Aggiungo un aneddoto che secondo me descrive bene la situazione italica in cui si preferisce dare del rompimaroni a chi è educato e far passare per tollerante chi invece essendo a sua volta prepotente non si lamenta dei comportamenti incivili degli altri.
Nel 2003,sono passati quasi 20 anni pazzesco,mio fratello ha avuto una malattia neurologica che l'ha costretto su una sedia a rotelle per diversi mesi.
Vivevamo in un condominio con ampio cortile,per fortuna privo di barriere o gradini e con un ascensore ampio in cui la sedia a rotelle entrava senza problemi.
Una situazione ideale?
Purtroppo no.
Perchè nonostante il parcheggio in cortile vicino alla porta di ingresso della scala fosse consentito solo per brevi soste c'erano dei condomini che consideravano quello spazio come il loro posto auto riservato,pur avendo il garage vuoto.
Quindi ogni volta che rientravamo da una visita medica ci toccava spingere la sedia a rotelle per 20 metri sugli autobloccanti sconnessi del cortile.
I miei genitori per paura di passare per quelli che rompono gli zebedei non hanno detto nulla.
Anni dopo ho iniziato ad andare io alle assemblee al posto loro e quando ho visto quei vicini incivili puntare il ditino verso i nuovi arrivati che gli avevano sottratto il posto ho deciso di dire la mia e di ricordare loro che pur in presenza di una persona invalida (anche se per fortuna solo temporaneamente) a tutti gli effetti si erano ben guardati da lasciare libero il posto comportandosi da veri incivili.
Ho anche aggiunto che al posto nostro qualcun altro gli avrebbe lasciato un ricordino sul cofano invece di portare pazienza.
La reazione è stata da oscar.
Un vicino era scandalizzato,aveva una faccia come dire "Beh ma potevate dirlo".
E io avrei voluto replicare "Ma perchè a 50 anni suonati bisogna dirtelo che obbligare chi è in sedia a rotelle a fare 20 metri in più sullo sconnesso è un comportamento da buzzurri maleducati?Se a 50 anni non ci arrivi da solo significa che sei un prepotente a cui non passa nemmeno per l'anticamera del cervello che quello che fa potrebbe dare fastidio o creare disagio agli altri e del tutto inadatto a vivere in un condominio".
Ma mi sono trattenuto.
Purtroppo la situazione dei condomini italiani è questa.
Ci sono i prepotenti e poi quelli che sopportano,che in qualche caso dopo anni si rompono e iniziano a non lasciar correre è vero ma imho è del tutto comprensibile.
Ah mi è appena arrivata la convocazione per l'assemblea,da quando c'è il covid non ci vado più.
Tanto non cambia mai niente,si fanno tanti discorsi inutili e tutti fanno finta di essere civili e concilianti.
Si mettono per iscritto regole e decisioni che non saranno mai applicate e lo sanno tutti.
Nel 2003,sono passati quasi 20 anni pazzesco,mio fratello ha avuto una malattia neurologica che l'ha costretto su una sedia a rotelle per diversi mesi.
Vivevamo in un condominio con ampio cortile,per fortuna privo di barriere o gradini e con un ascensore ampio in cui la sedia a rotelle entrava senza problemi.
Una situazione ideale?
Purtroppo no.
Perchè nonostante il parcheggio in cortile vicino alla porta di ingresso della scala fosse consentito solo per brevi soste c'erano dei condomini che consideravano quello spazio come il loro posto auto riservato,pur avendo il garage vuoto.
Quindi ogni volta che rientravamo da una visita medica ci toccava spingere la sedia a rotelle per 20 metri sugli autobloccanti sconnessi del cortile.
I miei genitori per paura di passare per quelli che rompono gli zebedei non hanno detto nulla.
Anni dopo ho iniziato ad andare io alle assemblee al posto loro e quando ho visto quei vicini incivili puntare il ditino verso i nuovi arrivati che gli avevano sottratto il posto ho deciso di dire la mia e di ricordare loro che pur in presenza di una persona invalida (anche se per fortuna solo temporaneamente) a tutti gli effetti si erano ben guardati da lasciare libero il posto comportandosi da veri incivili.
Ho anche aggiunto che al posto nostro qualcun altro gli avrebbe lasciato un ricordino sul cofano invece di portare pazienza.
La reazione è stata da oscar.
Un vicino era scandalizzato,aveva una faccia come dire "Beh ma potevate dirlo".
E io avrei voluto replicare "Ma perchè a 50 anni suonati bisogna dirtelo che obbligare chi è in sedia a rotelle a fare 20 metri in più sullo sconnesso è un comportamento da buzzurri maleducati?Se a 50 anni non ci arrivi da solo significa che sei un prepotente a cui non passa nemmeno per l'anticamera del cervello che quello che fa potrebbe dare fastidio o creare disagio agli altri e del tutto inadatto a vivere in un condominio".
Ma mi sono trattenuto.
Purtroppo la situazione dei condomini italiani è questa.
Ci sono i prepotenti e poi quelli che sopportano,che in qualche caso dopo anni si rompono e iniziano a non lasciar correre è vero ma imho è del tutto comprensibile.
Ah mi è appena arrivata la convocazione per l'assemblea,da quando c'è il covid non ci vado più.
Tanto non cambia mai niente,si fanno tanti discorsi inutili e tutti fanno finta di essere civili e concilianti.
Si mettono per iscritto regole e decisioni che non saranno mai applicate e lo sanno tutti.