<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La gara (di Moto) più pericolosa del mondo | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

La gara (di Moto) più pericolosa del mondo

A me non dispiacerebbe,però non a bordo pista.
Su uno spalto o comunque dietro a delle protezioni a una certa distanza volentieri.
Perfino Alonso in un'intervista ha detto che quanto capita di fermarsi con la monoposto fa impressione vedere a che velocità transitano le altre vetture e viene istintivo saltare subito dietro alle protezioni.
 
Quest'anno la Senior è stata vinta da Peter Hickman alla media di 129 miglia orarie e spicci. Giro veloce in 132 di media. Miglia eh, non km.
Io ci andai con 3 amici nel 2009. In moto ovviamente, prese due settimane di ferie per fare un bel giro d'Europa con calma. 4 giorni invece solo sull'isola per vedere le gare. Quando si sbarca a Douglas è come arrivare all'isola che non c'è di Peter Pan, il Nirvana del motociclismo. Tutto trasuda mito, leggenda, si vive un'atmosfera magica, va vissuto non si può descrive a parole. Tra l'altro a parte il TT, l'isola di Man è di una bellezza da togliere il fiato, sia per i panorami che per il fascino che la tradizione celtica esercita sul posto. Sembra di vivere in un altra epoca per alcune cose. Tra altro quel 2009 il lap of honour lo fecero Agostini e Rossi. Mi passarono a passeggio (cioè più o meno a passeggio, in terza piena su un mille) a 10 cm dal naso. Se volete prenotare traghetto e albergo, muovetevi per tempo. Il TT si corre a giugno, io ho dovuto prenotare a ottobre dell'anno prima.

Esattamente quello che ho provato io quando sono andato a Spa per la F.1 (era il 2013 e spero di tornarci, a Dio piacendo).
Vedere una gara dal vivo non è paragonabile a vederla in TV. Se poi la vai a vedere in posti leggendari, che hai solo immaginato prima di vederli, è un'emozione 10 volte superiore. Ovviamente questo vale per l'appassionato di corse.
 
A me non dispiacerebbe,però non a bordo pista.
Su uno spalto o comunque dietro a delle protezioni a una certa distanza volentieri.
Perfino Alonso in un'intervista ha detto che quanto capita di fermarsi con la monoposto fa impressione vedere a che velocità transitano le altre vetture e viene istintivo saltare subito dietro alle protezioni.
Anche se questo tipo di rischio estremo non l'ho mai praticato, capisco in generale quelli che lo fanno : ha sempre fatto parte delle attività e delle pulsioni umane, sia correre al TT o scalare vette pericolose o gettarsi con la tuta alare o scendere con gli sci da montagne pazzesche o immergersi nelle fosse oceaniche o.... quel che volete.

Personalmente, il mio sogno proibito - assolutamente teorico sia per ragioni pratiche che etiche - dal punto di vista del brivido del rischio è la caccia grossa ad animali pericolosi, leoni e tigri in primis; non sono fanatico delle armi in generale e non mi sono mai piaciute quelle militari ed altamente distruttive, ma non mi sono mai dispiaciute quelle di precisione da caccia (ma rigate, a pallottola) come le carabine (ho tutt'ora la carabina ad aria compressa che usavo da ragazzo e due pistole ad aria compressa) o gli express da caccia grossa, e guardo avidamente tutti i film del genere : "Spiriti nelle tenebre" è il mio personale film di culto, inoltre ho letto ed ho ancora da leggere dei libri di Jim Corbett.

Pura teoria e sogno, anche perché delle cacce nostrane - a prede piccole e non pericolose, usando fucili a canna liscia e pallini - non mi è mai interessato nulla.... ma insomma è per dire che, se non tutti, molti di noi subiscono il fascino di una o più attività estreme, anche se molto pericolose : il brivido del rischio è roba che ci fa sentire vivi.

Capisco quindi quelli che corrono il TT, la pelle è la loro ed hanno tutto il diritto di farlo, anche se ogni tanto sembrano dei mezzi pazzi.

Tu poi mi sembri esagerato nel volerti proteggere da ogni rischio, persino da quello di stare a bordo pista.... io ci starei, poi se proprio - improbabile anche se possibile - uno esce di pista e ti viene addosso beh, è un piccolo rischio rispetto a quelli corsi dai piloti, ci può stare : un po' di adrenalina fa bene, anche la sicurezza è noiosa se è troppa.
 
Ultima modifica:
Non mi pare un rischio proprio trascurabile.
Nei rally ad esempio ogni tanto una macchina che arriva lunga travolge qualche spettatore che se fosse stato 10 metri più indietro avrebbe visto lo stesso benissimo la pista.
Nei rally sì, gli spettatori si mettono - o si mettevano, non so se lo facciano tuttora - in posizioni assurde, e lì le uscite di strada - e di auto, non moto - sono ben più probabili.
Al TT mi pare invece un rischio molto inferiore ed accettabile... un po' di coraggio, su !
 
Pura teoria e sogno, anche perché delle cacce nostrane - a prede piccole e non pericolose, usando fucili a canna liscia e pallini - non mi è mai interessato nulla....
Ci sarebbe la caccia al cinghiale, numeroso e pericoloso, è permessa la caccia con grossi calibri a pallettoni o pallottola singola?
Poi con la pelle si potrebbero fare delle borse da moto, per rimanere in tema..
 
Comunque ho appena letto su Wikipedia che in tutta la storia del TT (dal 1907 a oggi, quindi oltre un secolo) sono morti solo due spettatori.
Insomma, non è poi così pericolosa per chi assiste...
 
Ci sarebbe la caccia al cinghiale, numeroso e pericoloso, è permessa la caccia con grossi calibri a pallettoni o pallottola singola?
Poi con la pelle si potrebbero fare delle borse da moto, per rimanere in tema..
Credo che si possa usare un po' quel che si vuole, sia pallettoni (non adatti per i cinghiali, duri a morire) che palla singola con canna liscia, anche quella non molto adatta se non da vicinissimo. Molto più adatte le canne rigate, ben più efficaci e precise, ma da usare con cautela perché possono uccidere anche ad un paio di km di distanza e quindi si deve stare ben attenti a dove può andare a finire la pallottola, se manca il cinghiale. Gli incidenti di caccia son lì a dimostrare che molti non pensano proprio a tutto questo.
In ogni caso, l'idea di cacciare il cinghiale per me non è caccia grossa e non mi prende quanto l'idea di cacciare in India una tigre antropofaga, come faceva il piccolo grande uomo, Jim Corbett.
Lì si che ci voleva un coraggio - ed altre qualità - fuori dal comune.
 
Che poi il TT è la più famosa, ma in realtà c'è tutto un calendario di corse su strada dove corrono i piloti specialisti delle road races.
A Man a settembre c'è anche il Max GP, cugino "minore" del TT. Poi in Irlanda le più famose sono l' Ulster GP, la Northwest 200, c'è il GP di Macao... Quest'ultime però sono corse tradizionali, non come il TT dove di fatto si corre contro il cronometro come nei rally. In Italia il nostro pilota di punta su strada, attualmente è Stefano Bonetti. Purtroppo la Federazione Italiana mette i bastoni tra le ruote ai motociclisti nostrani che intendono formarsi come specialisti delle road races e quindi sono costretti a correre con licenze estere.
 
In ogni caso, l'idea di cacciare il cinghiale per me non è caccia grossa e non mi prende quanto l'idea di cacciare in India una tigre antropofaga, come faceva il piccolo grande uomo, Jim Corbett.
Lì si che ci voleva un coraggio - ed altre qualità - fuori dal comune.

Ancora meglio sarebbe affrontare una tigre armati solo di coltello, come Sandokan! :emoji_grinning:

Comunque sono contrario all'uccisione dei felini, i miei animali preferiti (tra l'altro, tante specie di felini selvatici sono a grosso rischio di estinzione).
 
Ancora meglio sarebbe affrontare una tigre armati solo di coltello, come Sandokan! :emoji_grinning:
Quella è soltanto fantasia, anche se lo facevano lui e Tremal-Naik nello sceneggiato tv del 1976 (che vidi con piacere).
Nella realtà, se qualcuno ci ha provato difficilmente poi lo ha potuto raccontare. Qualche africano in passato è riuscito a far secco un leone con una lancia, ma senza arrivare al corpo a corpo, altrimenti....
Comunque sono contrario all'uccisione dei felini, i miei animali preferiti (tra l'altro, tante specie di felini selvatici sono a grosso rischio di estinzione).
Anche io adoro i felini e sono assolutamente contrario, oggi, ad ucciderli ; peggio che mai se si tratta della squallida "caccia in recinto" che alcuni fanno in Sud Africa con leoni allevati appositamente.

Ho ben scritto che oltre alle ragioni pratiche ci sono quelle etiche a rendere del tutto teorica la cosa.

Ma se fossi nato nel passato, chissà.....
 
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