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L' Italia e' sicuro. Non deve " volare "



c'è da dire che oggettivamente il treno è diventato preferibile sulle tratte che per molte compagnie erano quelle che portavano più guadagni, ma poi in generale è proprio cambiato il mercato, certo a lungo andare credo che anche le questioni ambientalistiche si faranno sentire sulle compagnie aeree ma ancora è presto .
 
Sarebbe interessante leggere un bilancio per capire come una compagnia aerea con soli 11 velivoli tutti di medie dimensioni possa generare tutte queste perdite.

Certo per una compagnia così piccola avere 3 737max più due ordinati e da consegnare a terra significa perdere il 25% della flotta, mica uno scherzo, e tutto questo da sostituire con aerei a noleggio...se giá andava male questo ha dato probabilmente il colpo di grazia.
 
Circa 13-14 anni fa',molto prima che la situazione di Alitalia progredisse incessantemente verso il baratro,il mio prof di economia usò un'ora di lezione per spiegare le differenze tra compagnie aeree sane e compagnie aeree in perdita soffermandosi soprattutto sulle strutture aeroportuali e su alcune storture che non sto qui a spiegare.
Secondo me la situazione di Alitalia è irrecuperabile e tanto ogni piano di salvataggio che comporti forti esuberi e tagli alle spese dolorosi verrà sempre rigettato.

Non credo che Greta centri qualcosa ma piuttosto come diceva algepa la concorrenza delle linee ferroviarie ad alta velocità è diventata molto forte.
Oggettivamente il treno è diventato più veloce su alcune tratte (considerando non solo il tempo del viaggio ma anche il fatto che il treno ti lascia nel centro della città e ci sono meno tempi morti prima e dopo) e anche più economico.
Dicono che sia pure meno impattante a livello ambientale quindi secondo me ben venga l'uso del treno.
 
Che non sia io ma cosa positiva è fuori discussione e nessuno lo vorrebbe. Ma se ogni trimestre lo Stato, quindi noi, dobbiamo tirar fuori centinaia di milioni - che vanno sotto la ridicola voce prestito ponte ben sapendo che quei mln non torneranno mai indietro - per mantenere questa società fallita, mi girano le scatole.
Anche perchè non è ci sia solo Alitalia......

In un mercato a fortissima concorrenza l’unico modo per sopravvivere è fare fusioni, incorporazioni, acquisizioni, insomma grandi concentrazioni, un po’ come è avvenuto nel mondo dell’auto o in altri settori molto competitivi, dove a furia di essere concorrenziali si azzerano prima gli utili e poi iniziano le perdite.

E l’avvento delle “low cost” ha determinato un ulteriore calo dei prezzi e quindi un ulteriore decurtazione della redditività.

Ora si sta aggiungendo la contrazione dei voli causa corona virus.....
 
le problematiche sono varie e differenti, compagnie piccole con poche tratta e pochi aeromobili possono essere più dinamiche sul mercato ma subiscono molto di più eventi anche esterni che non possono controllare, prendiamo ad esempio il caso del 737Max o ad esempio problematiche che si possono venire a creare in uno dei pochi scali che hanno, per fare un esempio se io faccio molto traffico con la Cina ora avrei seri problemi .
Le compagnie di bandiera hanno altre problematiche, qui ci si dimentica sempre che spesso assolvono quasi a servizio pubblico, perchè ad esempio se è importante per un paese avere uno scalo in un posto remoto , anche se non è remunerativo, chi ci va di solito sono proprio le compagnie di bandiera e spesso rimettendoci , poi ad esempio le compagnie di bandiera devo gestire tariffe molteplici che vanno incontro a profili differenti di viaggiatori, le compagnie piccole e le low cost invece le tariffe le gestiscono al minuto e sulla loro convenienza.
Insomma è un mondo complesso che se non si conosce è facile giudicare male e farsi convincere dalle facili spiegazioni che di solito sono sempre incentrate sul numero di dipendenti e sul loro costo
 
Per Alitalia ci sono stati "abusi" tipo, piloti che arrivavano a Malpensa e abitanti a Gallarate, soggiornavano in hotel di lusso a Stresa, a spese della compagnia, tutto previsto dai loro contratti per carità, ma in alcuni casi è venuto a galla il "meccanismo", il soggiorno era fittizio e facevano 50/50 tra piloti e gestori di hotel.
Questo è solo uno degli aspetti e non credo sia per questo che "perda" 1 MILIONE al giorno.
 
Per Alitalia ci sono stati "abusi" tipo, piloti che arrivavano a Malpensa e abitanti a Gallarate, soggiornavano in hotel di lusso a Stresa, a spese della compagnia, tutto previsto dai loro contratti per carità, ma in alcuni casi è venuto a galla il "meccanismo", il soggiorno era fittizio e facevano 50/50 tra piloti e gestori di hotel.
Questo è solo uno degli aspetti e non credo sia per questo che "perda" 1 MILIONE al giorno.

Si ma tutto finito nel 2008, debiti confluiti nella bed company e nuova azienda che quindi nasceva intonsa e con metà dei dipendenti, eppure dopo qualche anno eravamo punto e a capo, che non vuol dire che in precedenza non c'erano sprechi, clientelismo e altro ma neanche tutto si può ricondurre a questo
 
Sicuramente dico una castroneria, anche perchè non sono del settore, ma solo a me sembrano tanti 1400 dipendenti per una compagnia con solo 11 aerei?

Non so se siano tanti, dipende questa compagnia quanto esternalizzava e quanto gestiva in casa, se la maggior parte delle attività era gestita in casa non mi sembra un numero eccessivo
 
Si ma tutto finito nel 2008, debiti confluiti nella bed company e nuova azienda che quindi nasceva intonsa e con metà dei dipendenti, eppure dopo qualche anno eravamo punto e a capo, che non vuol dire che in precedenza non c'erano sprechi, clientelismo e altro ma neanche tutto si può ricondurre a questo
non concordo sul fatto che la new company fosse in realtà intonsa, anzi.
Nella bad company sono solo confluiti i debiti, ma la new ha proseguito con lo stesso modello industriale insostenibile con le stesse tratte, gli stessi hub, gli stessi veivoli.
La dimostrazione è che da subito ha ripreso ad accumulare debiti in completa continuità con le gestioni precedenti.
Da notare poi che per tutelare le tratte di Alitalia si sono posti limiti alla concorrenza con le low cost che non potevano lavorare su alcuni scali (es Linate).

L'unico vero modo per ricreare una compagnia di bandiera sarebbe stato quello di lasciar fallire Alitalia e creare da zero un modello nuovo basato su tratte e velivoli redditizi.
 
non concordo sul fatto che la new company fosse in realtà intonsa, anzi.
Nella bad company sono solo confluiti i debiti, ma la new ha proseguito con lo stesso modello industriale insostenibile con le stesse tratte, gli stessi hub, gli stessi veivoli.
La dimostrazione è che da subito ha ripreso ad accumulare debiti in completa continuità con le gestioni precedenti.
Da notare poi che per tutelare le tratte di Alitalia si sono posti limiti alla concorrenza con le low cost che non potevano lavorare su alcuni scali (es Linate).

L'unico vero modo per ricreare una compagnia di bandiera sarebbe stato quello di lasciar fallire Alitalia e creare da zero un modello nuovo basato su tratte e velivoli redditizi.

Per intonsa intendevo proprio che si erano tolti i debiti e soprattutto la mole di lavoratori che era stata indicata come uno dei principali motivi della crisi della compagnia, in pratica si era realizzato una sorta di fallimento per ricominciare puliti, ma proprio per i motivi che hai indicato tu nulla è servito perché il management ha continuato con delle scelte che a mio avviso non erano competitive per il mercato.
Beh però le low cost per tanti aspetti creano una concorrenza non dico scorretta perché non sarebbe giusto, però diciamo poco 'elegante', preservare an una tratte era un modo per equilibrare la situazione
 
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