<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Addio Super Pippo... | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Addio Super Pippo...

Credevo

di

essere l' unico.....

....A non andare oltre dovuta Cristiana commiserazione

Ma vedo che non sono il solo

a notare, in queste situazioni, un minimo di eccesso.

E non sono una bestia, anzi sono uno che si commuove davanti a tanti film....

( Uno per tutti )

Tutte le volte che ARIrifanno

------------------------------------------"Le ali della liberta' "---------------------------------------------

ARIriguardo solo il finale,

dove i 2 amici, ex carcerati, si ritrovano in Messico,

e ci continuo a piangere ( Si' a piangere ) su, come la prima volta che l' ho visto
 
Last edited:
c'è chi si commuove e chi no, punto
Cito solo questo che infine mi pare riassuma tutto il tuo discorso.
Non mi ci ritrovo.
Mi commuovo come tanti. Anche per imprese sportive o altro ma quello è un momento mio interiore vissuto in diretta con uno stato emozionale maturato in quel frangente e non figlio di una induzione al pianto dato da musichine di fondo studiate ad hoc e parole strappalacrime montate sopra ad arte per dare sfogo a quella che per me è un'allucinazione.
Ad una qualunque scena basta cambiare il "fondo sonoro" per perdere il senso che l'autore voleva imprimere oppure se invece di dare le tante carezze edulcorate si limitassero a raccontare il quotidiano con i difetti e le cafonate si avrebbe la stessa opinione e commozione?
Proviamo a guardare un documentario sulla sopravvivenza in natura senza audio o con audio originale. Oppure, meglio ancora, un video senza filtri su un macello in funzione. Probabilmente pochi regerrebbero quello strazio e si allontanerebbero il più in fretta possibile per non dover fare i conti con la realtà.
Siamo questa roba qua.
 
Non voglio fare il filosofo ma credo che sia ampiamente studiato che la morte altrui in linea di massima non ci tocca se non quando ci immedesimamo, è un processo naturale anche perché altrimenti vivremmo perennemente in stato d'ansia. Se muore Pippo Rossi quindi ci può dispiacere ma fino ad un certo punto,se muore Pippo Baudo ci dispiace di più perché in parte creiamo un ponte tra la nostra vita e la sua, sempre se sia esistito questo ponte,quindi per me in questi Topic di RIP ognuno ci partecipa a partire da questo. Io ci partecipo poco perché in linea di massima vengono aperti su personaggi che io per motivi di età non ho vissuto, probabilmente più in là quando cominceranno a mancare quelli più vicini a me anche io avrò un altro approccio.
 
probabilmente più in là quando cominceranno a mancare quelli più vicini a me anche io avrò un altro approccio.
Spero di no per te perché ad un certo punto farai come mia nonna che usciva a passeggiare per leggere gli annunci mortuari per vedere quanti ne restavano prima che toccasse a lei ... con l'invasività comunicativa a un certo punto sembrerà che ogni giorno manchi qualcuno a te caro (che invece manco conosci) e inizierai a sentire vuoto intorno a te ma non sarà vero perché non puoi sommare quelli che i media ti passano come amici di tutti con quelli reali che hai intorno .. alla fine si rischia di far confusione di vite.
È proprio l'immedesimazione indotta che crea il mostro. Mia opinione.
(L'avevo detto che dovevo continuare a star fuori :emoji_sweat:).
 
In certi casi secondo me a sconvolgere un po' è la consapevolezza del tempo che passa.
Vedi un personaggio televisivo più o meno tuo coetaneo che viene portato a spalla con le corone di fiori e un pensiero ce lo fai.
Oppure vedi una bella attrice che da ragazzino era il tuo ideale di donna che oggi è una nonna e ti rendi conto che sono passati 30 anni anche per te.
Soprattutto per quelli della mia generazione secondo me siamo rimasti un po' bloccati agli anni 90.
Ci sono tanti meme a riguardo tipo questo
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Oppure adesso fanno i video in cui il buttafuori o il tatuatore dice a un cliente del 2007 che è troppo giovane e quello ribatte che chi è nato nel 2007 adesso è maggiorenne e parte la crisi di mezza età per chi come me ha 20 anni di più.

Resto comunque dell'idea che pochi personaggi televisivi di oggi verranno mitizzati come quelli del passato.
Tanti a distanza di 30 o 40 anni quando se ne andranno non se li ricorderà nessuno se non vagamente.
 
Il tempo che passa è un fatto naturale da accettare giorno per giorno .. purtroppo le attualità possibilità (si invecchia più lentamente tra l'altro) e le conquiste tecnologiche ci distraggono un po' da questo fatto elementare .. prenderne atto aiuta non poco a concentrarsi sul "ora".
 
Spero di no per te perché ad un certo punto farai come mia nonna che usciva a passeggiare per leggere gli annunci mortuari per vedere quanti ne restavano prima che toccasse a lei ... con l'invasività comunicativa a un certo punto sembrerà che ogni giorno manchi qualcuno a te caro (che invece manco conosci) e inizierai a sentire vuoto intorno a te ma non sarà vero perché non puoi sommare quelli che i media ti passano come amici di tutti con quelli reali che hai intorno .. alla fine si rischia di far confusione di vite.
È proprio l'immedesimazione indotta che crea il mostro. Mia opinione.
(L'avevo detto che dovevo continuare a star fuori :emoji_sweat:).

Non è che ho detto che vado a leggere i necrologici, che probabilmente quando cominciano a mancare i personaggi della propria generazione sia più che naturale avere un pensiero, come può essere avere un RIP qui nel forum. Poi per altri invece c'è proprio una partecipazione più profonda, ma è sempre un approccio personale, ma aggiungo che in questi ultimi anni per alcuni è diventata quasi una necessità esserci ad alcuni eventi, che sia un funerale di una personalits, un concerto o un evento sportivo, si ha la voglia o forse anche la necessità di partecipare ad un evento che lo si ritiene storico
 
Cito solo questo che infine mi pare riassuma tutto il tuo discorso.
Non mi ci ritrovo.
Mi commuovo come tanti. Anche per imprese sportive o altro ma quello è un momento mio interiore vissuto in diretta con uno stato emozionale maturato in quel frangente e non figlio di una induzione al pianto dato da musichine di fondo studiate ad hoc e parole strappalacrime montate sopra ad arte per dare sfogo a quella che per me è un'allucinazione.
Ad una qualunque scena basta cambiare il "fondo sonoro" per perdere il senso che l'autore voleva imprimere oppure se invece di dare le tante carezze edulcorate si limitassero a raccontare il quotidiano con i difetti e le cafonate si avrebbe la stessa opinione e commozione?
Proviamo a guardare un documentario sulla sopravvivenza in natura senza audio o con audio originale. Oppure, meglio ancora, un video senza filtri su un macello in funzione. Probabilmente pochi regerrebbero quello strazio e si allontanerebbero il più in fretta possibile per non dover fare i conti con la realtà.
Siamo questa roba qua.

Opinioni rispettabilissime. Comunque dal post ho tolto la parola “punto”, era pleonastica.
 
Il tempo che passa è un fatto naturale da accettare giorno per giorno .. purtroppo le attualità possibilità (si invecchia più lentamente tra l'altro) e le conquiste tecnologiche ci distraggono un po' da questo fatto elementare .. prenderne atto aiuta non poco a concentrarsi sul "ora".

Tra l’altro io ho la sensazione che il tempo mi passi sempre più veloce, più avanti vado con gli anni e più velocemente passa.
 
A me capita spesso di stupirmi quando c'è la ricorrenza della dipartita di qualcuno o di un evento importante che sembra accaduto ieri invece sono passati 10 anni.
Non parliamo poi degli anni della pandemia che sono letteralmente volati.
 
A me capita spesso di stupirmi quando c'è la ricorrenza della dipartita di qualcuno o di un evento importante che sembra accaduto ieri invece sono passati 10 anni.
Non parliamo poi degli anni della pandemia che sono letteralmente volati.

Ora che ci pensiamo come un brutto ricordo si, ma mentre eravamo in pieno Covid il tempo passava molto lento per me, anche perché stando sempre a casa…
Ricordo poi la sofferenza nel vedere ristoratori, albergatori e baristi parlare in TV, meno male che tutto ciò è passato, purtroppo lasciando qualcuno per strada
 
Non so se sia scientifica come spiegazione ma tempo fa mi dissero che la percezione del tempo è proporzionale a quanto si è vissuto,per un neonato una giornata dura tantissimo per una persona anziana invece vola
 
Resto comunque dell'idea che pochi personaggi televisivi di oggi verranno mitizzati come quelli del passato.
Tanti a distanza di 30 o 40 anni quando se ne andranno non se li ricorderà nessuno se non vagamente.
Questo è normale.
Una volta la TV era monocanale, poi diventata a 2 canali, i programmi erano pochi e ovviamente molto seguiti, i conduttori per forza di cose pochi e quindi molto famosi.
Un altro mondo rispetto ai 1000 canali 24/24 di oggi, dove tutto si consuma velocemente.
 
Ora che ci pensiamo come un brutto ricordo si, ma mentre eravamo in pieno Covid il tempo passava molto lento per me, anche perché stando sempre a casa…
Ricordo poi la sofferenza nel vedere ristoratori, albergatori e baristi parlare in TV, meno male che tutto ciò è passato, purtroppo lasciando qualcuno per strada

Io per fortuna invece tolto il periodo del lockdown totale ho ripreso quasi subito ad andare a lavorare.
Poi c'era la spesa e le altre incombenze per i miei genitori.
L'intervento cardiologico di mio padre.
L'unica costante delle giornate che passavano veloci era la preoccupazione che ha spazzato via tutto il resto.
Senza neanche accorgermene sono passato da avere 32 anni a 36.
E anche gli ultimi 2 anni devo dire che sono passati rapidamente facendo sempre lo stesso lavoro.
Gli ultimi mesi sono stati strani,carichi di aspettative che non si sono concretizzate.
 
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