<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Guida pratica di ciò che serve sapere prima di comprare un'auto elettrica | Il Forum di Quattroruote

Guida pratica di ciò che serve sapere prima di comprare un'auto elettrica

Stato
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Premessa : visto che si parla molto di auto elettrica ma un'unica guida di riferimento per gli aspetti tecnici, burocratici, gestionali manca questa vorrebbe esserlo, ma in chiave pratica per l'acquisto sereno della vostra prima elettrica. Non vuole essere una guida all'acquisto di un/dei modelli specifici di auto e neanche una guida teorica che poi alla fine dice tutto e niente, ma appunto una guida pratica che verrà integrata anche con esperienze dirette che ho incontrato in questi 5 mesi di auto elettrica, prima di preparazione e poi di utilizzo.
Mi rendo conto che molti aspetti saranno ben noti e a volte perfino banali a molti lettori, soprattutto se frequentatori storici di questo forum, ma se deve essere una guida in toto si deve trattare tutto. Ho diviso la guida in x argomenti portanti :
- Infrastruttura. Gli strumenti per una corretta gestione dell'auto.
- Burocrazia. Quello che cè da sapere sulle norme che regolano l'installazione dell'infrastruttura privata, i regolamenti per la ricarica nei vari ambiti in spazi pubblici, i vantaggi di un'auto elettrica.
- Specifiche. Le specifiche tecniche dell'auto e i vari accessori.
- Gestione. Calcolare le reali spese legate all'infrastruttura, alla ricarica sia privata che pubblica, all'auto, alla manutenzione.
- Programmazione. Tutto quello che può riguardare la gestione delle di ricariche, le tecniche a seconda dell'uso, programmazione dei viaggi e i software di supporto.
- Esperienze di riscontri tra la teoria e la pratica.
Se qualcuno poi avesse suggerimenti e/o volesse integrare un suo riscontro o esperienza è tutto ben accetto ma possibilmente dare il titolo dell'argomento/sezione corrispondente al post cosi che nella ricerca si possono filtrare i post per argomento onde evitare di andare a trovarli con il lanternino.
Dato il discreto numero di informazioni da postare la guida per un po sarà sempre in aggiornamento e evoluzione e ogni post recherà un titolo della sezione a cui appartiene, nella speranza che possa interessare e/o sia di aiuto a qualcuno intenzionato a passare all'elettrico.
 
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Infrastruttura
Un' auto elettrica può essere ricaricata sia in corrente continua, DC, che in corrente alternata, AC. Ma dato che la batteria può solo ricevere la corrente continua se gli fornite la corrente alternata questa sarà trasformata in corrente continua tramite un caricatore di bordo presente nell'auto che si occuperà di farlo. Vedere sez. Specifiche.
L'auto elettrica ha uno sportellino dedicato, come quello della benzina, dove troverete le porte di ricarica (foto). In realtà la presa è una ma ha una doppia funzione a seconda se si utilizzano tutti i buchi o quelli solo della parte superiore. Servono tutti i buchi nel caso si utilizzi lo spinotto CCS Combo (foto) per le ricariche ad alta velocità in corrente continua DC, solo la parte superiore se si utilizza il cavo CCS2 (foto) e CCS2/Shuko (foto). Generalmente questi ultimi 2 cavi vengono forniti in dotazione di serie con l'auto perchè le colonnine ad alta velocità i cavi con le spine CCS Combo sono propri della colonnina, ovvero li trovate già attaccati.
Il cavo CCS2/Shuko serve, in teoria, esclusivamente per le ricariche di emergenza casalinghe, esempio una Wallbox fuori uso, o in alcune colonnine dove è presente la porta Shuko, quindi la corrente prelevata sarà alternata ma si deve fare attenzione. Dato che la batteria "succhia" tutta l'energia elettrica che c'è a disposizione nell'impianto a cui la attacchi per evitare di far saltare il contatore di casa il cavo è dotato come da foto precedente di uno stabilizzatore di corrente e di tensione però limitato a 1,8 kw, appena meno di un phones, per evitare di surriscaldare la spina shuko se l'operazione dura per più ore e per lasciare una discesa potenza agli eventuali elettrodomestici. Vedi al riguardo le limitazioni alla sezione Burocrazia.
Il cavo con una presa e una spina CCS2 invece serve esclusivamente per per ricariche alle colonnine in corrente alternata AC che dispongono di potenze, Kw, relativamente basse generalmente da 7 a 22 kw ma qualcuna anche a 50 Kw, sono comunque sfruttabili parzialmente dato che il caricatore di bordo dell'auto che trasforma la corrente AC in DC ha una potenza limitata. Vedi sezione Specifiche.
Il cavo con la spina CCS Combo come detto lo si trova già presente sulle colonnine ad alta potenza in corrente continua, DC, e sfrutta tutti i buchi presenti sulla presa dell'auto, buchi che in alcune auto si liberano togliendo un tappo che si può vedere a penzoloni nella foto.
Infine per caricare la batteria in modo più veloce sfruttando tutta la corrente lasciata libera dagli elettrodomestici di casa senza far saltare il contatore si utilizza una Wallbox che integra il GDC, ovvero la Gestione Dinamica del Carico. Questo permette di collegare in carica l'auto senza preoccuparsi di quanta energia si sta utilizzando per la casa perchè sfrutta tutti i kw non utilizzati in quel momento. Quindi se ad un certo punto spegnete un elettrodomestico la Wallbox aumenta di conseguenza la potenza di ricarica, se invece ne accendete uno la Wallbox diminuirà di conseguenza la potenza per la batteria.
Se nel caso acquisterete una Wallbox senza il GDC dovrete settarla ad una potenza fissa, esempio 1 - 1,5 - 2 - 2,5 - 3 kw e poi nel caso avrete in ricarica l'auto fare "i conti" di cosa accendere in casa per non far saltare il contatore.
Per calcolare e varie tempistiche di ricarica a seconda del metodo utilizzato consultare la sezione Gestione.




 
Burocrazia_1
Ricarica in spazi privati.

Secondo lo stato, ma più i Vigli del Fuoco, la ricarica tramite la spina shuko/CCS2 in teoria non potrebbe essere effettuata nel proprio garage perchè anche se ha una potenza di soli 1,8 kw il problema è il tempo prolungato della ricarica che potrebbe surriscaldare la spina schuko provocando un corto circuito e/o innescare un incendio alla presa elettrica.
Ma se l'impianto a cui si preleva corrente è stato certificato da un elettricista, come quello di casa, il dimensionamento della presa shuko e del cavo di ricarica in dotazione sono adeguati e non danno mai dei problemi a patto però di non usare assolutamente prolunghe di nessun genere e/o ciabatte elettriche se il cavo non è sufficientemente lungo.
Nel caso invece venga installata una Wallbox (foto) il lavoro deve essere effettuato da un elettricista che dovrà dimensionare i cavi in modo adeguato certificando poi l'installazione.
I cavi che alimentano la Wallbox devono partire direttamente dal contatore di casa per evitare i colli di bottiglia sulla linea a meno che abbiate una linea primaria adeguatamente dimensionata dove trovare un punto di prelievo più vicino al luogo di installazione.
Se la linea dedicata supera un certo tot di metri di distanza tra il contatore/punto di prelievo e il luogo di installazione della Wallbox per legge devono essere installati non uno ma due interruttori elettrotermici (foto) che servono a proteggere la linea in caso di problemi. Uno a ridosso del contatore (foto) e l'altro appena prima della Wallbox e della spina shuko, che consiglio di mettere, nell'eventualità che la dobbiate usare in caso di guasto della Wallbox utilizzando il cavo shuko/CCS2.
Infine una aspetto importante nel caso lo stato emani dei bonus "colonnine" che possono anche essere retroattivi come quello uscito a luglio 2024 ma retro attivo da Gennaio 2024 fino al 20 novembre 2024 per gli acquisti di Wallbox e lavori fatti in questo arco di periodo.
La fregatura però è che lo stato accetterà la vostra domanda di bonus solo ed esclusivamente se fornite in abbinamento sia la fattura di acquisto della Wallbox, sia la fattura dei lavori fatti per l'adeguamento e installazione, sia la dichiarazione di conformità dei lavori, sia il pagamento delle 2 fatture. Pagamento che però deve essere tracciabile e dimostrabile come carta di credito o bonifico.
Se i documenti per quanto riguarda il lavori e installazione non possono costituire un problema, quelli relativi alla Wallbox si possono esserlo. Questo perchè se la Wallbox vi viene regalata o fatta pagare ma risulta nella fattura dell'auto e il tutto è sotto un finanziamento lo stato non vi riconosce nulla perchè manca la pezza giustificativa dell'acquisto e pagamento della Wallbox.
Quindi in tal caso dovrete farvi fatturare a parte la Wallbox, anche di pochi euro se ve la regalano, e pagarla a parte tramite bonifico o carta di credito, perchè se non fornite fattura e pagameto tracciabile lo stato non vi riconosce nulla e non avete diritto a nessun rimborso.


 
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Burocrazia_2
Ricarica in condominio.

L’installazione delle wallbox di ricarica elettrica in condominio è soggetta alle disposizioni stabilite dall’articolo 17-quinquies del Decreto legge 83/2012, intitolato “Semplificazione dell’attività edilizia e diritto ai punti di ricarica”. Questo articolo del decreto stabilisce quanto segue:
Fatto salvo il regime di cui all’articolo 1102 del codice civile, le opere edilizie per l’installazione delle infrastrutture di ricarica elettrica dei veicoli in edifici in condominio sono approvate dall’assemblea di condominio, in prima o in seconda convocazione, con le maggioranze previste dall’articolo 1136, secondo comma, del codice civile.
Dal momento che l’installazione delle stazioni di ricarica per i veicoli elettrici può comportare modifiche all’impianto elettrico del condominio è necessario ottenere il voto favorevole della maggioranza degli intervenuti e un numero di voti pari a almeno un terzo dei millesimi complessivi dell’edificio durante la seconda convocazione dell’assemblea condominiale.
In aggiunta, considerando che l’articolo 1135 del Codice Civile impone la costituzione di un fondo per le opere di manutenzione straordinaria, è altresì necessario deliberare in assemblea la creazione di un fondo specifico per l’installazione dell’impianto di ricarica. Questa delibera è considerata nulla se non è prevista la costituzione del fondo. L’amministratore del condominio sarà quindi incaricato di raccogliere le quote stabilite prima dell’inizio dei lavori o a Stato di Avanzamento Lavori (SAL).
Nel caso in cui non si raggiunga la maggioranza richiesta durante l’assemblea, il condomino, o il gruppo di condòmini interessati, può decidere di procedere all’installazione a proprie spese. Infatti l’articolo 1102 del Codice Civile concede a ciascun condomino il diritto di utilizzare le parti comuni per scopi personali, a condizione che ciò non ne alteri la destinazione e non ostacoli gli altri condòmini nell’uguale utilizzo. Se in seguito altri condòmini volessero beneficiare delle nuove installazioni, potrebbero partecipare alle spese di realizzazione e manutenzione dell’opera, ottenendo così i vantaggi derivanti dall’aggiornamento. Una volta ottenuta la delibera per l’installazione delle wallbox, nel caso in cui queste non siano sufficienti per tutti i condòmini che ne beneficeranno, sarà necessario stabilire le modalità d’uso e identificare un metodo per attribuire e calcolare correttamente i costi di ricarica come l'utilizzo di wallbox dotate di scheda RFID con le quali identificare ogni soggetto che ha diritto alla ricarica e i costi di ricarica a lui associati. Questo consentirà all’amministratore del condominio di addebitare in modo accurato le spese ai condòmini che utilizzano il servizio.
 
Burocrazia
I vantaggi fisclaii legati alle auto elettriche possono essere vari a seconda del luogo di residenza.
Ai bonus, come descritto in precedenza, delle colonnine di ricarica possono esserci anche quelli legati all'acquisto dell'auto stessa.
Il maggior vantaggio ovviamente è quello di poter circolare in caso del blocco del traffico per inquinamento.
Per adesso un bonus nazionale è la sospensione del pagamento del bollo per 5 anni.
Per chi usa spesso l'autostrada registrandosi al sito della BreBeMi e della Tem si può accedere allo sconto del 20% sul pedaggio autostradale.
Stesso discorso per chi si reca nel capoluogo Milanese dove anche qui previa registrazione da effettuarsi una sola volta si può parcheggiare gratis sia sulle strisce blu che su quelle arancio dei risidenti ogni volta che si desidera, oltre a non pagare l'area C.
In alcune città a volte tramite registrazione a volte no, quindi è sempre meglio informarsi, è possibile transitare attraverso le ZTL senza incorrere in una sanzione.
 
Burocrazia_2
Ricarica in condominio.

L’installazione delle wallbox di ricarica elettrica in condominio è soggetta alle disposizioni stabilite dall’articolo 17-quinquies del Decreto legge 83/2012, intitolato “Semplificazione dell’attività edilizia e diritto ai punti di ricarica”. Questo articolo del decreto stabilisce quanto segue:
Fatto salvo il regime di cui all’articolo 1102 del codice civile, le opere edilizie per l’installazione delle infrastrutture di ricarica elettrica dei veicoli in edifici in condominio sono approvate dall’assemblea di condominio, in prima o in seconda convocazione, con le maggioranze previste dall’articolo 1136, secondo comma, del codice civile.
Dal momento che l’installazione delle stazioni di ricarica per i veicoli elettrici può comportare modifiche all’impianto elettrico del condominio è necessario ottenere il voto favorevole della maggioranza degli intervenuti e un numero di voti pari a almeno un terzo dei millesimi complessivi dell’edificio durante la seconda convocazione dell’assemblea condominiale.
In aggiunta, considerando che l’articolo 1135 del Codice Civile impone la costituzione di un fondo per le opere di manutenzione straordinaria, è altresì necessario deliberare in assemblea la creazione di un fondo specifico per l’installazione dell’impianto di ricarica. Questa delibera è considerata nulla se non è prevista la costituzione del fondo. L’amministratore del condominio sarà quindi incaricato di raccogliere le quote stabilite prima dell’inizio dei lavori o a Stato di Avanzamento Lavori (SAL).
Nel caso in cui non si raggiunga la maggioranza richiesta durante l’assemblea, il condomino, o il gruppo di condòmini interessati, può decidere di procedere all’installazione a proprie spese. Infatti l’articolo 1102 del Codice Civile concede a ciascun condomino il diritto di utilizzare le parti comuni per scopi personali, a condizione che ciò non ne alteri la destinazione e non ostacoli gli altri condòmini nell’uguale utilizzo. Se in seguito altri condòmini volessero beneficiare delle nuove installazioni, potrebbero partecipare alle spese di realizzazione e manutenzione dell’opera, ottenendo così i vantaggi derivanti dall’aggiornamento. Una volta ottenuta la delibera per l’installazione delle wallbox, nel caso in cui queste non siano sufficienti per tutti i condòmini che ne beneficeranno, sarà necessario stabilire le modalità d’uso e identificare un metodo per attribuire e calcolare correttamente i costi di ricarica come l'utilizzo di wallbox dotate di scheda RFID con le quali identificare ogni soggetto che ha diritto alla ricarica e i costi di ricarica a lui associati. Questo consentirà all’amministratore del condominio di addebitare in modo accurato le spese ai condòmini che utilizzano il servizio.
Ricarica in condominio: manca tutta la parte normativa relativa ai condomini che possiedono autorimesse con obbligo di C.P.I. quindi superiori a 300 m2 complessivi come somma dei singoli box e degli spazi di manovra.
 
Ricarica in condominio: manca tutta la parte normativa relativa ai condomini che possiedono autorimesse con obbligo di C.P.I. quindi superiori a 300 m2 complessivi come somma dei singoli box e degli spazi di manovra.
Ma quelli non sono gli obblighi relativi all'autorimessa?
Oppure intendi le certificazioni a carico dell'elettricista per l'installazione a regola d'arte del punto di ricarica?
 
Intendo che se l'autorimessa (intesa come area dedicata nel suo complesso) è soggetta a CPI, vigono determinati obblighi relativi alla rete elettrica che dev'essere centralizzata con unico contatore e pulsante di sgancio. Ne conseguono ulteriori obblighi di progettazione e realizzazione di specifiche linee di ricarica con ridefinizione dell'Esame Progetto, integrazione del CPI eccetera...
 
Manca anche la normativa per pertinenze private interrate di non residenti, ossia i box privati di non inquilini all'interno di edifici privati.
Intendo che se l'autorimessa (intesa come area dedicata nel suo complesso) è soggetta a CPI, vigono determinati obblighi relativi alla rete elettrica che dev'essere centralizzata con unico contatore e pulsante di sgancio. Ne conseguono ulteriori obblighi di progettazione e realizzazione di specifiche linee di ricarica con ridefinizione dell'Esame Progetto, integrazione del CPI eccetera...
Bene se conoscete tali normative, ovviamente meglio di me, potete postarle così da dare un contributo ancora più completo.
L’unica cosa in cima al post mettete la dicitura Burocrazia.
Grazie per la segnalazione e di un vostro contributo.
 
Un doveroso ringraziamento a @Zero_cilindri per l'impegno profuso nel realizzare questo Topic che credo sia di utilità per tutta la comunità
Grazie a voi che me ne date l’opportunità cercherò di fare del mio meglio ma l’idea è di sviluppare una sorta di “Wikipedia” nostrana dell’auto elettrica dove tutti possono dare il loro contributo. L’unica cosa è che ci si deve coordinare per non postare argomenti doppi o informazioni contrastanti.
 
Mi associo, purtroppo io la normativa non la conosco, so quello che so per sentito dire da assemblea condominiale in cui ero presente.
Puoi postare lo stesso quello che hai sentito meglio che non scrivere nulla al riguardo, poi con il tempo possiamo integrare l’argomento in base alle informazioni che troviamo.
 
Bene se conoscete tali normative, ovviamente meglio di me, potete postarle così da dare un contributo ancora più completo.
La normativa vigente dovrebbe essere la CEI EN IEC 61851-1/AC, ma credo sia un dettaglio troppo tecnico e soggetto ai vari aggiornamenti.
Ritengo sia sufficiente citare che l'installazione di un punto di ricarica per veicolo elettrici, privato o condominiale, debba essere eseguita da un tecnico specializzato affinché sia certificata sia dal punto di vista elettrico che di prevenzione incendi, per le aree private e condominiali.
Poi sapere cosa fare e come spetta allo specialista (se non ti fidi cambi specialista=.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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