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Covid-19 - argomento generico n.2 - fasi 1-2.

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superare l'emergenza iniziale guadagnando il tempo necessario alle strutture sanitarie di attrezzarsi e rifornirsi di materiale.

Però oggi, non mi sembra siamo in questa situazione.
Se invece parli in via generica ti do ragione.

Se la tua azienda ti proponesse di rientrare domani senza mascherina lo faresti?
Perche è la situazione che in molti si trovano, tra cui io appena finisco il progetto a meno di rinvii che magari potrei pattuire.
 
Non credi che quello che si e' dovuto sopportare dal 45....
Non sia stato almeno a livello di quello che si puo' ragionevolmente paventare oggi....A partire da Germania e Giappone....( dove non esisteva praticamente piu' niente )Ma anche qua non si scherzava??
All'epoca non c'era il gravame d leggi e norme che abbiamo oggi e che già con un'economia sana sono soffocanti
 
Però oggi, non mi sembra siamo in questa situazione.
Se invece parli in via generica ti do ragione.

Se la tua azienda ti proponesse di rientrare domani senza mascherina lo faresti?
Perche è la situazione che in molti si trovano, tra cui io appena finisco il progetto a meno di rinvii che magari potrei pattuire.
si stanno liberando posti letto e continueranno a farlo per effetto delle ultime due settimane di blocco.
Inoltre, stiamo impiantando aziende di produzione mascherine che nel giro di qualche giorno soddisferanno il 50/60% del fabbisogno nazionale.
Ci sono aziende di respiratori che ogni settimana consentono di attrezzare nuove postazioni in rianimazione. In ogni città o regione si implementano nuove e più efficaci procedure per affrontare la malattia.

Siamo indubbiamente in una condizione in cui riusciamo a gestire il problema per quanto sia disarmante affrontare un virus senza cure.

Personalmente ho 7 ffp1 in casa (acquistate qualche giorno fa in farmacia) e so che la mia azienda si è attrezzata, ma anche ne avessi una sola la riutilizzerei con le precauzioni alla "sanificazione" che ci sono state spiegate.
Non accetterei certo che un lavoratore vada sprovvisto di dpi e se dovesse esserci scarsità proporrei un rientro modulato alla disponibilità delle protezioni che mi aspetto ci sia in tempi rapidissimi.
 
si stanno liberando posti letto e continueranno a farlo per effetto delle ultime due settimane di blocco.
Inoltre, stiamo impiantando aziende di produzione mascherine che nel giro di qualche giorno soddisferanno il 50/60% del fabbisogno nazionale.
Ci sono aziende di respiratori che ogni settimana consentono di attrezzare nuove postazioni in rianimazione. In ogni città o regione si implementano nuove e più efficaci procedure per affrontare la malattia.

Siamo indubbiamente in una condizione in cui riusciamo a gestire il problema per quanto sia disarmante affrontare un virus senza cure.

Personalmente ho 7 ffp1 in casa (acquistate qualche giorno fa in farmacia) e so che la mia azienda si è attrezzata, ma anche ne avessi una sola la riutilizzerei con le precauzioni alla "sanificazione" che ci sono state spiegate.
Non accetterei certo che un lavoratore vada sprovvisto di dpi e se dovesse esserci scarsità proporrei un rientro modulato alla disponibilità delle protezioni che mi aspetto ci sia in tempi rapidissimi.

I dpi deve metterli a disposizione l'azienda e tieni conto del consumo se tutte le aziende dovessero dotarsene sapendo che una FFP2 dura 8 ore ed una chirurgia invece solo 3-4 ore.
Come dici te tra poco saranno disponibili mascherine nazionali, ma questa settimana sono solo arrivate le prime unità (e non messe a disposizione per l'acquisto da parte delle aziende ma donate a bisognosi e presto qualcuna alla popolazione).

I posti si stanno liberando da 3 giorni di fila, ma ci vuole ancora un pochino ora è troppo poco, in Lombardia ieri sono aumentate di poche unità le persone ricoverate in intesiva, segnale che siamo al limite del picco ma che ancora non è iniziata la fase discensiva.
Non è questione di mesi ma di un paio di settimane, dopo la situazione dovrebbe esser più stabile.
 
Ultima modifica:
I dpi deve metterli a disposizione l'azienda e tieni conto del consumo se tutte le aziende dovessero dotarsene sapendo che una FFP2 dura 8 ore.
Come dici te tra poco saranno disponibili mascherine nazionali, ma questa settimana sono solo arrivate le prime unità (e non messe a disposizione per l'acquisto da parte delle aziende ma donate a bisognosi e presto qualcuna alla popolazione).

I posti si stanno liberando da 3 giorni di fila, ma ci vuole ancora un pochino ora è troppo poco, in Lombardia ieri sono aumentate di poche unità le persone ricoverate in intesiva, segnale anche siamo al limite del picco ma che ancora non è iniziata la fase discensiva.
Non è questione di mesi ma di un paio di settimane, dopo la situazione dovrebbe esser più stabile.
guarda, quando c'è di mezzo la salute credo che queste valutazioni siano molto personali e soggettive e rispetto la visione di tutti.
Nelle settimane scorse dopo aver scoperto che alcuni colleghi erano contagiati sono stato in apprensione ed onestamente mi sentivo più al sicuro rintanato in casa.
 
Ad ogni modo, inizio a temere che la presunta soluzione (un lockdown durissimo e senza pari nel mondo occidentale) abbinata alla tecnica attendista del nostro governo (oramai ben evidente a tutti), all'incapacità gestionale (oltre mille pagine di normativa e sub-normativa per stabilire proroghe e chiusure? ma dai ...) ed ai disgraziati errori iniziali, si rivelerà peggiore dell'epidemia in sè (e lo dico con il massimo rispetto per le tante , troppe vittime e per il personale sanitario). Il non dare date e richiamarsi ai pareri scientifici andrà d'accordo con i medici, ma non con la necessità di sopravvivere.

Tanti dicono che siamo in guerra, una guerra non convenzionale: ma se entri o sei costretto ad entrare in guerra, sai già che avrai morti e feriti, perché una guerra non la vinci stando solo in rifugio.

Non abbiamo la capacità produttiva di riserva della Cina che, almeno ufficialmente, aveva una sola provincia "disastrata", non abbiamo a nostro fianco l'UE, anzi, "grazie" all'UE abbiamo il nemico (Berlino e Parigi) in casa. Potremmo, con sacrifici durissimi, reggere ai molti di mesi di chiusura che certamente attendono il settore turismo (13% di Pil solo quello) + l'horeca extra turismo (altri punti di PIL, non so quanti), solo se riapriamo immediatamente tutta e dico tutta la produzione e, con criteri di riduzione del rischio, anche le filiere al dettaglio, caricando di fatto su queste attività aperte il costo sociale di quelle chiuse per un determinato periodo.

Questo ovviamente potrebbe comportare altre 50 o 100 mila vittime, inutile nascondere la testa sotto la sabbia. Ovviamente il calcolo cinico è se risparmiarci 100.000 morti (tra cui potrei esserci benissimo io o i miei cari, so cosa sto dicendo) vale il disastro economico e finanziario cui stiamo andando incontro.
Riaprire significa mettere nero su bianco quello che purtroppo i sanitari sono stati troppo spesso costretti a fare, cioè riservare i posti letto solo alle persone giovani. Ma la tattica di tirare a campare di quindicina in quindicina sta distruggendo tutto.

L'assunto di base probabilmente è (o era) quello di debellare il Sars-Cov-2, ma così non sarà, e mica detto che tra un anno e mezzo arrivi il vaccino (a parte che tra un anno e mezzo se va avanti così saremo peggio dell'Argentina altro che vaccino ...), probabilmente il virus diventerà endemico ed a quel punto tanto vale che ce lo becchiamo tutti il prima possibile.

Detta un po' bruscamente da uno che aveva iniziato a cercare protezioni individuali già prima di Codogno e che aveva (ed ovviamenet ha) cambiato modo e stile di vita da fine febbraio pur essendo all'epoca ben lontano dalla zona rossa: ma gli sviluppi di queste settimane mi hanno fatto maturare quanto sopra condiviso con voi. L'inversione del trend dei casi è avvenuta circa due settimane dopo i provvedimenti dell'8-9 e se volete 11 marzo, ma decreto del 22 marzo avrebbe dovuto aumentare la velocità di discesa dei casi e invece, a ieri, non vedo questo miglioramento.
Per carità, mi sta benissimo e condivido l'idea di tenere questa linea fino a Pasqua, ma solo per verificare se in questi giorni la curva dei contagi aumenta la propria inclinazione negativa: se lo fa, bene, a questo punto andiamo avanti ancora qualche settimana e sarò felicissimo del drastico miglioramento, ma se contionuano a decrescere lentamente allora ripriamo le filiere (come di fatto stiamo facendo a Nord
Est ...)


Ben conoscendo le nostre posizioni un mese fa, leggere così adesso mi fa pensare che si forse ero stato duro ma che bisognasse non menarsela troppo poteva avere senso.
 
guarda, quando c'è di mezzo la salute credo che queste valutazioni siano molto personali e soggettive e rispetto la visione di tutti.
Nelle settimane scorse dopo aver scoperto che alcuni colleghi erano contagiati sono stato in apprensione ed onestamente mi sentivo più al sicuro rintanato in casa.

Sono d'accordo però capisci che non si può lasciare la decisone al buon senso della gente, ne dipende la loro come la mia di salute.
Da sempre i dpi deve fornirli la ditta, lei risponde della sicurezza dei lavoratori.
Detto questo ti posso dire, che già prima della crisi, in azienda tenevo una mascherina FFP2 ai carboni presa al brico di mia spesa per alcuni lavori con colle, usata 1 volta ce l ho ancora lì.
Però anche se portassi le mie (ho 4 FFP2 ed un paio di ffp1) e le tenessi tutto il giorno, non sarebbe il massimo iginizzarle, un conto se le tengo quell'oretta per farea spesa o altre faccende, la riutilizzo pure.
Mi ritroverei senza presto se le usassi al lavoro anche 2 giorni 1...
Ti posso chiedere il tuo parere, se si ripartisse tutti (intendo imprese produttive) ad inizio maggio, dici che avremo il disastro comunque?
Oppure dato che la regione più colpita è la Lombardia in particolare alcune sue provincie, far partire le altre regioni o alcune di loro dopo Pasqua e la Lombardia una settimana o 2 dopo non sarebbe una cosa utile?
 
Concordo. Il lock down doveva servire per allentare la pressione sulle strutture sanitarie al collasso. Appena la situazione avrà una parvenza di normalità si deve ripartire con alcune precauzioni che dovranno decidere i medici. Mascherine, distanza sociale, uscite limitate... In modo da diminuire i contagi e avere una curva più lunga ma piatta di accessi alle strutture ospedaliere


Una parziale riapertura dove puoi andare in un bosco ma col portafoglio chiuso non serve a nulla. Se non a rinfrancare la psiche destinata comunque a logorarsi per povertà. Bisogna ripartire, stop. Chi deve comprarsi un paio di scarpe, va e compra. Con qualche precauzione in più, ok.
 
Una parziale riapertura dove puoi andare in un bosco ma col portafoglio chiuso non serve a nulla. Se non a rinfrancare la psiche destinata comunque a logorarsi per povertà. Bisogna ripartire, stop. Chi deve comprarsi un paio di scarpe, va e compra. Con qualche precauzione in più, ok.

Capisco dal lato economico, però riaprire tutto a breve vorrebbe dire praticamente metter in pratica la teoria del l'immunità di gregge...
 
Anche la Svezia si sta rendendo conto che è stato un grave errore lasciare tutto aperto.
Dopo che la strategia "immunità di gregge" di UK e Paesi Bassi si era già rivelata fallimentare.
Allentare la stretta troppo presto, riaprire tutto quando il pericolo è ancora in giro, potrebbe voler dire una catastrofe sanitaria ed economica ancora peggiore di quella che già abbiamo.
La prudenza non è mai troppa.
 
Una riapertura graduale dovrà partire da chi con il suo uscire porta benefici alla collettivita, in termini economici intendo, ovviamente rispettando tutte le precauzioni che verranno indicate. Purtroppo temo che sarà ancora una situazione più complicata da gestire perché molte fascie sociali non accetteranno di restare a casa mentre altre escono, seppur solo per motivi professionali.
 
Dati positivi anche oggi, in Lombardia meno di 800 nuovi positivi, salgono di poco i ricoveri e scendono di 34 quelli in intensiva.

Ragazzi tra poco si riparte, dobbiamo tenere di denti stretti ancora per poco.
L'importante è non vanificare queste settimane di clausura, i dati di oggi si vedranno tra un 15 gg.
 
Ben conoscendo le nostre posizioni un mese fa, leggere così adesso mi fa pensare che si forse ero stato duro ma che bisognasse non menarsela troppo poteva avere senso.
Imho lo "sbaglio" è stato il DPCM 22 marzo. "sbaglio" tra virgolette perché sono situazioni molti difficili per chi deve decidere, però bisognava guardare un po' più avanti. Ad esempio, unici in Europa abbiamo bloccato le acciaiere ... non funziona così.
 
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