<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Galeotta fu la caramella | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

Galeotta fu la caramella

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A me è sembrata una grandissima perdita di tempo onestamente quella crociata per ripristinare la dicitura padre e madre,anche perchè la realtà non cambia.
Di coppie composte da persone dello stesso sesso che hanno figli ce ne sono tante,esistono anche loro.
Quanto al fatto che un padre e una madre possano sentirsi in qualche modo discriminati se vengono etichettati come genitore 1 e 2 mi sembra impossibile.
Il motivo di fondo di certe battaglie imho è sempre rimarcare la differenza tra la famiglia tradizionale,che per molti è l'unica vera,e le altre a cui si concede spesso malvolentieri lo status di nucleo famigliare.
Come se le famiglie tradizionali fossero tutte sane e quelle non tradizionali invece fossero in qualche maniera deviate.
Imho non è così,anzi dietro la facciata della famiglia,ancora fortemente influenzata dalla religione nel nostro paese,spesso si nascondono cose decisamente più malsane rispetto a due persone che si vogliono bene e non fanno del male a nessuno.

Zanzibar, il punto non è quello. Il punto è che si vuole far passare per normale quello che normale non è.
 
Zanzibar, il punto non è quello. Il punto è che si vuole far passare per normale quello che normale non è.

Per me è normale stare con chi si vuole stare.
Nel mio caso sullo scuolabus ai tempi dell'asilo era una bambina di nome Simona (mai più vista ne sentita,non so il cognome altrimenti mi piacerebbe rintracciarla) mentre il compagno di giochi era un bambino di nome Filippo (lui è entrato in politica).
Poteva essere benissimo il contrario e non ci sarebbe stato nulla di sbagliato o anormale secondo me.
Sono gusti personali.
 
A proposito di poter dire liberamente in pubblico tutto ciò che passa per la testa, stamattina, mentre andavo a fare la spesa, ho incrociato un gruppetto di anziani che conversavano tra loro, e uno parlava di "riaprire i forni crematori" (non parlavano di normali cremazioni di defunti, né scherzavano...)

Si può fare un esperimento proprio su questo forum: un breve periodo (anche solo una settimana) di "liberi tutti", senza alcuna censura né moderazione, dove ognuno può scrivere liberamente tutto ciò che gli passa per la testa, anche toccando temi scottanti (politica, religione, morale, ecc.). Niente politicamente corretto, anzi: scorrettezze e insulti a tutto spiano.
Come andrebbe a finire? Probabilmente molto male, ma almeno si conoscerebbero meglio le persone, scoprire cosa c'è veramente dietro la facciata.

Anni fa nella sala d'aspetto di un'ospedale c'era un signore anziano e gli argomenti erano i soliti.
La crisi,il lavoro,l'immigrazione.
Il signore sentenziò che ci sarebbe voluto qualche mese con al comando uno come quello coi baffetti (se non si fosse capito Hitler) per mettere le cose a posto.
Una dittatura a tempo determinato.
Ed era serio.
Non eravamo nemmeno nel reparto geriatrico o psichiatrico.
Se non sbaglio era ortopedia o urologia.
 
Se andiamo sul semplice io conosco una signora che si chiama Angiola.
Il padre,contadino classe 1932,andò all'anagrafe e in dialetto disse di voler chiamare la figlia Ngiolina.
L'impiegato allora provò a tradurre e chiese "Angela?".
Ma lui non volle sentire ragioni.
ANGIOLA!!!
E Angiola è stato...
 
Sai se diventasse di moda tradurre in italiano certi nomi statunitensi, magari quelli di personaggi televisivi? Avremmo ragazze di nome Sarta (Taylor), Aprile, Maggio, Giugno (April, May June, le nipotine di Paperina), ragazzi che si chiamano Cresta (Ridge).... un vero spasso!
 
eh...potrei raccontarne di persone "finte moderne" persone che a parole va bene tutto e poi quando qualcuno (le figlie) gli dice di voler fare una cena con anche degli amici senegalesi gli risponde che in casa non li vuole (pur essendo buoni amici da tempo) e fornendo la scusa della religione (ma se così fosse, è la religione cattolica che dicono professare a predicare l'accoglienza), al punto che quando quegli stessi amici dovevano poi venire a casa mia al mare (era tempo fa, eravamo ancora "a carico") queste stesse persone (le figlie) mi hanno chiesto se l'avevo detto a mio padre che veniva un senegalese, io sapendo che non era una questione di facciata nel caso di mio papà non l'avevo fatto, alla fine mi hanno "obbligato" a dirglielo, sembrava una conversazione surreale al telefono tipo "papà, viene anche un nostro amico senegalese" attimo di silenzio e poi la risposta "e quindi" "volevo chiedere se era un problema" attimo di silenzio "cosa?" "il nostro amico senegalese" - risata e citazione da full metal jacket "qui accettiamo gentaglia come............" (se lo scrivo mi bannano, o per citazioni è permesso?)
 
Meglio l'originale ("Le prenom", titolo in italiano "Cena tra amici").

Se devo essere sincero, il film italiano non l'ho mai visto, la pièce francese la conosco direi a memoria, lato scena :)
Il film è veramente carino, vinse anche due César.
Ma ho citato quello italiano, perché nella versione francese il nome è "Adolphe" :D
 
Ultima modifica:
Stampato sulla carta di identità, ma si è sempre fatto chiamare Remo, ha più di 60 anni e forse si vergognava.

Non era una cosa tanto strana in passato farsi chiamare diversamente dal nome scritto sui documenti vero?
Io ho conosciuto il nonno di una compagna di scuola che all'anagrafe si chiamava Walter ma tutti lo chiamavano Pippo.
Poi un ex collega di mio padre che sarebbe stato Edoardo ma si è sempre fatto chiamare Achille.
Poi ci sono i casi accidentali.
I miei genitori per un decennio hanno conosciuto un ragazzo che faceva l'idraulico e l'hanno sempre chiamato Andrea.
Solo dopo 10 anni hanno saputo dalla moglie che in realtà si chiama Paolo ma non li ha mai corretti,probabilmente per timidezza.
Però forse era il contrario...
 
Allargando un po' il discorso a me ogni tanto viene spontaneo chiedermi se alcuni genitori lo facciano apposta a scegliere dei nomi che sicuro al 100% faranno passare ai figli l'inferno durante le scuole.
Un amico voleva chiamare il figlio Thor.
Che se ti viene fuori un marcantonio biondo alto 1,90 può anche starci.
Ma se nasci sulla riviera romagnola da genitori bruni alti 1,60 e che mangiano piadina pranzo e cena diventa un filino difficile da sostenere.

Trovo però comunque un po' assurdo il fatto che molti ragazzi raggiunti i 18 anni pretendano di cambiare nome.
Ormai ce l'hai tanto vale tenerselo e farsi chiamare come credi.
 
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