Uno dei problemi che non capisco, a parte le ovvie implicazioni occupazionali, è quello della Polonia. Ma qualcuno si è mai posto il problema che la 500 è costruita pure lei Polonia? Qulacuno la sente meno italiana, è meno un simbolo dell'Italia nel mondo, qualche ministro ha fatto la sua solita figura di m., i sindacati sono scesi in piazza, c'è stata una rivolta popolare, un'assalto ai cancelli di mirafiori al suono di o' sole mio perché la 500 è costruita esattamente nella stessa fabbrica dove è costruita la Junior?
Sulla questione Polonia ho piacere di fare una precisazione.
Premetto che non ho nulla contro i polacchi e gli operai di quello stabilimento. Guido un auto, la Abarth 595 prodotta lì, ed ho avuto anche una 500 1.2 ed una 500c, quindi tutte "polacche".
Io concordo con quello che dici sul fatto che, diciamo il 95% delle persone neanche sa dove è fatta la sua auto.
Ci sono casi tuttavia dove, il luogo di costruzione di un auto è fondamentale: siamo tutti concordi che una Ferrari è tale se e solo se è fatta a Modena.
Per Alfa effettivamente c è la scuola di pensiero degli appassionati: questa Junior Milano è la prima fatta fuori dall'Italia.
Anni fa Marchionne tornò sui suoi passi quando deliberò la spider su base Mazda che divenne una Fiat. Disse che non gli mise il marchio Alfa perché le Alfa sono da fare in Italia, la cosa dà loro più valore. Diciamo che gli volevo credere anche se sicuramente c'erano altre ragioni, di business.
Gli uomini di Stellantis lo ribadiscono continuamente: noi vogliamo fare business. Se facciamo motorsport è per fare business. Insomma, contano solo i soldi. Ovvio ovvio non sono onlus, assolutamente lecito.
E loro in ultimo dicono: le Alfa "economiche" non sono da fare più in Italia perché non ci guadagnamo abbastanza. Al cliente frega? Al 95 % no. Al 5 % si ma poi quel 5% o non l'avrebbe comprata comunque o si adegua.
Bene, tutto giusto e razionale.
Personalmente però moralmente e da appassionato mi spiace. Mi spiace che non ci sia componentistica italiana o comunque meno della mia Abarth comunque fatta in Polonia, mi spiace che operai italiani siano licenziati, esodati o cassintegrati perché speravo i miei acquisti potessero aiutare economia del paese dove vivo.
Detto questo mi rendo conto di essere una minoranza di una minoranza, che il discorso è morale e non razionale e che Stellantis dal punto di vista prettamente economico fa bene a fare come fa, che lo fanno tutti gli altri.
Io da consumatore scelgo: se mi sta bene o mi sta bene per esclusione posso comprare comunque ed essere uno degli "appassionati" di cui parla Imparato, che hanno avuto Mito e Giulietta ed ora orfani di modelli e comunque cresciuti di età possono accettare la Junior Milano sportiveggiante ma non sportiva. Del resto senza cuore saremmo solo macchine