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Quasi 3.000 morti sulle strade in un anno. L’Italia peggio della media europea

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però quello che vale è il principio, a fronte di un incidente il non rispetto dei limiti di velocità può comportare un grado di responsabilità, poi è evidente che ogni caso fa storia a se ed è necessaria una perizia per determinare quanto il non rispetto del limite determini la responsabilità, non è detto che andare a 10 km/h determini una responsabilità , come invece in altri casi potrebbe determinarla.
La causa scatenante l'incidente col motorino non è stata la velocità dell'auto....non si può ragionare coi principi in questo caso, perché "il principio" che l'automobilista ha sempre torto, è deviante rispetto alla logica. I giudici ormai considerano chi guida l'auto come dotato di superpoteri che possono fermare tutto con un battito di ciglia e, se per caso il battito non è proprio immediato, diventano assassini. Ho semplificato ma il concetto è quello.
 
il problema è che non ci si può astrarre dalle leggi
...e infatti non sto auspicando questo. La mia era solo una valutazione di carattere etico, o più precisamente sul grado di empatia che riesco, o meglio, che NON riesco) a provare verso questi ragazzi. Ovviamente, il giudice applicherà la legge, come è giusto che sia.
 
La causa scatenante l'incidente col motorino non è stata la velocità dell'auto....non si può ragionare coi principi in questo caso, perché "il principio" che l'automobilista ha sempre torto, è deviante rispetto alla logica. I giudici ormai considerano chi guida l'auto come dotato di superpoteri che possono fermare tutto con un battito di ciglia e, se per caso il battito non è proprio immediato, diventano assassini. Ho semplificato ma il concetto è quello.

ma non ti concentrare su di un caso specifico, il principio che deve essere compreso dagli automobilisti è che in un incidente la velocità comporta un grado di responsabilità e che la guida di un'automobile di per se prevede responsabilità, poi ci saranno stati casi indubbiamente in cui la giustizia non è stata gestita correttamente, ma per me quelli sono capisaldi importanti, perchè se un automobilista non entra nell'ottica che ha nelle mani un mezzo che può far male allora è un brutto affare.
 
Dico la mia nel modo più pacato e neutro possibile: per quanto, in punta di diritto sia ineccepibile che contano solo ed esclusivamente i fatti hic et nunc, non riesco a non tenere in conto le condizioni che hanno portato a quei fatti. E quindi, sempre IMHO, il fatto che il soggetto alla guida fosse positivo ai cannabinoidi, anche se non avesse fumato immediatamente prima della tragedia, un significato e una collocazione nella sequenza delle causalità ce l'ha eccome, perchè se te l'hanno trovata in corpo significa che ne fai uso... Poi, tutte le precisazioni sulle 50 ore in macchina ma non necessariamente al volante..... sinceramente, non me ne frega nulla: in un contesto del genere, anche se si fossero alternati alla guida (ed essendo stipati in macchina scommetto che NON l'hanno fatto...), tra le dirette social e il clima da gita scolastica che ci sarà stato a bordo, quelli erano tutti svegli da quarantotto ore, e quindi mi posso immaginare con quale concentrazione stavano guidando.... Infine, in quel tratto di strada c'era il limite di 30 km/h. L'avessero rispettato, non sarebbe successo nulla. Il resto è cibo per gli avvocati.
Ribadisco, tutto IMHO.
Io sono curioso, dunque quel tipo di video l'ho guardato ancora.
Normalmente si cambiano di posto abbastanza regolarmente, tra l'altro non sono sempre tutti presenti in auto, anche se il modo di gestire i cambi è "poco ortodosso".
Detto questo, che non cambia il dramma, vorrei solo farti notare che il limite di 30 orari sembra appurato non essere rispettato, se non da pochi (io sono fra questi) stoici.
 
...e infatti non sto auspicando questo. La mia era solo una valutazione di carattere etico, o più precisamente sul grado di empatia che riesco, o meglio, che NON riesco) a provare verso questi ragazzi. Ovviamente, il giudice applicherà la legge, come è giusto che sia.

però come avevo scritto all'inizio di questa vicenda , le considerazioni etiche da noi fanno 'cultura' e secondo me domani continueremo ad avere il commerciale (per dire una categoria che per mia esperienza diretta del CDS hanno una certa considerazione) che fa le stesse cose che fa lo youtuber ma sarà ancora più convinto di essere nella ragione perchè da questa storia , pubblicamente parlando , non si sta ragionando sul fatto che stare per tanto tempo in un auto può essere pericoloso , ma che lo è se alla guida ci sta uno youtuber.
 
vorrei solo farti notare che il limite di 30 orari sembra appurato non essere rispettato, se non da pochi (io sono fra questi) stoici.

Sei più bravo di me, sarei un perfetto ipocrita se affermassi che rispetto pedissequamente tale limite.... però, se non vado a 30, non vado nemmeno a 80. Quindi, alla prova dei fatti cambia poco.
 
Ci sono youtuber e youtuber.... per citarne un paio che conosciamo tutti, se a noleggiare la Urus per fare un test fosse uno come Matteo Valenza o Emiliano Perucca Orfei, credo che nessuno avrebbe nulla da ridire.....

apposta come la norma questa cosa ? Per me è facile normarla, se vuoi guidare una vettura di un certo tipo devi avere dei requisiti, che non sono quelli basati su che lavoro fai, ma sul grado ci preparazione che hai alla guida.
 
però come avevo scritto all'inizio di questa vicenda , le considerazioni etiche da noi fanno 'cultura' e secondo me domani continueremo ad avere il commerciale (per dire una categoria che per mia esperienza diretta del CDS hanno una certa considerazione) che fa le stesse cose che fa lo youtuber ma sarà ancora più convinto di essere nella ragione perchè da questa storia , pubblicamente parlando , non si sta ragionando sul fatto che stare per tanto tempo in un auto può essere pericoloso , ma che lo è se alla guida ci sta uno youtuber.

Mah... non credo che il commerciale farebbe le stesse cose, per lo meno spero che uno che gira per lavoro non si metta a fare il mona col telefono....
 
La causa scatenante l'incidente col motorino non è stata la velocità dell'auto....non si può ragionare coi principi in questo caso, perché "il principio" che l'automobilista ha sempre torto, è deviante rispetto alla logica. I giudici ormai considerano chi guida l'auto come dotato di superpoteri che possono fermare tutto con un battito di ciglia e, se per caso il battito non è proprio immediato, diventano assassini. Ho semplificato ma il concetto è quello.

Lungi da me voler dare più colpe di quelle che vengono già date di solito agli automobilisti.
Però anche per me la velocità in molti casi è una concausa degli incidenti.
Certo uno può andare anche velocissimo ma finchè nessuno gli taglia la strada non succede nulla.
Però anche se da parte dell'altro c'è un'infrazione la velocità,almeno quando è veramente eccessiva,da davvero la differenza tra frenare in tempo o meno.
Andare in giro per strada,in auto o in moto o in bici o a piedi,significa dover mettere in conto che qualcosa può capitare e tenersi pronti.
Nel momento in cui io decido di viaggiare a una velocità molto superiore a quella consentita di fatto sto coscientemente annullando la mia capacità di reagire a un imprevisto in tempo e evitare un incidente.

Sui mezzi contromano io onestamente sono piuttosto severo.
Anche nei casi in cui il cds lo consente non trovo prudente percorrere viaggiare in senso vietato,o almeno bisognerebbe imporre il fatto che se lo fai devi dare la precedenza a tutti.
Anche a quelli che magari allo stop guardano solo da una parte perchè in teoria dall'altra non dovrebbe arrivare nessuno.

Condivido poi il discorso fatto da altri cioè che la velocità eccessiva potrebbe far si che qualcuno attraversi un incrocio senza rendersi conto che quel puntino lontano lontano si avvicina a una velocità molto elevata.

Anni fa,quando il cavalcavia non era ancora crollato,faccio per immettermi uscendo dalla mia stradina come tutti i giorni.
Guardo a sinistra e complice il cavalcavia non vedo nessuno.
Mi inserisco.
Tempo mezzo secondo guardo lo specchietto e avevo una macchina quasi addosso.
Quando mi sono immesso era ancora oltre la salita del cavalcavia quindi non potevo vederla.
Ma andava così veloce che mi è arrivata addosso in un attimo.
Se mi avesse preso di fianco,perchè magari io mi fermavo a far attraversare un pedone,in teoria avrei avuto torto.
In pratica come potevo prevedere che arrivasse a tuono da oltre la salita?
Non è successo per fortuna ma se fosse successo io penso che avrebbe avuto torto il siluro umano,anche se io avevo il dare la precedenza,perchè la sua velocità di fatto aveva reso inutile il fatto che io guardassi prima di immettermi.
 
apposta come la norma questa cosa ? Per me è facile normarla, se vuoi guidare una vettura di un certo tipo devi avere dei requisiti, che non sono quelli basati su che lavoro fai, ma sul grado ci preparazione che hai alla guida.

Quella è una lacuna normativa che va colmata.
Però il problema rimane.
Nel senso che se imponi un limite di potenza,mettiamo 200 cv,oltre il quale serve una patente speciale o frequentare un corso non hai la garanzia che da quel momento in poi fili tutto liscio.
Primo perchè quello che compra la macchina con "solo" 199 cv sarebbe esente e potrebbe fare il pistola quanto vuole.
E poi perchè temo che tale obbligo diventerebbe una formalità.
Del tipo per avere l'auto oltre la soglia di potenza devo fare un corso di guida.
E allora lo vivo come un giorno di divertimento in pista (bisogna vedere ovviamente come verrebbero svolti questi corsi) in cui imparare a fare tutte quelle cose che su strada non vanno fatte.
Quando feci il corso di guida sicura io posso dire che secondo me è servito solo a una parte dei partecipanti.
Chi l'ha vissuta come un'esperienza da cui imparare,per quanto limitata.
Chi l'ha vissuta come una giornata in cui provare la sensazione di un testacoda sul bagnato probabilmente finito il corso ha ricominciato a guidare come faceva prima se non peggio.

Non voglio per questo demonizzare il divertimento,temo solo che un eventuale corso possa diventare più uno svago (visto che si tratta di vetture più entusiasmanti della media) che un momento di apprendimento.
 
Su questo non ci piove, ma la tendenza (non attuale, chiaro) è sempre quella di amplificare la velocità come responsabile di tutto, mentre ciò non è tecnicamente vero.
Mi spiace ma non sono della stessa idea, uno studio della World Health Organization, dimostra come la velocità influenzi le probabilità di morte in caso di investimento: secondo lo studio un conducente che guida a 30 km/h e si accorge di un pedone, percorre 21 metri mentre agisce e 9 metri mentre frena. Basta fare un’addizione banale per capire che mediamente servono 30 metri circa per riuscire a fermarsi senza investire un pedone. Il che si traduce in una probabilità del 90% di sopravvivenza per il pedone.
A 70 Km/h si muore quasi sempre.
Dall’infografica si evince come al crescere della velocità non aumenta solo la distanza di arresto dell’auto ma anche la distanza che percorre l’auto mentre il conducente realizza cosa fare.
Ad un certo punto (da 70 km/h) serve meno spazio per reagire che quello per fermare l’auto davanti a un pedone. Peccato però che a 70 km/h se non si riesce ad evitare il pedone, le sue probabilità di sopravvivenza sono praticamente dello 0%. Quindi la velocità è una delle cause maggiori della mortalità sulle strade.

Pedoni-velocita-incidente-auto.jpg
 
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