c'è un articolo interessante sul Sole 24 ore da cui trarre alcune considerazioni sulla chiusura che stiamo vivendo.
riporto alcuni passi:
In Italia siamo circa in 60 milioni, abbiamo 650 mila decessi l'anno e circa 230 mila decessi nel periodo gennaio-aprile e quest'anno, in base ai dati Istat, non si riscontra un aumento complessivo di mortalità rispetto agli anni precedenti.
Nei primi quattro mesi del 2020 il totale nazionale che si può stimare intorno a 216 mila decessi sembra essere inferiore a quello dell'anno precedente (232 mila) e alla media degli ultimi cinque anni (231 mila).
paesi che hanno applicato una via di mezzo come l'Olanda e gli USA hanno mortalità dimezzata rispetto a noi. Sembra cioè poco plausibile che senza lockdown l'Italia avrebbe avuto una mortalità ancora più alta, visto che tanti altri paesi che lo applicano molto meno hanno anche molti meno morti. Del resto la Germania sta ottenendo ottimi risultati nel contenimento del virus con una politica che lascia molte libertà ai cittadini.
Dal punto di vista dell'economia italiana c'è una distruzione di reddito enorme.
Riporta sostazialmente quanto sostengo da parecchi giorni ovvero che questo modello di chiusura all'italiana è efficace per distruggere il pil ma è superfluo nella lotta contro il virus.
Altri paesi hanno infatti implementato con successo limitazioni alla socialità senza bloccare le attività produttive che hanno continuato con le dovute cautele.
Hanno poi protetto le fasce d'età più deboli che sembrano essere le uniche colpite da una percentuale di letalità elevata ma non hanno bloccato gli under 60 per cui si riscontra una migliore capacità di reagire al virus.
Auspico quindi che si mantengano le cautele necessarie ma si eliminino subito quelle inutili e superflue perchè ci stiamo facendo decisamente male con le nostre mani. Badate che tutte le paccate di miliardi che dobbiamo tirare fuori oggi le restituiremo con gli interessi nei prossimi anni.