<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Incidente o altro? | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Incidente o altro?

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Restando in tema sicurezza informatica a me sembra che negli ultimi anni venga maggiormente considerata, però visto che è materia per cui ogni azienda ed ogni ente la gesticono in linea di massima in indipendenza la situazione è un poco varia, c'è chi ci ha investito e chi meno
 
Attacchi informatici o missili non sono nulla in confronto a una tempesta solare fatta come si deve. E' già successo in tempi in cui l'energia elettrica era meno importante di oggi, ma se succedesse adesso altro che black out in Spagna, sarebbe black out totale in tutto il mondo.

 
Ultima modifica:
Ma questa....


La ricordo solo io

??

E si' che,

e' solo di 22 anni fa....

Basto' ben poco, e piu' che naturale: il crollo di un albero

!!
me l'hai fatta venire in mente...mi sembrava fosse successo alla sera, invece era notte fonda, verificato dopo aver letto!! Ricordo anche che nell'estate fece un caldo indiavolato che, meno male, non è più successo
 
Ultima modifica:
Da TgCom24:

Secondo Red Eléctrica e Redes Energéticas Nacionais, gli operatori di rete di Spagna e Portogallo, l'interruzione è iniziata intorno alle 11:33 di lunedì ed è stata provocata da un raro fenomeno atmosferico. Come ricorda il quotidiano britannico The Guardian, Ren ha spiegato che forti variazioni di temperatura nell'entroterra spagnolo hanno causato "vibrazioni atmosferiche indotte" sulle linee ad altissima tensione (400 kV), generando gravi oscillazioni e guasti di sincronizzazione tra i sistemi elettrici. Questo ha provocato disconnessioni a cascata di centrali elettriche, compresa una in Francia, destabilizzando l'intera rete iberica. Non ci sono prove che si sia trattato di un attacco informatico o di un sabotaggio, ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. Tuttavia, le indagini proseguono e nessuna ipotesi è stata definitivamente esclusa.

Solo non capisco questa...

La dipendenza dall'energia solare ed eolica ha reso Spagna e Portogallo vulnerabili al blackout di massa. È quanto affermano diversi esperti del settore energetico citati dal quotidiano britannico The Telegraph, secondo cui l'assenza di meccanismi di inerzia tradizionali nelle fonti rinnovabili ha aggravato il crollo della rete.


Cioè... il green deal sta spingendo sulle rinnovabili e queste mandano in crisi la rete?
Allora saremo sempre più a rischio per eventi simili?
Ma a Bruxelles ste notizie le leggono?

Come la interpretate sta vicenda?

Io la interpreto che, abbandaonando il fossile, ci stiamo avviando su un sentiero sconosciuto, che credevamo fosse un'autostrada appena imboccato...
 
Solo non capisco questa...

La dipendenza dall'energia solare ed eolica ha reso Spagna e Portogallo vulnerabili al blackout di massa. È quanto affermano diversi esperti del settore energetico citati dal quotidiano britannico The Telegraph, secondo cui l'assenza di meccanismi di inerzia tradizionali nelle fonti rinnovabili ha aggravato il crollo della rete.
Secondo quanto riportato da Ghittoni del Post, è un problema dell'infrastruttura che non è dimensionata correttamente, sia perché non è adeguatamente collegata alla Francia, sia perché non in grado di trasportare la corrente in queste occasioni.

Il problema "delle rinnovabili", che non ha certo chiesto Bruxelles, è che la corrente è prodotta per lo più in poche regioni e consumata altrove, quindi deve appunto essere trasportata dall'infrastruttura.
Ieri c'è stato un problema e un effetto domino.
 
Molto semplicemente affidarsi solo alle rinnovabili non va bene perchè non sono costanti come la produzione di un reattore nucleare.
 
Secondo quanto riportato da Ghittoni del Post, è un problema dell'infrastruttura che non è dimensionata correttamente, sia perché non è adeguatamente collegata alla Francia, sia perché non in grado di trasportare la corrente in queste occasioni.

Il problema "delle rinnovabili", che non ha certo chiesto Bruxelles, è che la corrente è prodotta per lo più in poche regioni e consumata altrove, quindi deve appunto essere trasportata dall'infrastruttura.
Ieri c'è stato un problema e un effetto domino.

Perciò questo è, e sarà sempre più, un rischio costante?
mi par di capire di si
 
però siamo stati anni e anni a dire che l'evento di chernobyl fu preso troppo emotivamente e poi porto a scelte energetiche criticabili, qui non mi sembra che questo sia un evento ricorrente , poi giustamente come detto da altri sicuramente qualcosa non ha funzionato e deve essere rivisto , ma senza farsi riprendere dall'emotività della cosa
 
Perciò questo è, e sarà sempre più, un rischio costante?
Non credo di comprendere appieno questa domanda.
Il problema, in generale, è che c'è una risorsa prodotta nel punto A che deve essere trasportata nel punto B, questo lo hai con la corrente, il gas, la benzina, il grano o i portachiavi.
Questo è un problema ma non è irrisolvibile, o si fa in modo che la risorsa venga prodotta direttamente nel punto B (cosa non sempre accettabile), oppure migliori l'infrastruttura, cioè il modo con cui la trasporti.

Nel caso specifico, Ghittoni ha detto che alla Spagna è mancato un programma di adeguamento della rete al recente modo di produrre energia, così come non si è mai preso troppo seriamente in considerazione il collegamento con la Francia.

Ricapitolando, il problema di ieri non sembra (ad ora) dovuto alle centrali di produzione, sia perché se una centrale elettrica ha un problema, questo non è diffuso (se si guasta una diga in Friuli non si rompe, contemporaneamente, una centrale a gas in Emilia), sia perché se una centrale elettrica ha un guasto, c'è un addetto che se ne accorge (se si blocca una pala eolica o si ferma un reattore nucleare qualcuno lo nota e lo segnala subito).
Il problema di ieri sembra (e questo è ancora da approfondire) dovuto all'infrastruttura, questo si può migliorare (con escavatori, cavi di rame, centrali di smistamento, ecc...).

Per ora è un "rischio costante" (come scrivi tu), ma se questo rischio si aumenta o si riduce dipenderà da quanto la Spagna vorrà investire sulla rete elettrica.
 
Non credo di comprendere appieno questa domanda.
Il problema, in generale, è che c'è una risorsa prodotta nel punto A che deve essere trasportata nel punto B, questo lo hai con la corrente, il gas, la benzina, il grano o i portachiavi.
Questo è un problema ma non è irrisolvibile, o si fa in modo che la risorsa venga prodotta direttamente nel punto B (cosa non sempre accettabile), oppure migliori l'infrastruttura, cioè il modo con cui la trasporti.

Nel caso specifico, Ghittoni ha detto che alla Spagna è mancato un programma di adeguamento della rete al recente modo di produrre energia, così come non si è mai preso troppo seriamente in considerazione il collegamento con la Francia.

Ricapitolando, il problema di ieri non sembra (ad ora) dovuto alle centrali di produzione, sia perché se una centrale elettrica ha un problema, questo non è diffuso (se si guasta una diga in Friuli non si rompe, contemporaneamente, una centrale a gas in Emilia), sia perché se una centrale elettrica ha un guasto, c'è un addetto che se ne accorge (se si blocca una pala eolica o si ferma un reattore nucleare qualcuno lo nota e lo segnala subito).
Il problema di ieri sembra (e questo è ancora da approfondire) dovuto all'infrastruttura, questo si può migliorare (con escavatori, cavi di rame, centrali di smistamento, ecc...).

Per ora è un "rischio costante" (come scrivi tu), ma se questo rischio si aumenta o si riduce dipenderà da quanto la Spagna vorrà investire sulla rete elettrica.

Ora è più chiaro, pensavo fosse un problema intrinseco alle rinnovabili, invece è "sistemabile" con upgrade della rete.

mi vedevo già con un futuro di continui blackout dati dal rapporto tra cambiamenti climatici e rinnovabili
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Back
Alto