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Fate ancora stampare le foto?

Sono ormai tanti anni che non stampo più niente, anche se potrei farlo in casa, tengo tutto su hd esterno o cloud.
Come successo a tanti di voi, la passione per la fotografia è scemata negli anni con l'avvento del digitale.......ho fatto parte per diversi anni ad una associazione di fotografi amatoriali, vincendo anche un paio di concorsi, ma ormai mi sono ridotto a fotografare con lo smartphone e a giocare con le app per modificare le foto.
Difatti è già qualche tempo che rimuggino di vendere le mie due Nikon (FE e FG) con tutta la pletora di obiettivi annessi, dai fisheye ai macro più o meno originali...........penso ci tirerei su qualche soldino.
 
Come successo a tanti di voi, la passione per la fotografia è scemata negli anni con l'avvento del digitale...

Per quanto mi riguarda, la passione non è scemata con il digitale (anzi, ne apprezzo la maggiore facilità, praticità e flessibilità, e il fatto di non essere limitato da un rullino di un determinato ISO e con numero limitatissimo di scatti), quanto da quando la fotografia ha cominciato a fare parte del mio lavoro.
Una volta per me la fotografia era un'attività solo da viaggi e gite, quindi legata a momenti di svago e scoperta.
 
Per quanto mi riguarda, la passione non è scemata con il digitale (anzi, ne apprezzo la maggiore facilità, praticità e flessibilità, e il fatto di non essere limitato da un rullino di un determinato ISO e con numero limitatissimo di scatti), quanto da quando la fotografia ha cominciato a fare parte del mio lavoro.
Una volta per me la fotografia era un'attività solo da viaggi e gite, quindi legata a momenti di svago e scoperta.
Infatti, la flessibilità senza essere per forza iso fisso, idem per la post produzione per semplici correzioni, prima possibili solo con abili stampatori artigianali. E la bellezza di rivedere la sera in albergo subito le foto in formato grande e fare una cernita immediata. Manca il "friccichio" di andare a ritirare la busta, dopo aver stampato il rullino, ma anche una spesa enorme in meno e non doversi accollare il cambio pellicola ogni tot.
 
Per quanto mi riguarda, la passione non è scemata con il digitale (anzi, ne apprezzo la maggiore facilità, praticità e flessibilità, e il fatto di non essere limitato da un rullino di un determinato ISO e con numero limitatissimo di scatti), quanto da quando la fotografia ha cominciato a fare parte del mio lavoro.
Una volta per me la fotografia era un'attività solo da viaggi e gite, quindi legata a momenti di svago e scoperta.

Certamente, la comodità e la flessibilità del digitale sono innegabili, soprattutto in ambito lavorativo.
Ma io il passaggio l'ho visto come dal vinile alla musica liquida, più pratico, ma meno appagante dal lato amatoriale.
Trovare l'attimo dello scatto con la luce giusta e poi vedere a posteriori se è venuta una bella foto ha quel qualcosa di romantico che una digitale, dove fai anche raffiche di scatti per poi gettarli, non potrà mai darti.
Una sensazione di "artigianalità".
 
una volta all'anno con la app di un sito carico le foto più belle per me scattate con cellulare e le stampo.
Quando ho perso mio papà (o meglio un po' di tempo dopo, prima non ce la facevo), ho stampato un po' di foto con lui e ora un paio sono sulla mia scrivania in ufficio.
 
Certamente, la comodità e la flessibilità del digitale sono innegabili, soprattutto in ambito lavorativo.
Ma io il passaggio l'ho visto come dal vinile alla musica liquida, più pratico, ma meno appagante dal lato amatoriale.
Trovare l'attimo dello scatto con la luce giusta e poi vedere a posteriori se è venuta una bella foto ha quel qualcosa di romantico che una digitale, dove fai anche raffiche di scatti per poi gettarli, non potrà mai darti.
Una sensazione di "artigianalità".

Sì, ma mettici anche l'ansia in 3 settimane di viaggio di non sapere come sono venute le foto, e la paura di perdere i rullini con gli scatti fatti (scatti a cui tieni molto e che non farai più per il resto della vita), la preoccupazione in estate di conservarli in un posto abbastanza fresco perché non si rovinino...
Una volta, tornato dal mio viaggio a Capo Nord, dopo sviluppo e stampa scoprii con orrore che tutti gli scatti di un rullino erano rigati! E la c'è ben poco da fare, anche se provai a rimediare dopo averli scansionati.
La cosa migliore del digitale è che puoi rivedere subito gli scatti appena fatti ed eventualmente rifarli, magari cambiando le impostazioni.
Oltre alla sicurezza di poter fare subito un backup su notebook, tablet, smartphone o cloud. Perdere le foto che ho scattato è uno dei miei incubi peggiori (beh no, c'è di molto peggio...)
 
Non ne ho la più pallida idea di come funzioni! Tra l'altro, ci vuole un rullino che non è il classico 35mm e non so quanto possa costare e se si trova con facilità.

No, non è una 35mm, è una medio formato 6x6.
Non ho mai usato questo formato, ma credo che online si trovi facilmente. So che molti appassionati e professionisti lo usano ancora.
 
A proposito di rivedere le foto appena scattate, mi è venuto in mente che uno dei momenti più piacevoli quando si fanno le foto per lavoro è quando ci sono quelle che vogliono vedere subito sul display come sono venute (alcune ci tengono molto!) e, soprattutto se sono ben dotate a livello di ghiandole mammarie, mi si appoggiano addosso (con tutte le suddette ghiandole ben poggiate sul mio braccio) come se fosse la cosa più normale del mondo!
E io devo fare finta di niente... :emoji_grimacing:

Non ci crederete, ma mi è capitato diverse volte. La prima volta pensai che fosse una particolarmente disinibita, ma poi ho constatato che è un modo di fare non poi così raro...
 
A proposito di rivedere le foto appena scattate, mi è venuto in mente che uno dei momenti più piacevoli quando si fanno le foto per lavoro è quando ci sono quelle che vogliono vedere subito sul display come sono venute (alcune ci tengono molto!) e, soprattutto se sono ben dotate a livello di ghiandole mammarie, mi si appoggiano addosso (con tutte le suddette ghiandole ben poggiate sul mio braccio) come se fosse la cosa più normale del mondo!
E io devo fare finta di niente... :emoji_grimacing:

Non ci crederete, ma mi è capitato diverse volte. La prima volta pensai che fosse una particolarmente disinibita, ma poi ho constatato che è un modo di fare non poi così raro...
Ma che bel lavoro fai, ti serve un aiutante per la luce?
 
Ma che bel lavoro fai, ti serve un aiutante per la luce?

No, faccio tutto da solo. Ma tanto l'aiutante non avrebbe nessun vantaggio: è su chi ha la fotocamera in mano che si appoggiano per vedere meglio come sono venute! :emoji_grin:

P.s. quello del fotografo è solo parte del mio lavoro, tra l'altro sempre più raramente (una volta viaggiavo molto per lavoro, ora non più).
 
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