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Covid-19

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Aggiornamento sulla questione di mia madre: stamane le viene prescritto dal medico di base una radiografia al torace, urgente.
Primo tentativo: struttura semi-privata nei dintorni.. inaccessibile a chi ha avuto febbre negli ultimi tre giorni.
Secondo tentativo: struttura privata ad una ventina di km.. possibile lunedì, ma presentandosi con mascherina.. e dove le trovo?
Terzo tentativo: struttura pubblica ad una trentina di km.. accettazione immediata, nessuna restrizione, mascherina fornita da loro.
Un'ampia varietà di situazioni..
Comunque, mammà è a posto.

Meno male!

Un amico i raccontava oggi che si sentiva febbre e voleva essere accertato alla guardia medica non l hanno fatto entrare e gli parlavano dal citofono...
 
L'ultima riga è quella che conta
vero, però arriva sera che sei stremato.
Lunedì il suocero deve fare il prelievo periodico ed è obbligato ad andare in ospedale vicino all'epicentro.
Con un po' di fortuna (e generosità di una persona!) la mascherina s'è trovata ma guanti che gli vadano bene ad ora nisba.
poi speriamo che si "comporti a regola d'arte".
Io con mio padre ci sto rinunciando. Tocca qualsiasi cosa e poi si mette le mani in faccia :emoji_rage:
 
Io con mio padre ci sto rinunciando. Tocca qualsiasi cosa e poi si mette le mani in faccia :emoji_rage:

Io visto che con l'attività dei miei mio padre interagisce con diverse persone ogni giorno gli ho raccomandato di lavarsi spesso le mani e gli ho portato un flacone di disinfettante per le mani.
Ma dubito che l'abbia usato mezza volta.
Prevenzione penso che sia un termine ignoto per le persone della sua generazione.
Sono amanti del rischio in un certo senso.
 
Io visto che con l'attività dei miei mio padre interagisce con diverse persone ogni giorno gli ho raccomandato di lavarsi spesso le mani e gli ho portato un flacone di disinfettante per le mani.
Ma dubito che l'abbia usato mezza volta.
Prevenzione penso che sia un termine ignoto per le persone della sua generazione.
Sono amanti del rischio in un certo senso.
Credo anche che se arrivi oltre i 90 in buone condizioni, passando per una guerra mondiale in cui hai visto le mitragliate dei 'mericani, le truppe con la stella rossa, ti sei fatto nel dopoguerra quasi dieci anni in mezzo all'Africa.
Aggiungi non leggeri problemi di salute in età matura che l'ha scampata due volte per un pelo.
Che vuoi dirgli? Non è un temerario. E' un tipo pacifico e tranquillo ma penso che la "signora" gli sia passata a fianco tante volte da averci fatto l'abitudine.
E, come mi ha sempre detto lui, è quella che ti frega, in ogni lavoro a rischio.
 
Tra le misure introdotte, la piú "istintiva" ritengo sia quella di mantenere la distanza dei uno due metri, che viene facile quando individuiamo preventivamente il rischio (una persona raffreddata o che tossisce), e piú difficile quando viene meno questa percezione, e risulta spontaneo dare la mano per esempio. Ma ci si abitua a tutto.
Le altre varie misure sono derivate, tipo evitare luoghi affollati, la chiusura delle scuole, alla fine servono a mantenere le distanze, per diminuire il rischio di contagio.
Ma il termine ufficiale, non so a voi, ma a me fa impressione: "distanziamento sociale".
Va bene il termine prestato dalla prossemica (la distanza sociale va da 120 a 350 cm, prima vengono la intima, 0-40 cm e la personale 40-120 cm), ma fin che parliamo di ambiti di comunicazione, non é che un termine tecnico della semiologia. Ma quando diventa "distanziamento" e peggio ancora "sociale" ci vedo qualcosa oltre la volontà di dividere, di separare le persone a soli fini sanitari. Come se già oggi, o almeno nei tempi ante coronavirus, le persone piano non abbiano già da tempo iniziato a distanziarsi. Ricchi sempre piú ricchi, poveri piú poveri (piú sociale di cosí, il classismo). Chi lavora ė fortunato, ma meglio tenersi a "distanza" dal reclamare diritti sacrosanti, per non finire tra i disoccupati.
E gli anziani, con tutti i loro acciacchi e necessità, meglio in casa di riposo, tenuti spesso distanti dalle famiglie.
Comunichiamo con i social a distanza, sembra una comodità, ma puó pure essere una grande solitudine.
Uno dei contrari di distanziamento ė stare uniti, ma qui ecco la grossa controindicazione, che non riguarda la salute: l'unione fa la forza.
 
Ultima modifica:
Credo anche che se arrivi oltre i 90 in buone condizioni, passando per una guerra mondiale in cui hai visto le mitragliate dei 'mericani, le truppe con la stella rossa, ti sei fatto nel dopoguerra quasi dieci anni in mezzo all'Africa.
Aggiungi non leggeri problemi di salute in età matura che l'ha scampata due volte per un pelo.
Che vuoi dirgli? Non è un temerario. E' un tipo pacifico e tranquillo ma penso che la "signora" gli sia passata a fianco tante volte da averci fatto l'abitudine.
E, come mi ha sempre detto lui, è quella che ti frega, in ogni lavoro a rischio.

Mio padre è più giovane,non ha vissuto simili esperienze e ha avuto la fortuna di godere di buona salute.
Però più di una volta ci ha messo del suo per rischiare la salute,soprattutto negli ultimi anni.
Io cosa dirgli lo so,il problema è che non mi ascolta nemmeno per sbaglio.
 
Io visto che con l'attività dei miei mio padre interagisce con diverse persone ogni giorno gli ho raccomandato di lavarsi spesso le mani e gli ho portato un flacone di disinfettante per le mani.
Ma dubito che l'abbia usato mezza volta.
Prevenzione penso che sia un termine ignoto per le persone della sua generazione.
Sono amanti del rischio in un certo senso.

Non tutti, mia madre (quasi 89 anni) usava litri di alcool già prima del covid-19, ora che ne userebbe ancora di più non riusciamo a trovarglielo ed è un po' disperata. Per ora rimedia con salviette e sapone....
Comunque praticamente non esce mai di casa, e la spesa gliela faccio quasi sempre io da quando non guida più, cioè da 4-5 anni.
 
Comunichiamo con i social a distanza, sembra una comodità, ma puó pure essere una grande solitudine.
Secondo me, in momenti di "distanziamento sociale" (anche a me il termine non piace) i social possono essere veramente utili, invece. In fondo, anche noi che non ci siamo mai incontrati (salvo forse qualche eccezione......) stiamo passando dei momenti insieme proprio grazie a una specie di social, no?
 
A proposito di come potrebbero cambiare le cose a seguito di questo evento, forse non dovremmo essere troppo pessimisti. Nel corso della storia a ogni grande periodo "nero" è seguita una fase di forte ripresa. La peste nera del Trecento causò venticinque milioni di morti (sto scrivendo con una mano sola, il perché lo immaginate facilmente), ma segnò la fine del medioevo, dopo ogni guerra c'è sempre stato il progresso... non voglio assolutamente neanche pensare che il covid sarà anche solo paragonabile alla peste o a una guerra, sia chiaro; tuttavia, se porterà a qualche cambiamento nella società, forse si rivelerà positivo. Prendetelo come un auspicio....
 
Si. Se i 100 morti li suddivido in percentuali in base all'età il totale dovrebbe dare 100, o no?
No, perché le percentuali di contagiati a loro volta non sommano a 100. I grafici dicono che nella classe a-b il x% dei contagiati va incontro a un destino infausto, ma non dicono quanti sono i contagiati per ogni classe, verosimilmente sono di più tra gli anziani. Non so se mi sono spiegato...
 
Non capisco come mai, in ambedue i casi, il totale non fa 100.

Quello è il tasso di mortalità per fascia di età, cioè le probabilità che si hanno di lasciarci le penne se becchi il virus a seconda della tua età.
Il totale di 100 dovrebbe essere, per ogni fascia di età, la somma della percentuale di quelli che muoiono e di quelli che sopravvivono.

EDIT: vedo solo ora che A_gricolo ha già spiegato
 
Ultima modifica:
A proposito di come potrebbero cambiare le cose a seguito di questo evento, forse non dovremmo essere troppo pessimisti. Nel corso della storia a ogni grande periodo "nero" è seguita una fase di forte ripresa. La peste nera del Trecento causò venticinque milioni di morti (sto scrivendo con una mano sola, il perché lo immaginate facilmente), ma segnò la fine del medioevo, dopo ogni guerra c'è sempre stato il progresso... non voglio assolutamente neanche pensare che il covid sarà anche solo paragonabile alla peste o a una guerra, sia chiaro; tuttavia, se porterà a qualche cambiamento nella società, forse si rivelerà positivo. Prendetelo come un auspicio....

Beh, questo io lo dico già da un po'...
Anche in caso di micidiale tracollo economico, questa può essere la grande occasione per una nuova era, un nuovo stile di vita.
Magari noi, nati e cresciuti nel benessere, alla fine ci renderemo tutti conto che ci sono valori più importanti di quelli a cui noi oggi ci aggrappiamo con il terrore di perderli, come se perderli volesse dire annullare noi stessi.
Magari scopriremo che l'uomo deve essere al centro di tutto, e la tecnologia (il cui progresso non si deve mai fermare, per carità) al suo servizio, ma veramente!
Auspico che ogni uomo venga veramente considerato per quello che è e quello che fa, non per quello che possiede e quello che appare.
Magari così smetteremmo di odiarci l'un l'altro anche per delle sciocchezze... spesso anche in famiglia!
E mettere finalmente la nostra salute al primo posto, dove merita di stare, insieme alla salute dell'unico pianeta che abbiamo a disposizione.
Una mera utopia? Le cose torneranno esattamente come prima, una volta finita l'emergenza e risollevata un po' l'economia?
Probabile, ma in questi momenti di incertezza sul futuro uno si aggrappa a tutto. Anche ai sogni irrealizzabili.
 
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