatti quando arrivò Tavares impostò una transizione (lui si) con un certo anticipo sui competitors europei (principalmente i gruppi VW e Renault), azione che però si rivelò un fallimento data la riluttanza della maggioranza degli utenti ad anticipare la transizione, e siamo all'oggi....

E nell'oggi c'è questo topic, con STLA large sulla quale non ci saranno solo Alfa elettriche, come voleva Tavares, ma anche ibride...

Scusate l'OT ma era per rispondere al post del buon mg27.
 
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Marchionne però secondo me è santificato da un certo tipo di stampa, quelli un po' più appassionati sanno anche che Giorgio a parte (che poi fu un fulmine a ciel sereno, fatto per far vendere) tagliò quanto di più. Anche perché il suo piano di acquisizione opel e fusione con GM non si concretizzò.

Marchionne fu anche quello che bocciò più volte l'auto elettrica tant'è che Fiat arrivò con enorme ritardo in quel settore.
ni.
Il protocollo qualità di Marchionne abolito da Stellantis aveva costi, credo sperando in immagine a lungo termine.
La mia bravo nonostante più vecchia era fatta meglio e aveva alcuni accorgimenti poco evidenti (almeno prima di un acquisto) in alcune cose rispetto alla skoda scala attuale (skoda, non audi)
 
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