Riguado ai danni del cambiamento climatico dovrebbero preoccuparsi di altre innumerevoli cose.
Contenti tu e pochi altri che ve ne fregate allegramente delle difficoltà che avrebbero milioni e milioni di italiani.
Invece, per non risolvere quasi nulla, passiamo all'elettrificazione totale delle auto con costi abissali.
Rispondo solo ora a questo post perchè in questi giorni ero assente.
I problemi che citi sono noti da decenni, li sentivo fin da quando ho memoria, ma fino ad ora cosa si è fatto ? Nulla, ma basta snocciolare qualche dato per rendersene conto:
Se si prendono solo i dati dal dopoguerra ad oggi si possono contare altre 100 importanti inondazioni/alluvioni che hanno provocato oltre due migliaia di morti. Ma nonostante questo si è fatto poco. C’è voluta una direttiva della CE del 2007 per cercare di sistemare le cose ma il nostro paese l'ha recepita solo 3 anni più tardi e l’articolo 7 il più importante ben 7 anni dopo. Risultato ? Sempre il beato nulla semplicemente perchè se si scorre la lista determinati luoghi compaiono negli anni più di una volta.
D.Lgs. 23/02/2010, n. 49 – “Attuazione della direttiva 2007/60/CE relativa
alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni”.
Art. 7 Piani di gestione del rischio di alluvioni
(In vigore dal 21 agosto 2014)
1. I piani di gestione del rischio di alluvioni, di seguito piani di gestione, riguardano tutti gli aspetti
della gestione del rischio di alluvioni, in particolare la prevenzione, la protezione e la preparazione,
comprese le previsioni di alluvione e il sistema di allertamento nazionale e tengono conto delle
caratteristiche del bacino idrografico o del sottobacino interessato.
E per la siccità cosa ha fatto lo stato Italiano? Beh… da un recente rapporto europeo pubblicato dal Sole 24Ore le perdite della rete idrica di uno stato industrializzato vanno dal 10 al 20%, l’Italia è al 42% ovvero 42 litri su 100 immessi nella rete idrica si perdono. Ma anche qui vi è una direttiva europea del 2000 ma recepita solo 6 anni dopo. Risultato ? Sempre un altro nulla.
La Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE e il D.Lgs attuativo 152/2006
ART. 53 (finalita)
1. Le disposizioni di cui alla presente sezione sono volte ad
assicurare la tutela ed il risanamento del suolo e del sottosuolo, il
risanamento idrogeologico del territorio tramite la prevenzione dei
fenomeni di dissesto, la messa in sicurezza delle situazioni a
rischio e la lotta alla desertificazione.
2. Per il conseguimento delle finalita' di cui al comma 1, la
pubblica amministrazione svolge ogni opportuna azione di carattere
conoscitivo, di programmazione e pianificazione degli interventi,
nonche' preordinata alla loro esecuzione, in conformita' alle
disposizioni che seguono.
3. Alla realizzazione delle attivita' previste al comma 1
concorrono, secondo le rispettive competenze, lo Stato, le regioni a
statuto speciale ed ordinario, le province autonome di Trento e di
Bolzano, le province, i comuni e le comunita' montane e i consorzi di
bonifica e di irrigazione.
E nonostante in tutti questi anni che ce ne siamo altamente fregati siamo andati a piangere a Bruxelles dove la UE ci ha concesso un fondo solidarietà con 40 milioni per la siccità a cui se ne aggiungeranno 80 dallo Stato Italiano e un ben miliardo per le alluvioni in Emilia.
Le transizione? A differenza delle direttive dove è il singolo stato a gestire, risolvere, monitorare le proprie criticità al contrario si basa su norme, ovvero leggi e se l’Italia non voleva perdere i cospicui finanziamenti in tutti i campi è stata costretta a seguire determinate tempistiche. Risultato ? Le colonnine sono comparse, come ho già detto 9 mesi fa nel mio comune zero colonnine, oggi ben 8 di cui 6 ad alta potenza, gli incentivi per l’acquisto di auto a basso impatto ambientale sono arrivati.
Adesso indipendentemente che la si trovi giusta o sbagliata la domanda sorge spontanea. Ma in sto cavolo di paese per fare qualcosa che funzioni ci deve essere una entità superiore, UE, che ti stia addosso con il fiato sul collo e ti minacci? Se non fosse per l’Unione Europea tutti i traguardi raggiunti, che potete vedere al link qui sotto, non ci sarebbero e l’Italia oggi se la giocherebbe con il Bangladesh o il Burchina Faso.
E adesso mi volete far credere che se tutti sti soldi destinati al Pnrr fossero stati dati da gestire allo stato italiano le problematiche sopra citate si sarebbero risolte? Dai su non scherziamo, non prendiamoci in giro.
https://european-union.europa.eu/priorities-and-actions/eu-priorities/achievements_it
Contenti tu e pochi altri che ve ne fregate allegramente delle difficoltà che avrebbero milioni e milioni di italiani.
Quando ero poco più di un adolescente ho perso mio padre per una complicazione di una malattia cronica polmonare. Pochi anni fa ho perso anche mia madre per una concausa dell'infiammazione delle vie respiratorie. Mentre l'anno scorso ho perso anche un fratello per un tumore ai polmoni probabilmente agevolato da un periodo da fumo in gioventù ma aggravato negli anni all'esposizione ad aria inquinata di cui il 29% dei tumore è concausa.
Un aumento delle malattie cardiovascolari e respiratorie è fra gli effetti più certi dell'aria inquinata. Nel tempo, l’esposizione alle polveri sottili è legata a ictus, infarti, ipertensione, scompensi cardiaci, fibrillazione atriale, tromboembolismo venoso.
Un quarto dei decessi per ictus e di quelle per malattie cardiache è legato anche all'inquinamento, ci dice l’OMS. «Le stime del danno sono probabilmente ancora sottovalutate» osserva Francesco Forastiere, epidemiologo presso il King’s College di Londra e il CNR-Ibim di Palermo. «L’apparato respiratorio è la prima porta d’ingresso nel corpo dell’aria che ci circonda» spiega Sergio Harari, direttore della Divisione di Pneumologia dell’Ospedale San Giuseppe di Milano. «Sappiamo ormai che l’inquinamento è causa di malattie respiratorie acute e croniche». Fra le altre, infezioni, allergie, tumori, bronchiti croniche (COPD),asma. «L’inquinamento da traffico ha effetti immediati sugli asmatici, è considerato la causa del 14 per cento dei casi di asma e si è visto che a Milano ai picchi di smog corrispondono picchi nei consumi di farmaci antiasma». Fra il 2011 e il 2015 lo studio Piccolipiù, che ha esaminato 3.338 bambini a Firenze, Torino, Trieste, Viareggio e Roma, ha mostrato che le infezioni delle vie respiratorie sono più frequenti nei bambini che vivono dei pressi di strade molto trafficate
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E per finire a me 5 anni fa mi è stata diagnosticata una allergia cronica ad una infinità di allergeni ambientali, spuntata così dal nulla, a polveri sottili in primis. L'ARPA potrebbe assumermi come centralina umana dato che quando esco alla mattina a seconda di cosa mi pizzica, mi si secca o tosse di sottofondo, posso stabile li livelli di smog di quel giorno. Sono entrato in reparti dove il solo pensiero di farne parte come paziente vi farebbe passare la voglia di stare al mondo.
"difficoltà che avrebbero milioni e milioni di italiani." ? Le difficoltà ci sono già ora e sono drammatiche, non tra 10 anni, ma finche si è in salute e si saltano i fossi per la lunga e anche per una prorpia salute mentale si fa finta di non vedere ritenemdole marginali, finche per sfiga non ti capita...
Le auto elettriche non risolveranno nulla a livello globale, ma chi se ne frega aggiungerei, ma possono ridurre drasticamente l'inquinamento a livello strada che zitto zitto è quello che miete più vittime senza che nessuno se ne accorga.