Stamattina sono stato in una concessionaria Fiat-Lancia-Abarth-Jeep-Alfa Romeo per dare una occhiata alla Tonale.
Ingresso unico dal lato Fiat (regola ex covid?), zig zag stile penitenza tra varie 500 e Renegade fino ad arrivare alla zona riservata ad Alfa (ri-uscirò a riveder le stelle, anzi le Stellantis?).
Tonale verde attende su pedana insieme ad una Stelvio e a una Giulia ( della serie come farsi del male da soli).
Prima impressione: Giulia e Stelvio non c'entrano niente (diciamocelo inter nos: non sono mai c'entrate niente col mondo Fiat ora Stellantis), sono proprio due alieni in mezzo a tutte le altre (Tonale compresa), e si capisce che le due giorgio sono destinate purtroppo a rientrare dentro il portale spazio temporale da cui erano uscite assieme al fantasma della defunta "vera" Alfa Romeo che per un po' aveva illuso gli appassionati essere redivivo.
Vabbè, è andata così.
Seconda impressione: e Tonale? Dai, si presenta bene, il colpo d'occhio c'è, ma girando lo sguardo sulla vicine Stelvio/Giulia si capisce chi poteva aspirare all'olimpo premium e chi invece è fatto per fare numeri (e basta: alla favoletta che vendendo tante Tonale Stellantis ci regalerà almeno una nuova 4C o Giulia coupè non ci crede nessuno).
Terza impressione: il mio ginocchio sinistro, allenato a sollevarmi dal sedile praticamente rasoterra della mia Giulia, al momento di farmi uscire dall'abitacolo (molto bello e d'effetto gli interni) di Tonale, praticamente non fa nessuno sforzo (nè strani click) e mi proietta quasi in braccio al venditore con cui stavo interloquendo; eh sì, Tonale è un suv e la seduta è bella alta.
Quarta impressione: niente prezzo di listino, ma foglio riportante dati tecnici e la rata mensile; ormai è così, comprare il denaro per un bene viene prima del comprare il bene stesso. Così ti vendono due cose e te ne porti a casa una.
Ecco sì (impressione finale): una, Tonale sarà una delle tante suv, niente di più, niente di meno.