Vado un pò controcorrente.
Mi piace il commento di Sgarbi:
"Gli influencer secondo Vittorio Sgarbi: "L'influencer è un pirla sfaticato che lucra su pirla danarosi incapaci di scegliersi da soli un paio di scarpe da pirla""
e a maggior ragione penso che troppo spesso parliamo pro e contro delle categorie, senza però sapere realmente cosa c'è dentro.
Qualche tempo lessi un articolo sulla Ferragni, che conoscevo solo di nome e della quale a malapena ricordo la faccia ma non saprei riconoscerla dal vivo. Devo dire di essere rimasto di stucco, perchè quella che sembra una sciocchezza in realtà è un'azione commerciale e lavorativa enorme, e credo meriti davvero un buon documentario che ci apra gli occhi su questo fenomeno.
Per prima ha saputo creare un nuovo settore, lo ha portato ai massimi livelli e si è insinuata nella vita quotidiana di molti italiani, il tutto via web e creando dal nulla un'azienda (virtuale) che produce notevole profitto.
Per me non è poco, è sicuramente degna di nota e ha molti meriti. Conoscere le origini e la crescita di questo fenomeno ci aiuta a capire meglio una buona parte della società in cui viviamo.
Per molti aspetti mi interessa più della storia di Dante, che ha vissuto in altre epoche e della quale tutti bene o male conosciamo gli aspetti salienti e le principali opere e del quale possiamo sapere molto di più leggendo qualcuna delle numerose biografie già scritte.
Non che sia contrario al progetto di Avati, anzi, probabilmente sarei uno degli spettatori in fila, ma non disprezzo nemmeno l'attualità, che è il mondo in cui vivo quotidianamente e che dovrei conoscere bene se non meglio del passato.
Mi piace il commento di Sgarbi:
"Gli influencer secondo Vittorio Sgarbi: "L'influencer è un pirla sfaticato che lucra su pirla danarosi incapaci di scegliersi da soli un paio di scarpe da pirla""
e a maggior ragione penso che troppo spesso parliamo pro e contro delle categorie, senza però sapere realmente cosa c'è dentro.
Qualche tempo lessi un articolo sulla Ferragni, che conoscevo solo di nome e della quale a malapena ricordo la faccia ma non saprei riconoscerla dal vivo. Devo dire di essere rimasto di stucco, perchè quella che sembra una sciocchezza in realtà è un'azione commerciale e lavorativa enorme, e credo meriti davvero un buon documentario che ci apra gli occhi su questo fenomeno.
Per prima ha saputo creare un nuovo settore, lo ha portato ai massimi livelli e si è insinuata nella vita quotidiana di molti italiani, il tutto via web e creando dal nulla un'azienda (virtuale) che produce notevole profitto.
Per me non è poco, è sicuramente degna di nota e ha molti meriti. Conoscere le origini e la crescita di questo fenomeno ci aiuta a capire meglio una buona parte della società in cui viviamo.
Per molti aspetti mi interessa più della storia di Dante, che ha vissuto in altre epoche e della quale tutti bene o male conosciamo gli aspetti salienti e le principali opere e del quale possiamo sapere molto di più leggendo qualcuna delle numerose biografie già scritte.
Non che sia contrario al progetto di Avati, anzi, probabilmente sarei uno degli spettatori in fila, ma non disprezzo nemmeno l'attualità, che è il mondo in cui vivo quotidianamente e che dovrei conoscere bene se non meglio del passato.