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Per la serie la prevenzione è tutto....

https://www.tgcom24.mediaset.it/cro...tteggia-e-torna-a-casa_10127686-201902a.shtml

Soltanto tre mesi fa aveva aggredito la moglie e la figlia a martellate. Aveva ammesso tutto: di volerle uccidere e di voler incendiare la casa in cui viveva con le due donne. L'uomo, 59 anni, residente nel Bresciano, era poi stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio, Oggi però, dopo aver patteggiato quattro anni e sei mesi, può tornare nella villetta, dove occuperà il piano inferiore.

L'allarme dell'altro figlio - All'epoca, a dare l'allarme alle forze dell'ordine era stato il figlio di 24 anni della coppia, che abita nella stessa villetta dell'aggressione, a Coccaglio. All'epoca del tentato omicidio, scrive il "Giornale", i carabinieri avevano trovato nel garage diverse taniche di benzina.

La confessione e poi il ritorno - "Volevo ucciderle, incendiare la casa e farla finita", ha raccontato poi l'uomo in tribunale, dicendo di essere angosciato dai problemi economici. Poi il patteggiamento, con l'uomo che era stato arrestato per tentato omicidio, e l'ok della giustizia al ritorno a casa, al piano terra del complesso residenziale. Nella stessa casa. una villetta quadrifamiliare, dove, nell'appartamento al piano di sopra, vivono quelle che solo pochi mesi fa stavano per diventare le sue vittime.

Premesso che già il patteggiamento - IMHO - è un insulto alla giustizia, premesso anche che tre mesi per tentato omicidio volontario sono uno stupro alla giustizia, premesso tutto, chiedo al giudice: proprio nella stessa casa delle vittime mancate per un soffio dovevi mettere questo scarto dell'umanità?
 
la soluzione, son fatti suoi.
ma il minimo e' che se ne debba stare a 100km, e forse son anche pochi, non al piano di sotto
 
Senza sapere del perche' di questa " strana " soluzione....

Non c'è nessun "perchè" che tenga. Questo FdP ha tentato di ammazzarle a martellate, già il fatto che sia "condannato" (si fa per dire) a quattro anni e mezzo è una bestemmia in chiesa, che sia fuori dopo tre mesi grida vendetta, che poi sia alloggiato a tiro di martello dalle vittime non so come definirlo senza rischiare il ban eterno. Quel giudice avrà sulla coscienza qualsiasi cosa possa succedere. Ammesso che abbia una coscienza, cosa di cui dubito fortemente.
 
da altra fonte


È tornato a casa e dovrà restarci per un po’ di tempo. Vicino a quei familiari contro cui si era avventato nel luglio scorso. Ma che l’avevano perdonato sin dai minuti successivi alla tragedia sfiorata. Avevano capito le ragioni. Ieri il patteggiamento a quattro anni e sei mesi. L’accusa del resto era pesante per quelle martellate: tentato omicidio. ....., di Coccaglio, difeso dagli avvocati Francesca Flossi e Federica Turano, quindi è ora a conoscenza di quale sia il debito che deve pagare alla giustizia. In quanto a pagare va detto sin d’ora che Giuseppe Vitali ha già risarcito moglie e figlia. Uccidere moglie e figlia e farla finita dando fuoco alla casa. Il motivo ? I debiti. Non voleva che la sua famiglia vivesse una situazione da cui non vedeva via d’uscita. Fortunatamente l’epilogo della vicenda, quella notte, fu molto diverso dalle intenzioni, dai propositi. In realtà le martellate vennero vibrate e colpirono moglie e figlia.

Non abiterà nella stesso appartamento di moglie e figlia, ma in un’abitazione al piano inferiore. La famiglia potrà vedersi liberamente.
 
Non c'è nessun "perchè" che tenga. Questo FdP ha tentato di ammazzarle a martellate, già il fatto che sia "condannato" (si fa per dire) a quattro anni e mezzo è una bestemmia in chiesa, che sia fuori dopo tre mesi grida vendetta, che poi sia alloggiato a tiro di martello dalle vittime non so come definirlo senza rischiare il ban eterno. Quel giudice avrà sulla coscienza qualsiasi cosa possa succedere. Ammesso che abbia una coscienza, cosa di cui dubito fortemente.

Eppure

http://247.libero.it/rfocus/40012825/1/martellate-a-moglie-e-figlia-condannato/

Forse questo puo' bastare??
 
ma ti sembra la stessa storia raccontata allo stesso modo?
io ho notato che queste storia se le leggi nei quotidiani locali hanno una versione, riportate nei quotidiani nazionali assumono un altra versione.

Sì, è esattamente la stessa cosa. C'è un tentato omicida che non fa neanche un giorno di galera e vive sotto lo stesso tetto delle vittime. Se poi qualche giornale vuol far passare l'assassino (mancato, ma per poco) per disperato e pentito, personalmente non me ne frega niente. I fatti sono quelli, e quelli andrebbero giudicati.
 
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