<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Un paese di poveracci | Page 99 | Il Forum di Quattroruote

Un paese di poveracci

Diventare genitori non dovrebbe essere nè una missione, nè un sacrificio nè tanto meno una colpa. Se uno non si vede adatto al ruolo, o preferisce le partite a calcetto, fa solo bene a evitare di riprodursi.
Edito per completezza: vale ovviamente anche per chi lo diventerebbe volentieri, ma per millemila motivi non può.
 
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Il problema non è discriminare in un senso o nell’altro chi fa figli rispetto a chi non ne ha.
Il problema è avere politiche di reale ed efficace sostegno alle famiglie con figli, come in altri paesi in cui certamente esistono persone che non vogliono o non possono averne, ma dove quelli che li desiderano e possono averli, sono facilitati a procreare perché sanno che saranno aiutati. E questo elemento già da solo basta a migliorare il tasso di natalità.
Allo stesso modo non bisognerebbe abbandonare a se stessi i molti anziani non più autosufficienti, a prescindere dal fatto che ci siano o meno familiari in grado di dare un contributo economico o di tempo (una coppia giovane fa difficoltà ad avere figli se deve sostenere un anziano)
 
Proprio ieri mi è capitato di dibattere attorno alla correlazione tra figli e disponibilità economica. Le donne ed i romantici presenti al tavolo mi sono saltati al collo quando ho detto che a mio avviso c'è una relazione tra queste 2 cose. Per principio si dice che i soldi non possono interferire nella decisione di diventare genitori ma io, probabilmente sbagliando, partirei proprio da quello. E' vero che la vita non si sa mai che sorprese riserva ma io non posso non considerare almeno la situazione da li a 2/3 anni. Non dico di arrivare a pensare a come farò a mettere da parte i soldi per farlo andare all'università fuori città ma un futuro ravvicinato va analizzato. E se la visuale a breve è critica secondo me è bene considerare anche i risvolti psicologici che si possono creare, a partire dalle possibili ripercussioni sulla coppia.
Ai romantici che mi diranno "se c'è amore si supera qualsiasi cosa" dico che forse è vero ma un conto sono le grane che la vita ci mette davanti senza averle chieste ed altre sono quelle che ci andiamo a cercare per eccesso di leggerezza.
 
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Per principio si dice che i soldi non possono interferire nella decisione di diventare genitori ma io, probabilmente sbagliando, partirei proprio da quello.
Infatti la variabile “soldi” è una di quelle dirimenti per moltissime persone, proprio perché il nostro Paese sulla questione ha adottato la massima “aiutati che Dio ti aiuta”
 
Non dico di arrivare a pensare a come farò a mettere da parte i soldi per farlo andare all'università fuori città ma un futuro ravvicinato va analizzato.

Mi viene in mente la scena di un film in cui un futuro papà di due gemelli al parco scopre che solo la scuola primaria costa 20000 dollari a bambino.
200000 per l'università.
E passa la notte insonne a pensare come farà a trovare i soldi.
 
qual è la mail per comunicargli l'IBAN?
Prima ti devi fare un giroconto, poi te ne bonifica altrettanti! :D

Scusate la battuta ma sta diventando un po' pesante la trattazione per "fazioni" della genitorialità.

Si è partiti da un ovvio e neutro commento legato al fatto che siano un impegno (non solo economico ma anche economico) ma che regalino felicità, continuo di sé stessi e "soddisfazione del ciclo della vita", siamo poi giunti su un terreno un po' di scontro che per me però dovremmo rivedere un po' tutti.

Lo dico a ragion veduta (avendo due figlie e fortunatamente un ISEE non da prima fascia): in Italia non c'è grande supporto per le famiglie con figli, si è molto lasciati a sé dal punto di vista pratico e di supporto prima ancora che economico: l'assegno familiare e le detrazioni per figli a carico di cui si "gode" sono assolutamente inadeguate come supporto pratico, le definirei più un palliativo o un piccolo aiuto e non devono essere né la ragione per far figli ma nemmeno quella per cui non li si fa.

Vige sempre la solita antica regola: che ciascuno faccia ciò che lo fa star bene senza che ciò danneggi o disturbi gli altri e se questo qualcosa è vivere una vita senza prole, che si sia da soli o in coppia, è giusto che si possa decidere serenamente per quella via! ;)
 
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Uno stupido esempio: oggi emerge ogni un per due la parola "bullismo" e la tv propina in continuazione casi di persone bullizzate. Parliamo di gente che ha la mia età (45) e che ai tempi della loro adolescenza subiva le peggiori angherie. Unica differenza è che a quei tempi si chiamavano "processi di crescita", la famosa ruota che gira....adesso invece vieni processato ed il povero mal capitato finisce da un buon psicologo.
Da quello che vedo mi sa che per alcuni aspetti la situazione è addirittura peggiorata e la cattiveria/ignoranza circolante è decisamente elevata, con esiti che vediamo tutti.

Ora, tralasciando chi manda il figlio a scuola con i piumini Moncler, voi non considerereste il fatto che magari adesso non c'è più spazio per passarsi i vestiti tra genitori? Che un ragazzo necessità di alcune felpe, scarpe, cuffie, etc solo per non finire nel girone degli sfigati (e rientrare quindi nell'essere vittima di bullismo)?

Se siamo d'accordo possiamo analizzare il costo di quelle cuffie, scarpe, felpe....tutti "materiali" destinati al macero in max 12 mesi, o per ragioni di crescita o per ragioni diverse (a tutti cade la bronza di una canna sul giubbotto prima o poi).
Aggiungiamoci che adesso per uscire ti servono almeno 50€ di cui la metà vanno appunto in ulteriori "beni di consumo" (vedi sopra).

Non tutti hanno una nonna che a Natale, Pasqua ed ogni visita non comandata allunga 50/100€. Non tutti hanno ereditato o erediteranno qualcosa. Non tutti hanno stabilità lavorativa. Non tutti guadagnano più di 1500€/mese. Ma tutti hanno bisogno di una macchina, subiscono l'inflazione, hanno bisogno del dentista, di vestiti etc.

Allora vorrei capire: chi ha un figlio adolescente può dirci quanto costa all'anno? Da li, a ritroso, possiamo forse capire bene quanto serva ad una famiglia per fare bambini in tranquillità.
 
Anni fa una coppia di amici, che non potevano avere figli, decisero di adottarne uno.

Lo trovarono, ma erano 4 fratelli; indovinate come è andata a finire ?

Sbagliato! Li hanno adottati tutti e 4, compresi 2 quasi adolescenti, perche non se la sono sentita di separarli.
Oggi sono una splendida e famiglia felice.

Io che ne ho "solo" 3, ovviamente penso al loro futuro, ma principalmente dpero di riuscire a lasciargli soprattutto gli "anticorpi" per cavarsela, e si riesco a lasciargli qualcosa in più meglio ancora.

I miei amici, non pochi, senza figli, per motivi diversi (scelta, impossibilità ad averne, ...) li vedo tutti abbastanza sereni (ormai abbiamo una certa età ...), e tra noi non si sono mai innescate discussioni come quelle di cui sopra.

Personalmente non ho niente da dire né a chi non fa figli, né a chi ne fa tanti, né tantomeno a chi adotta o non adotta figli indipendentemente da disponibilità economica e propensione o meno a sacrificare il tempo libero.

:emoji_vulcan:
 
Lo dico a ragion veduta (avendo due figlie e fortunatamente un ISEE non da prima fascia): in Italia non c'è grande supporto per le famiglie con figli, si è molto lasciati a sé dal punto di vista pratico e di supporto prima ancora che economico: l'assegno familiare e le detrazioni per figli a carico di cui si "gode" sono assolutamente inadeguate come supporto pratico, le definirei più un palliativo o un piccolo aiuto e non devono essere né la ragione per far figli ma nemmeno quella per cui non li si fa.
io più che supporto economico mi accontenterei di supporto diciamo logistico, con scuole e asili con orari flessibili gratuiti e ampia disponibilità di posti, e scuola non chiusa 3 mesi l'anno. Se si vuole si, ma ci va qualcos'altro al posto. Uno non è che cerca un parcheggio, ma se lavori come fai?
Non tutti hanno datori di lavoro flessibili e nonni disponibili e in forma.
 
Proprio ieri mi è capitato di dibattere attorno alla correlazione tra figli e disponibilità economica. Le donne ed i romantici presenti al tavolo mi sono saltati al collo quando ho detto che a mio avviso c'è una relazione tra queste 2 cose. Ai romantici che mi diranno "se c'è amore si supera qualsiasi cosa" dico che forse è vero ma un conto sono le grane che la vita ci mette davanti senza averle chieste ed altre sono quelle che ci andiamo a cercare per eccesso di leggerezza.


" Amor omnia vincit...."
Ci deve essere ben poco amore VERO in giro allora....
" Poveri " Valentina e Valentino
 
ma se lavori come fai?

Quando ero ragazzino io c'erano gli oratori che ora sono diventati centri estivi e mi dicono costino abbastanza.
Però comunque stavamo anche a casa da soli molto spesso cosa che oggi invece viene percepita come molto pericolosa.
Non che in passato non lo fosse,io di guai quando ero a casa da solo ne ho combinati diversi.
 
Quando ero ragazzino io c'erano gli oratori che ora sono diventati centri estivi e mi dicono costino abbastanza.
Però comunque stavamo anche a casa da soli molto spesso cosa che oggi invece viene percepita come molto pericolosa.
Non che in passato non lo fosse,io di guai quando ero a casa da solo ne ho combinati diversi.
Beh, dipende di che età parliamo.

Un bimbo/bimba molto responsabile a 11/12 anni può tranquillamente passare dei momenti da solo in casa, non c'è niente di male e ci si arriva per step (magari non proprio tutta l'estate "abbandonato a sé").

Se parliamo di bimbi di materna ma anche elementare è chiaramente impossibile o modo difficile oltre che rappresentare un vero rischio e pericolo.

Ci sono i centri estivi che costano, per un mese e mezzo/due (bisogna considerare anche le due settimane di settembre) molto di più che tutto il resto dei 9 mesi di scuola (parlo di pubblico).

Ma anche lì son graduatorie e posti contingentati che vengono "accaparrati" dai primi che confermano (e versano anticipo).

Famiglie con due genitori che lavorano qualche grattacapo ce l'hanno sempre, anche quelle coi nonni a supporto (mi ci rivedo un po' anche io) e sono anni di gestione sicuramente "attenta".

Crescendo questi problemi svaniranno (e ne arriveranno altri, chiaramente).

Però una cosa che non ho mai capito è perché gli insegnanti percepiscono 12 mensilità di stipendio e contributi (più quelle extra previste dai contratti del caso) ma lavorino solo per 9 mesi effettivi.

Io ho 30/33 gg tra ferie, permessi, par, recuperi e chi più ne ha più ne metta e non c'è mai stato un anno da che lavoro in cui sono riuscito a usarli tutti, c'è sempre un avanzo piccolo o grande che sia (in funzione di età, ruoli, aziende, ecc...).

Quando va di lusso e nella migliore delle ipotesi Ne prendo 12/13 ad agosto, 5 a giugno, 3/4 a natale e 2/3 a Pasqua, più emergenze del caso.

Incomprensibile perché un insegnante debba averne 60, 70 o quel che sia... Considerato che a Natale fa 2 settimane piene, a Pasqua e a carnevale un'altra settimana piena, d'estate qualcuno tira fine giugno ma poi luglio e agosto non contano se non per i pochi che fanno commissione esami, ecc...

Ho amici insegnanti di ogni ordine e grado, non ho nulla contro il ruolo né la categoria che non fa altro che rispettare le indicazioni ministeriali e dirigenziali in maniera corretta e, anzi, dedica impegno e passione ai ragazzi che segue (è forse il lavoro più "importante" per una società).

È proprio il sistema che è sbagliato. Le lezioni possono e devono finire, ma l'edificio scolastico e l'accoglienza di bimbi e ragazzi dovrebbe essere garantita per 11 mesi l'anno e non per 9.
 
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