<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> sono senza parole...... | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

sono senza parole......

non voglio fare la hit parade, ma essendo stato in questi posti e al contempo avendo ora una bambina mi sento di dire che comunque preferisco che questa si trovi nella crisi covid che in quella in Ruanda o in Cambogia dove sono stati perpetrati genocidi terribili


Certamente ogni periodo, e di conseguenza chi ci si e' ritrovato anagraficamente dentro, ha avuto i sui lati positivi e negativi.
Infatti....
-Anche nonno ( classe 1876 ), oltre il Carso ha vissuto un periodo splendido.
Tanto che si denomina " Belle Epoque "
-E babbo, quello della Ricostruzione, con la sua voglia di rinascita e a seguire il Boom
-Mentre io ho vissuto bene fin verso la cinquantina....e sto concludendo male, causa quello di cui non....Ecc, Ecc.
 
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Certamente ogni periodo ha avuto i sui lati positivi e negativi.
Infatti....
-Anche nonno ( classe 1876 ), oltre il Carso ha vissuto un periodo splendido.
Tanto che si denomina " Belle Epoque "
-E babbo, quello della ricostruzione, con la sua voglia di rinascita e a seguire il Boom
-Mentre io ho vissuto bene fin verso la cinquantina....e sto concludendo male, causa quello di cui non....Ecc, Ecc.


io sono dell'idea che ogni generazione ha i suoi momenti belli o brutti, ma poi a prescindere da questo purtroppo di vita se ne ha una quindi occorre per forza farsi piacere la proprio di generazione a prescinde da quello che succede
 
Ai loro tempi non potevano veramente immaginarlo. Almeno la gente normale. Sai quando si è iniziato veramente a parlare di consumi nelle auto, per esempio? Dopo la crisi energetica del 1973, nata non per coscienza ecologica, ma dopo una guerra, quella del Kippur.

Su certi aspetti si sapeva eccome che andando avanti la situazione non sarebbe stata più sostenibile.
Basta pensare alla produzione di rifiuti o al degrado urbano.
Se poi andiamo su temi economici io ho dei parenti che sono andati in pensione prima dei 50 anni,ne avevano la possibilità e l'hanno fatto.
Il problema lo scontano quelli che gli devono pagare 40 e passa anni di pensione e che se tutto va bene in pensione ci andranno più vicini agli 80 che ai 70.
Ma siamo ampiamente OT.
 
io sono dell'idea che ogni generazione ha i suoi momenti belli o brutti, ma poi a prescindere da questo purtroppo di vita se ne ha una quindi occorre per forza farsi piacere la proprio di generazione a prescinde da quello che succede


Infatti, piaccia o no; quella e', e quella resta....
E come ci si attacca.
Erano semplici constatazioni preprandiali sul mio essere della generazione fortunata
( vedi post di streak 34 )
 
Tornando OT: ho 58 anni e ricordo che da bambino (quindi verso la fine anni 60/ inizio anni 70) mio padre, che già viaggiava molto per lavoro, ci portò a fare il "battesimo del volo" (presumo a Linate): consisteva in un volo su un aereo (non grande, ma comunque un velivolo adatto a tratte medio lunghe) che partiva ed atterrava appunto a Linate facendo il giro delle Alpi e della pianura padana (certo non era ancora periodo di crisi petrolifera e l'inquinamento atmosferico non era fra le priorità). Qualcuno se ne ricorda?
 
Su certi aspetti si sapeva eccome che andando avanti la situazione non sarebbe stata più sostenibile.
Basta pensare alla produzione di rifiuti o al degrado urbano.

Il problema della produzione di rifiuti nasce dall'alto, dal modello di produzione/grande distribuzione/packaging e design degli oggetti che prevedono grande quantità di materiale a perdere/no alla vendita sfusa e al riuso/.
Anche quando il cittadino è virtuoso, a volte purtroppo non serve a nulla perché il sistema è malato...vedi per esempio raccolta differenziata che nei centri di raccolta finisce nell'indifferenziato.
Ma anche la raccolta differenziata è un tema relativamente recente, le prime normative in Europa risalgono al 1975...e solo i tedeschi e pochi altri paesi l'hanno sviluppata veramente con successo da tanto tempo.
A Parigi, per fare un esempio, la raccoltta differenziata in molti quartieri è arrivata nei primi anni 2000...
Purtroppo la maggior parte delle persone vive questi temi passivamente, non partecipando in modo attivo alle decisioni prese dalla politica e dalle amministrazioni. Sarebbe necessaria più partecipazione.
Cosa intendi per degrado urbano? Di che tipo?
 
Certo, ma se fossi nei suoi panni e sentissi parlare di anziani in tempo di Covid, mi gratterei anch'io...

Figurati, non era certo mia intenzione portargli sfiga!
Era una considerazione del tipo: un conto è cominciare a dover portare la mascherina e avere altre limitazioni a 50, 60, 70 anni, nonché avere costante paura del contagio, dopo aver vissuto buona parte della propria vita senza questo tipo di problemi, un altro conto è cominciare da bambini e da adolescenti, senza sapere quanto durerà tutto questo e quanto ti segnerà e condizionerà psicologicamente per il resto della tua vita.
 
L' unica cosa " bella " importante del mio periodo,
era che il lavoro lo si trovava a pacchi....
E se eri un minimo bravo, e se non ti adagiavi su uno....
Ci facevi pure i piccioli.

Beh hai detto niente.
Dal lavoro dipendono le possibilità economiche che influiscono anche sulla possibilità per una persona di viaggiare,coltivare interessi,mettere su famiglia presto,smettere di lavorare a un'età decente e quindi avere ancora davanti qualche anno in salute da godersi.
Da quello che mi racconta mio padre quando lui aveva la mia età c'era molta più offerta di lavoro che richiesta,a 30 anni potevi avere già messo su famiglia,il costo della vita era abbordabile e con uno stipendio decente potevi vivere in maniera dignitosa magari senza nemmeno dover rinunciare a una settimana di vacanza all'anno.
Oggi la situazione è molto più complicata,si inizia a lavorare più tardi e tutto costa di più.
Ci sono anche più pretese per carità ma oggi anche per chi si accontenta e si impegna nel proprio lavoro è dura.
Di ragazzi della mia età che stanno bene ci sono solo quelli che lavorano per hobby perchè mamma e papà gli hanno già comprato la casa e 2 o 3 macchine,oppure quelli che hanno davvero un quid in più.
Tutti gli altri che magari hanno tanta voglia di lavorare ma non hanno una famiglia facoltosa alle spalle o delle doti particolari arrancano.
 
Per dire, io credo di far parte di una generazione fortunata, ma credo pure che se fossi nato 10-20 anni prima, e magari avessi la pensione assicurata (cosa di cui oggi non posso essere assolutamente certo) sarei stato ancora più fortunato.

La vedo invece molto male per i giovani di oggi. Spero per loro di sbagliarmi.
 
Il problema della produzione di rifiuti nasce dall'alto, dal modello di produzione/grande distribuzione/packaging e design degli oggetti che prevedono grande quantità di materiale a perdere/no alla vendita sfusa e al riuso/.
Anche quando il cittadino è virtuoso, a volte purtroppo non serve a nulla perché il sistema è malato...vedi per esempio raccolta differenziata che nei centri di raccolta finisce nell'indifferenziato.
Ma anche la raccolta differenziata è un tema relativamente recente, le prime normative in Europa risalgono al 1975...e solo i tedeschi e pochi altri paesi l'hanno sviluppata veramente con successo da tanto tempo.
A Parigi, per fare un esempio, la raccoltta differenziata in molti quartieri è arrivata nei primi anni 2000...
Purtroppo la maggior parte delle persone vive questi temi passivamente, non partecipando in modo attivo alle decisioni prese dalla politica e dalle amministrazioni. Sarebbe necessaria più partecipazione.
Cosa intendi per degrado urbano? Di che tipo?

I consumatori non sono semplici spettatori passivi.
Sono passati dal mercato al supermercato,hanno visto gli imballaggi crescere fino a diventare più importanti del prodotto e scusa il termine se ne sono sbattuti le balle perchè volevano la comodità.
Se 30 anni fa' qualcuno si metteva a parlare di ambiente o di ridurre la produzione di rifiuti tutti gli ridevano in faccia.
Però oggi che ci ritroviamo in una situazione fuori controllo nessuno ride più,e di persone di una certa età che hanno un minimo interesse per l'ambiente io ne conosco poche.
Per degrado urbano intendo ad esempio le periferie in stato di abbandono e tante persone dell'età dei miei genitori che ci vivono e non ci fanno neanche più caso,non hanno mai fatto nulla per cambiare la situazione ne alcun tentativo di andarsene.
Conosco una coppia che vive da 30 anni in una casa popolare,lo stabile è fatiscente (sia per colpa dell'amministrazione che dei residenti) e loro stanno li perchè gli conviene.
Mi hanno detto che spendono 200 euro al mese tra affitto e spese condominiali (che comprendono anche il riscaldamento) e piuttosto che sbattersi e mettersi sulle spalle un mutuo o un affitto al prezzo di mercato preferiscono stare li,chiudono la porta di casa e chi si è visto si è visto.
Imho se convivi con certi problemi e non pensi minimamente di andartene o di contribuire per cambiare la situazione allora non dovresti nemmeno lamentarti perchè non sei vittima della situazione ma contribuisci a mantenerla tale.
 
Beh hai detto niente.
Dal lavoro dipendono le possibilità economiche che influiscono anche sulla possibilità per una persona di viaggiare,coltivare interessi,mettere su famiglia presto,smettere di lavorare a un'età decente e quindi avere ancora davanti qualche anno in salute da godersi.
Da quello che mi racconta mio padre quando lui aveva la mia età c'era molta più offerta di lavoro che richiesta,a 30 anni potevi avere già messo su famiglia,il costo della vita era abbordabile e con uno stipendio decente potevi vivere in maniera dignitosa magari senza nemmeno dover rinunciare a una settimana di vacanza all'anno.
Oggi la situazione è molto più complicata,si inizia a lavorare più tardi e tutto costa di più.
Ci sono anche più pretese per carità ma oggi anche per chi si accontenta e si impegna nel proprio lavoro è dura.
Di ragazzi della mia età che stanno bene ci sono solo quelli che lavorano per hobby perchè mamma e papà gli hanno già comprato la casa e 2 o 3 macchine,oppure quelli che hanno davvero un quid in più.
Tutti gli altri che magari hanno tanta voglia di lavorare ma non hanno una famiglia facoltosa alle spalle o delle doti particolari arrancano.


In sintesi....

Indipendentemente dalle qualita' della singola persona sono

-I posti alla altezza, per forza di cose, ad essere scarsi....
( mica tutti possono fare i geni o gli inventori di Amazon/Google....)
-I lavori operai sono fatti dai robot
-I lavori piu' bassi....
 
Per dire, io credo di far parte di una generazione fortunata, ma credo pure che se fossi nato 10-20 anni prima, e magari avessi la pensione assicurata (cosa di cui oggi non posso essere assolutamente certo) sarei stato ancora più fortunato.

La vedo invece molto male per i giovani di oggi. Spero per loro di sbagliarmi.

Mi sa che non ti sbagli...
 
In sintesi....

Indipendentemente dalle qualita' della singola persona sono

-I posti alla altezza, per forza di cose, ad essere scarsi....
( mica tutti possono fare i geni o gli inventori di Amazon/Google....)
-I lavori operai sono fatti dai robot
-I lavori piu' bassi....

Più precarietà,la necessità di studiare sempre più a lungo (anche per accedere a posti di lavoro non particolarmente specializzati) e quindi iniziare sempre più tardi a lavorare,spesso l'impossibilità di comprare una casa.
A me fa un po' incavolare quando si parla di bamboccioni,ci saranno anche tanti giovani che stanno a casa e vogliono la pappa pronta.
Ma ce ne sono anche tanti che finiscono di studiare alla soglia dei 30 anni e hanno stipendi inferiori a 1000 euro.
Come possano mettere su famiglia e magari comprare casa prima dei 30 rimane per me un mistero.
 
Ma ce ne sono anche tanti che finiscono di studiare alla soglia dei 30 anni e hanno stipendi inferiori a 1000 euro.
Come possano mettere su famiglia e magari comprare casa prima dei 30 rimane per me un mistero.

Esatto. Mentre una volta molta gente che aveva la terza media era in grado non solo di comprarsi casa e metter su famiglia, ma anche di comprare casa ai figli.
Ne ho conosciuta tanta di gente così. Proprio un'altra epoca. Oggi sarebbe impensabile.
 
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