Qualche dato in più.
Dove ho potuto ho viaggiato a 130-140 di tachimetro (cosa che avrei evitato in elettrico!) perché era andatura assolutamente alla portata del mezzo.
Invero all'andata è stato possibile solo per pochi tratti, al termine del tratto appenninico fino a Bologna e in qualche tratto del Brennero.
Meglio al ritorno, dove da Trento a Bologna il traffico era insolitamente scorrevolissimo.
Ma da Badia ad Arezzo una pioggia battente ed alcuni rallentamenti hanno imposto velocità non superiori a 100 km/h.
Il Transit, alla fine, si è accontentato di circa 8,5 lt. di nafta per 100 km., poco, considerando tragitto, con 9 persone a bordo (tra le quali io!) e relativi bagagli, oltre che al carico aggiuntivo al ritorno di mele, speck, birre, formaggi, metodi classici, grappe, ec...
Ho avvertito almeno due rigenerazioni, una nel tratto appenninico a salire e una a Trento città. In autostrada il motore era molto più ruvido, i cambi marcia molto avvertibili e la risposta più nervosa. In città, oltre al mancato funzionamento dello s&s, stessa marcata ruvidità e rumore del motore sordo e cupo.
A proposito dello s&s, fastidioso davvero in città (ma non ho trovato il modo di disattivarlo, al contrario del mantenimento di corsia).
Il furgone aveva circa 9.000 km. e l'ho riconsegnato con poco più di 10.000, nuovo quindi, e si è comportato davvero bene.
Tornando alla domanda della discussione, in effetti oggi non c'é un motivo veramente ineccepibile per passare all'elettrico se non si ha la possibilità di ricaricare a prezzi ragionevoli e comodamente.
Se non si tiene di conto di una maggior necessità di manutenzione, di considerazioni ambientali che non mi pare il caso di tirare nuovamente fuori, i motori termici sono effettivamente ancora validissimi e, per quanto a mio avviso nell'uso quotidiano le limitazioni delle BEV siano digeribilissime (o potenzialmente digeribilissime), capisco chi ancora preferisce le ICE.
Nel nostro caso le soste a Secchia, a Trento e a Badia avrebbero consentito di affrontare la trasferta anche a pile, sicuramente con un minimo di pianificazione e con qualche accortezza in più.
Due siparietti:
A secchia la Tesla Model 3 ha dovuto chiamare l'assistenza perché non riusciva a ripartire dopo la ricarica; il soccorritore ha attaccato una piccola batteria nel lato anteriore sx della vettura. Probabilmente con batteria di servizio scarica, batteria con caratteristiche non compatibili con i comuni booster. E comunque il proprietario dovrebbe esser stato avvertito in anticipo dall'auto della necessità di sostituirla. Boh.
A Badia, sotto la pioggia, abbiamo parcheggiato tra due auto della Stradale. Quando siamo usciti c'era una agente che guardava sotto la ruota anteriore destra con una torcia.
"Vai, ci controllano gli pneumatici, abbiamo gli estivi! Già, ma tanto ci hanno fornito di calze omologate...".
"Salve agente, c'é qualche problema?"
"Solo un micio che si è nascosto sotto il vostro mezzo, abbiamo provato con prosciutto e formaggio ma non esce!"
Tutta la ciurma a tentare di far uscire il gatto, con il risultato di impaurirlo ancora di più.
Non volevo mettere in moto per paura che qualche componente in movimento potesse ferirlo o peggio.
Mi era venuto in mente di dare un bel colpo di clacson, ma sarebbe potuto scappare verso l'autostrada, non una bella cosa.
Alla fine, dopo una decina di minuti buoni, la chiusura della porta lato passeggero ha fatto uscire il micione da sotto il Transit!
Che si è andato a piazzare sotto la Skoda bianco azzurra della Polizia...