<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Un paese di poveracci | Page 125 | Il Forum di Quattroruote

Un paese di poveracci

. Ovviamente non scrivi tutto nel curriculum, però avere competenze variegate, dal ramo militare, a quello ambientale, a quello tecnologico, un po' di buona impressione la da anche in ambito
Vero, a un colloquio se chi offre il lavoro è del mestiere capisce subito sentendolo parlare se chi ha di fronte ha delle competenze solide date dall'esperienza o se non sa neanche dove vive. Che si tratti di un posto come fattorino, come idraulico, come ingegnere, cambia nulla
 
Per anni ho fatto 6/7 e per certi periodi (di mesi ognuno) 7/7, non sono morto.
anche io ho fatto dei periodi 7/7 o 6/7 con gli straordinari di sabato.
Un po per esigenza ed opportunità, altre volte perchè avevo l'ambizione di crescere.
Non credo tuttavia sia salutare farlo in modo sistematico per i propri equilibri psicologici, sociali e sopratutto familiari. Quello che oggi viene chiamato work life balance.

C'è poi da distinguere di che lavoro si tratta perchè non tutti generano la stessa dose di stress o necessitano della stessa dose di energie.
Da più giovane mi capitava di andare in ufficio di sabato, oggi mi capita di lavorare da casa nel week end o quando sono in ferie ma non credo sia assimilabile ad un front desk a contatto con gente maleducata anche se sicuramente ho altre responsabilità.

Quanto al tema dei giovani credo anche io che ci sia meno spirito di sacrificio e sicuramente un attenzione prevalente alle proprie esigenze.
Non trovo questo necessariamente negativo ma ci vuole buon senso per rispetto al lavoro stesso, a chi ti paga lo stipendio ed ai colleghi.
 
anche io ho fatto dei periodi 7/7 o 6/7 con gli straordinari di sabato.
Un po per esigenza ed opportunità, altre volte perchè avevo l'ambizione di crescere.
6/7 e 7/7 sono un retaggio degli anni da 20 a 70, compresi gli studi universitari e post universitari. Poi con contratti a termine, poi in ruolo dirigenziale, con le consulenze fatte in pausa pranzo o dopo il lavoro e sopratutto nei weekend, il sabato a fare misure in giro e la domanica a fare i report.
 
Ma quante situazioni del genere passano per la via ordinaria? Io credo che il problema di un figlio a carico resti pressoché un problema interno alla famiglia, di denuncia di genitori o figli se ne conteranno sulle dita di una mano
 
Vero, a un colloquio se chi offre il lavoro è del mestiere capisce subito sentendolo parlare se chi ha di fronte ha delle competenze solide date dall'esperienza o se non sa neanche dove vive. Che si tratti di un posto come fattorino, come idraulico, come ingegnere, cambia nulla
Tempo fa lavoravo per un'azienda che fabbricava gruppi di continuità, UPS. Indovina chi hanno chiamato per un colloquio? Un tizio con esperienza di UPS....di corrieri
 
Ma quante situazioni del genere passano per la via ordinaria? Io credo che il problema di un figlio a carico resti pressoché un problema interno alla famiglia, di denuncia di genitori o figli se ne conteranno sulle dita di una mano
Se esiste la base legale si procede. Ne sento tantissimi adulti ancora a carico dei genitori...tutti abili
 
In Italia dove i genitori accompagnano ancora alle medie i figli a scuola ci aspettiamo che poi passino alle vie legali perché sono nullatenenti?
Io accompagno ancora mia figlia in terza superiore, con oltre 20 kg di libri, e la schiena già disastrata, non mi pare meritevole farle fare ½h di cammino.
 
Ho sentito oggi che, da sondaggi fatti in ambito europeo, inflazione/potere di acquisto è la maggiore preoccupazione per italiani e greci.
Per tedeschi e austriaci, l'immigrazione.
Per francesi e spagnoli, il cambiamento climatico.
Per gli europei dell'est, la guerra.
 
Ho sentito oggi che, da sondaggi fatti in ambito europeo, inflazione/potere di acquisto è la maggiore preoccupazione per italiani e greci.
Per tedeschi e austriaci, l'immigrazione.
Per francesi e spagnoli, il cambiamento climatico.
Per gli europei dell'est, la guerra.
Se non interverrano prima le altre catastrofi... ci penserà il climate change.
 
A me capita spesso di sentire genitori che rinfacciano ai figli gli enormi sacrifici fatti alla loro età,quando magari i figli non erano nemmeno nati.
In qualche caso secondo me esagerano.
Mi è capitato di sentire un padre che ai suoi tempi rifiutò parecchi lavori perchè troppo faticosi o non gradevoli (tipo fare il portantino in un'impresa funebre),che ricevette dai genitori i soldi per comprarsi il suo primo camion e diventò autotrasportatore (che è si un mestiere pesante ma nel suo caso non faceva viaggi massacranti ne movimentava le merci in prima persona) e che adesso ha un figlio che lavora in un supermercato con molte meno tutele e prospettive.
Secondo me a parti invertite il figlio avrebbe portato le casse da morto mentre il padre non avrebbe scaricato i bancali per meno di 10 euro l'ora.
Per dire che non sempre ai giovani manca la voglia di sacrificarsi e che non sempre i meno giovani ce l'avevano.
 
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