<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1271 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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La libertà è un bene di tutti ed ognuno ma la tua libertà non può ridurre la mia. Se i centri storici, p.es, sono invasi dalle auto, sono invivibili per i pedoni. Chiudi alle auto e tutti troveranno spazio vivibili. Il centro pedonale torinese e delle città europee ne è la prova.
Però stai mettendo la cosa su due temi diversi.

ZTL, aree pedonali, zone ad accesso limitato sono un tema e sono anche giuste per avere città al passo coi tempi per alcuni aspetti, questo però non limita la possibilità di avere un'auto e usarla nei contesti in cui è previsto; aree di questo tipo (a meno di esclusioni per residenza) sono trasversali e imposte a tutti, dalla Panda alla Ferrari.

Altra cosa, ben diversa e scollegata, è quella di proporre un modello di transizione in cui (senza dirlo chiaramente) TUTTI abbiamo capito e siamo concordi sul fatto che la sostituzione non possa essere 1:1 ed è proprio qui, quando qualcuno non potrà più avere un'auto, che si limitano le libertà. E le si limitano a ben specifiche categorie e fasce di popolazione, non trasversalmente.
 
Non sono tutti appassionati di auto, non come noi. Per alcuni l'auto è una sorta di elettrodomestico da utilizzare quando non se ne può fare a meno. Per dire, nonché per ribadire un concetto già espresso più volte, dopo la parentesi della pandemia, nella quale abbiamo sperimentato forme di lavoro da remoto, abbiamo deciso di tornare al passato (qui quoto il concetto espresso da eta beta) perché incapaci di guardare oltre. Roma, città nella quale vivo da anni, è costantemente intasata da persone che perdono ore ed ore della propria giornata per andare in ufficio e sedersi ad una scrivania per lavorare da un pc identico a quello che hanno a casa. Ebbene, non è così che ci si approccia alla transizione. Quante macchine in meno ci sarebbero in circolazione se si lavorasse in smart per il 50 per cento del tempo? Quante famiglie eviterebbero l'acquisto di una seconda o terza auto se potessero ridurre gli spostamenti per motivi di lavoro? E ancora: se le città fossero meno invase da Suv mastodontici e popolate da citycar o motocicli elettrici, il traffico non sarebbe ancora più scorrevole? Gli esempi potrebbero continuare all'infinito

Però una persona può cercare un posto di lavoro nuovo, in una azienda che ha qualche politica di welfare migliore, ma se devi andare a lavorare ti devi muovere, e l'auto è lo strumento % più agevole per organizzazione/tempi/percorsi con cui farlo, paradossalmente anche all'interno di grandi città.

Però questo conferma il mio pensiero sulla transizione: perché non spingono un modello basato su incentivazione ALLE AZIENDE affinché aumentino i periodi di smartworking estendendoli a tutti i dipendenti che non necessitino di essere FISICAMENTE sul proprio posto di lavoro?

Questo eliminerebbe o ridurrebbe la NECESSITÀ di molte auto e al tempo stesso fluidificherebbe il traffico laddove è più congestionato, diminuirebbe il peso sul TPL e probabilmente abbatterebbe climalteranti e inquinanti più di quanto faevevero con qualche punto % di sostituzione termiche>BEV.

Questa sarebbe una transizione INTELLIGENTE (per balanve vita-lavoro e uso auto), però poi vai a toccare esercizi commerciali che, con la gente che lavora e VA al lavoro, campa.
 
perché non spingono un modello basato su incentivazione ALLE AZIENDE affinché aumentino i periodi di smartworking estendendoli a tutti i dipendenti che non necessitino di essere FISICAMENTE sul proprio posto di lavoro?
Purtroppo il messaggio (sbagliato) che è passato negli ultimi anni è che per lavorare da remoto ci deve essere una legge che lo impone. Perché si ritiene (erroneamente) che da remoto si lavora meno, o non si lavora affatto, e quindi le aziende devono essere costrette e magari anche incentivate con agevolazioni fiscali o simili. Non mi riferisco a te, ovviamente, il discorso è generale e l'ho sentito fare molte volte, questo è un banale esempio che dimostra come il nostro Paese non sia ancora pronto per la rivoluzione culturale che siamo chiamati a compiere nei prossimi decenni
 
Mi permetto di intervenire, cosa che non ho mai fatto su discorsi vertenti transazione e auto elettriche.

Quella che qualcuno chiama invidia, a mio più che modesto parere, è giustizia sociale.

Mi spiego (come dice un paracadute), per quale motivo io, semplifico con la prima persona, che non ho la fortuna di poter disporre di spazi per il fotovoltaico devo pagare anche per chi questa fortuna ce l’ha?

È un po’ lo stesso discorso di lavoro dipendente contro libero professionista (adesso mi tiro addosso le ire dei P.IVA) non me ne vogliate, non mi riferisco ai frequentatori del forum, ma sarà capitato anche a voi sentirsi dire “se vuoi la fattura ci devo mettere l’IVA”.

Ecco in questo caso io sto pagando più tasse perché c’è chi le evade.

Non provo invidia con chi ha questa possibilità, ma secondo voi è giusto essere trattati in modo fiscalmente diverso?

E guarda caso chi ci rimette è sempre chi ha di meno.

Non so a voi ma a me sta cosa non piace.

P.S. per qualcuno che ha letto in MG “la mia HS”, i provini continuano alla grande :emoji_laughing::emoji_laughing:…oddio ho messo le faccine
 
Mi spiego (come dice un paracadute), per quale motivo io, semplifico con la prima persona, che non ho la fortuna di poter disporre di spazi per il fotovoltaico devo pagare anche per chi questa fortuna ce l’ha?
Non sono pienamente d'accordo. Io i pomodori li compro al supermercato, se il mio vicino ha un pezzo di terra e li coltiva non per questo deve pagare anche lui l'Iva come me. Fuor di metafora, chi ha il fotovoltaico contribuisce a decarbonizzare, quindi dà un contributo alla società e indirettamente anche a me che compro l'energia dai fornitori sul libero mercato. Perché tassarlo?
 
Ma non è più sostenibile avere 60 milioni di auto, con qualcuno che ne colleziona 3 o 4 come minimo... più tutte le auto di servizio, mezzi tecnici, commerciali, etc
Ma perdonami, anche questo non può essere il focus del problema! Per quanto mi riguarda puoi averne anche 10 di auto su cui hai pagato immatricolazione/trapasso, IVA, paghi bolli, assicurazioni, manutenzioni ecc., ma con due mani e con due piedi sempre 1 (UNA!) ne puoi guidare. ;)

Non commento su auto di servizio, tecniche e mezzi commerciali, semplicemente necessarie.
 
una volta i bambini andava a scuola a piedi nell'istituto più vicino, ora devono cercare il miglior compromesso di orario e di metodo di insegnamento, magari dall'altra parte della città dove devono venire accompagnati e ripresi in auto, ovviamente 1.1.
Le grandi fabbriche mettevano a dispozione autobus casa lavoro per l'entrata sei dipendenti orario standard 8.00-17.00, ora ognuno ha l'orario personalizzato e deve andare in auto.
La sera c'è l'apericena, poi la palestra o il cinema.
Gite fuoriporta, ma proprio fuori fuori, mica ci si può andare il treno.
La spesa si faceva giornalmente al negozio sottocasa, ora settimanalmente al supermercato.
Hanno creato l'esigenza per chiunque di avere un'auto ed ora ci dicono che solo 1 su 3 potrà continuare ad usarla.
è il progresso, baby ;)


Questa comunque
IMO,
resta una balla di partenza....
La auto in parco ( di pochissimo ) aumentano e' vero....
Ma le circolanti in contemporanea quelle
che darebbero il fastidio in se',
sono ormai da anni
sempre lo stesso numero.
Al limite posso vederlo sul turistico....
( per 2 mesi )
....Oggi, infatti si muove comunque piu' gente di 20 anni fa.
E non e' comunque detto, in auto
 
Purtroppo il messaggio (sbagliato) che è passato negli ultimi anni è che per lavorare da remoto ci deve essere una legge che lo impone. Perché si ritiene (erroneamente) che da remoto si lavora meno, o non si lavora affatto, e quindi le aziende devono essere costrette e magari anche incentivate con agevolazioni fiscali o simili. Non mi riferisco a te, ovviamente, il discorso è generale e l'ho sentito fare molte volte, questo è un banale esempio che dimostra come il nostro Paese non sia ancora pronto per la rivoluzione culturale che siamo chiamati a compiere nei prossimi decenni
Al contrario, io in smart lavoro di più (e vivo "peggio" la giornata lavorativa, in solitudine e spersonalizzata con i meeting come unica forma di contatto -dis-umano).

Ne faccio un discorso di osservazione: nel momento in cui non era più "necessario" tante aziende sono tornate a lavorare 100% in presenza.

Se tu come istituzione (stato, EU, ecc.) vuoi provare a limitare le auto che circolano, dovresti provare a limitare i motivi necessari per cui quelle auto circolano, ossia incentivare lo smartworking ma andando a incentivare chi decide: le aziende. ;)
 
Ultima modifica:
Al contrario, io in smart lavoro di più (e vivo "peggio" la giornata lavorativa, in solitudine e spersonalizzata con i meeting come unica forma di contatto -did-umano).

Ne faccio un discorso di osservazione: nel momento in cui non era più "necessario" tante aziende sono tornate a lavorare 100% in presenza.

Se tu come istituzione (stato, EU, ecc.) vuoi provare a limitare le auto che circolano, dovresti provare a limitare i motivi necessari per cui quelle auto circolano, ossia incentivare lo smartworking ma andando a incentivare chi decide: le aziende. ;)
Sì, messa in questi termini ti do pienamente ragione. Sul piano pratico, se le aziende non lo capiscono da sole bisogna indurle a più miti consigli e l'unico modo è rendere conveniente lo smart
 
Mi permetto di intervenire, cosa che non ho mai fatto su discorsi vertenti transazione e auto elettriche.

Quella che qualcuno chiama invidia, a mio più che modesto parere, è giustizia sociale.

Mi spiego (come dice un paracadute), per quale motivo io, semplifico con la prima persona, che non ho la fortuna di poter disporre di spazi per il fotovoltaico devo pagare anche per chi questa fortuna ce l’ha?

È un po’ lo stesso discorso di lavoro dipendente contro libero professionista (adesso mi tiro addosso le ire dei P.IVA) non me ne vogliate, non mi riferisco ai frequentatori del forum, ma sarà capitato anche a voi sentirsi dire “se vuoi la fattura ci devo mettere l’IVA”.

Ecco in questo caso io sto pagando più tasse perché c’è chi le evade.

Non provo invidia con chi ha questa possibilità, ma secondo voi è giusto essere trattati in modo fiscalmente diverso?

E guarda caso chi ci rimette è sempre chi ha di meno.

Non so a voi ma a me sta cosa non piace.

P.S. per qualcuno che ha letto in MG “la mia HS”, i provini continuano alla grande :emoji_laughing::emoji_laughing:…oddio ho messo le faccine
Nella vita, a volte si ha fortuna, altre volte no, comunque si fanno delle scelte, ci si danno delle priorità, si decide di investire in alcune cose piuttosto che in altre.
Sono una p.iva, lavoro mediamente 9 ore al giorno, spesso anche il sabato. Ho investito denaro, ma soprattutto tempo, mi sono rimboccato le maniche, mi sono improvvisato manovale, imbianchino, pavimentatore, ecc.
Ho scelto di vivere in paese e non in città, di avere una casetta indipendente invece di un appartamento in centro, di renderla efficiente da un punto di vista energetico, di sacrificare alcune spese ed alcuni vizi, soprattutto in gioventù, in favore di una condizione abitativa che preferivo.
Eppure vengo da famiglia umile, con il solo mio babbo che lavorava (tanto), con un mutuo da pagare.
Insomma, mi sono creato alcune condizioni di vita, e ora dovrei pagare per aver fatto sacrifici? Lo trovo assurdo.

EDIT: il memento in cui tasseranno il mio olio autoconsumato, la frutta e la verdura dell'orto del mio babbo, le uova delle sue galline, la carne dei suoi polli e dei suoi conigli, sarà il momento nel quale lascerò senza rimpianti questo paese.
 
Ultima modifica:
Ma perdonami, anche questo non può essere il focus del problema! Per quanto mi riguarda puoi averne anche 10 di auto su cui hai pagato immatricolazione/trapasso, IVA, paghi bolli, assicurazioni, manutenzioni ecc., ma con due mani e con due piedi sempre 1 (UNA!) ne puoi guidare. ;)

Non commento su auto di servizio, tecniche e mezzi commerciali, semplicemente necessarie.
Sono tutti veicoli che occupano rimesse e garage. In Giappone non puoi acquistare un veicolo se non dimostri di poterlo rimessare. Infatti è un problema per le ricariche e per le vie e piazze urbane di città che non sono nate per essere invase da parcheggi e da veicoli in marcia incolonnata.
 
Questa comunque
IMO,
resta una balla di partenza....
La auto in parco ( di pochissimo ) aumentano e' vero....
Ma le circolanti in contemporanea quelle
che darebbero il fastidio in se',
sono ormai da anni
sempre lo stesso numero.
Al limite posso vederlo sul turistico....
( per 2 mesi )
....Oggi, infatti si muove comunque piu' gente di 20 anni fa.
E non e' comunque detto, in auto
Ma infatti la "transizione" vera non è ancora iniziata...
 
Nei tuoi 0,13 €/kWh però hai considerato SOLO il costo materia prima + Iva, senza contare alcun onere per portare quella materia alla tua colonnina (che sia pubblica o wallbox) quindi al tuo ragionamento aggiungerei qualche €/cent.

Vero, ma dato che lo stato si intascherebbe 33 centesimi a gratis potrtebbe anche pagarseli lui qualche centesimo per gli oneri di sistema.
 
Mi sono sparato tutte assieme le ultime 50 pagine del topic, non so perché a volte non arrivano le notifiche e quindi sì rimane indietro.
Poi in questo topic basta assentarsi qualche giorno e ci sono 500 nuovi commenti da leggere.

Senza offesa per nessuno ho letto alcune assurdità che non cito per non intavolare questioni.
Mi ero segnato alcuni commenti che avrei voluto citare ma dopo così tante pagine me ne ricordo meno della metà.

L'unica coda che mi è rimasta impressa è stato io riferimento alle moto elettriche.
Non ho numeri alla mano ma tolto qualche scooter, pochi, sembra che non ne vendano.
Avevo visto le zero motorcycles che sembravano interessanti.
Care ma interessanti.
Ma our essendoci in rivenditore in zona e pur vedendo ogni tanto i soliti annunci di km 0 non ne ho mai vista una per strada.
Anche socomotors imho propone qualcosa di interessante, però si parla di potenze e autonomie molto inferiori.
Dal punto di vista estetico gradevoli imho.
 
Stato
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