<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Bevande "corrette" | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Bevande "corrette"

bullizzare un ragazzino di 15 anni è un po' più facile rispetto a un adulto.
Capisco cosa intendi, purtroppo un adulto , soprattutto se ha famiglia e quindi delle responsabilità, è vulnerabile, è ricattabile, è esposto tanto quanto un 15 enne. Le persecuzioni , o mobbing, possono svilupparsi in mille modi, più o meno subdoli. Non è necessario che un dipendente venga insultato apertamente , può essere demansionato, oberato di lavoro, può vedersi rifiutare sistematicamente piccole e legittime richieste, può vedere il proprio lavoro screditato, può essere isolato e messo "all'angolino" e il tutto può andare avanti per anni, fino a logorare anche chi ha un buon equilibrio psichico. Io so difendermi ed ho saputo rimettere al loro posto anche dei dirigenti, ma ho conosciuto colleghi che hanno sofferto molto. E parlo della scuola che è un paradiso rispetto a tantissimi altri luoghi di lavoro.
 
può essere demansionato, oberato di lavoro, può vedersi rifiutare sistematicamente piccole e legittime richieste, può vedere il proprio lavoro screditato, può essere isolato e messo "all'angolino"

Un po' poco imho per scaturire una reazione così pericolosa.

Forse hai un'immagine edulcorata degli ambienti lavorativi.

Semplicemente gli ambienti lavorativi non sono scuole.
Se uno non si trova bene può andarsene,può riferire ai propri superiori,può denunciare.
Imho è un po' più improbabile che in un ufficio capitino 10 colleghi d'accordo per bullizzare il nuovo arrivato,che chi sovraintende sia cieco,che la persona bullizzata non possa sottrarsi in alcun modo.
Mentre in una scuola è già più facile.

A me è capitato da nuovo arrivato di stare sullo stomaco a qualche collega che ha patito in qualche caso la mia intraprendenza e in altri la mia buona volontà.
E' un classico il collega che ti dice di rallentare e di prendertela comoda.
Io ho semplicemente ignorato tali pressioni e tempo 2 mesi il collega si era abituato all'idea che meno mi stava intorno meglio era.
Poi non vincerò mai il premio di dipendente più simpatico ma so che se mi assento dal lavoro (mai fatto finora fortunatamente) ci sono più persone che mi rimpiangono di quante invece sono sollevate.
 
A Novara si trova un nuovo lavoro così facilmente?

No però prima di avvelenare qualcuno almeno ci provi.
A mali estremi estremi rimedi,non al primo male passo subito al rimedio estremo.

Provare per credere....

Mah io onestamente penso che non arriverei mai a una reazione simile.
Se vi ricordate qualche anno fa avevo aperto un topic incentrato proprio sulle difficoltà a relazionarsi con un collega che metteva in croce tutti.
Era una situazione molto stressante ma non mi è mai venuto in mente di eliminare fisicamente quel collega.
 
Tu, e probabilmente neanch'io, ma sai quanta gente c'è che ha una personalità fragile, o semplicemente ad esempio non può permettersi nemmeno di rischiare di perdere il lavoro?

Io resto dell'idea che non siano state fragilità e disperazione a spingere questo soggetto a drogare i colleghi.
Avesse citato un solo esempio delle vessazioni subite.
Mi sembra un po' come la scusa che propose il tizio che ammazzò un ragazzo per strada,disse l'ho ucciso perchè era felice.
Per me dietro a questi gesti c'è quasi sempre una base di cattiveria e disturbo.
Mentre penso che sai molto più difficile prendere una persona perbene e portarla a un tale stadio di disperazione da commettere un gesto simile.
Può essere per carità ma io non ci scommetterei.
 
Io resto dell'idea che non siano state fragilità e disperazione a spingere questo soggetto a drogare i colleghi.
Avesse citato un solo esempio delle vessazioni subite.
Mi sembra un po' come la scusa che propose il tizio che ammazzò un ragazzo per strada,disse l'ho ucciso perchè era felice.
Per me dietro a questi gesti c'è quasi sempre una base di cattiveria e disturbo.
Mentre penso che sai molto più difficile prendere una persona perbene e portarla a un tale stadio di disperazione da commettere un gesto simile.
Può essere per carità ma io non ci scommetterei.
Possiamo parlarne fino a Ferragosto, tanto non sappiamo nulla di come sia andata veramente. Il tema è: una persona bullizzata può essere spinta a reagire in modo violento? Per me la risposta è assolutamente sì. Il resto sono ipotesi e scenari.
 
Ok però mettiamoci anche un altro interrogativo.
Una persona colta con le mani nel sacco mentre compie un'azione spregevole può,per giustificarsi,dare la colpa alle vittime millantando di aver subito vessazioni mai esistite o comunque molto ingigantite?
Per me si.
Anzi è diventata una specie di regola nei casi di cronaca,in un modo o nell'altro si cerca sempre di incolpare la vittima per giustificare l'operato dell'indagato.
 
Ok però mettiamoci anche un altro interrogativo.
Una persona colta con le mani nel sacco mentre compie un'azione spregevole può,per giustificarsi,dare la colpa alle vittime millantando di aver subito vessazioni mai esistite o comunque molto ingigantite?
Per me si.
Anzi è diventata una specie di regola nei casi di cronaca,in un modo o nell'altro si cerca sempre di incolpare la vittima per giustificare l'operato dell'indagato.
Ma che c'entra? Tutto il discorso si fonda sull'ipotesi che il Lucrezio Borgio della notizia sia stato davvero vittima di bullismo, è sottinteso che se si è inventato delle balle è un pezzo di emme e basta, non serve neanche dirlo...
 
Un po' poco imho per scaturire una reazione così pericolosa.



Semplicemente gli ambienti lavorativi non sono scuole.
Se uno non si trova bene può andarsene,può riferire ai propri superiori,può denunciare.
Imho è un po' più improbabile che in un ufficio capitino 10 colleghi d'accordo per bullizzare il nuovo arrivato,che chi sovraintende sia cieco,che la persona bullizzata non possa sottrarsi in alcun modo.
Mentre in una scuola è già più facile.

A me è capitato da nuovo arrivato di stare sullo stomaco a qualche collega che ha patito in qualche caso la mia intraprendenza e in altri la mia buona volontà.
E' un classico il collega che ti dice di rallentare e di prendertela comoda.
Io ho semplicemente ignorato tali pressioni e tempo 2 mesi il collega si era abituato all'idea che meno mi stava intorno meglio era.
Poi non vincerò mai il premio di dipendente più simpatico ma so che se mi assento dal lavoro (mai fatto finora fortunatamente) ci sono più persone che mi rimpiangono di quante invece sono sollevate.
Io credo che dipenda molto dalla sensibilità personale. Ognuno reagisce in modo diverso ( qlcn fa spallucce - qlcn ignora i soprusi - qlcn si inalbera - qlcn mette antidepressivo nel bicchiere ) agli stessi stimoli, se però gli stimoli non si concretizzano ( nessuno rompe le balle al prossimo ) il rischio di bere un antidepressivo si avvicina allo zero.
Riguardo al lavoro, credo che per abbandonarne uno per trovarne un altro servano enormi competenze spendibili e una dose di coraggio mica da ridere. Se poi hai famiglia, ciaooone
 
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