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Senza offesa, ma a volte da quello che scrivi mi sembri una persona molto asociale. Stai bene da solo, e probabilmente per questo hai problemi a confrontarti con i tuoi vicini di casa.
perdonami streak ma non condivido questa tua lettura. Un mio amico sta benissimo da solo ma sta bene anche insieme agli altri. Certo, non è quello che fa più battute o ti risolve la serata raccontandoti aneddoti divertenti, ma comunque c'è.
Magari i condomini di zinza sono persone poco gradevoli, a volte accade, anzi, a giudicare dalla litigiosità per cui noi italiani siamo famosi, non mi meraviglierei. Io, per quieto vivere, mando giù alcuni rospi, ma conosco gente che non si fa passare una mosca sotto il naso e litigherebbe ogni 3 per due. Per non parlare del posto di lavoro. Colleghe che spaccano il capello ( e non solo ) in 8.
 
Senza offesa, ma a volte da quello che scrivi mi sembri una persona molto asociale. Stai bene da solo, e probabilmente per questo hai problemi a confrontarti con i tuoi vicini di casa.
Ti auguro con tutto il cuore che, almeno cambiando casa e zona e trovando gente più "civile", possa superare questi tuoi limiti. Sempre che non siano così radicati dentro di te che anche cambiando casa...

Mai avuto problemi a relazionarmi con chi è civile e educato,soprattutto sul lavoro coi clienti.
Il problema nasce dal fatto che su 10 persone a voler esagerare 3 sono corrette e civili.
Nel mio condominio su 6 unità abitative ne salvo 1,tutti gli altri imho non sono adatti a convivere civilmente con gli altri.
Ovviamente essendo gli incivili in maggioranza non cambia mai niente e alla fine saranno i civili a stufarsi e andarsene,cosa che è già successa negli anni.
Ma questo non significa che quelli non adatti a vivere in una piccola comunità siano quelli che se ne vanno,ma proprio per niente.
 
perdonami streak ma non condivido questa tua lettura. Un mio amico sta benissimo da solo ma sta bene anche insieme agli altri.

Ma no, infatti... mai detto questo!
Star bene da solo non vuol dire necessariamente non star bene con gli altri.
Io ci sto benissimo da solo, per esempio (fino a un certo punto... dopo qualche giorno senza mia moglie comincio a soffrire di solitudine!), però ciò non esclude che mi trovi a mio agio anche con gli estranei. E non evito di incontrare i miei vicini per le scale, anzi, ogni volta che li incontro scambio 4 chiacchiere cordiali.
È così difficile?
 
Io, per quieto vivere, mando giù alcuni rospi, ma conosco gente che non si fa passare una mosca sotto il naso e litigherebbe ogni 3 per due. Per non parlare del posto di lavoro. Colleghe che spaccano il capello ( e non solo ) in 8.

Purtroppo è la prassi comune.
Io non sono uno che attacca briga,anzi su 100 volte 99 lascio perdere.
In teoria la riunione di condominio sarebbe l'occasione in cui,civilmente,far notare cosa non va e correggerlo.
In pratica non cambia mai nulla perchè a parole sono tutti educati e rispettosi e poi in pratica continuano a fare come hanno sempre fatto.
Il problema è che anche la persona più paziente del mondo (e non sono di certo io) alla lunga si rompe le scatole dell'inciviltà e della prepotenza degli altri.
Io non cedo mai alla tentazione di rispondere all'inciviltà con altrettanta inciviltà e infatti non ho mai avuto discussioni con i vicini.
Però disapprovo fortemente molti comportamenti e gli auguro che quando mi trasferirò il nuovo condomino sia peggio di loro.
 
Mai avuto problemi a relazionarmi con chi è civile e educato,soprattutto sul lavoro coi clienti.
Il problema nasce dal fatto che su 10 persone a voler esagerare 3 sono corrette e civili.
Nel mio condominio su 6 unità abitative ne salvo 1,tutti gli altri imho non sono adatti a convivere civilmente con gli altri.
Ovviamente essendo gli incivili in maggioranza non cambia mai niente e alla fine saranno i civili a stufarsi e andarsene,cosa che è già successa negli anni.
Ma questo non significa che quelli non adatti a vivere in una piccola comunità siano quelli che se ne vanno,ma proprio per niente.

Va bene, sarai particolarmente sfortunato con i vicini. E io fortunato, perché in due condomini in cui ho vissuto finora erano tutti gentili e ragionevoli.
Però, a prescindere da questo, mi sembra che hai scritto più volte che preferiresti vivere isolato, se solo potessi (tipo vincendo un sacco di soldi alla lotteria).
Non te ne faccio certo una colpa: ognuno è quello che è, ognuno ha il carattere che ha. Questo solo per giustificare le cose antipatiche che ti ho scritto sopra.
 
E non evito di incontrare i miei vicini per le scale, anzi, ogni volta che li incontro scambio 4 chiacchiere cordiali.
È così difficile?

I miei dirimpettai hanno rapporti più o meno amichevoli con tutti (con loro ad esempio da anni ci scambiamo un regalo a Natale),anche con quelli che non sopportano.
Il che tradotto significa che sono ipocriti perchè chiacchierano e scherzano con quello del primo piano ma dietro le spalle lo definiscono uno zozzone e non riservano un trattamento migliore a nessuno degli altri.
Non ottengono nulla in cambio,nel senso che quando chiedono più civiltà e rispetto nessuno li considera,al punto che quasi non aprono bocca alle riunioni per paura di incrinare i rapporti "amichevoli" che hanno costruito.
Pensa che alla scorsa riunione il mio dirimpettaio si è offerto,per far risparmiare a tutti un po' di soldi,di effettuare alcune riparazioni addebitando al condominio solo il costo dei materiali.
Tutti entusiasti a fargli i complimenti per la buona volontà.
L'interruttore nuovo per il cancello elettrico che ha installato è durato 2 giorni,poi qualche civilissimo buzzurro ha pensato di spaccarlo.

Imho con certe persone non serve a nulla farsele amiche o essere accomodanti (che sarebbe la versione fine di leccare il XXXX).
Non diventano più civili se gli chiedi come stanno o ci fai due chiacchiere ogni giorno.
 
I miei dirimpettai hanno rapporti più o meno amichevoli con tutti (con loro ad esempio da anni ci scambiamo un regalo a Natale),anche con quelli che non sopportano.
Il che tradotto significa che sono ipocriti perchè chiacchierano e scherzano con quello del primo piano ma dietro le spalle lo definiscono uno zozzone e non riservano un trattamento migliore a nessuno degli altri.
Non ottengono nulla in cambio,nel senso che quando chiedono più civiltà e rispetto nessuno li considera,al punto che quasi non aprono bocca alle riunioni per paura di incrinare i rapporti "amichevoli" che hanno costruito.
Pensa che alla scorsa riunione il mio dirimpettaio si è offerto,per far risparmiare a tutti un po' di soldi,di effettuare alcune riparazioni addebitando al condominio solo il costo dei materiali.
Tutti entusiasti a fargli i complimenti per la buona volontà.
L'interruttore nuovo per il cancello elettrico che ha installato è durato 2 giorni,poi qualche civilissimo buzzurro ha pensato di spaccarlo.

Imho con certe persone non serve a nulla farsele amiche o essere accomodanti (che sarebbe la versione fine di leccare il XXXX).
Non diventano più civili se gli chiedi come stanno o ci fai due chiacchiere ogni giorno.

Mi dispiace sinceramente che tu abbia dei rapporti così brutti con i tuoi vicini.

Però, a questo punto, una assemblea di condominio fatta in videoconferenza è sicuramente meglio che fatta di persona! :emoji_grin::emoji_wink:
 
Va bene, sarai particolarmente sfortunato con i vicini. E io fortunato, perché in due condomini in cui ho vissuto finora erano tutti gentili e ragionevoli.
Però, a prescindere da questo, mi sembra che hai scritto più volte che preferiresti vivere isolato, se solo potessi (tipo vincendo un sacco di soldi alla lotteria).
Non te ne faccio certo una colpa: ognuno è quello che è, ognuno ha il carattere che ha. Questo solo per giustificare le cose antipatiche che ti ho scritto sopra.

Purtroppo secondo me non è sfortuna ma statistica.
I tribunali italiani sono intasati da cause per liti condominiali,la scena della terrificante assemblea/rissa dei film di Fantozzi ha fatto storia.
Bisogna semplicemente accettare che la convivenza civile non è il nostro forte (non intendo dire che altri popoli siano migliori di noi in questo).
Quanto al carattere ognuno ha il suo ma se tutti ci sforzassimo di rispettare le regole e considerare che esiste anche il prossimo le differenze sarebbero facilmente superabili.
Invece la stragrande maggioranza delle persone ha quello che io definisco il cerchio piccolo e purtroppo non c'è cura per cambiarle.

Se un domani dovessi vivere in un altro condominio o comunque in una comunità di case vicine abitate tutte da persone civili (statisticamente impossibile imho) io sarei il classico esempio di vicino che dice buongiorno e buonasera,che se ti vede con una gomma a terra ti aiuta a cambiarla,ma che sta sulle sue e non mette piede in casa degli altri.
Da sempre io diffido di quelli che fanno gli amiconi,che si danno del tu e si abbracciano per salutarsi.
Nella mia esperienza questi rapporti sono spesso solo di facciata e possono degenerare facilmente,inoltre sono di ostacolo quando si tratta di dire le cose come stanno,sempre educatamente.
 
Certo, non è quello che fa più battute o ti risolve la serata raccontandoti aneddoti divertenti, ma comunque c'è.

Io non sono malaccio.
Nel senso che una volta che mi sono aperto sono spiritoso,o comunque strappo una risata.
Coi clienti ad esempio io sono super professionale,li ringrazio tutti anche quando sono un po' rompiscatole.
Poi se loro attaccano bottone chiacchiero (in questo momento non tanto perchè comunque trattenere il cliente significa aumentare il rischio di eventuale contagio) ma se non lo fanno no.
Idem coi vicini,sono molto riservato e forse questo può farmi apparire freddo ma sono anche molto corretto.
Non vincerò mai il titolo di più simpatico del palazzo ma imho molto meglio avere 10 vicini educati piuttosto che simpatici.
 
Comunque gli sviluppi di questo topic mi fanno riflettere.
Molto, molto interessante per me! :emoji_thumbsup:
Bisogna fare tesoro di ogni cosa nella vita.
 
Purtroppo secondo me non è sfortuna ma statistica.
I tribunali italiani sono intasati da cause per liti condominiali,la scena della terrificante assemblea/rissa dei film di Fantozzi ha fatto storia.
Bisogna semplicemente accettare che la convivenza civile non è il nostro forte (non intendo dire che altri popoli siano migliori di noi in questo).
Quanto al carattere ognuno ha il suo ma se tutti ci sforzassimo di rispettare le regole e considerare che esiste anche il prossimo le differenze sarebbero facilmente superabili.
Invece la stragrande maggioranza delle persone ha quello che io definisco il cerchio piccolo e purtroppo non c'è cura per cambiarle.

Se un domani dovessi vivere in un altro condominio o comunque in una comunità di case vicine abitate tutte da persone civili (statisticamente impossibile imho) io sarei il classico esempio di vicino che dice buongiorno e buonasera,che se ti vede con una gomma a terra ti aiuta a cambiarla,ma che sta sulle sue e non mette piede in casa degli altri.
Da sempre io diffido di quelli che fanno gli amiconi,che si danno del tu e si abbracciano per salutarsi.
Nella mia esperienza questi rapporti sono spesso solo di facciata e possono degenerare facilmente,inoltre sono di ostacolo quando si tratta di dire le cose come stanno,sempre educatamente.
Quotone, non per esperienza mia, diretta, ma per esperienza dei miei genitori. Alcuni si prendono il braccio, dopo che gli hai offerto la mano.
 
Io non sono malaccio.
Nel senso che una volta che mi sono aperto sono spiritoso,o comunque strappo una risata.
Coi clienti ad esempio io sono super professionale,li ringrazio tutti anche quando sono un po' rompiscatole.
Poi se loro attaccano bottone chiacchiero (in questo momento non tanto perchè comunque trattenere il cliente significa aumentare il rischio di eventuale contagio) ma se non lo fanno no.
Idem coi vicini,sono molto riservato e forse questo può farmi apparire freddo ma sono anche molto corretto.
Non vincerò mai il titolo di più simpatico del palazzo ma imho molto meglio avere 10 vicini educati piuttosto che simpatici.
Io ho percepito una differenza notevole tra Nord e Sud. Pensavo che fosse solo uno stereotipo ( sud = socievole; nord = distaccato ) ma ho sperimentato che c'è della verità. Dopo molti anni al Nord, mi sono abituato al modus vivendi del Nord e non so se riuscirei a riabituarmi a quello del Sud. Questo mi fa pensare che l'uomo , senza rendersene conto, subisca una forte influenza dall'ambiente circostante. Probabilmente anche quello famigliare. In famiglia ho ricevuto un'educazione rigida e ho commesso l'errore di riproporla sul maggiore dei miei figli. Resomi conto dell'errore, sto cercando di rimediare. Probabilmente ognuno di noi porta in sé tante impronte, più o meno profonde.
 
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