Qui a Bergamo siamo allo scontro finale, o noi o lui. Quando vedi un medico dell'ospedale che in inglese chiede aiuto al mondo, perché mancano medici, infermieri, macchinari, quando vedi i blindati portare via le salme perché pompe funebri e cimitero sono al collasso, quando senti il TG regionale che riporta il solito bollettino di guerra, quando vedi che neanche i medici richiamati dalla pensione possono fare qualcosa, percepisci che l'uomo non ha piu nulla da mettere in campo . Le mascherine che abbiamo ordinato non arriveranno probabilmente piu. Io e mia moglie abbiamo costruito delle mascherine alla meno peggio, perché la spesa almeno una volta alla settimana, va fatta. Ai tanti amici che mi telefonano dalle varie zone di Italia neanche rispondo più, perché è dura ed è il momento di riflettere. A chi vive al sud, dico questo: non uscite, lavate le mani e non abbassate la guardia, perché non deve accadere anche da voi quello che stiamo vivendo qui. Passo e chiudo.
Fatevi forza, è più che dura, chi non vive in queste zone non può capire.
D'altronde la sola provincia di Bergamo (anche se purtroppo pure Brescia ci ha raggiunti) ha una quantità di casi sopra alcune regioni intere d'Italia.
È logorante perché sai che non finirà a breve ma allo stesso tempo che non si può andare aventi con lo stesso numero di contagi quindi nemmeno se si raggiunge il picco a breve.
Io mi continuo a mangiare il fegato quando penso al fatto che non hanno istituito zona rossa la bassa val Seriana ed ora al minimo focolaio al sud adottatano il modello di Codogno. Vedere le differenze.
Ora ci stanno lasciando ammalare, è difficile tenere su il morale anche per i propri figli e ogni volta che si sente un amico, un genitore, un parente, prima si chiede come stai, e alla risposta sei interessato x davvero perché non è più scontata la cosa.
La paura più grande è la sensazione che stai solo aspettando il tuo momento di contrarre la malattia e che queste settimane sono solo di attesa, che quando toccherà a te gli ospedali saranno al collasso e non riusciranno a curararti come si deve, lontano e nella solitudine.
O peggio di dover dire addio a qualche tuo parente senza poterlo riabbracciare.
Il modello da seguire ce lo avevamo, gli stessi cinesi della croce rossa venuti in Italia ci han suggerito di fare così.
Invece si deve per forza andare a lavorare e far finta di nulla nella paura che il prossimo sia tu e far ammalare qualcuno della tua famiglia.
Poi ci vengono a dire di stare a casa perché il 42% dei lombardi si sposta con la macchina.