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Patenti per tutto...

da profano e pur correndo il rischio di far ridere gli esperti, chiedo: ma non esiste un equipaggiamento per le bufere?
Cioè, per come la vedo io - magari sbaglio - le cose sono due: o non hanno controllato il meteo o la bufera non era prevista, però se esiste un equipaggiamento adatto ad affrontare le bufere...
Parlo per quel che ho letto.
Se non erro erano a 4000 metri ben equipaggiate ma per una escursione diurna e con il sole.
Per quanto le previsioni possano essere diventate mediamente precise, a quell'altitudine e comunque in montagna il tempo cambia rapidamente quindi bisognerebbe farsi trovare pronti a qualsiasi evenienza. 4000 metri sono una enormità
 
Forse si potrebbe imporre un limite.
Oltre una certa quota si va solo in gruppi preparati e organizzati comunicando il proprio programma ai soccorsi in maniera preventiva.
Poi qualche incidente ci sarebbe lo stesso ma almeno non si assisterebbe alla solita corrida (dilettanti allo sbaraglio) di tutti gli anni.
 
quindi non erano delle provvedute.
Questo significa - e sarebbe anche peggio - che per quanto uno sia un professionista, se è la tua ora...
Non lo so perché non sono un esperto di montagna ma l'idea di trovarmi a 4160 metri senza equipaggiamento pseudo invernale (almeno guanti pesanti e una giacca) non mi stuzzica.
Anche perché io questo weekend sono andato a fare la ciclabile San Candido-lienz e avevo guardato le.previsioni che annunciavano l'arrivo di aria fredda e temporali tra sabato e domenica, con calo delle temperature, quindi l'imprudenza ritengo ci sia stata.
Tra l'altro questa settimana leggevo di un gruppo che ha fatto intervenire due volte l'elisoccorso in un giorno. Prima un componente settantenne preso dai crampi che è stato portato via il primo giro.
Il resto ha continuato ma si è trovato in difficoltà e ha chiesto aiuto una seconda volta
 
Tra l'altro questa settimana leggevo di un gruppo che ha fatto intervenire due volte l'elisoccorso in un giorno. Prima un componente settantenne preso dai crampi che è stato portato via il primo giro.
Il resto ha continuato ma si è trovato in difficoltà e ha chiesto aiuto una seconda volta

Anche li io non ci vedrei nulla di male nel dire che in casi simili l'intero gruppo dovrebbe fare dietrofront e tornarsene a casa.
Se tanto mi da tanto gli altri componenti del gruppo non saranno stati giovanissimi e magari già al momento del primo intervento dell'elisoccorso non erano in condizioni ottimali.
Va bene che l'elisoccorso c'è ma così significa proprio abusarne.
 
La montagna sarà anche bella, ma ci lasciano le penne tante, troppe persone.
Un soccorritore di Lecco mi disse un paio di anni fa di gente che senza alcun tipo di preparazione si recava in montagna per poi chiedere l'elisoccorso che, come ha già scritto qualcuno, costa parecchio. Tanto che stavano pensando di prevedere il pagamento delle spese. Poi non so come sia andata a finire.
Un anno fa è morto il figlio di una collega. Era andato in collina da solo ( primo grave errore ). Era scivolato in un dirupo. Era riuscito a chiedere aiuto ma poi hanno perso i contatti, forse il cell si è scaricato. Non saprei. Lo hanno trovato morto 3-4 gg dopo.
A volte la morte non si può evitare ( metti che sei in autostrada e ti arriva addosso uno contromano ). Alle volte c'è purtroppo l'inesperienza.
Anche i fiumi sono trappole mortali. Qui ogni anno , quando arriva la bella stagione, muoiono annegati dei giovani. Perché ?
1) Non sanno nuotare
2) Non sanno che il fiume è più rischioso del mare
3) si immergono dopo aver mangiato e bevuto perché ignorano il fenomeno della congestione

La vita è un dono prezioso e spesso diamo per scontato che le tragedie capitino sempre agli altri.


Certo che morire di freddo....
Lascia veramente basiti....
Possibile che un adulto non si renda conto che a 4.000 metri
SE CAMBIA IL TEMPO,
si possa andare tranquillamente sottozero....
??
Mi ricorda un po' quelli che escono a vela con la burrasca e quelli del bagno a tutti i costi....
( tanto stiamo vicini a riva )
 
le norme che auspichi fanno appello al buon senso e alla lungimiranza.
Io confesso di non amare la montagna ( perdonatemi, ma per me mare batte montagna mille a zero ) e confesso di non capire chi rischia la vita a migliaia di metri di altezza ( ne ho conosciuto uno che si era bruciato i nervi delle mani, praticamente non poteva più piegare le dita delle due mani, una roba assurda ) perché come hanno spiegato spesso al tg , ci può essere una valanga improvvisa e tanti saluti. L'idea di restare "imbalsamato" per sempre in un dirupo ( a volte è impossibile recuperare i cadaveri ) non mi piacerebbe.
Ovviamente immagino che per alcuni sia invece inaccettabile l'idea di stare al sole o a mollo nell'acqua :)


Per entrambe le " villeggiature "
coesiste
L' " Est modus in rebus ".
Per tanti....Deve essere pero' poco divertente, quasi banale
 
da profano e pur correndo il rischio di far ridere gli esperti, chiedo: ma non esiste un equipaggiamento per le bufere?
Cioè, per come la vedo io - magari sbaglio - le cose sono due: o non hanno controllato il meteo o la bufera non era prevista, però se esiste un equipaggiamento adatto ad affrontare le bufere...

la prima regola è partire molto presto, quasi al sorgere del sole, perchè si deve tenere conto di quanto tempo ci vuole a salire, a stare sù, a scendere e pure almeno 1-2 ore di avanzo nel caso di un imprevisto (ad esempio il maltempo).
comunque di solito quando si và così in alto, proprio perchè serve tempo più di una giornata, portarsi una tenda è il minimo.

la seconda è degnarsi almeno di leggere la difficoltà dei sentieri:
T (turistico), E (escursionistico) e EE (escursionistico esperto) sono fattibili per quasi tutti.
EEA serve l'attrezzatura e ovviamente il saperla usare.
EAI itinerario innevato

in quel caso e da come leggo, quelle sono andate in EAI pensando di andare come se fosse EE.
 
Ultima modifica:
la prima regola è partire molto presto, quasi al sorgere del sole, perchè si deve tenere conto di quanto tempo ci vuole a salire, a stare sù, a scendere e pure almeno 1-2 ore di avanzo nel caso di un imprevisto (ad esempio il maltempo).
comunque di solito quando si và così in alto, proprio perchè serve tempo più di una giornata, portarsi una tenda è il minimo.

la seconda è degnarsi almeno di leggere la difficoltà dei sentieri:
T (turistico), E (escursionistico) e EE (escursionistico esperto) sono fattibili per quasi tutti.
EEA serve l'attrezzatura e ovviamente il saperla usare.
EAI itinerario innevato

in quel caso e da come leggo, quelle sono andate in EAI pensando di andare come se fosse EE.

con una tenda si potevano salvare ? Le tende sono costose ? Sono facili da montare ?
 
con una tenda si potevano salvare ? Le tende sono costose ? Sono facili da montare ?

non dico una tenda della decathlon da 40 euro ma con una professionale da 100-200 euro, probabilmente si.
se poi ci aggiungi un fornello da campo (30 euro circa + 5 euro ogni ricarica) sicuramente si.

è un passatempo che non richiede un enormità di soldi. nemmeno quello di arrampicata con corde e spuntoni perchè la maggior parte dell'attrezzatura dura anni. costa di più muoversi da città alla montagna che a farla.
 
Ultima modifica:
L'attrezzatura errata è evidenziata dal fatto che il ragazzo, non avesse dato i suoi guanti ad una delle due ragazze non avrebbe praticamente avuto conseguenze.

Poi i problemi possono succedere uguale, come la cordata che un paio d'anni fa facendo una traversata invernale nella zona incappò in una bufera durante il trasferimento da una baita all'altra ed in diversi si perirono, guide incluse.
Ma rimasero fuori ben più di dodici ore ... sicuro tutta la notte
 
Non saprei da dove nasce tutta questa faciloneria o sottostima delle situazioni. Noi abbiamo fatto solo appennini, al massimo i 2500 del Vettore e sempre in estate. Eppure giacca a vento e maglie di lana non mancavano mai, anche quando c'era un sole che spaccava le pietre.
Non potrei mai andare sui 4000, mi ci vorrebbe un somaro dietro per quello che dovrei portare......
 
Eppure giacca a vento e maglie di lana non mancavano mai, anche quando c'era un sole che spaccava le pietre.
Non potrei mai andare sui 4000, mi ci vorrebbe un somaro dietro per quello che dovrei portare......


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ma senza conoscere bene le dinamiche parlare di faciloneria o sottostima mi sembra un operazione non corretta, oltretutto chi lo ha fatto l'ha pagato con la vita.
Ma quali licenze simili sono obbligatorie? a me viene in mente un attività che potremmo dire simile , ovvero quella delle immersioni , ma anche li non esiste alcun brevetto obbligatorio, del resto poi anche quello che c'è lo si prende in alcuni casi in maniera molto facile in dei centri vacanza, mi viene il sospetto che per un eventuale brevetto di alpinismo non è che la solfa sarebbe la stessa. Ma poi mi chiedo , quale sarebbe il limite per cui è necessario avere un brevetto ? anche se si fanno semplici trekking turistici a 2000 metri il rischio ci può essere , mettiamo il brevetto obbligatorio a tutti quelli che vanno in montagna?
 
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