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Questo capita in tutti i settori ...
Questa settimana sono stato costretto a mandare "in un posto bellisimo*" un commerciale che voleva insegnarmi come fare il mio lavoro (naturalmente per abbassare i costi di produzione ).

* Un docente, durante una lezione di geologia all'università, disse ad un collega sorpreso a sbadigliare:
"... ai miei tempi per molto meno saremmo stati mandati in posto bellissimo..." (aff........)

sicuramente è un andazzo generale, quello che a me preoccupa è che ne va della qualità
 
sicuramente è un andazzo generale, quello che a me preoccupa è che ne va della qualità


Assolutamente vero

Sono un po di anni che dico, che la vera sfida per chi produce oggi non è ottenere innalzare la qualità dei prodotti/servizi, ma riuscire a dare "qualità" guadagnando ...

Il risultato è che al guadagno non si rinuncia, ma ... ci sono troppi ma per condensare il concetto in poche righe
 
Assolutamente vero

Sono un po di anni che dico, che la vera sfida per chi produce oggi non è ottenere innalzare la qualità dei prodotti/servizi, ma riuscire a dare "qualità" guadagnando ...

Il risultato è che al guadagno non si rinuncia, ma ... ci sono troppi ma per condensare il concetto in poche righe

Almeno nel mio settore,tessile,negli ultimi anni la qualità del prodotto è andata peggiorando costantemente.
Un po' per colpa dei costi,un po' in certi casi per ingordigia dei produttori (non voglio dargli addosso,mi riferisco ai produttori di capi di lusso che tagliano la qualità per risparmiare 3 euro a capo e poi li vendono a 1000 euro in negozio),un po' perchè la clientela non distingue il cachemire dall'acrilico,un po' perchè la distribuzione ormai da anni si mangia la produzione.
Conta tutto più della qualità del prodotto.
Il marketing,il prezzo,la capacità di interagire con le grandi catene e vendere nei loro store.
Alla fine il prodotto più buono resta invenduto e l'azienda fallisce,mentre il prodotto scadente si afferma sul mercato.
 
Almeno nel mio settore,tessile,negli ultimi anni la qualità del prodotto è andata peggiorando costantemente.
Un po' per colpa dei costi,un po' in certi casi per ingordigia dei produttori (non voglio dargli addosso,mi riferisco ai produttori di capi di lusso che tagliano la qualità per risparmiare 3 euro a capo e poi li vendono a 1000 euro in negozio),un po' perchè la clientela non distingue il cachemire dall'acrilico,un po' perchè la distribuzione ormai da anni si mangia la produzione.
Conta tutto più della qualità del prodotto.
Il marketing,il prezzo,la capacità di interagire con le grandi catene e vendere nei loro store.
Alla fine il prodotto più buono resta invenduto e l'azienda fallisce,mentre il prodotto scadente si afferma sul mercato.
Fallito anche Pal Zileri.
 
Almeno nel mio settore,tessile,negli ultimi anni la qualità del prodotto è andata peggiorando costantemente.
Un po' per colpa dei costi,un po' in certi casi per ingordigia dei produttori (non voglio dargli addosso,mi riferisco ai produttori di capi di lusso che tagliano la qualità per risparmiare 3 euro a capo e poi li vendono a 1000 euro in negozio),un po' perchè la clientela non distingue il cachemire dall'acrilico,un po' perchè la distribuzione ormai da anni si mangia la produzione.
Conta tutto più della qualità del prodotto.
Il marketing,il prezzo,la capacità di interagire con le grandi catene e vendere nei loro store.
Alla fine il prodotto più buono resta invenduto e l'azienda fallisce,mentre il prodotto scadente si afferma sul mercato.
Fallito anche Pal Zileri.
 
Diciamo che i tagli più ricorrenti sono nella sanità ed istruzione/ ricerca. Salvo poi accorgersi delle carenze, colpevolizzarne gli operatori e magari aggredirli, come leggo in questo topic.
 
Diciamo che i tagli più ricorrenti sono nella sanità ed istruzione/ ricerca.

Quelli però sono tagli di soldi pubblici.
Purtroppo è risaputo che la situazione economica del paese è quella che è e spesso i pochi soldi che ci sono vengono pure spesi male,tagliando dove servirebbero e buttando soldi dove non servono a niente.
Ormai non ci sorprendiamo più davanti a queste cose.
Ma nel privato uno si aspetterebbe un atteggiamento diverso,invece è la stessa cosa.
Si potano i rami meno produttivi lasciando per strada la gente e per ottenere margini migliori si mettono sul mercato prodotti e servizi scadenti che prima o poi,anche se il cliente è fesso,nessuno vorrà comprare.
Io mi rendo conto che l'obiettivo è tagliare i costi oggi ma se i tagli porteranno domani a perdere credibilità e a scontentare la clientela si ritorceranno contro le aziende.
Va anche detto che non è tutta colpa delle aziende,in molti casi la clientela bada solo al prezzo e se tu offri una qualità maggiore ma non sei un brand che tira non ti considera neanche.
E magari va a dare il doppio dei soldi a un brand che offre prodotti di qualità inferiore ma sa lavorarsi il pubblico e punta tutto sull'immagine.
 
I tagli pubblici e privati sono il risultato di una classe dirigente improvvisata, e in cerca di scorciatoie per fare profitto pesonale.
Già. Finché i manager vengono giudicati sul medio periodo e sul risparmio ottenuto nel periodo di "reggenza" sarà sempre così.
Poi che lascino in eredità macerie poco importa, loro hanno raggiunto il target
 
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