Era una Guerra tragicamente sbagliata per noi, ma l’8 settembre abbiamo tradito il nostro alleato. Sia pur sbagliato, ma era un nostro alleato e noi l’abbiamo tradito (non tutti, ma molti sì).
Ed abbiamo avuto pure la presunzione di mascherare la sconfitta con quella put*****a della cosiddetta cobelligeranza (una balla colossale, in stile “convergenze parallele” che noi vecchiacci ben conosciamo)
Ci vanagloriamo dell’insurrezione del 25 aprile quando il 30 aprile Hitler si suicida, il 1º maggio la maggior parte delle forze tedesche in Italia si arrende e il 2 maggio Berlino si consegna ai Russi.
Ma quale insurrezione del menga, siamo solo i degni eredi di Maramaldo e rinneghiamo la memoria di chi, tra millemila dubbi e problemi, tenne fede al proprio giuramento. Non mi riferisco ai delinquenti (che per altro ci furono da ambo le parti), ma a chi mantenne l’onore militare.
Da ultimo, la Germania ha saputo fare i conti con il proprio tragico passato, noi dopo quasi 80 anni continuiamo a fare finta che la farsa della cobelligeranza abbia lavato i nostri molti peccati.
A titolo personale, posso precisare che nessuno dei miei avi diretti o acquisiti tradì il proprio giuramento in quel tragico 8 settembre e dalle mie parti non ci fu alcun 25 aprile. Ci accollammo la sconfitta e le sue conseguenze, com’è normale per i vinti. E ben pochi nel mio giro discendono da chi l’8 settembre tradì il proprio giuramento. Alcuni anni fa partecipai al funerale di uno degli ultimi attori di quella tragedia. Un sommergibilista italiano, padre di un mio cliente diventato amico nel corso degli anni, arrivarono anche un paio di suoi ex commilitoni dalla Germania, avevano servito a Gotenhafen (Gammasom)