Il 31 marzo 2005 comprai da un privato, dopo averla fatta sottoporre a un controllo a un'officina ufficiale Mazda, una 6 1ª serie del 2003. Per la precisione, era una berlina 4 porte 2000 CD allestimento Sport con circa 40.000 km. La pagai 15.500 € (all'epoca lo stesso modello nuovo veniva intorno ai 26.000 €).

E' stata la mia prima auto giapponese, nonché il mio primo diesel. Tra l'altro, la mia prima auto con il cruise control (che apprezzai tantissimo nei viaggi), con il sedile guidatore regolabile elettricamente (però senza memorie) e con il caricatore CD.
Venendo da una Opel Vectra 1.8 16V a benzina, notai subito la maggiore rumorosità e "scorbuticità" del motore diesel e le vibrazioni al minimo e ai bassi regimi, avvertibili soprattutto al volante. Per contro, apprezzai molto la notevole coppia ai medi regimi, che permetteva una guida disinvolta e sorpassi veloci anche senza scalare le marce, nonostante la potenza non eccezionale (136 cavalli dichiarati).
Comportamento su strada molto buono, più stabile e un po' più sportivo (grazie anche allo sterzo, più pesante e diretto) rispetto alla Vectra. Per contro, sterzo un po' troppo sensibile alle irregolarità dell'asfalto, caratteristica che ho ritrovato su un'auto dalla vocazione decisamente più sportiva come la MX-5. Frizione un po' troppo pesante, stancante nel traffico.
Restai abbastanza deluso dall'insonorizzazione, piuttosto scarsa per un'auto di quel segmento: fruscii aerodinamici e rotolamento delle gomme erano piuttosto avvertibili, anche se non troppo fastidiosi, a velocità da superstrada/autostrada.
Insomma, rispetto alla Vectra guadagnai parecchio come piacere di guida (risposta del motore e comportamento in curva), ma persi qualcosa dal punto di vista del comfort (rumore generale e assetto più rigido).
Con lei feci diversi viaggi all'estero: andai a Vienna, Praga, Berlino, Copenhagen e Stoccolma, e diverse volte nei Paesi Bassi (da quando mia moglie cominciò a lavorare per un'azienda olandese).
Autonomia indicata dal computer di bordo troppo ottimistica: rimasi per ben due volte a secco sull'autostrada (una in Alto Adige e l'altra in Sicilia, in entrambi i casi dovetti chiamare i soccorsi) nonostante fossero indicate ancora diverse decine di km (forse addirittura una cinquantina) di autonomia. Comunque nei viaggi, e in generale, il consumo di gasolio era abbastanza contenuto,
Percorsi in tutto 230.000 km con questa Mazda 6, ma non senza problemi anche gravi. A parte la sostituzione dei cuscinetti anteriori divenuti rumorosi, i problemi più grossi li ho avuti al motore. Fino a oltre 180.000 km nessun problema, ma poi ha cominciato ad avere irregolarità di funzionamento e consumo eccessivo di olio, dovuto a un difetto piuttosto ricorrente per quel tipo di motore: le rondelle degli iniettori non correttamente dimensionate. Le feci sostituire con altre rondelle, in teoria più adatte, ma dopo alcune decine di migliaia di km il motore ricominciò a consumare troppo olio.
Finché non accadde il disastro finale: a dicembre del 2013 un mattino uscimmo di fretta di casa per non arrivare tardi al funerale di un mio caro cugino deceduto troppo giovane, e la spia dell'olio era accesa fissa. Non avevo assolutamente il tempo di fermarmi per comprare l'olio e rabboccare, pensavo di farlo subito dopo il funerale. Ma sul GRA di Roma, tra l'altro in mezzo al solito traffico pazzesco, il motore cominciò a fare bruttissimi rumori e a stentare. Per me l'importante era arrivare almeno fino alla chiesa, ma il motore ci abbandonò definitivamente vicino l'Università di Tor Vergata. Lasciammo lì l'auto e raggiungemmo a piedi la chiesa (per fortuna era a pochi chilometri), in ritardo e piuttosto affannati.
Insomma, una fine ingloriosa. Per fortuna avevo già ordinato l'auto nuova, una Mazda 3 SkyActiv-D, che mi sarebbe arrivata un paio di mesi dopo.
Quando portarono via la Mazda 6 con il carro attrezzi per portarla alla rottamazione (non valeva la pena ripararla), mia moglie mi fece notare un piccolo rivolo d'acqua che scendeva da un fanale, forse dovuto all'umidità o alla condensa: sembrava che piangesse! Questa cosa, sommata al mio stato emotivo dovuto alla perdita di mio cugino, mi commosse parecchio, come non mi era mai successo per un'auto fino ad allora.

E' stata la mia prima auto giapponese, nonché il mio primo diesel. Tra l'altro, la mia prima auto con il cruise control (che apprezzai tantissimo nei viaggi), con il sedile guidatore regolabile elettricamente (però senza memorie) e con il caricatore CD.
Venendo da una Opel Vectra 1.8 16V a benzina, notai subito la maggiore rumorosità e "scorbuticità" del motore diesel e le vibrazioni al minimo e ai bassi regimi, avvertibili soprattutto al volante. Per contro, apprezzai molto la notevole coppia ai medi regimi, che permetteva una guida disinvolta e sorpassi veloci anche senza scalare le marce, nonostante la potenza non eccezionale (136 cavalli dichiarati).
Comportamento su strada molto buono, più stabile e un po' più sportivo (grazie anche allo sterzo, più pesante e diretto) rispetto alla Vectra. Per contro, sterzo un po' troppo sensibile alle irregolarità dell'asfalto, caratteristica che ho ritrovato su un'auto dalla vocazione decisamente più sportiva come la MX-5. Frizione un po' troppo pesante, stancante nel traffico.
Restai abbastanza deluso dall'insonorizzazione, piuttosto scarsa per un'auto di quel segmento: fruscii aerodinamici e rotolamento delle gomme erano piuttosto avvertibili, anche se non troppo fastidiosi, a velocità da superstrada/autostrada.
Insomma, rispetto alla Vectra guadagnai parecchio come piacere di guida (risposta del motore e comportamento in curva), ma persi qualcosa dal punto di vista del comfort (rumore generale e assetto più rigido).
Con lei feci diversi viaggi all'estero: andai a Vienna, Praga, Berlino, Copenhagen e Stoccolma, e diverse volte nei Paesi Bassi (da quando mia moglie cominciò a lavorare per un'azienda olandese).
Autonomia indicata dal computer di bordo troppo ottimistica: rimasi per ben due volte a secco sull'autostrada (una in Alto Adige e l'altra in Sicilia, in entrambi i casi dovetti chiamare i soccorsi) nonostante fossero indicate ancora diverse decine di km (forse addirittura una cinquantina) di autonomia. Comunque nei viaggi, e in generale, il consumo di gasolio era abbastanza contenuto,
Percorsi in tutto 230.000 km con questa Mazda 6, ma non senza problemi anche gravi. A parte la sostituzione dei cuscinetti anteriori divenuti rumorosi, i problemi più grossi li ho avuti al motore. Fino a oltre 180.000 km nessun problema, ma poi ha cominciato ad avere irregolarità di funzionamento e consumo eccessivo di olio, dovuto a un difetto piuttosto ricorrente per quel tipo di motore: le rondelle degli iniettori non correttamente dimensionate. Le feci sostituire con altre rondelle, in teoria più adatte, ma dopo alcune decine di migliaia di km il motore ricominciò a consumare troppo olio.
Finché non accadde il disastro finale: a dicembre del 2013 un mattino uscimmo di fretta di casa per non arrivare tardi al funerale di un mio caro cugino deceduto troppo giovane, e la spia dell'olio era accesa fissa. Non avevo assolutamente il tempo di fermarmi per comprare l'olio e rabboccare, pensavo di farlo subito dopo il funerale. Ma sul GRA di Roma, tra l'altro in mezzo al solito traffico pazzesco, il motore cominciò a fare bruttissimi rumori e a stentare. Per me l'importante era arrivare almeno fino alla chiesa, ma il motore ci abbandonò definitivamente vicino l'Università di Tor Vergata. Lasciammo lì l'auto e raggiungemmo a piedi la chiesa (per fortuna era a pochi chilometri), in ritardo e piuttosto affannati.
Insomma, una fine ingloriosa. Per fortuna avevo già ordinato l'auto nuova, una Mazda 3 SkyActiv-D, che mi sarebbe arrivata un paio di mesi dopo.
Quando portarono via la Mazda 6 con il carro attrezzi per portarla alla rottamazione (non valeva la pena ripararla), mia moglie mi fece notare un piccolo rivolo d'acqua che scendeva da un fanale, forse dovuto all'umidità o alla condensa: sembrava che piangesse! Questa cosa, sommata al mio stato emotivo dovuto alla perdita di mio cugino, mi commosse parecchio, come non mi era mai successo per un'auto fino ad allora.
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