<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Blutec Ex stabilimento Fiat Termini Imerese, Ross Pelligra sempre più vicino | Il Forum di Quattroruote

Blutec Ex stabilimento Fiat Termini Imerese, Ross Pelligra sempre più vicino

https://www.blogsicilia.it/palermo/...uisizione-ross-pelligra-indiscrezioni/959713/

Ross Pelligra sempre più vicino all’acquisizione ex Fiat di Termini Imerese
Sempre più indiscrezioni portano ad accostare il nome di Ross Pelligra verso l’acquisizione dell’ex Fiat di Termini Imerese. A rivelarlo oggi il quotidiano LaSicilia che parlerebbe di fonti ufficiose ma allo tempo stesso abbastanza sicure. Addirittura l’indiscrezione è quella che la proposta fatta dall’imprenditore sia quella ritenuta più solida. Dunque l’acquisizione dello stabilimento del Palermitano potrebbe essere davvero sempre più vicina. Sul piatto una proposta da ben 8 milioni di euro per acquisire tutto lo spazio industriale.
Al momento comunque non c’è alcuna conferma ufficiale dal ministero delle Imprese, che sta valutando le varie proposte. Tantomeno arrivano conferma dall’assessorato regionale alle Attività produttive. Le valutazioni si stanno facendo sui progetti di riconversione della quarantina di ettari dell’ex Fiat di Termini Imerese.
L’imprenditore australiano con origini italiane Pelligra ha partecipato al bando per l’acquisto del compendio aziendale dell’ex Blutec attraverso il Pelligra group Italia. Il presidente della società di calcio del Catania, neo promossa in serie C, entrerà a fare parte dell’associazione degli industriali etnea. Sin da subito ha esternato la fortissima intenzione ad investire nel ristrutturare anche il complesso turistico dellla Perla Jonica di Acireale. Non ne ha fatto un mistero lo stesso manager a margine di un incontro promosso da Confindustria di Catania a Riposto. Pelligra parlando con i giornalisti disse riguardo a ex Blutec e Perla Jonica che “sono ottime opportunità di investimento e stiamo molto emozionati e incuriositi dall’investire qui”.
Bu Termini Imerese comprende lo stabilimento industriale ex Fiat, la fabbrica di piccola lastratura e il sito plastic components and module automotive (ex Magneti Marelli). L’invito dell’avviso era per l’acquisto dell’intera Bu Termini Imerese, ovvero dei sotto rami con inclusione dei rapporti di lavoro subordinato intercorrenti con 564 dipendenti. Vi sono anche le immobilizzazioni materiali e immateriali di Blutec Spa in amministrazione straordinaria e i marchi.
 
Sarebbe appena il caso di dire chi è Pelligra.

Ross Pelligra dal 1985 è il presidente e principale esponente del Pelligra Group, leader australiano e mondiale nel campo edilizio, urbanistico e immobiliare che vanta un fatturato di oltre 30 miliardi di euro.

Tra l’altro ha già fatto altri investimenti in Sicilia in quanto genitori e nonni sono siciliani, di Siracusa e Catania.
Ha rilevato il Catania Calcio, riportandolo intanto in serie C e ha di recente acquistato il noto centro turistico di Capo Mulini (CT) “La Perla Ionica” (dove si svolse il ricevimento del mio matrimonio nel 1979), ristrutturandolo completamente.

Ora quest’altra buona notizia dell’acquisto pare quasi sicuro della struttura ex Fiat e Magneti Marelli ed ex Blutec, a Termini Imerese (PA).
 
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Si tutto molto bello ma...che ne farà, ammesso e non concesso che la compri?
Se non crea posti di lavoro, tanto vale
 
Mi associo anche io al commento sopra, buona notizia per ora ma la cosa importante è che il progetto sia sostenibile e non solo speculazione relativa agli incentivi per il rilancio di queste aree industriali.
 
È la prima cosa a cui ho pensato. Ma laggiù...
Visto il personaggio penso che semmai dovesse comprarlo, gli darebbe una ripulita e lo rivenderebbe...ma a chi?

Scusami, ma tu lo conosci? Perché pensi che sia un personaggio negativo? Come si fa a giudicare una persona che sostanzialmente non conosciamo?

Io voglio credere che sia un siciliano (trapiantato in Australia) che vuole investire in Sicilia per creare posti di lavoro e nuovo reddito per l’isola, non solo per tornaconto personale.

Vedremo tra qualche anno come andranno le aziende che avrà in Sicilia, ma giudicare il futuro mi sembra quanto meno azzardato.

Si può giudicare il presente, e intanto il Catania calcio, che per gravi irregolarità di gestione era finito nelle ultime serie, grazie all’investimento di Pelligra è già risalito in serie C, con obiettivo serie B ovviamente.

Da siciliano seguirò questa storia per vedere come verrà riconvertita (se verrà riconvertita) la struttura ex Blutec, dallo stesso Pelligra o da chi la rileverà dopo la ristrutturazione. Può anche darsi che in parte prosegua l’attività precedente. In ogni caso parlare di “ripulita” e rivendita mi pare un po’ dispregiativo e riduttivo.
 
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Da siciliano seguirò questa storia per vedere come verrà riconvertita (se verrà riconvertita) la struttura ex Blutec. Può anche darsi che in parte prosegua l’attività precedente.
si trova all'interno di una grande area industriale quindi la destinazione più ragionevole potrebbe essere appunto questa.
Guardando il sito di Pelligra Group sembrano specializzati in operazione di rigenerazione immobiliare coerente quindi con il tipo di operatore che deve occuparsi di aree di questo tipo.

Non è però da escludere ci siano anche dei grossi interessi turistici.. si trova comunque fronte mare e la zona ha una grande esigenza di potenziare le proprie strutture ricettive. Certo bisogna capire se è compatibile rispetto al contesto presente di altre realtà produttive
 
si trova all'interno di una grande area industriale quindi la destinazione più ragionevole potrebbe essere appunto questa.
Guardando il sito di Pelligra Group sembrano specializzati in operazione di rigenerazione immobiliare coerente quindi con il tipo di operatore che deve occuparsi di aree di questo tipo.

Non è però da escludere ci siano anche dei grossi interessi turistici.. si trova comunque fronte mare e la zona ha una grande esigenza di potenziare le proprie strutture ricettive. Certo bisogna capire se è compatibile rispetto al contesto presente di altre realtà produttive

Si, non è da escludere una ristrutturazione e successiva rivendita, data la principale attività del suo gruppo, però io spero che rilanci quel sito industriale e non si occupi della sola ristrutturazione immobiliare. Vedremo.
Così come spero faccia lo stesso per “La perla ionica”.
In ogni caso restituendo tali strutture all’antico splendore potrebbe essere più facile, in caso di rivendita, trovare un gruppo industriale che le rilevi rilanciandone la piena attività.
 
Si, non è da escludere una ristrutturazione e successiva rivendita, data la principale attività del suo gruppo, però io spero che rilanci quel sito industriale e non si occupi della sola ristrutturazione immobiliare. Vedremo.
A mio avviso ristrutturazioni come quelle del sito le fai solo se hai già accordi con chi cedere l’area.
 
il problema di quelle strutture, e' che non c'e' nulla da produrre

che siano "ristrutturate" o cadenti, se non ci sono "cose grosse" da produrre, sono inutili.
se va bene, diventano un centro commerciale, come l'alfa di arese, o palazzi come la pirelli o lo scalo ferroviario di porta romana a milano.
per metterci un'industria, devi avere l'industria.
me se la compra un palazzinaro...
 
Scusami, ma tu lo conosci? Perché pensi che sia un personaggio negativo?
Mi riporti il passaggio dove l'ho definito un personaggio negativo, per cortesia? Perché o io sono schizofrenico, o tu hai frainteso.
Il personaggio lo conosco come immobiliarista, non è un imprenditore che si occupa di realtà produttive per intenderci.
Se lui compra un area dismessa, la ripulisce (che in gergo significa sistemare e bonificare) per poi rivenderla per la sua destinazione d'uso oppure a qualcuno che abbatte giù tutto e costruisce qualcosa da zero. Non credo si voglia inventare imprenditore da un giorno all'altro aprendo un attività produttiva che deve partire da zero in uno stabilimento ciclopico come Termini.
Non mi sembra un ragionamento contorto, anzi
 
il problema di quelle strutture, e' che non c'e' nulla da produrre

che siano "ristrutturate" o cadenti, se non ci sono "cose grosse" da produrre, sono inutili.
se va bene, diventano un centro commerciale, come l'alfa di arese, o palazzi come la pirelli o lo scalo ferroviario di porta romana a milano.
per metterci un'industria, devi avere l'industria.
me se la compra un palazzinaro...

Oh mi fa piacere di non essere pazzo allora, o per lo meno non l'unico, grazie :emoji_grin:
 
Mi riporti il passaggio dove l'ho definito un personaggio negativo, per cortesia? Perché o io sono schizofrenico, o tu hai frainteso.
Il personaggio lo conosco come immobiliarista, non è un imprenditore che si occupa di realtà produttive per intenderci.
Se lui compra un area dismessa, la ripulisce (che in gergo significa sistemare e bonificare) per poi rivenderla per la sua destinazione d'uso oppure a qualcuno che abbatte giù tutto e costruisce qualcosa da zero. Non credo si voglia inventare imprenditore da un giorno all'altro aprendo un attività produttiva che deve partire da zero in uno stabilimento ciclopico come Termini.
Non mi sembra un ragionamento contorto, anzi

“Ripulita e rivendita” l’avevo presa come una frase dispregiativa, ma se non era tale ho male interpretato io. Io penso che anche se ristrutturerà il complesso e poi lo cederà a qualche altro gruppo sarà pur sempre un’operazione importante.

D’altra parte l’attività nel campo immobiliare, delle costruzioni edili e dell’ urbanistica non è l’unica. Il gruppo Pelligra possiede diverse squadre sportive oltre al Catania Calcio (ultima acquisizione in ordine di tempo), inoltre possiede insediamenti industriali in Cina, in India e nelle Filippine (non saprei bene in quali campi). E’ un colosso di livello mondiale, quindi non è da escludere un ulteriore allargamento dell’attività in altri campi.

Questo volevo dire, in maniera peraltro del tutto disinteressata perché non lo conosco personalmente, ho solo letto sul web notizie sul suo conto e sul conto del suo gruppo
imprenditoriale, un gruppo che fattura 30
miliardi di dollari, mentre avevo avuto l’impressione che tu lo volessi sminuire, ma se non è così ritiro quanto detto. Tranquillo.

Intanto comunque vediamo se davvero acquisirà l’ex Blutec e “La perla ionica”. Se non lo farà le nostre saranno chiacchiere inutili.
 
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il problema di quelle strutture, e' che non c'e' nulla da produrre

che siano "ristrutturate" o cadenti, se non ci sono "cose grosse" da produrre, sono inutili.
se va bene, diventano un centro commerciale, come l'alfa di arese, o palazzi come la pirelli o lo scalo ferroviario di porta romana a milano.
per metterci un'industria, devi avere l'industria.
me se la compra un palazzinaro...
corretto ma se esiste un industria interessata a produrci qualcosa devi prima bonificare e ristrutturare ed è quello di cui si occupano aziende come quella in oggetto.
Che poi oggi le realtà manifatturiere sono sempre più rare causa desertificazione industriale è altrettanto vero ed appunto l'esempio di Arese lo dimostra.
Diverse a mio avviso le operazioni nei comuni delle grandi città dove le logiche di opportunità sono più complesse.
 
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