<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> 200 mila euro all'anno a 23 anni: ma le tasse le paga ? | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

200 mila euro all'anno a 23 anni: ma le tasse le paga ?

E' vero che esiste ma da sempre si tratta di un'attività "clandestina".
Nel senso che chi la pratica non lo dice in giro e chi ne usufruisce lo fa spesso di nascosto dalla famiglia.
Se le regolarizzano poi dovranno emettere fattura,magari pure elettronica,ai clienti che tutto vogliono tranne lasciare tracce delle loro transazioni.

Infatti! Chi vorrà mai farsi fare una fattura per una prestazione simile?
Al limite si può camuffare come "massoterapia" o qualcosa del genere, ma anche un'attività del genere deve essere fatta da personale specializzato, non da una giovane studentessa universitaria che non ha alcuna specializzazione!
 
Anche il consumo di droga è legale, ma non si può procurarsela.
Il paragone non regge in alcun modo perché la cessione di stupefacenti è sempre sanzionata, mentre il consumo non è mai legale, c’è solo la depenalizzazione per la “modica quantità” (che rimane un illecito amministrativo con conseguenze piuttosto fastidiose, ad esempio sulla patente di guida).
 
Infatti! Chi vorrà mai farsi fare una fattura per una prestazione simile?
Al limite si può camuffare come "massoterapia" o qualcosa del genere, ma anche un'attività del genere deve essere fatta da personale specializzato, non da una giovane studentessa universitaria che non ha alcuna specializzazione!
Codice Ateco
96.09.03 attività connesse alla vita sociale, ad esempio: attività di accompagnatrici, di agenzie di incontro e di agenzie matrimoniali

oppure il residuale 96.09.09
 
Se tu avessi letto tutti i messaggi ... scontrino non fattura ...

Sì, ma da ignorante di questa materia...
- se una partita IVA volesse scaricarsi le spese sostenute, non dovrebbe per forza farsi fare la fattura, quando non sono spese mediche?
Ci saranno quelli che si vogliono scaricare pure tali spese... magari considerandole di rappresentanza!

-
 
Ultima modifica:
Secondo me sarebbe giusto regolarizzarle, ma purtroppo qui in Italia molti hanno la convizione che facendolo si incentivi...
Considerato che non fanno male a nessuno, e che potrebbero aiutare ad abbassare le tasse per tutti gli altri, oltre che a rendere le strade anche un pò meno pietose.
Vedere per esempio a roma sulla marconi (Che non è certo una stradina ed è bella trafficata) prostitute che danno fuoco a cassette per scaldarsi la notte quando fa freddo non è una cosa molto bella.
 
Codice Ateco
96.09.03 attività connesse alla vita sociale, ad esempio: attività di accompagnatrici, di agenzie di incontro e di agenzie matrimoniali

oppure il residuale 96.09.09

Ah ecco... quindi, sapendolo, esiste già un tipo di attività che non sia troppo esplicito...
Lo dovresti comunque giustificare alla moglie (per esempio), se lei viene a scoprire lo scontrino nella tasca dei pantaloni.
 
Vedere per esempio a roma sulla marconi (Che non è certo una stradina ed è bella trafficata) prostitute che danno fuoco a cassette per scaldarsi la notte quando fa freddo non è una cosa molto bella.

Beh, per i nostalgici, fa molto anni 50-60, come in certi film italiani dell'epoca! :emoji_grin:
(scherzo - è veramente un triste spettacolo, anche se esiste da svariati decenni)
 
Sì, ma da ignorante di questa materia...
- se una partita IVA volesse scaricarsi le spese sostenute, non dovrebbe per forza farsi fare una fattura, quando non sono spese mediche?
Ci saranno quelli che si vogliono scaricare pure tali spese... magari considerandole di rappresentanza!
-
Lato esercente, non c’è problema a dedurre le spese di esercizio della professione (ometto le considerazioni che potrebbe fare l’AdE in sede di verifica :D )
Lato consumatore finale, se la prestazione è del tipo B2C non rientra tra le spese detraibili al 19% quindi niente “scontrino parlante”; se invece fosse intesa B2B, rientra entro certi limiti tra le spese di rappresentanza (già superato il vaglio AdE, per spese estere a favore di propri clienti, in paesi in cui in un modo o nell’altro si fatturano)
 
Ah ecco... quindi, sapendolo, esiste già un tipo di attività che non sia troppo esplicito...
Lo dovresti comunque giustificare alla moglie (per esempio), se lei viene a scoprire lo scontrino nella tasca dei pantaloni.
Ci sono i cestini per strada in cui gettare lo scontrino :D
 
Vedere per esempio a roma sulla marconi (Che non è certo una stradina ed è bella trafficata) prostitute che danno fuoco a cassette per scaldarsi la notte quando fa freddo non è una cosa molto bella.
Sfondi porte aperte. La legge Merlin, lungi dal tutelare le “sventurate” (come idealmente e sinceramente la senatrice intendeva fare), ha involontariamente consentito di sottometterle ai racket criminali che si sono installati in Italia negli ultimi 30 anni.

(Mutatis mutandis, un po’ come la Direttiva Monti ha tutelato le Case produttrici e non gli automobilisti né i riparatori indipendenti, solo che in questo caso non c’era alcun nobile ideale ma l’intento preciso di rafforzare le reti manutentive ufficiali)
 
Ultima modifica:
Lato esercente, non c’è problema a dedurre le spese di esercizio della professione (ometto le considerazioni che potrebbe fare l’AdE in sede di verifica :D )
Lato consumatore finale, se la prestazione è del tipo B2C non rientra tra le spese detraibili al 19% quindi niente “scontrino parlante”; se invece fosse intesa B2B, rientra entro certi limiti tra le spese di rappresentanza (già superato il vaglio AdE, per spese estere a favore di propri clienti, in paesi in cui in un modo o nell’altro si fatturano)

Grazie.
Ma chi lo decide se è B2C o B2B?
Lo può scegliere il cliente al momento dello scontrino?
Oppure il tipo di prestazione è già definito in partenza dal/dalla "professionista"?
 
Back
Alto