<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1772 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
raga , ma avete visto domenica sera su Rai 3 la trasmissione Presa Diretta di Riccardo Iacona ?

davvero molto ben fatto e interessante ....

ne parlo qui :

 
Per ogni giovane che arriva in Italia dai paesi avanzati, otto italiani vanno all’estero. Secondo uno studio presentato al Cnel dalla Fondazione Nord Est, in tredici anni, dal 2011 al 2023, circa 550mila giovani italiani tra i 18 e 34 anni sono emigrati.
Si stima che al capitale umano uscito corrisponda un valore di 134 miliardi. “Ma il deflusso reale è tre volte più grande e alimenta la competitività e la crescita degli altri Paesi europei”, ha spiegato Luca Paolazzi, direttore scientifico della Fondazione Nord Est. “Nel movimento di giovani persone tra i Paesi europei l’Italia partecipa da grande fornitrice di persone ed è quindi fuori dalla circolazione di talenti perché è ultima per attrattività. È pericoloso continuare a cullarsi nella favola bella che facciamo parte di quella circolazione, perché vuol dire fingere che la bassa attrattività non esista. L’emigrazione dei giovani italiani non solo rende più difficile per le imprese la ricerca di persone da assumere ma accentua enormemente il mis-match tra domanda e offerta di competenze”.


L’Italia all’ultimo posto per capacità di attrarre giovani in Europa

Rispetto al resto d’Europa, l’Italia è all’ultimo posto per capacità di attrazione di giovani, accogliendo solo il 6% di europei, contro il 43% della Svizzera e il 32% della Spagna. Molti vanno via per ricercare migliori opportunità lavorative (25%), ma anche per studio e formazione (19,2%) e per cercare una qualità di vita più alta (17,1%). Il 10% invece è alla ricerca di un salario più alto. E accade soprattutto al Nord Italia, dove il 35% dei giovani residenti è pronto a trasferirsi all’estero. Secondo il rapporto, quasi l’80% dei expat è occupato, contro il 64% di chi è rimasto.
“La scarsa attrattività dell’Italia per i giovani è una vera e propria emergenza nazionale, economica e sociale. Siamo entrati in una fase critica di carenza e fuga di giovani dal Paese. I giovani scarseggiano per le imprese, mancano nel sistema della Pa e mancheranno sempre di più in ogni ganglio vitale della vita civile ed economica dell’Italia. Insensibilità e immobilismo sono scandalosamente inaccettabili”. Così ha commentato il presidente del Cnel Renato Brunetta.


I motivi della fuga dei cervelli

L’Italia affronta una forte carenza di profili tecnici. Eppure, il 58,2% di chi è andato a lavorare all’estero svolge ruoli che nel nostro Paese le aziende faticano a ricoprire: professioni qualificate nei servizi, operai specializzati e semi-specializzati, personale senza qualifica.
Il benessere percepito, la visione del futuro e la condizione professionale sono i fattori che spiegano perché il 33% degli expat intende rimanere all’estero, a fronte del 16% che prevede di tornare in Italia, principalmente per motivi familiari. Inoltre, il 51% dei professionisti all’estero è aperto a trasferirsi dove si presenteranno le migliori opportunità lavorative. È significativo che l’87% degli expat giudichi positivamente la propria esperienza all’estero. La ragione principale per cui decidono di non tornare in Italia è la mancanza di opportunità lavorative simili nel paese. A questa si aggiungono opinioni diffuse sulla scarsa apertura culturale e internazionale dell’Italia, oltre alla percezione di una qualità della vita superiore negli altri paesi.
Come non essere d'accordo? Il problema e' che nessuno se ne preoccupa.
 
Ciao a tutti , visto domenica sera su Rai 3 la trasmissione Presa Diretta di Riccardo Iacona ?

davvero molto ben fatto e interessante ....

Gia' in una puntata precedente si e' visto come a livello auto elettriche in Cina ci hanno superati
alla grande ... la' le auto elettriche hanno la Targa "verde" e sono davvero tante in circolazione,
per non parlare della Guida autonoma che qui siamo alla 2 , e sperimentiamo solo "ora" la 3,
loro sono gia alla fase 4 e anche per i mezzi pubblici , assurdo !!!

Nella trasmissione di domenica scorsa ( 13 aprile 2025 ) si e'scoperto che noi gia nel lontano 2009
avevamo un parco auto con le Marbella ( panda) elettriche !

Solo che poi NON abbiamo creduto in questo e fatto piu nulla, mentre i cinesi hanno avuto NON potendo competere con noi con gli endotermici ben 10 anni per studiare e migliorare i vari motori elettrici e le batterie !

hanno anche intervistato un italiano che aveva gia' a quei tempi creduto in tutto questo e prosposto ai ns governanti, ma come sempre qui in Italia senza successo e ....

ora e' in Cina, ha prodotto una piccola city car che sembra sia piu venduta addirittura in TUTTO il mondo piu delle tesla ,
i soliti geni italici come sempre non apprezzati e riconosciuti in patria .... e i cinesi godono e ringraziano .

Cosi ora in Cina sono MOLTO ma molto piu avanti con le varie tecnologie (motore elettrico e pacchi batterie ) rispetto alle ns fabbriche in europa ... con appunto un gap di 10 anni !!!


Trasmissione assolutamente da vedere per chi l'avesse persa domenica scorsa .


PS : credo sia visibile su Rai Play , se magari avete il LINK del video ?

Il contesto culturale e sociale è completamente diverso dal nostro, quindi quei fenomeni, almeno in quelle proporzioni non sono replicabili da noi

Il video dovresti trovarlo qua

 
per non parlare della Guida autonoma che qui siamo alla 2 , e sperimentiamo solo "ora" la 3,
loro sono gia alla fase 4
Cosa ci vedi di positivo nella guida autonoma?
Io ci vedo solo la rinuncia anche alle ultime faville di libertà a meno che uno non possa decidere di non averla e fare da se ma il presupposto della guida autonoma è che tutti siano a guida autonoma e non un parco circolante misto.
 
Cosa ci vedi di positivo nella guida autonoma?
Io ci vedo solo la rinuncia anche alle ultime faville di libertà a meno che uno non possa decidere di non averla e fare da se ma il presupposto della guida autonoma è che tutti siano a guida autonoma e non un parco circolante misto.
Io sono fermamente convinto che i ferventi sostenitori della guida autonoma se la provassero per una settimana venderebbero l'auto.
 
Abbiamo unito la nuova discussione intitolata Italia ed il treno perso con quella generale sulla transizione, il tema è lo stesso ed è inutile averle separate
 
Io sono fermamente convinto che i ferventi sostenitori della guida autonoma se la provassero per una settimana venderebbero l'auto.


Ci ho provato....
Una volta capito il meccanismo....
( Traballa tutto, spie a profusione, botte piu' che vibrazioni al volante )
Ho lasciato perdere....
Tanto le mani dal volante non mi sento di allontanarle troppo.
E tenerle strette o vicinissime, cambia poco.
Pero' il posteggio in retro, con tanto di
" indietro, avanti, indietro finale di precisione "....

....E' una sensazione che non avrei mai pensato di provare
 
Ci ho provato....
Una volta capito il meccanismo....
( Traballa tutto, spie a profusione, botte piu' che vibrazioni al volante )
Ho lasciato perdere....
Tanto le mani dal volante non mi sento di allontanarle troppo.
E tenerle strette o vicinissime, cambia poco.
Pero' il posteggio in retro, con tanto di
" indietro, avanti, indietro finale di precisione "....

....E' una sensazione che non avrei mai pensato di provare
Non mi riferivo alla "guida autonoma" attuale, che autonoma non è, ma proprio al concetto di full self driving, magari senza volante e pedali come vorrebbero alcuni IMHO squilibrati.
Faccio riferimento al mio percorso quotidiano. Partenza e destinazione sono sempre gli stessi da quarant'anni in qua, eppure non c'è un giorno che il tragitto sia ESATTAMENTE lo stesso del giorno prima (non fosse altro perchè a quale bar fermarmi per il caffè lo decido al momento e non c'è una regola). In più, a volte sono in anticipo, a volte sono in orario, a volte devo passare da qualche parte deviando dal percorso, una volta prendo l'autostrada perchè sulla statale c'è un incidente..... no no, ma manco per niente, se ho la macchina vado dove, quando e come voglio io, non come decide google maps.
 
Guarda, secondo me possiamo raccontarcela come più ci piace per indorare l'amara pillola ma la realtà che ci rappresenta è che tutto ciò di cui abbiamo bisogno non ce l'abbiamo e dobbiamo procurarcelo fuori da confini. Fuori dai confini (un po' anche dentro ma facciamo finta di no) le potenze che contano sono altre e quelle per noi decidono se c'è il sole o il nubifragio. La Cina è stata capace di fare investimenti pesanti in tutto il mondo senza usare armi. Si è fatta ben volere e ha avuto accesso alla maggior parte delle risorse planetarie. Noi occidentali le avevamo prese con la forza e in larga parte le abbiamo perse.
Quando ci raccontiamo che una maglia fatta in Italia ha una qualità superiore atta a giustificare il prezzo superiore ci stiamo prendendo in giro e lo sappiamo benissimo. La stessa identica maglia fatta altrove con o senza sfruttamento costa un certo ordine di grandezze in meno e permette di costare meno anche dopo n passaggi di mano nella filiera del compra e vendi per arrivare a casa tua.
Quando vai ad una serigrafia e gli chiedi la polo aziendale con il logo te la vende finita per 3-4 euro.
Sono magliette che devono durare e farti da rappresentanza aziendale quindi la qualità non può essere bassa. Ebbene la solita polo senza logo aziendale presa sui banchi del mercato la troverai a 8-10 euro. Nei negozi dai 20 in su secondo quanto vuol guadagnarci il negoziante.
A pensarci bene dovremmo fare delle riflessioni anche sulla formazione dei prezzi in base alle esigenze amministrative e contabili.
I cinesi stanno dimostrando di saper fare le cose con qualità paragonabile (talora anche inarrivabile) in UE a costi insostenibili per i paesi occidentali. Ovviamente va corretta questa stortura in parte adattando il nostro sistema e in parte portando la Cina all'interno del sistema internazionale di riferimento.
Ci sono organizzazioni mondiali che devono provvedere a uniformare i sistemi. Senza questi passaggi continuerà ad essere un massacro economico.
Si , tuttavia non mi riferivo alla Cina , dove negli ultimi anni è aumentata la qualità dei prodotti, lo vediamo dalle auto che ormai hanno poco da invidiare alle europee e coreane ed ora sono prodotte anche e soprattutto per il loro enorme mercato interno con conseguente e correlato aumento delle condizioni economiche della popolazione , soprattutto nelle aree urbane e del sud. Restano alcune zone rurali del nord e soprattutto quelle dove si coltiva il cotone dove permane povertà , sfruttamento, lavoro forzato e salari infimi.
Altre aree del mondo , Africa , sud-est asiatico , America latina continuano a produrre a basso costo ( spesso anche con bassa qualità ) mediante salari infimi e lavoro forzato.
Anche nel sud Italia , per la verità, esistono luoghi dove il lavoro agricolo è sottopagato e i lavoratori costretti a condizioni di lavoro e alloggio indecorose
In definitiva un ripensamento su che cosa importiamo e non solo sul costo - come nell'intervista alla vice-premier svedese- ,andrebbe fatto e che si cominci a dirlo , finita l'ubriacatura neoliberista e globalista , è buon segno. Così come è buon segno il mettere in discussione i diktat ue , al fine di armonizzare transizione green , occupazione e competività del prodotto europeo , in particolare italiano

 
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Ciao a tutti , visto domenica sera su Rai 3 la trasmissione Presa Diretta di Riccardo Iacona ?

davvero molto ben fatto e interessante ....

Gia' in una puntata precedente si e' visto come a livello auto elettriche in Cina ci hanno superati
alla grande ... la' le auto elettriche hanno la Targa "verde" e sono davvero tante in circolazione,
per non parlare della Guida autonoma che qui siamo alla 2 , e sperimentiamo solo "ora" la 3,
loro sono gia alla fase 4 e anche per i mezzi pubblici , assurdo !!!

Nella trasmissione di domenica scorsa ( 13 aprile 2025 ) si e'scoperto che noi gia nel lontano 2009
avevamo un parco auto con le Marbella ( panda) elettriche !

Solo che poi NON abbiamo creduto in questo e fatto piu nulla, mentre i cinesi hanno avuto NON potendo competere con noi con gli endotermici ben 10 anni per studiare e migliorare i vari motori elettrici e le batterie !

hanno anche intervistato un italiano che aveva gia' a quei tempi creduto in tutto questo e prosposto ai ns governanti, ma come sempre qui in Italia senza successo e ....

ora e' in Cina, ha prodotto una piccola city car che sembra sia piu venduta addirittura in TUTTO il mondo piu delle tesla ,
i soliti geni italici come sempre non apprezzati e riconosciuti in patria .... e i cinesi godono e ringraziano .

Cosi ora in Cina sono MOLTO ma molto piu avanti con le varie tecnologie (motore elettrico e pacchi batterie ) rispetto alle ns fabbriche in europa ... con appunto un gap di 10 anni !!!


Trasmissione assolutamente da vedere per chi l'avesse persa domenica scorsa .


PS : credo sia visibile su Rai Play , se magari avete il LINK del video ?
Siamo più d'uno, qui dentro, ad averlo sostenuto anche in passato.
Ci siamo adagiati sui fasti del passato, con la presunzione di essere i più bravi, i migliori.
Ci siamo guardati le punte dei piedi mentre altri puntavano l'orizzonte...

Ma è più facile dar la colpa alla transizione...
 
Siamo più d'uno, qui dentro, ad averlo sostenuto anche in passato.
Ci siamo adagiati sui fasti del passato, con la presunzione di essere i più bravi, i migliori.
Ci siamo guardati le punte dei piedi mentre altri puntavano l'orizzonte...

Ma è più facile dar la colpa alla transizione...
La transizione è l'effetto, non la causa. E comunque, i nostri amici mandarini hanno bloccato le esportazioni di terre rare. Senza di esse, di cui guarda caso detengono il 90% delle riserve mondiali, faremo le auto di Fred Flintstone..... mamma mia, che furbi che siamo.....
 
Cosa ci vedi di positivo nella guida autonoma?
Io ci vedo solo la rinuncia anche alle ultime faville di libertà a meno che uno non possa decidere di non averla e fare da se ma il presupposto della guida autonoma è che tutti siano a guida autonoma e non un parco circolante misto.
Io sono fermamente convinto che i ferventi sostenitori della guida autonoma se la provassero per una settimana venderebbero l'auto.
La guida autonoma è la più grande balla che la transizione poteva partorire.
Sono capaci tutti di far andare una macchinina in un ambiente circoscritto con caratteristiche favorevoli : Mappatura precisa, segnali e segnaletica stradale perfetta, gli altri veicoli che si comportano come ci si aspetta, infrastruttura di supporto.
L'unica volta che hanno tentato di rendere più umana la guida autonoma, dato che si sono resi conto che essere ligi e rigidi al codce stradale si rappresentava un ostacolo e di intralcio, hanno tirato sotto un pedone e gli incidenti, anche se mai gravi, sono cresciuti in % a dismisura.
Vanno bene nei centri città dove la bassa velocità di limite nascoide la goffaggine di questi veicoli.
 
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