<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Bevande "corrette" | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Bevande "corrette"

la sua reazione ha varcato il limite del giustificabile.
Non sono d'accordo. Anche la moderna giurisprudenza prevede consistenti attenuanti per chi compie reati "legittimati" da situazioni pregresse. lo dimostra il caso di chi per difendere una madre uccide il padre violento ed ubriaco. Summum ius summa iniuria, diceva Cicerone. Non si può applicare la legge fregandosene delle motivazioni.
 
E ti posso assicurare che era una persona che più buona e onesta non si può, un vero pezzo di pane....

Era...
Magari anche l'avvelenatore era un pezzo di pane ma imho è diventato un pezzo di qualcos'altro.

Io sono particolarmente suscettibile su questo argomento (forse sono reminiscenze di un corso di bioetica seguito al primo anno di Università),se scoprissi che qualcuno mi ha somministrato un farmaco potenzialmente pericoloso a mia insaputa vorrei vederlo in galera.
 
Non sono d'accordo. Anche la moderna giurisprudenza prevede consistenti attenuanti per chi compie reati "legittimati" da situazioni pregresse. lo dimostra il caso di chi per difendere una madre uccide il padre violento ed ubriaco. Summum ius summa iniuria, diceva Cicerone. Non si può applicare la legge fregandosene delle motivazioni.

Le attenuanti non sono giustificazioni che assolvono ma che riducono la pena.
E la legittima difesa qui non centra nulla.
No secondo me nemmeno Perry Mason sarebbe in grado di dimostrare che l'atto gravissimo che è stato compiuto è in qualche modo giustificato da una situazione di stress o addirittura di pericolo che l'autore stava vivendo.
Anche perchè in queste situazioni tutti per evitare guai si guardano bene da prendere le parti di chi si trova nella palta fino al collo.
Diranno tutti che non c'era alcuna vessazione o che si trattava di semplici discussioni tra colleghi e che la reazione spropositata è dovuta al fatto che il soggetto aveva dei problemi relazionali.
 
In veneto sta per imbranato, sostanzialmente, con l'accezione del classico grande e grosso ma che non riuscirebbe a colpire una mosca per paura di farle male, non so se hai inquadrato il tipo... la Sora Lella direbbe "grande, grosso e minchione" (cit.) :D

Ma non era fregnone?
Mi sembra che sia quello il sinonimo romanesco.
 
Poi considerate anche un'altra cosa.
Il gesto impetuoso compiuto in un momento di rabbia è una cosa,il gesto premeditato è un'altra.
Se io discuto con qualcuno,vedo un sasso per terra e glielo tiro (magari pentendomi immediatamente di averlo fatto) compio un gesto sbagliato in un impeto di rabbia,senza premeditazione e probabilmente senza alcuna intenzione di nuocere veramente (con la mira che mi ritrovo non colpirei nemmeno un elefante a distanza di 3 metri).
Se io decido di somministrare un farmaco a qualcuno non agisco d'impeto,è un gesto premeditato che richiede come minimo un po' di programmazione.
Se non ho il farmaco devo procurarmelo,magari farmelo prescrivere dal medico inventando un disturbo di sana pianta.
Devo andarlo a comprare.
Aspettare che non ci sia nessuno per occultarlo nel cibo o nelle bevande di qualcuno.
Insomma la scusa dell'essere stato provocato non regge perchè ci sono tanti momenti in cui la ragione dovrebbe prevalere,non si può sostenere di aver agito in preda alla rabbia e invocare questa scusante.
 
altrettanto grave è "bullizzare" qualcuno. Inoltre, non gli ha versato cianuro o ammoniaca pura. Antidepressivi che usano miliardi di persone nel mondo.

Molto meno grave imho.
Anche perchè bisogna vedere cosa gli facevano questi cattivissimi colleghi.
A meno che non lo legassero alla scrivania e lo bersagliassero con le pinzatrici somministrare un farmaco (che non sarà cianuro ma non si può assolutamente prescrivere,acquistare o somministrare senza un motivo valido e il consenso dell'interessato) è 100 volte più grave.

Ribadisco leggete i bugiardini e guardate quanti effetti collaterali e interazioni possono avere i farmaci.
Un farmaco anche molto diffuso potrebbe avere come effetto collaterale la sonnolenza.
Sonnolenza + guida = incidente con morti e feriti.
Oppure far salire la pressione.
Aumento della pressione + difetti cardiaci congeniti = coccolone e relativa sepoltura.
Oppure avere interazioni pericolose con altri farmaci.
Uno va in ospedale e non dice al medico di aver assunto un farmaco (perchè gliel'hanno somministrato a sua insaputa),il medico gli mette nella flebo qualcos'altro e la reazione porta a conseguenze imprevedibili e potenzialmente pericolose.

No mi spiace.
I farmaci non sono caramelle.
Chi li usa su se stesso lo fa consapevolmente e spesso dopo aver consultato un medico.
Somministrarli a qualcuno a sua insaputa è una cosa gravissima,ancora di più se a farlo non è un medico.
Non si può minimizzare o sottovalutare la questione.

Consiglio il libro su cui preparai l'esame di bioetica che mi valse un 28,primo esame tra l'altro.

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Molto meno grave imho.
Dipende. Il bullismo può avere conseguenze terribili.
Anche perchè bisogna vedere cosa gli facevano questi cattivissimi colleghi.
Il solo fatto di punzecchiare o prendere per i fondelli una persona che se ne sta per i casi suoi e non rompe i cabasisi a nessuno è da condannare, IMHO. Il tale, collega o meno che sia, non ha interesse a interagire con te? se non ti crea problemi lo lasci nel suo brodo e stop, che senso ha rompergli le palle con scherzetti, battutine, frecciatine e quant'altro? Io per il carattere che ho, se qualcuno mi fa degli scherzi, anche se del tutto innocenti, faccio come i cani: alla prima abbozzo, alla seconda ringhio, alla terza gli pianto i canini nei garretti. Perchè uno si deve divertire rompendo le palle a un altro?
A meno che non lo legassero alla scrivania e lo bersagliassero con le pinzatrici somministrare un farmaco (che non sarà cianuro ma non si può assolutamente prescrivere,acquistare o somministrare senza un motivo valido e il consenso dell'interessato) è 100 volte più grave.
Difficile dare una scala di gravità. Sono due azioni gravi, una per un verso, una per un altro. Non vanno commesse, nessuna delle due, punto.
 
Dipende. Il bullismo può avere conseguenze terribili.

Assolutamente d'accordo.

Il solo fatto di punzecchiare o prendere per i fondelli una persona che se ne sta per i casi suoi e non rompe i cabasisi a nessuno è da condannare, IMHO. Il tale, collega o meno che sia, non ha interesse a interagire con te? se non ti crea problemi lo lasci nel suo brodo e stop, che senso ha rompergli le palle con scherzetti, battutine, frecciatine e quant'altro?

Di nuovo assolutamente d'accordo.

Difficile dare una scala di gravità. Sono due azioni gravi, una per un verso, una per un altro. Non vanno commesse, nessuna delle due, punto.

Anche il furto e l'omicidio sono due azioni gravi ma non ci sono dubbi su quale sia più grave.

Il diritto dell'individuo e quello che oggi chiamiamo consenso informato sono stati violati da medici in passato.
A volte per fini legati alla ricerca altre volte per fini decisamente più crudeli.
E alcuni di questi medici sono passati alla storia come mostri,non credo che serva fare nomi.

Il fatto che una persona che non è un medico decida di somministrare un farmaco a un'altra persona senza il suo consenso è un atto di una gravità estrema,anche se fortunatamente non ci sono gravi conseguenze.
Se devo pensare a qualcuno che non essendo medico ha fatto una cosa simile mi viene in mente un noto serial killer oppure in tempi più recenti quell'imprenditore che organizzava i festini di cui abbiamo parlato da poco.

E non bisogna sottovalutare la pericolosità dei farmaci,anche di quelli apparentemente comuni.
Quando ero ragazzo mia madre prese per un certo periodo delle gocce per aiutarla a dormire.
Era un farmaco molto noto che usavano tante persone.
Lei non lo tollerava assolutamente,le causava giramenti di testa spaventosi anche se assunto in dose minima.
Ed era pure uno di quei farmaci che vanno assunti e interrotti con gradualità perchè dava assuefazione.
Immaginiamo un parente che voglia far dormire la nonna che gli rompe le scatole e decida di darle 10 gocce di tale farmaco nel tè di nascosto.
La vecchia lo beve e poi vola giù dalle scale.
Oppure lo beve,si addormenta e non si sveglia più perchè è un farmaco che rallenta il battito cardiaco ed è pericoloso in certi casi.

Se uno non è un medico non può assolutamente prescrivere farmaci ad altri.
E in ogni caso nessuno può far assumere farmaci a un'altra persona senza il suo consenso,è un principio che non si può mettere in discussione perchè è troppo pericoloso.
 
Anche il furto e l'omicidio sono due azioni gravi ma non ci sono dubbi su quale sia più grave.

Certo che ci sono dei dubbi, dipende solo dai soggetti coinvolti. Rubare le classiche caramelle a un bambino (metafora credo autoesplicativa), PER ME, è molto più grave che uccidere uno che massacra di botte due coniugi novantenni per rubargli venti euro (fatti di cronaca veri e documentabili).

Il resto del discorso mi trova concorde, somministrare un farmaco a un soggetto che non si conosce può trasformarsi appunto in omicidio, su questo non ci piove. Ma nemmeno sminuisce il fatto che uno, magari psicologicamente fragile, o che ha problemi in casa, o vattelapesca che altro e si trova pure oggetto di scherno sul lavoro può a sua volta avere la vita letteralmente rovinata. Anche questo non è meno grave.
 
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