Ma anche applicare le leggi ( non tutte ovviamente perchè in alcune non è possibile, è cosí e basta) ci vuole buon senso. Non solo, anche nello scriverle.
Il problema è che il buon senso è soggettivo.
Se tu andassi dal legislatore che ha scritto una norma assurda lui ti direbbe che dal suo punto di vista è una norma scritta con buon senso.
Idem se tu chiedessi a un vigile che sta facendo una sanzione pesante per una violazione non grave ti direbbe che secondo il suo buon senso la sanzione è commisurata all'infrazione.
E se chiedessi a una persona che sta trasgredendo una norma se gli pare che il suo comportamento sia riconducibile al buon senso probabilmente risponderebbe di si.
Basta vedere per le mascherine,sono diventati tutti giuristi e medici quelli che non la volevano indossare e si sono messi a citare la norma che prevede l'obbligo di circolare a volto scoperto,norma di rango superiore rispetto a quella che prevedeva l'uso obbligatorio della mascherina.
Purtroppo per evitare scene allucinanti le norme devono essere il più possibile precise e vanno interpretate alla lettera,altrimenti è il caos.
Concordo sul fatto che il buon senso ci vorrebbe da entrambe le parti,ed è vero che spesso manca da parte di chi scrive le norme e di chi le deve interpretare e applicare le relative sanzioni.
Però manca anche dalla nostra parte e probabilmente chi si trova nella scomoda posizione di dover decidere chi multare e chi no se attacca servizio alle 8 arrivate le 9 ne avrà già viste di cotte e di crude.
O intrattiene con ogni singolo multato una discussione infinita oppure applica le norme e lascia che a stabilire se c'è stato buon senso o meno sia il giudice in caso di ricorso.