<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Alfa Romeo Junior Hybrid 136 cv (poi 145) ed elettrica 156 cv | Page 110 | Il Forum di Quattroruote

Alfa Romeo Junior Hybrid 136 cv (poi 145) ed elettrica 156 cv

Purtroppo, carissimo Alfista, vorrei dare ragione a te, ma devo dare ragione ad Antonios.

In estrema sintesi, con il cuore la penso come te, con la ragione come Antonios. Sono le due facce del fu alfismo.

Dobbiamo convincerci che coloro che guardano alla bella meccanica, al motore italiano, prestigioso e prestazionale, alle sospensioni a quadrilatero, alla tenuta di strada DOC “Alfa Romeo” non sono il 10% come ottimisticamente dice Antonios, ma forse il 5% di coloro che oggi comprano un’Alfa. Sono quelli che hanno comprato la Giulia, ovvero quasi mosche bianche. Sono una piccola parte di quelli che hanno a suo tempo comprato una 155 o una 156. Io ne conoscevo tanti proprietari di queste vetture (soprattutto la 156, molto apprezzata dai bancari come me) ma SOLO IO ero “un alfista”. Agli altri piaceva e basta, non l’avevano affatto comprata per amore del Brand.

A maggior ragione, come ha detto Guzzafame, questa vettura non è destinata agli “alfisti”, ma soprattutto a una pletora di persone che di Alfa non capiscono un cxxxo.

Poi anche qualche fan del brand la comprerà, per carità, ma sarà soltanto qualcuno a cui comunque piacerà avere il Biscione sul cofano o piacerà la vettura, o comunque la sceglierà perché ha uno sterzo più diretto e un assetto più rigido di una Peugeot 2008 o una Hyundai Kona (per dire) come magari farei io se avessi famiglia e 40 anni, come ho già detto.

Quindi, e questo lo dico a Pierrelli, è del tutto inutile sperare in un cambio di indirizzo, di strategia. Rassegniamoci e guardiamo avanti, no indietro.

Se la strategia o l'indirizzo non cambieranno vorrà dire che il cliente ha sempre TORTO.

Se durante la dittatura non ci fossero stati quelli che a costo della libertà personale e della vita non si fossero rimboccati le maniche per cambiare la situazione saremmo stati ancora a fare il sabato in sariana!

Un popolo rassegnato è un popolo umiliato!

Ora che il popolo italiano sia rassegnato è un fatto grave perché il Risorgimento lo fecero i non rassegnati il Disfacimento lo fanno i rassegnati.

Certo che se la strategia e l'indirizzo saranno questi, che tu preconizzi allora il paziente che è in coma, non andrebbe curato.

Agli operai ci penseranno i cinesi, visto che è notizia di ieri, che fa il paio con quella del nome della Milano polacca, che il governo stia interloquendo con Dong Feng, quindi ci sta portando la SETA in casa mentre strila quando era solo via della seta.

https://www.ansa.it/sito/notizie/ec...one_ccb317be-86c5-4167-a4df-a018dc948b14.html

La rassegnazione è un peccato mortale.

Never give up!

Se Sir Winston Churchill fosse stato un rassegnato oggi staremmo ancora a fare il saluto dei Cesari, solo che quelli comandarono il loro mondo quelli del 1900 lo distrussero.

In Italia abbiamo avuto una generazione di industriali che molti indicano ad esempio come Olivetti, che inventò il computer, poi ci siamo arresi all'Occidente ed oggi all'Oriente.

Peccato che questo essere arresi sia trasferito alla clientela, che deve essere convinta di scelte che non fanno bene alla stessa ed all'azienda.

Se poi Alfa Romeo deve fare numeri la politica è semplice.

La generazione precarizzata non ha la forza di comprarla premium, la si renda meno premium.

Anche perché spacciare per premuim una polacchina (che è anche un modello di scarpa) non ha nessun senso, è solo una presa in giro alla clientela giovane da acquisire col sottinteso che abbia l'anello al naso, che basti darle un led di luce ambiente dietro le bocchette per sedurla.

Ma anche qui la memoria è corta, perché la retroilluminazione delle prese d'aria era nella Lancia Dedra, che aveva retroilluminata la grafica della meccanismo di azionamento dell'aperto e chiuso.

Infine chi scendeva da Alfa 75/MILANO, quando salì sull'Alfa 155 non la comprò, passò direttamente ai tedeschi e te lo dico avendola guidata la 155, che un pregio la aveva, la fanaleria anteriore che per l'epoca era di grande efficacia sebbene l'impianto fosse allo Iodio.

Noi l'abbiamo avuta la 155, cambiata immediatamente quando arrivò la 156, che era un mondo avanti.

Vero che per economie industriali sulla 155 il Twin Spark era ancora il bialbero Alfa, poi sostituito dal Lampredi Pratola Serra sulle ultime 156, ma fra le due seppur la 155 avesse una bagagliaio notevole, la 156 dal bagagliaio più piccolo era una modo avanti.

Infine, se Alfa Romeo deve essere paragonata ad una Hyundai qualsiasi, che prima del 1990 non si sapeva neppure esistesse, allora è inutile parlare, perché siamo lontani dalla ragionevolezza, che impone, che si paragonino e si usino gli stessi metri per cose e situazioni simili e cose e situazione dissimili, da rapportarsi simili a simili e dissimili a dissimili.

E penso in questo tu possa essere concorde, nel senso che, da Bancario, non precario, potesti apprezzare il notevole salto di qualità anche costruttiva fra 155 e 156 e penso che anche tu possa affermare con me che mentre 155 fu il primo grande danno inferto ad Alfa Romeo, 156 fu il primo tentativo di riscattarla, seppur con la base telaistica e meccanica Fiat.

Solo che all'epoca le Distinctive costavano mediamente 10,000 € meno delle BMW base ed era questa la chiave della loro commerciabilità.
 
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Per me non è una questione di cuore o ragione, quanto semmai di voler credere a chi sposta l'asticella ogni volta sempre più in basso, per i propri (legittimi) interessi industriali. L'esempio della tonale - Dodge sta lì, eclatante.

Inoltre è ovvio che se cambi target di cliente giustifichi tutto, anche il più eclatante dei downgrade.

È cmq rimane una vulgata, che i padroni del vapore ci raccontano perché a loro fa comodo spendere il meno possibile, non perché vendono più o meno auto.

E cmq Pilota io non mi devo rassegnare di nulla:emoji_wink: anzi mi divertirò sempre a sottolineare le ipocrisie e le supercazzole che ci propinano.

Se proprio devo trovarci un aspetto negativo, questo sta nel lavaggio del cervello che ci hanno fatto, ove oramai accettiamo tutte le giustificazioni più o meno risibili che vengono dal mainstraim dell' automotive.
E questo, per chi ama l'oggetto automobile e l'Alfa Romeo in particolare, dispiace davvero tanto...

Ok, rispettabilissime opinioni, però l’oggetto Alfa Romeo come lo intendi tu, o come lo intendono gli alfisti in genere oggi non esiste e non tornerà di sicuro. In questo senso parlavo di rassegnazione.
Poi ovviamente uno può comprarsi una Giulia GT o un’Alfetta GTV6 e avrà un oggetto Alfa Romeo come si deve. Sempre IMHO.
 
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Purtroppo devo smentirti: ti assicuro (lavoro nel "mondo AlfaRomeo") che i numeri che si aspettavano da Giulia e Stelvio erano ben altri ... In particolare Giulia è stata un flop epocale, forse tra i peggiori se non il peggiore della storia del Marchio ... Stelvio se l'è cavata un po' meglio aiutato sicuramente più dal fatto che sia un SUV che altro.
Per quanto il prodotto fosse eccezionale a livello di base tecnica, purtroppo lasciava a desiderare in altri aspetti come (il più criticato dai potenziali acquirenti) un sistema infotainment imbarazzante per il livello del prodotto: già questo testimonia a cosa guardano oggi i "così detti" clienti premium (Audi docet?).
Mi spiace, ma per quanto triste questa è la realtà e non biasimo Stellantis se oggi ragiona in modo diverso .... sarà poi il mercato a dirci se avrà ragione, ma io credo (temo) di si ....

Ma i test drive li fate fare ai clienti o gli proponete solo finanziamenti, comodamente seduti alla scrivania?

Il capo officina, che esce vestito con la tuta pulita, non marchiata Mopar, e si siede in macchina con te, per spiegartela nella meccanica, non negli orpelli esiste ancora o è solo telemarketing via social o internet?

Si perché se tutto questo non esiste più, fra poco faranno di voi dei disoccupati.

Le macchine le venderà quella supercazzola dell'AI.

https://www.raiplay.it/programmi/sergiomarchionne

Era in onda ieri sera dalle 22:05 alle 23:40.

Dentro ci sono le risposte alla rassegnazione.
 
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Ok, rispettabilissime opinioni, però l’oggetto Alfa Romeo come lo intendi tu, o come lo intendono gli alfisti in genere non esiste e non tornerà di sicuro. In questo senso parlavo di rassegnazione.
Poi ovviamente uno può comprarsi una Giulia GT o un’Alfetta GTV6 e avrà un oggetto Alfa Romeo come si deve. Sempre IMHO.

E forse meglio così!

Il loro prezzo è destinato a salire.

Io la mia Alfa 75 2.0 carburatori, quella su cui ho imparato a giudare, la ho ancora in garage.

Forse dobbiamo ringraziare il managment attuale, perché producendo questi oggetti in Polonia ci tutela meglio il capitale.

Dai non tutto il male viene per nuocere!
 
Ma i test drive li fate fare ai clienti o gli proponete solo finanziamenti, comodamente seduti alla scrivania?

Il capo officina che esce vestito con la tuta pulita non marchiata Mopar e si siede in macchina con te per spiegartela nella meccanica, non negli orpelli esiste ancora o è solo telemarketing via social o internet?

Si perchè se tutto questo non esiste più fra poco faranno di voi dei disoccupati.

Le macchine le venderà quella supercazzola dell'AI.

https://www.raiplay.it/programmi/sergiomarchionne

Era in onda ieri sera dalle 22:05 alle 23:40.

Dentro ci sono le risposte alla rassegnazione.


Mi ricordi un poco il Generale che sta perdendo la guerra e dice che la colpa è dei suoi soldati
 
Ma i test drive li fate fare ai clienti o gli proponete solo finanziamenti, comodamente seduti alla scrivania?

Il capo officina che esce vestito con la tuta pulita non marchiata Mopar e si siede in macchina con te per spiegartela nella meccanica, non negli orpelli esiste ancora o è solo telemarketing via social o internet?

Si perchè se tutto questo non esiste più fra poco faranno di voi dei disoccupati.

Le macchine le venderà quella supercazzola dell'AI.

https://www.raiplay.it/programmi/sergiomarchionne

Era in onda ieri sera dalle 22:05 alle 23:40.

Dentro ci sono le risposte alla rassegnazione.
Ne ho visti di test drive, ma tanti tanti. Alla fine del test i clienti parlano solo della linea, dell'infotainment, dei led, del prezzo. Invece, per esplorare l'immensità di quanto non gliene frega della guida, ci vuole un telescopio bello potente
 
Se la strategia o l'indirizzo non cambieranno vorrà dire che il cliente ha sempre torto.

Se durante la dittatura non ci fossero stati quelli che a costo della libertà personale e della vita non si fossero rimboccati le maniche per cambiare la situazione saremmo stati ancora a fare il sabato in sariana!

Un popolo rassegnato è un popolo umiliato!

Ora che il popolo italiano sia rassegnato è un fatto grave perchè il Risorgimento lo fecero i non rassegnati il Disfacimento lo fanno i rassegnati.

Certo che se la strategia e l'indirizzo saranno questi, che tu preconizzi allora il paziente che è in coma, non andrebbe curato.

Agli operai ci penseranno i cinesi, visto che è notizia di ieri, che fa il paio con quella del nome della Milano polacca, che il governo stia interloquendo con Dong Feng, quindi ci sta portando la SETA in casa mentre strila quando era solo via della seta.

https://www.ansa.it/sito/notizie/ec...one_ccb317be-86c5-4167-a4df-a018dc948b14.html

La rassegnazione è un peccato mortale.

Never give up!

Se Sir Winston Churcill fosse stato un rassegnato oggi staremmo ancora a fare il saluto dei Cesari, solo che quelli comandarono il loro mondo quelli del 1900 lo distrussero.

In Italia abbiamo avuto una generazione di industriali che molti indicano ad esempio come Olivetti, che inventò il computer, poi ci siamo arresi all'Occidente ed oggi all'Oriente.

Peccato che questo essere arresi sia trasferito alla clientela, che deve essere convinta di scelte che non fanno bene alla stessa ed all'azienda.

Se poi Alfa Romeo deve fare numeri la politica è semplice.

La generazione precarizzata non ha la forza di comprarla premium, la si renda meno premium.

Anche perché spacciare per premuim una polacchina (e tale è anche un modello di scarpa) non ha nessun senso, è solo una presa in giro alla clientela giovane da acquisire col sottinteso che abbia l'anello al naso, che basti darle un led di luce ambiente dietro le bocchette per sedurla.

Ma anche qui la memoria è corta, perché la retroilluminazione delle prese d'aria era nella Lancia Dedra, che aveva retroilluminata la grafica della meccanismo di azionamento dell'aperto e chiuso.

Infine chi scendeva da Alfa 75/MILANO, quando salì sull'Alfa 155 non la comprò, passò direttamente ai tedeschi e te lo dico avendola guidata la 155, che un pregio la aveva, la fanaleria anteriore che per l'epoca era di grande efficacia sebbene l'impianto fosse allo Iodio.

Noi l'abbiamo avuta la 155, cambiata immediatamente quando arrivò la 156, che era un mondo avanti.

Vero che per economie industriali sulla 155 il Twin Spark era ancora il bialbero Alfa, poi sostituito dal Lampredi Pratola Serra sulle ultime 156, ma fra le due seppur la 155 avesse una bagagliaio notevole, la 156 a bagagliaio più piccolo era una modo avanti.

Infine sa Alfa Romeo deve essere paragonato ad una Hyundai qualsiasi, che prima del 1990 non si sapeva neppure esistesse, allora è inutile parlare, perché siamo lontani dalla ragionevolezza, che impone che si paragonino e si usino gli stessi metri per cose e situazioni simili e cose e situazione dissimili, da rapportarsi simili a simili e dissimili a dissimili.

E penso in questo tu possa essere concorde nel senso che da Bancario, non precario, potesti apprezzare il notevole salto di qualità anche costruttiva fra 155 e 156 e penso che anche tu possa affermare con me che mentre 155 fu il primo grande danno inferto ad Alfa Romeo, 156 fu il primo tentativo di riscattarla, seppur con la base telaistica e meccanica Fiat.

Solo che all'epoca le Distinctive costavano mediamente 10,000 € meno delle BMW base ed era questa la chiave della loro commerciabilità.

Io vado contromano, e la 155 per me era un’ottima macchina. Io ho avuto le uniche 2 con motori Alfa DOC, ovvero la V6 2.500 e la 1.7 TS. La seconda, presa a 1.000 euro, come ho detto su questo forum diverse volte, ho tentato di distruggerla in pista (l’avevo presa a questo scopo, mettendo anche un centrale e un terminale Cecam, sound fantastico), ma non ci sono riuscito. Non fece una piega!

La 156 ovviamente era migliore (ho avuto la 1.800 benzina dal 2001 al 2004). Ne ricomprai una ai tempi del Covid, vettura di transizione, poi presi l’attuale Abarth 595. Addio Alfa.
 
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Ma i test drive li fate fare ai clienti o gli proponete solo finanziamenti, comodamente seduti alla scrivania?

Il capo officina che esce vestito con la tuta pulita non marchiata Mopar e si siede in macchina con te per spiegartela nella meccanica, non negli orpelli esiste ancora o è solo telemarketing via social o internet?
e.
La numero 2 direi. Anche perché dal punto di vista meccanico sono sempre peggio.
 
Ne ho visti di test drive, ma tanti tanti. Alla fine del test i clienti parlano solo della linea, dell'infotainment, dei led, del prezzo. Invece, per esplorare l'immensità di quanto non gliene frega della guida, ci vuole un telescopio bello potente
In questo modo i venditori si specializzano su questi aspetti, ma riguardo all auto in se molti sono dei caproni presi dalla strada
 
Purtroppo devo smentirti: ti assicuro (lavoro nel "mondo AlfaRomeo") che i numeri che si aspettavano da Giulia e Stelvio erano ben altri ... In particolare Giulia è stata un flop epocale, forse tra i peggiori se non il peggiore della storia del Marchio ... Stelvio se l'è cavata un po' meglio aiutato sicuramente più dal fatto che sia un SUV che altro.
Per quanto il prodotto fosse eccezionale a livello di base tecnica, purtroppo lasciava a desiderare in altri aspetti come (il più criticato dai potenziali acquirenti) un sistema infotainment imbarazzante per il livello del prodotto: già questo testimonia a cosa guardano oggi i "così detti" clienti premium (Audi docet?).
Mi spiace, ma per quanto triste questa è la realtà e non biasimo Stellantis se oggi ragiona in modo diverso .... sarà poi il mercato a dirci se avrà ragione, ma io credo (temo) di si ....

Grazie per questo contributo di “uno che lavora nel mondo Alfa Romeo”.
Forse è la prima volta che leggo un intervento di un dipendente di questo brand (o comunque di qualcuno che ha a che fare con esso), anche se vedo che sei iscritto dal 2009. Forse per un po’ non hai frequentato il forum.
 
Grazie per questo contributo di “uno che lavora nel mondo Alfa Romeo”.
Forse è la prima volta che leggo un intervento di un dipendente di questo brand (o comunque di qualcuno che ha a che fare con esso), anche se vedo che sei iscritto dal 2009. Forse per un po’ non hai frequentato il forum.
Vi risparmio quello che mi ha detto un mio collega ex FCA adetto alla manutenzione che ebbe la sventura di passare per Cassino. Lasciamo perdere, ma veramente: una fabbrica zombie. Se questo è il successo, meglio la sconfitta
 
In questo modo i venditori si specializzano su questi aspetti, ma riguardo all auto in se molti sono dei caproni presi dalla strada
Fammi capire, ma se io voglio il gelato e tu continui ad offrirmi una pizza, che speri di ottenere?
Ma perché diamine la meccanica deve essere per legge la cosa più importante per tutti? E se alla quasi totalità dei clienti non interessa, significa che loro e i venditori sono caproni?
 
Fammi capire, ma se io voglio il gelato e tu continui ad offrirmi una pizza, che speri di ottenere?
Ma perché diamine la meccanica deve essere per legge la cosa più importante per tutti? E se alla quasi totalità dei clienti non interessa, significa che loro e i venditori sono caproni?
Sono caproni in conoscenze di base dell auto, magari altre cose le sanno bene. E poi io trovo evidente soprattutto dagli ultimi anni che il rapporto domanda offerta non sia lineare e favorevole al cliente, i venditori e le case non sottostanno ai desideri della clientela attuale ma cercano di indirizzarla ed educarla nel tempo secondo i propri interessi soprattutto i gruppi più potenti
 
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