<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Covid-19 | Page 329 | Il Forum di Quattroruote

Covid-19

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Magari è una "necessità", ma non una "assoluta urgenza", andare a fare la spesa nel comune limitrofo quando nel tuo c'è una rivendita di generi di prima necessità che magari fa degli orari che ti piacciono di meno o dove di solito c'è più coda.

Ciao, Nicola.
No. Gli orari sono gli stessi in tutti i negozi, cambia magari che dal pizzicagnolo del mio comune trovo il 20% di quello che c'è al super a 5 km e in cui posso andare una volta sola e fare solo un giro. E comunque, io sono sempre andato a fare la spesa una massimo due volte a settimana anche prima del covid, non vedo motivo per andarci ogni giorno. Il pane l'ho sempre preso il sabato per tutta la settimana, oltretutto...
 
Materiale acquistato privatamente e trasportato con un aereo militare italiano per fare prima, nulla a che vedere con gli aiuti russi

In tutti i report che ho trovato io si parla di donazioni, credo che le vostre fonti siano le mie, la rete, quindi tutte hanno lo stesso valore. Se poi si lavora alla Farnesina o si hanno documenti ufficiali e un altro discorso
 
Altro esempio: la botteghetta del mio comune tiene del pane che fa schifo, alla stessa identica distanza da casa mia c'è un fornaio che fa un pane ottimo, ma si trova in un altro comune. Andare da uno o dall'altro cosa cambia? Ripeto, stessa distanza.
 
Non è che è giusto, mi ha dato una informazione precisa che non credo di sìa inventato.
Tutto qui

Da quali fonti? Io le fonti che ho sono quelle prese dalla rete, e ovviamente le prendo con il beneficio del dubbo, se si hanno fonti differenti, istituzionali è un discorso, altrimemti se la fonte è l'amico del amico, e è sto sentendo parecchie di voci così, per me stanno bene dove stanno
 
In tutti i report che ho trovato io si parla di donazioni, credo che le vostre fonti siano le mie, la rete, quindi tutte hanno lo stesso valore. Se poi si lavora alla Farnesina o si hanno documenti ufficiali e un altro discorso
Nessuna donazione dalla Germania (che al contrario voleva requisire nostri carichi in transito, recuperati con tanta fatica e sbattendo i pugni sul tavolo), basta gugolare.


https://milano.corriere.it/notizie/...rf-9efe88fc-6c20-11ea-8403-94d97cb6fb9f.shtml

Il volo militare con i respiratori bloccati da 4 giorni a Dusseldorf

Atterrati a Orio aI Serio i 16 ventilatori polmonari trovati e acquistati, in Germania, dalla organizzazione non profit. Consegnati alle terapie intensive di Bergamo, Sondalo e Milano. Il via libera della Difesa all’uso del C-130

È atterrato nel cuore della notte all’aeroporto di Bergamo, Orio al Serio, il C-130 dell’Aeronautica militare che ha portato in Italia, da Dusseldorf, in Germania, 16 ventilatori polmonari acquistati e importati dall’organizzazione non profit milanese Hope Onlus. I macchinari sono già stati trasportati e installati nelle terapie intensive della Bergamasca, epicentro dell’epidemia di coronavirus, Sondalo e Milano.

Una disperata corsa contro il tempo e gli ostacoli della macchina burocratica quella della onlus fondata da Elena Fazzini, specializzata, dal 2006, in progetti umanitari su salute ed educazione in Medio Oriente e in contesti di emergenza. I macchinari, infatti, erano bloccati da quattro giorni nello scalo tedesco. «Quando ho comunicato, pochi giorni fa, alla task force della Lombardia che li avevo trovati, pagati e li stavo importando non potevano credermi. Sono introvabili sul mercato da settimane», racconta la fondatrice dell’organizzazione, Fazzini. «Farli arrivare via terra era troppo rischioso, anche per possibili furti. Così, il prefetto di Milano, Renato Saccone, ha accolto l’appello dell’assessorato regionale alla Sanità contattato da Hope Onlus — spiega Fazzini —. Con tempestività il ministro della Difesa ha acconsentito al trasporto umanitario per far arrivare il prima possibile i 16 ventilatori importati dalla Germania e fermi da 4 giorni all’aeroporto di Dusseldorf a causa della riduzione dello spazio aereo commerciale privato».

Non è la prima missione realizzata dalla Hope Onlus impegnata nella lotta alla drammatica diffusione dell’epidemia di Covid-19: ha già donato 7 ventilatori polmonari e ne darà altri 26 nei prossimi giorni. Fra lunedì e martedì, infine, consegnerà 11 ecografi portatili agli ospedali di prima linea lombardi.

 
No. Gli orari sono gli stessi in tutti i negozi, cambia magari che dal pizzicagnolo del mio comune trovo il 20% di quello che c'è al super a 5 km e in cui posso andare una volta sola e fare solo un giro. E comunque, io sono sempre andato a fare la spesa una massimo due volte a settimana anche prima del covid, non vedo motivo per andarci ogni giorno. Il pane l'ho sempre preso il sabato per tutta la settimana, oltretutto...

Io sono uscito di casa 3 volte nelle ultime 3 settimane, tutte e tre per la spesa settimanale. E anche da me il supermercatino che c'è nel comune è molto meno fornito dell'ipermercato che c'e' a 4 km, ma in un comune diverso. Ciononostante, oggettivamente, non penso di poter vantare motivi di assoluta urgenza per andare là.
Anche se mai mi sono lamentato che ci fosse troppa gente in giro.

Ciao, Nicola.
 
Nessuna donazione dalla Germania (che al contrario voleva requisire nostri carichi in transito, recuperati con tanta fatica e sbattendo i pugni sul tavolo), basta gugolare.


https://milano.corriere.it/notizie/...rf-9efe88fc-6c20-11ea-8403-94d97cb6fb9f.shtml

Il volo militare con i respiratori bloccati da 4 giorni a Dusseldorf

Atterrati a Orio aI Serio i 16 ventilatori polmonari trovati e acquistati, in Germania, dalla organizzazione non profit. Consegnati alle terapie intensive di Bergamo, Sondalo e Milano. Il via libera della Difesa all’uso del C-130

È atterrato nel cuore della notte all’aeroporto di Bergamo, Orio al Serio, il C-130 dell’Aeronautica militare che ha portato in Italia, da Dusseldorf, in Germania, 16 ventilatori polmonari acquistati e importati dall’organizzazione non profit milanese Hope Onlus. I macchinari sono già stati trasportati e installati nelle terapie intensive della Bergamasca, epicentro dell’epidemia di coronavirus, Sondalo e Milano.

Una disperata corsa contro il tempo e gli ostacoli della macchina burocratica quella della onlus fondata da Elena Fazzini, specializzata, dal 2006, in progetti umanitari su salute ed educazione in Medio Oriente e in contesti di emergenza. I macchinari, infatti, erano bloccati da quattro giorni nello scalo tedesco. «Quando ho comunicato, pochi giorni fa, alla task force della Lombardia che li avevo trovati, pagati e li stavo importando non potevano credermi. Sono introvabili sul mercato da settimane», racconta la fondatrice dell’organizzazione, Fazzini. «Farli arrivare via terra era troppo rischioso, anche per possibili furti. Così, il prefetto di Milano, Renato Saccone, ha accolto l’appello dell’assessorato regionale alla Sanità contattato da Hope Onlus — spiega Fazzini —. Con tempestività il ministro della Difesa ha acconsentito al trasporto umanitario per far arrivare il prima possibile i 16 ventilatori importati dalla Germania e fermi da 4 giorni all’aeroporto di Dusseldorf a causa della riduzione dello spazio aereo commerciale privato».

Non è la prima missione realizzata dalla Hope Onlus impegnata nella lotta alla drammatica diffusione dell’epidemia di Covid-19: ha già donato 7 ventilatori polmonari e ne darà altri 26 nei prossimi giorni. Fra lunedì e martedì, infine, consegnerà 11 ecografi portatili agli ospedali di prima linea lombardi.


Io ho questo ad esempio


https://www.ilfoglio.it/cronache/20...ania-dona-materiale-medico-all-italia-306776/

Qui si evidenzia, per il primo volo, che sono donazioni. A chi diamo ragione?
 
Altro esempio: la botteghetta del mio comune tiene del pane che fa schifo, alla stessa identica distanza da casa mia c'è un fornaio che fa un pane ottimo, ma si trova in un altro comune. Andare da uno o dall'altro cosa cambia? Ripeto, stessa distanza.

Cambia il Comune e il gusto del pane non è un motivo di assoluta urgenza (neanche di 'necessità', a dirla tutta).

Ciao, Nicola.
 
Io ho questo ad esempio

https://www.ilfoglio.it/cronache/20...ania-dona-materiale-medico-all-italia-306776/

Qui si evidenzia, per il primo volo, che sono donazioni. A chi diamo ragione?
Questo è un altro carico, di cui non avevo letto (io mi riferivo all'ultimo volo, quello di cui parlva bumper). Buona notizia, grazie di averla condivisa. Lo sblocco del 12 marzo è proprio quello relativo al nostro carico in transito (un altro) che Berlino voleva addirittura requisire e che poi era andato "smarrito". Sarò malpensante, lo ammetto, ma no vorrei che il carico che hai segnalato fosse una "compensazione" per il grave ritardo nella consegna di quanto ingiustamente requisito.
 
Ma è ovvio, anche solo tenere aperta la filiera alimentare comporta tenere aperto a risalire tutto quello che la fa funzionare, dall'agricoltura alla zootecnia, alla logistica, alla meccanica per la fornitura dei ricambi delle macchine... Poi ci sono le industrie che producono imballaggi, i trasporti... Quello che si può ragionevolmente chiudere sarà sì e no il 30% delle aziende. Altrimenti si chiude tutto, ma poi la gente si accoltella nelle case.

Dipende secondo me. Ad esempio le aziende che producono macchine per il settore alimentare, se chiudevano per 2 settimane non comportano danni evidenti al consumatore finale purché sia garantita l'assistenza in caso di fermo macchina di un cliente. Diverso invece se si fermasse un'azienda impiegata direttamente nella filiera alimentare.
Anche perché all'azienda che produce macchinari se poi chiudi alcuni dei suoi fornitori, non riesce a lavorare più di tanto e quindi non dovrebbero chiudere nemmeno quelle, ma se ho ben capito, chi fa ad esempio vendita al dettaglio di materiale elettrico oppure le imprese che producono manufatti in materiale acciaioso sono chiuse.
Altrimenti in pratica non chiude nessuno, forse solo le imprese che producono giocattoli
 
Io sono uscito di casa 3 volte nelle ultime 3 settimane, tutte e tre per la spesa settimanale. E anche da me il supermercatino che c'è nel comune è molto meno fornito dell'ipermercato che c'e' a 4 km, ma in un comune diverso. Ciononostante, oggettivamente, non penso di poter vantare motivi di assoluta urgenza per andare là..

L' "assoluta urgenza" è un concetto che non si può oggettivamente applicare all'acquisto di un chilo di pasta, caso mai si dovrebbe parlare di semplice buon senso. Le rivendite di alimentari dei piccoli centri ormai sono dimensionate su volumi di vendita modesti, giusto quelle quattro vedove che non hanno la macchina e vanno a prendersi quelle quattro cose. Secondo me, non ce la farebbero neanche volendo a servire tutta la popolazione del comune. Diverso è il caso di passare davanti a due ipermercati perchè ti piace di più il terzo, allora ci sta l'obbligo a fermarsi a quello più vicino (e so di gente che è stata multata per questo, e dico anche giustamente), ma se si tratta di raggiungere il più vicino una volta a settimana, trovo assurdo vietarlo. IMHO, ovviamente.
 
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